Cipe: assegnati 973 mln per il Mose e 172 mln
per metro Milano
09 Settembre 2013 -
15:05
(ASCA) - Roma, 9 set - Il Cipe ha approvato il
progetto definitivo della Linea M4 della Metropolitana di Milano-prima tratta
funzionale Lorenteggio-Sforza Policlinico e le varianti al progetto definitivo
della seconda tratta funzionale Sforza Policlinico-Linate della stessa linea.
Nella seduta odierna, informa una nota, il Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica ha assegnato in via definitiva alla linea
metropolitana M4 di Milano 172,2 milioni di euro e circa 973 milioni di euro
derivanti dalla legge di stabilita' per il 2013 per la prosecuzione del
'Sistema Mose' per la salvaguardia della laguna e della citta' di Venezia, e ha
preso atto della stipula del 43* Atto Attuativo della Convenzione Generale del
1991 tra il Magistrato alle Acque di Venezia ed il Consorzio Venezia Nuova.
red-drc/sam/
Mose nella bufera, 14
arresti
L'accusa è turbativa d'asta
"Cartiere" per
creare fondi neri
IN MANETTE. Nei guai anche
il vice presidente del Consorzio Venezia Nuova, Mazzacurati.
12/07/2013
VENEZIA. Ore 11.29 Società
"cartiere" usate da una cooperativa per avere l’emissione di fatture,
ritenute fittizie dagli investigatori, al fine di aumentare il costo dei
prodotti e creare, pare, "fondi neri": è quanto è emerso nell’ambito
delle indagini per turbativa d’asta che hanno portato all’emissione di 14
provvedimenti restrittivi, tra cui l’arresto dell’ex presidente del Consorzio
"Venezia Nuova", Giovanni Mazzacurati. Le indagini delle fiamme
gialle lagunari, coordinate dal colonnello Renzo Nisi, sono infatti iniziate da
una verifica fiscale svolta nei confronti della Cooperativa San Martino di
Chioggia. I finanzieri hanno così accertato l’utilizzo di una società
austriaca, mediante la quale veniva fatto lievitare in modo fittizio il costo
di acquisto delle palancole e dei sassi da annegamento provenienti da una
società croata, così da creare in Austria dei «fondi neri» a disposizione dei
referenti della cooperativa, arrestati stamani. L’utilizzo di questi
"fondi" non è stato ancor ben definito dalla Guardia di finanza di
Venezia.
Ore 8.45 È in corso dalle
prime ore di oggi una vasta operazione della Guardia di Finanza di Venezia che
sta eseguendo 14 arresti nell’ambito di un’inchiesta che vede al centro il
Consorzio Venezia Nuova, la società che si occupa del Mose.
Oltre 500 militari delle
Fiamme gialle stanno operando, tra arresti e perquisizioni, tra il Veneto, la
Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio e
la Campania. Secondo quanto si è appreso, la principale accusa nei confronti
degli indagati è turbativa d’asta.
Tra gli arrestati figura
anche l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati.
I particolari
dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa prevista alle 11
alla Procura di Venezia.
Sono circa 100 le persone
indagate nell’indagine del Nucleo di polizia Giudiziaria di Venezia che ha
eseguito, stamane, 14 provvedimenti restrittivi che hanno coinvolto il vertice
del Consorzio Venezia Nuova e altre società consorziate, impegnate nei lavori
di costruzione del Mose. Sono sette gli arresti domiciliari e altri sette gli obblighi
di dimora notificati nelle 140 perquisizioni in corso da parte dei finanzieri.
Tra gli arrestati Giovanni Mazzacurati, già Presidente e Direttore Generale del
Consorzio Venezia Nuova, dimessosi lo scorso 28 giugno, e Pio Savioli,
Consigliere del Consorzio Venezia Nuova. Le accuse, secondo quanto si è
appreso, sono fatture false e appalti ’distortì.
Le indagini della Guardia di
Finanza di Venezia, allargatesi a numerose altre società, che hanno portato
all’emissione di 14 provvedimenti per turbativa d’asta, avrebbero fatto
emergere un ruolo dominante e discrezionale del Consorzio "Venezia
Nuova" - in primis, dell’allora presidente Giovanni Mazzacurati - nella
gestione dei lavori del Mose e di tutte le opere ad esso correlate. Ruolo che
avrebbe permesso di agevolare alcune imprese a scapito di altre; e ciò grazie
ad assegnazioni di lavori «fuori quota», i quali esulano dai principi del
cosiddetto «prezzo chiuso» e delle assegnazioni in relazione alle rispettive
quote di spettanza. I finanzieri hanno così individuato il ruolo centrale, nel
meccanismo della presunta distorsione del regolare andamento degli appalti,
dell’ex presidente Mazzacurati. Secondo l’accusa, predeterminava la spartizione
delle gare allo scopo di garantire il monopolio di alcune imprese sul
territorio veneto, di «tacitare» i gruppi economici minori con il danaro
pubblico proveniente da altre pubbliche amministrazioni e quindi di conservare
a favore delle imprese «maggiori» il fiume di danaro pubblico destinato al
Consorzio Venezia Nuova.
Agli arresti domiciliari,
per il reato di turbata libertà degli incanti («turbativa d’asta») sono finiti
oltre a Mazzacurati, Pio Savioli, consigliere del Consorzio Venezia Nuova;
Federico Sutto, dipendente del Consorzio Venezia Nuova; Roberto Boscolo Anzoletti,
rappresentante legale della Lavori Marittimi e Dragaggi Spa; Mario Boscolo
Bacheto, amministratore di fatto della Cooperativa San Martino; Stefano Boscolo
Bacheto, amministratore di fatto della Cooperativa San Martino; e Gianfranco
Boscolo Contadin (detto Flavio), direttore tecnico della Nuova Co.ed.mar. Sono
stati invece destinatari dell’obbligo di dimora Valentina Boscolo Zemello,
rappresentante legale della Zeta Srl; Antonio Scuttari, rappresentante legale
della Clodiense Opere Marittime; Carlo Tiozzo Brasiola, rappresentante legale
della Somit Srl; Luciano Boscolo Cucco, rappresentante legale de La Dragaggi
Srl; Dimitri Tiozzo, rappresentante legale della Tiozzo Gianfranco Srl; Juri
Barbugian, rappresentante legale della Nautilus Srl; Erminio Boscolo Menela,
rappresentante legale della Boscolo Sergio Menela e Figli Srl.
Legge stabilita': fondi per il Mose ridotti a
1,15 mld in 4 anni
13 Novembre 2012 -
20:18
(ASCA) - Roma, 13 nov - Un miliardo e 150 mln
di euro in quattro anni per garantire la prosecuzione della costruzione del
Mose di Venezia. Questa la cifra complessiva stanziata con l'emendamento dei
relatori alla Legge di Stabilita' presentato oggi alla Commissione Bilancio
della Camera.
In particolare, vengono stanziati 45 milioni
nel 2013, 305 nel 2014 e 400 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016,
mentre il testo originario prevedeva 50 mln per il 2013 e 400 mln per ciascuno
degli anni 2014, 2015 e 2016, per un totale di 1,25 mld.
fch/mau
http://www.asca.it/news-Legge_stabilita___fondi_per_il_Mose_ridotti_a_1_15_mld_in_4_anni-1217815-ECO.html


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