L'UNIONE SARDA - Economia: Carne suina, solo il 10% è
sarda
Industria, istat: a luglio fatturato +1,2%, -5,3% su base
annua
Lavoro, ocse: in ii trimestre costo unitario +0,3% ma +2%
in italia
Def, governo rivede stime pil: -2,4% in 2012, -0,2% in
2013
Monti, lavoriamo per stop Iva sine die
L'UNIONE SARDA - Economia: Carne suina, solo il 10% è
sarda
20.09.2012
Il blocco della
commercializzazione delle carni sarde all'estero, l'aumento del 40% di quelle
importate, le pesti suine che da 34 anni affliggono l'Isola e la mancanza di un
censimento dei capi: sono questi i problemi che stanno affossando il comparto
suinicolo sardo. Un comparto, spiega un'indagine di Confagricoltura, che vale 60
milioni di euro, a fronte di 15 mila allevamenti distribuiti su tutto il
territorio e di oltre 400 mila quintali di carne consumata ogni anno.
LA CRISI Dunque, il suinicolo è un
settore che si è ritagliato un posto di primo piano nell'economia isolana. Tuttavia,
a causa di una serie di nodi irrisolti, oggi rischia il tracollo. «L'aver
scongiurato il blocco totale delle esportazioni», spiega Elisabetta Falchi,
presidente regionale di Confagricoltura, «non ha migliorato in alcun modo la
condizione delle imprese suinicole, che di fatto continuano a vedersi preclusa
la possibilità di commercializzare la carne sarda fuori dall'Isola, con gravi
ripercussioni sui bilanci delle aziende non più coperte dalle assicurazioni per
il rischio di fallimento. Inoltre», aggiunge Falchi, «dobbiamo constatare una
recrudescenza delle pesti suine, che dal '78 non riusciamo a debellare, e un
aumento del 40% dell'importazione di carni provenienti soprattutto dalla
Spagna: tutti fattori che minano la stabilità di un comparto profondamente
eroso». LE IMPORTAZIONI Una larga percentuale delle carni suine è destinata
alla produzione di salumi, che secondo le stime raggiungono i 300.000 quintali
annui. Confagricoltura Sardegna rileva che nei 69 salumifici autorizzati
dell'Isola si trattano, per il 90%, carni di importazione nazionale ed estera,
e solo per un 10% carni sarde. Ciò significa che i 55.000 quintali impiegati
per la produzione di salumi - destinati per l'85% al mercato sardo, per il 13%
a quello nazionale e per il 2% a quello estero - sono realizzati utilizzando
animali che non sono nati né allevati in Sardegna. «E in questa stessa
direzione», incalza Falchi, «va l'ormai consolidata cattiva prassi di spacciare
per sardi maialetti che, in realtà, nell'Isola sono stati solo macellati e che
vengono ugualmente proposti ai turisti come una produzione locale».
LA REGIONE Nonostante l'impegno
preso il 15 maggio scorso dalla Regione (che aveva sottoscritto un protocollo
d'intesa con le associazioni agricole per iniziare l'anagrafatura dei capi),
sottolinea il direttore di Confagricoltura Sardegna Maurizio Onorato, «ad oggi
dobbiamo rilevare che il censimento non è ancora stato avviato. Intanto, si
stimano circa 15.000 capi clandestini nell'Isola. È dunque urgente», conclude
Onorato, «attivare un tavolo fra Giunta e associazioni, per valutare lo stato
dell'arte e attivare immediatamente il censimento».
Industria, istat: a luglio fatturato +1,2%, -5,3% su base
annua
Ordini in crescita del 2,9% su mese
e in calo del 4,9% su anno
Roma - A luglio il fatturato
dell’industria, al netto della stagionalità, registra un incremento dell’1,2%
rispetto a giugno, con una crescita dello 0,3% sul mercato interno e del 3,0%
su quello estero. E' quanto rende noto l'Istat. Nella media degli ultimi tre
mesi, l’indice totale scende del 2,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto
per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di
luglio 2011) il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 5,3%,
con un calo del 9,1% sul mercato interno ed un aumento del 2,6% su quello
estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano diminuzioni
congiunturali per i beni di consumo (-0,6%) e per i beni intermedi (-0,3%) e
variazioni positive per i beni strumentali (+4,9%) e per l’energia (+3,8%).
L’indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, del 2,3%: il
contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni
intermedi. L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel
settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica,
apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+8,1%), mentre
la diminuzione più marcata riguarda l’estrazione di minerali (-17,4%). Per quel
che riguarda gli ordinativi totali, si registra una crescita congiunturale del
2,9%, sintesi di aumenti del 2,3% degli ordinativi interni e del 3,7% di quelli
esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali aumentano
dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con il mese di luglio
2011, l’indice grezzo degli ordinativi segna un calo del 4,9%. L’incremento
maggiore dell'indice grezzo degli ordinativi riguarda la fabbricazione di
computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali
(+18,3%), mentre la variazione negativa più rilevante si registra nella
metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-11,1%). (ilVelino/AGV)
(red/fch) 20 Settembre 2012 10:19
Lavoro, ocse: in ii trimestre costo unitario +0,3% ma +2%
in italia
Roma - Nel secondo trimestre del
2012 il costo unitario del lavoro è cresciuto dello 0,3% nell’area Ocse, con
differenze marcate fra i diversi Paesi appartenenti all’organizzazione con sede
a Parigi. Si va dal +0,4 per cento negli Usa (in calo dal +1,2 per cento del
trimestre precedente), al -0,6 per cento del Giappone (da -1,2), al +0,4
dell’eurozona (da +0,3) a sua volta molto diversificata fra il +2 per cento
dell’Italia (da +0,7) al +0,8 della Germania, al +0,5 della Francia al -0,7 per
cento della Spagna.
(ilVelino/AGV)
(red/dam) 20 Settembre 2012 12:34
Def, governo rivede stime pil: -2,4% in 2012, -0,2% in
2013
Roma - "Il Governo ha
aggiornato oggi le stime sulla crescita e i conti pubblici per il periodo
2012-2015 rispetto ai dati comunicati nel Documento di economia e finanza dello
scorso 18 aprile. A causa del peggioramento dello scenario internazionale, in
particolare della zona euro, nel 2012 è prevista una contrazione del Pil del
2.4 per cento e nel 2013 la crescita dovrebbe essere leggermente negativa.
L’anno prossimo infatti, a causa dell’effetto di trascinamento del calo
registrato nel corso del 2012, è previsto una contrazione dello 0,2 per
cento". Lo si legge nel comunicato del Cdm. (ilVelino/AGV)
(baz) 20 Settembre 2012 18:31
Monti, lavoriamo per stop Iva sine die
No stangate, termine del passato
20 settembre, 19:26
(ANSA) - ROMA, 20 SET - ''Stangata
e' un termine del linguaggio del passato'' e il governo lavora ''all'opposto''
per tagliare la spesa ed ''evitare l'aumento dell'Iva, una misura fiscale
regressiva''. Cosi' il premier Mario Monti. ''Fieno in cascina ce n'e' con la
spending review'' e ''continuiamo a lavorare per scongiurare l'aumento dell'Iva
sine die''.
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