Produzione di grano aumenta in Puglia ma è sos
su vendita
Basilicata, sbloccato il bonus benzina entro
Natale 140 euro
Legge stabilita':Adusbef/Federconsumatori, 201
euro a famiglia nel 2013
Crisi:Spagna; industriali, governo chieda
presto salvataggio
Merkel: grecia in eurolandia, ma diritto di
veto su budget nazionali
Bozen, oltrepadania. Passera a Bolzano,
Durnwalder gli presenta elenco di 5 richieste
Azienda di Corato «Nostri taralli di ottima
qualità»
CORATO (BA) – I
taralli della 'Fiore di Puglia spà sono di ottima qualità, non contengono
mangimi per animali o crusca utilizzata a scopo zootecnico e neppure
conservanti, fitofarmaci, metalli pesanti. A stabilirlo sono state le analisi
compiute dall’Arpa Puglia, in seguito al sequestro di 2.700 confezioni di
taralli integrali eseguito nell’azienda coratina una settimana fa dal Corpo
Forestale dello stato. A riferirlo è il legale dell’azienda, Carmine Di Paola.
In occasione del
sequestro, spiega in una nota Di Paola fornendo documentazione sull'esito degli
esami di laboratorio, il Corpo Forestale “ha affermato, come se fosse un dato
acquisito, che quei taralli fossero preparati con mangime per animali, crusca
ad uso zootecnico e le analisi avrebbero dovuto verificare eventuali altre
tossicità presenti nel prodotto, mentre invece è arrivata la sconfessione”. Il
settore micro-tossicologico ha stabilito che “tutti i campioni di taralli
esaminati sono esenti da larve e parassiti”, e quello chimico-tossicologico che
“tutti i campioni di prodotto sono a norma di legge e negative sono state le
ricerche di metalli pesanti, conservanti, micotossine e fitofarmaci”. Di Paola
aggiunge che l’azienda aveva riferito che la crusca trovata sul posto non era
utilizzata per produrre i taralli integrali, bensì al posto della segatura,
difficile da reperire in commercio, per assorbire gli oli di scolo derivanti
dal ciclo produttivo.
Il legale conclude
constatando “non senza amarezza” che gli investigatori avevano fatto
riferimento, nel dare notizia del sequestro, ad una generica 'nota ditta di
prodotti da forno della provincia di Barì, diffondendo però successivamente un
video “che riservava particolare attenzione visiva al marchio Fiore di Puglia
spa”. “Una tecnica di diffusione della notizia - commenta di Paola – non certo
condivisibile, perchè in aperta violazione della riservatezza della indagine
almeno sino al riscontro delle analisi”.
Produzione di grano aumenta in Puglia ma è sos
su vendita
ORSARA - Mancano 24
ore allo storico momento della presentazione della prima pasta pugliese al 100%
e doppiamente certificata. E, il primo pregiudizio a cadere alla prova del
gusto, sarà quello che qui in Puglia non sappiamo più produrre semola di
qualità. Tre gli “attori” di un evento destinato a cambiare la storia del
granaio d’Italia che è la Puglia. In campo ci sono i 25 produttori di Apricena
associati nella più grande cooperativa del Mezzogiorno, che aderiscono a
Legacoop. Nel mezzo i Molini De Vita tecnologicamente attrezzati per garantire
la materia prima. L’anello finale, quello che finora è mancato, è lo storico
pastificio Granoro di Corato che – primo in Puglia – ha raggiunto per la sua
pasta “Dedicato” il traguardo dell’utilizzo del marchio Prodotti di Qualità
Puglia garantito dalla Regione Puglia.
IL SIGNIFICATO -
“Finora i grandi produttori di pasta dicevano che erano costretti ad
approvvigionarsi di grano all’estero, perché qui in Puglia non trovavano le
giuste proteine, ma è un po’ il gatto che si morde la coda: dove non c’è
remunerazione, non ci sono investimenti in campo – spiega Angelo Petruzzella,
vice presidente nazionale di Legacoop agroalimentare - . Con Granoro si dovrebbe
ora spezzare questo circolo vizioso e indurre un meccanismo virtuoso,
riconoscendo il giusto prezzo e ripagandoli dello sforzo di qualità”.
