Napoli. Forum culture, Vecchioni fa retromarcia: "Sarò presidente ma senza compenso"
Bozen, oltrpadania. La stangata, timori per altri 120 milioni
Cassazione. Niente contrabbando: il trasferimento di beni tra i due Stati è esente da dazi
Napoli. Forum culture, Vecchioni fa retromarcia: "Sarò presidente ma senza compenso"
Sabato, 3 dicembre 2011 - 12:34:26
"Ho accettato l'incarico di presidente del Forum universale delle Culture 2013 perche' nutro un sentimento di profondo amore per Napoli, perche' a Napoli e' iniziata una nuova ed entusiasmante stagione politica, perche' il Forum sara' un'occasione per rilanciare la citta' e per consolidare l'unita' del nostro Paese". Lo afferma in una nota Roberto Vecchioni dopo le polemiche sul compenso che il cantautore avrebbe dovuto percepire per l'incarico. Per questo, spiega Vecchioni, "le polemiche sollevatasi sin dalla mia nomina e protrattesi in merito al mio compenso mi sono apparse ingiuste, in primis proprio per questo mio sentimento d'amore e di rispetto per Napoli e i suoi cittadini. Per superarle ho quindi deciso di accettare l'incarico senza compenso. Una scelta che adesso sara' oggetto di valutazione da parte delle istituzioni coinvolte e della Cabina di regia dello stesso Forum".
Bozen, oltrpadania. La stangata, timori per altri 120 milioni
Oggi Tommasini da Monti: «Non vedo margini, ma no ad accanimenti sulle speciali»
di Francesca Gonzato
BOLZANO. Quella del governo Monti sarà una vera stangata e colpirà tutti, autonomie speciali incluse. Oggi l'incontro di Monti con i presidenti delle Regioni e Province autonome. A Bolzano il timore è di un nuovo salasso da 120 milioni. Un miliardo per tutte le speciali. Nel giro dei colloqui in vista della manovra (aggiornata ieri all'ipotesi di 24 miliardi), il presidente del Consiglio Mario Monti incontrerà oggi alle 12 i responsabili degli enti territoriali: Regioni, Province e Comuni. I margini di trattativa si prospettano minimi, se non nulli.
Sarà forse anche per questo che il presidente provinciale Luis Durnwalder ha deciso di non disdire un impegno all'estero programmato da tempo. Durnwalder non si recherà a Roma per l'appuntamento con Monti. Palazzo Widmann sarà rappresentato questa mattina dal vicepresidente Christian Tommasini, che durante il viaggio concorderà la linea con il presidente trentino Lorenzo Dellai.
Cifre ufficiali non ne sono girate neppure ieri. Alcune indiscrezioni romane sono state sufficienti per creare inquietudine tra Provincia e parlamentari. Le autonomie speciali sarebbero chiamate a un sacrificio ulteriore sul 2012 di un miliardo. Le proiezioni per la Provincia vedrebbero un aggravio di 120 milioni del patto di stabilità per l'anno prossimo. Una cifra che si aggiunge ai 301 milioni già fissati (gli ultimi 49 milioni arrivati con il maxiemendamento approvato prima delle dimissioni di Berlusconi). Se così, il bilancio della Provincia sarebbe chiamato a un sacrificio di 421 milioni.
«A questo punto veramente troppi», anticipa l'assessore al Bilancio Roberto
Bizzo, «stavamo ragionando su come fare fronte agli ultimi 49 milioni ed era già complicato». Le ripercussioni? Ulteriore taglio dei capitoli di bilancio e probabilmente dei trasferimenti ai Comuni. Di fronte a una manovra che fa tremare le vene all'Italia intera, le «speciali» non si fanno illusioni. «Proveremo a trattare su ulteriori competenze, ma non credo che ci sia né tempo né disponibilità in questa fase», ammette Bizzo.
Nella Svp c'è chi spinge per lanciare ora, oltre a proposte di nuove competenze, anche l'assunzione a Palazzo Widmann di una parte del debito statale. Qualche proiezione verrà preparata nei prossimi giorni. Ma il deputato della Svp Siegfried Brugger non ci crede: «L'autonomia integrale è un processo lungo. Non ci si inserisce così in una manovra che tra pochi giorni diventerà legge. Peccato invece che Durnwalder non vada da Monti. E' una occasione persa di primo confronto diretto tra i due».Tommasini anticipa la giornata di oggi: «Alle 9.30 avremo la riunione preparatoria con le Regioni, poi l'incontro con Monti».
Tommasini ricorda la linea della giunta: «Faremo ancora la nostra parte per risanare la finanza pubblica. L'importante è che le misure siano sotto il segno dell'equità e rapportate al peso specifico di ogni realtà. Bolzano e Trento hanno già fatto molto in particolare, assumendosi la responsabilità dell'Accordo di Milano». Conferma Lorenzo Dellai, ieri a Bolzano per il convegno delle liste civiche: «Diremo a Monti quanto dicevamo a Berlusconi: siamo pronti a ulteriori sacrifici, ma chiediamo che ciò avvenga nel rispetto delle prerogative riconosciute dallo Statuto e che non subentri un intento punitivo verso le autonomie speciali».
http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/12/04/news/la-stangata-timori-per-altri-120-milioni-5367827
Cassazione. Niente contrabbando: il trasferimento di beni tra i due Stati è esente da dazi
Italia-San Marino, stop ai sequestri
Antonio torio
Non c'è contrabbando in ipotesi di illeciti su operazioni commerciali tra San Marino e l'Italia, in quanto scambi effettuati in esenzione di tutti i dazi. A chiarirlo è la Corte di cassazione, III penale, con la sentenza 42073 depositata il 16 novembre. La vicenda riguardava il seque-stro di alcuni aeromobili immatrico-lati a San Marino e detenuti in Italia, attraverso società di noleggio, da cittadini italiani. Secondo la Procura della Repubblica era configurabile il reato previsto dall'articolo 70 del Dpr 633/72 di evasione dell'Iva all'importazione che rinvia, anche perle sanzioni, alle disposizioni doganali. Di conseguenza si era proceduto al sequestro degli aeromobili. Il Tribunale del riesame aveva confermato il sequestro per il reato di contrabbando. Di tutt'altro avviso la Corte secondo cui il contrabbando non solo non era mai stato contestato, in quanto gli scambi doganali traltaliaeRepubblicadelTitanosono svolti in esenzione di tutti i dazi (articolo 6 dell'Accordo di coopera-zione tra Ce eSanMarino).Una pronuncia importante in quanto negli ultimi mesi, in varie città, la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro sia aeromobili che natanti, provenienti da San Marino e detenuti daitaliani.Ancheinbaseallanormativa nazionale è da escludere che il trasferimento di beni tra i due Stati debba seguire le regole Iva sull'importazione.Talioperazioni sonore-golate dagli articoli da 67 a 70 del Dpr633/7i,mentrela disciplina delleoperazioniconSan Marino e il Vaticano è contenuta all'articolo 71. Nel primo caso, infatti, vi è una sostanziale equiparazione al regime Iva interno. Nel secondo caso, per l'articolo71 che richiama anche i117 del Dpr 633/72, si trasferiscono sull'operatore economico italiano tutti gli obblighi formali e sostanzia-lidelle operazioni effettuate dal soggetto estero (autofattura e regime del reverse charge).Eventuali viola-zionisonosanzionateinviaammini-strativaenonpenale. La mancata regolarizzazione del trasferimento in Italia dei beni, anche con rappresentante fiscale, e con l'assolvimento dell'imposta con inversione contabile, non determina un'evasione Iva all'importazione, ma una violazione Iva interna, sanzionata dall'articolo 6, comma 9 bis del decreto legislativo 471/97 (si veda anche la sentenza della Cassazione 10819/2010).
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