giovedì 20 settembre 2012

(2) XX.IX.MMXII/ Trascinamenti sine die: meglio di stangata, che e’ demode’.


L'UNIONE SARDA - Economia: Carne suina, solo il 10% è sarda
Industria, istat: a luglio fatturato +1,2%, -5,3% su base annua
Lavoro, ocse: in ii trimestre costo unitario +0,3% ma +2% in italia
Def, governo rivede stime pil: -2,4% in 2012, -0,2% in 2013
Monti, lavoriamo per stop Iva sine die

L'UNIONE SARDA - Economia: Carne suina, solo il 10% è sarda
20.09.2012
Il blocco della commercializzazione delle carni sarde all'estero, l'aumento del 40% di quelle importate, le pesti suine che da 34 anni affliggono l'Isola e la mancanza di un censimento dei capi: sono questi i problemi che stanno affossando il comparto suinicolo sardo. Un comparto, spiega un'indagine di Confagricoltura, che vale 60 milioni di euro, a fronte di 15 mila allevamenti distribuiti su tutto il territorio e di oltre 400 mila quintali di carne consumata ogni anno.
LA CRISI Dunque, il suinicolo è un settore che si è ritagliato un posto di primo piano nell'economia isolana. Tuttavia, a causa di una serie di nodi irrisolti, oggi rischia il tracollo. «L'aver scongiurato il blocco totale delle esportazioni», spiega Elisabetta Falchi, presidente regionale di Confagricoltura, «non ha migliorato in alcun modo la condizione delle imprese suinicole, che di fatto continuano a vedersi preclusa la possibilità di commercializzare la carne sarda fuori dall'Isola, con gravi ripercussioni sui bilanci delle aziende non più coperte dalle assicurazioni per il rischio di fallimento. Inoltre», aggiunge Falchi, «dobbiamo constatare una recrudescenza delle pesti suine, che dal '78 non riusciamo a debellare, e un aumento del 40% dell'importazione di carni provenienti soprattutto dalla Spagna: tutti fattori che minano la stabilità di un comparto profondamente eroso». LE IMPORTAZIONI Una larga percentuale delle carni suine è destinata alla produzione di salumi, che secondo le stime raggiungono i 300.000 quintali annui. Confagricoltura Sardegna rileva che nei 69 salumifici autorizzati dell'Isola si trattano, per il 90%, carni di importazione nazionale ed estera, e solo per un 10% carni sarde. Ciò significa che i 55.000 quintali impiegati per la produzione di salumi - destinati per l'85% al mercato sardo, per il 13% a quello nazionale e per il 2% a quello estero - sono realizzati utilizzando animali che non sono nati né allevati in Sardegna. «E in questa stessa direzione», incalza Falchi, «va l'ormai consolidata cattiva prassi di spacciare per sardi maialetti che, in realtà, nell'Isola sono stati solo macellati e che vengono ugualmente proposti ai turisti come una produzione locale».
LA REGIONE Nonostante l'impegno preso il 15 maggio scorso dalla Regione (che aveva sottoscritto un protocollo d'intesa con le associazioni agricole per iniziare l'anagrafatura dei capi), sottolinea il direttore di Confagricoltura Sardegna Maurizio Onorato, «ad oggi dobbiamo rilevare che il censimento non è ancora stato avviato. Intanto, si stimano circa 15.000 capi clandestini nell'Isola. È dunque urgente», conclude Onorato, «attivare un tavolo fra Giunta e associazioni, per valutare lo stato dell'arte e attivare immediatamente il censimento».

Industria, istat: a luglio fatturato +1,2%, -5,3% su base annua
Ordini in crescita del 2,9% su mese e in calo del 4,9% su anno
Roma - A luglio il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, registra un incremento dell’1,2% rispetto a giugno, con una crescita dello 0,3% sul mercato interno e del 3,0% su quello estero. E' quanto rende noto l'Istat. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice totale scende del 2,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di luglio 2011) il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 5,3%, con un calo del 9,1% sul mercato interno ed un aumento del 2,6% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano diminuzioni congiunturali per i beni di consumo (-0,6%) e per i beni intermedi (-0,3%) e variazioni positive per i beni strumentali (+4,9%) e per l’energia (+3,8%). L’indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, del 2,3%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi. L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+8,1%), mentre la diminuzione più marcata riguarda l’estrazione di minerali (-17,4%). Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra una crescita congiunturale del 2,9%, sintesi di aumenti del 2,3% degli ordinativi interni e del 3,7% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali aumentano dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con il mese di luglio 2011, l’indice grezzo degli ordinativi segna un calo del 4,9%. L’incremento maggiore dell'indice grezzo degli ordinativi riguarda la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali (+18,3%), mentre la variazione negativa più rilevante si registra nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-11,1%).   (ilVelino/AGV)
(red/fch) 20 Settembre 2012 10:19

Lavoro, ocse: in ii trimestre costo unitario +0,3% ma +2% in italia
Roma - Nel secondo trimestre del 2012 il costo unitario del lavoro è cresciuto dello 0,3% nell’area Ocse, con differenze marcate fra i diversi Paesi appartenenti all’organizzazione con sede a Parigi. Si va dal +0,4 per cento negli Usa (in calo dal +1,2 per cento del trimestre precedente), al -0,6 per cento del Giappone (da -1,2), al +0,4 dell’eurozona (da +0,3) a sua volta molto diversificata fra il +2 per cento dell’Italia (da +0,7) al +0,8 della Germania, al +0,5 della Francia al -0,7 per cento della Spagna.
   (ilVelino/AGV)
(red/dam) 20 Settembre 2012 12:34

Def, governo rivede stime pil: -2,4% in 2012, -0,2% in 2013
Roma - "Il Governo ha aggiornato oggi le stime sulla crescita e i conti pubblici per il periodo 2012-2015 rispetto ai dati comunicati nel Documento di economia e finanza dello scorso 18 aprile. A causa del peggioramento dello scenario internazionale, in particolare della zona euro, nel 2012 è prevista una contrazione del Pil del 2.4 per cento e nel 2013 la crescita dovrebbe essere leggermente negativa. L’anno prossimo infatti, a causa dell’effetto di trascinamento del calo registrato nel corso del 2012, è previsto una contrazione dello 0,2 per cento". Lo si legge nel comunicato del Cdm.   (ilVelino/AGV)
(baz) 20 Settembre 2012 18:31

Monti, lavoriamo per stop Iva sine die
No stangate, termine del passato
20 settembre, 19:26
(ANSA) - ROMA, 20 SET - ''Stangata e' un termine del linguaggio del passato'' e il governo lavora ''all'opposto'' per tagliare la spesa ed ''evitare l'aumento dell'Iva, una misura fiscale regressiva''. Cosi' il premier Mario Monti. ''Fieno in cascina ce n'e' con la spending review'' e ''continuiamo a lavorare per scongiurare l'aumento dell'Iva sine die''.



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