L’ANTEPRIMA – Grano
duro, l’Italia resta fra i principali produttori del mondo e la Puglia ha la
leadership con oltre il 22% del totale nazionale, ma per quanto tempo ancora?
Malgrado i segnali di ripresa di questi ultimi mesi, lo scorso anno l’Italia ha
prodotto il 6,5% in meno. Si tratta di una diminuzione di 207.441 ettari: nel
2010 erano 1.257.074 ettari e nel 2011 sono diventati 1.049.633.
Anche se la prima
pasta pugliese al 100% doppiamente certificata di Granoro apre una nuova
strada, di certo resta una goccia nel mare di pasta straniera che ci circonda.
L’intero Dossier
Puglia, rinasce il “granaio d’Italia” verrà presentato domani a Orsara di
Puglia da Peppe Zullo alle ore 11 nella conferenza stampa alla quale
parteciperanno: Dario Stefàno, assessore regionale alle Risorse Agroalimentari;
Marina Mastromauro, amministratore delegato di Granoro; Angelo Petruzzella,
vice presidente nazionale Legacoop Agroalimentare; Michele Narciso, direttore
della Coop Fra’ Coltivatori di Apricena; Fernando Di Chio, agronomo; Nicola De
Vita, dei Molini De Vita; Giandomenico Marcone, pastificio Granoro; moderatore:
Antonella Millarte, food expert.
Basilicata, sbloccato il bonus benzina entro
Natale 140 euro
di LUIGIA IERACE
La Basilicata batte
il Veneto. È proprio un regalo di Natale quello che il Consiglio di Stato ha
fatto ai lucani sospendendo la sentenza del Tar del Lazio e di fatto dando via
libera all’erogazione del bonus idrocarburi agli oltre 319 mila patentati aventi
diritto. Quasi tutti, praticamente più del 95% dei patentati residenti in
Basilicata. Così, entro la fine dell’anno i lucani (vecchi e nuovi aventi
diritto) si vedranno caricare sulla loro card la somma di circa 140 euro. Il
Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sezione Quarta), riunitosi due
giorni fa, ha accolto l’istanza di sospensiva presentata dall’Avvocatura di
Stato e «sospeso l’esecutività della sentenza» del Tar del Lazio. Questo vuol
dire, in sostanza, che in attesa del dibattimento di merito, si può procedere
all’erogazione dei fondi. Ma nell’ordinanza, depositata ieri, il Consiglio di
Stato si spinge oltre la semplice sospensiva introducendo anche qualche
valutazione di merito «ritenuto che le questioni evocate dall'appello
necessitano di attento approfondimento nella sede del merito, e che nelle more
di ciò appare prevalente l'esigenza di evitare i gravi inconvenienti
organizzativi e finanziari che discenderebbero dall'esecuzione della sentenza
impugnata, con l'interruzione delle attività in corso per la distribuzione ed
erogazione dei benefici di cui al Fondo per cui è causa».
E «rilevato, per
converso - come si legge ancora nell’ordinanza -, che alcun serio pregiudizio
subisce la Regione ricorrente in primo grado (il Veneto, ndr) dal differimento
dell'esecuzione del “decisum” giurisdizionale, in quanto nell'ipotesi di esito
favorevole del giudizio potranno essere adottate le necessarie misure di
conguaglio rispetto alle altre Regioni che hanno già fruito dei benefici». In
sostanza, il Consiglio di Stato a fronte dei «gravi inconvenienti»
organizzativi e finanziari che deriverrebbero dal blocco e dalla mancata
erogazione del bonus, e che ritiene pertanto prevalenti, indica la strada da
seguire nella prosecuzione delle operazioni di erogazione del bonus, nella
consapevolezza che nel caso di un giudizio di merito favorevole al Veneto si
potrebbe poi procedere ad un successivo conguaglio.
