domenica 26 dicembre 2010

Regione Salento, «Perplessità politici non ci fermano»

Si ingrossano le fila dei politici che si dicono perplessi, se non apertamente contrari alla creazione della Regione Salento.


Dopo il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parole molto dubbiose sulla validità dell'iniziativa sono state espresse anche dal sindaco di Lecce, Paolo Perrone. Replica però Giovanni Rizzo, Coordinatore di Lecce del Movimento Regione Salento: le sue parole «non vanno enfatizzate. Infatti, egli ha solo espresso un suo dubbio – peraltro nato abbastanza di recente, forse nell’ambito di equilibri partitici – sull’interesse o sull’adesione dei cittadini leccesi riguardo alla creazione di una nostra Regione».
«Il suo parere, non essendosi del resto ancora pronunciati gli organi dei partiti, è pari a quello di qualunque altro singolo cittadino o politico; anche se in verità la stragrande, e trasversale maggioranza dei sindaci e dei consiglieri comunali delle tre province non solo ha votato per il referendum, ma si è apertamente dichiarata a favore del "sì" alla nuova Regione. Ai dubbi del sindaco di Lecce – dice Rizzo – risponderà il referendum. Esso renderà giustizia ai presunti sondaggi, alle pregiudiziali partitiche, ai dinieghi dei leader di tutti gli schieramenti e formulerà un giudizio indiretto sulla lungimiranza o sulla miopia della nostra classe politica».
«I cittadini - prosegue Rizzo - si riapproprieranno della possibilità di scelta diretta, e restituiranno al territorio quella preminenza originaria che dovrebbe guidare tutte le scelte della politica, ma anche farla uscire, insieme all’economia e alla produzione, da ogni rischio di accaparramento e spartizione di risorse pubbliche, di spoliazione e di sfruttamento assistito, architettati fuori dai territori interessati e a volte contro di loro».
E Rizzo conclude: «Da Coordinatore cittadino di Lecce ho di vista l’esempio di Taranto, città che, nell’unanimità di comportamenti delle sue componenti sembra starsi implicitamente candidando a capoluogo dell’eventuale nuova Regione. Persino il Vescovo di quella città, diversamente dall’Arcivescovo di Lecce, ha ritenuto di esprimersi a favore, peraltro anch’egli da cittadino, non rientrando nelle competenze dei prelati interventi di tal genere, così come non siamo noi competenti a sindacare se vadano o meno divise o accorpate o istituite parrocchie, diocesi e quant’altro».
25 Dicembre 2010
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=391895&IDCategoria=1
 

Nessun commento: