martedì 1 febbraio 2011

L'Italia che evade: non dichiarati quasi 50 miliardi

Da "LA STAMPA" di martedì 1 febbraio 2011
Sciorinano cifre che fanno spavento, i vertici della Guardia di Finanza: in un anno di indagini hanno trovato quasi 50 miliardi di euro di evasione (di cui 20,263 miliardi di euro occultati da 8850 evasori totali e 10,533 individuati dai casi di evasione fiscale internazionale mediante residenze fittizie). Il doppio dell`ultima manovra finanziaria voluta da Tremonti.


E` soltanto un`ennesima conferma: in Italia l`evasione fiscale resta una piaga.
Ma il Rapporto annuale della Gdf è anche un catalogo di furbizie e raggiri. Hanno scoperto 4500 falsi poveri e falsi invalidi: in un solo anno usufruiscono di indebite prestazioni sociali per un miliardo e mezzo. Soldi sottratti alle casse dello Stato e a chi di qualche aiuto invece avrebbe bisogno sul serio.
Dice quindi il comandante generale Nino Di Paolo: «Siamo consapevoli che la lotta all`illegalità economica richieda un impegno in primis sul piano operativo, ma ciò sarebbe riduttivo».
La lotta ai paradisi fiscali e all`evasione internazionale è fondamentale nella strategia delle Fiamme Gialle anche perché, dei 50 miliardi nascosti al fisco, all`estero ne sono stati individuati un quinto, la metà dei quali tra Lussemburgo e Svizzera. I soldi erano stati portati fuori dall`Italia attraverso triangolazioni con Paesi off-shore, omesse dichiarazioni di capitali detenuti all`estero, e finte residenze all`estero. Hanno aiutato i controlli sui 5439 della lista Falciani: al momento le verifiche concluse sono 774 e i redditi evasi accertati ammontano a 180 milioni; ventotto gli evasori totali scoperti grazie al quadernetto di Falciani.
Qualche numero per capire l`intensità del lavoro della Gdf: 31.777 verifiche, 79.872 controlli, 779 mila controlli strumentali. Di ritenute non versate hanno trovato 635 milioni di euro; di Iva dovuta e sottratta, 6 miliardi e 382 milioni; di irregolarità Irap 30 miliardi di euro. Evasori totali, come detto, nel settore delle aziende ne sono venuti fuori 8850 (che nascondevano 2 miliardi 640 milioni di euro; 20 miliardi i costi non deducibili oppure i compensi non dichiarati). E` un`evasione di massa che va a braccetto con il dilagare del lavoro clandestino: 18.541 i lavoratori in nero scoperti, 7822 i datori di lavoro che hanno subito un verbale.
Grazie alle frodi cosiddette «carosello», ovvero quelle che passano attraverso finte fatturazioni ad opera di società che nascono a questo scopo e subito dopo muoiono, sarebbero 2 miliardi e 700 milioni di euro evasi. In conclusione sono 11.230 gli italiani denunciati alla magistratura per frodi fiscali e 916 quelli accusati di frodi comunitarie.
Imbrogli che imperversano da Nord a Sud. A Trieste, un ente non profit della Regione Friuli-Venezia Giulia, per lo svolgimento di corsi di formazione professionale, falsificava le fatture e il registro delle presenze ai corsi e in questo modo aveva intascato contributi pubblici per 1 milione di euro.
Interessante, poi, l`ultima frontiera delle violazioni. Sono stati 8347 i cittadini denunciati per violazioni alle norme sui giochi e le scommesse; 1918 i punti di raccolta delle scommesse clandestine individuati e 3746 i videogiochi sequestrati. E non cala il fenomeno dei falsi. La Finanza in 12 mesi ha sequestrato 110 milioni di pezzi taroccati, di cui 19 milioni nel settore giocattoli, 37 milioni per la moda, 45 milioni i beni di consumo. Viene falsificato davvero di tutto: persino i ricambi per automobili, i caschi, i farmaci, i cosmetici, la bigiotteria e le figurine.
E poi, da non dimenticare mai, c`è la criminalità organizzata: nel corso dell`anno sono stati sequestrati 4828 beni alle organizzazioni mafiose per un valore di 3 miliardi di euro; 542 i beni confiscati in via definitiva. Il 23% del valore dei sequestri avviene nel Centro-Nord. «Il segno che è ormai normale ricercare i reinvestimenti dei proventi illeciti in qualsiasi area del Paese». FRA. GRI.

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