Appena appreso
l’esito del ricorso, il Ministero dello Sviluppo economico si è subito attivato
per la nuova erogazione sospesa in attesa del giudizio. Il tempo di trasferire
le somme a Poste Italiane e definire l’importo unitario preciso da assegnare ai
circa 319 mila aventi diritto e già intorno alla metà di novembre, si potrebbe
partire con l’erogazione delle somme. Come regalo di Natale o al massimo di
fine anno, Poste permettendo, arriveranno quindi, secondo i primi conteggi
circa 140 euro per patentato (nella prima annualità il bonus ammontava a 100
euro e 70 centesimi).
Il primo round della
battaglia Basilicata-Veneto per il «bonus» idrocarburi si conclude quindi con
il Consiglio di Stato che accoglie le motivazioni dell’Avvocatura di Stato (in
rappresentanza dei Ministeri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo
Economico) contro la sentenza del Tar del Lazio che nel maggio scorso aveva
dato ragione ai Veneti «scippando» quasi due terzi di quel 3% di royalty che le
compagnie petrolifere che operano in Basilicata versano ogni anno per
alimentare il Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti delle
regioni interessate dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Secondo
il Tar del Lazio, i lucani con la nuova ripartizione del Fondo avrebbero avuto
solo 50 euro a testa, il resto sarebbe andato a beneficio delle altre regioni
(Veneto e Liguria) interessate da attività di rigassificazione. Ma il Consiglio
di Stato ha ora accolto le argomentazioni dell’Avvocatura dello Stato che
difendendo l’operato dei Ministeri e i decreti impugnati, aveva chiesto di
disporre «la sospensione della sentenza considerando il pregiudizio grave e
irreparabile che deriverebbe dall’esecuzione della sentenza del Tar». Sentenza
sospesa, quindi, Ministero pronto alla seconda erogazione e regalo di Natale
per i lucani.
Legge stabilita':Adusbef/Federconsumatori, 201
euro a famiglia nel 2013
18 Ottobre 2012 -
16:38
(ASCA) - Roma, 18 ott - ''Peseranno fortemente
sulle tasche dei cittadini'' e l'aggravio per una famiglia media sara' di
201,06 euro annui nel 2013 e di 219,06 euro nel 2014. Rosario Trefiletti ed
Elio Lannutti, rispettivaemnte presidente di Federconsumatori e dell'Adusbef,
criticano le misure contenute nella legge di stabilita', che andranno a colpire
ancora il potere di spesa delle famiglie nel nostro paese.
Sulla base dei
calcoli aggiornati dell'Onf, l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, secondo
le due associazioni infatti, 'aggravio sara' determinato ''in primis - spiegano
in una nota - dall'aumento dell'Iva, a cui si aggiungono le ricadute dei tagli
alle Regioni, agli enti locali ed alla sanita''', ''al netto dei benefici per
la riduzione delle prime due aliquote Iva''. Per i due epsonenti delle
associazioni dei consumatori, ad essere piu' colpite saranno ''le famiglie che
sostengono le rate di un mutuo (per le quali si riducono le detrazioni), o gli
incapienti, che non beneficeranno di alcuna riduzione in campo fiscale, ma che
saranno colpiti in maniera pesante dall'aumento dell'Iva''.
''Per questo avremmo
preferito che gli sgravi fiscali non avvenissero attraverso il meccanismo
dell'Irpef, ma che fossero attuati in maniera diretta per le famiglie a reddito
fisso, lavoratori e pensionati, e per le famiglie in difficolta' (colpite da
disoccupazione, cassa integrazione o licenziamenti). Attraverso la riduzione
delle aliquote, invece, beneficeranno degli sgravi anche coloro che evadono o
eludono il fisco, che rientrano in maniera impropria nelle fasce piu' basse e
che gia' usufruiscono di servizi e prestazioni che non gli spetterebbero
neanche lontanamente''.
Ram
Crisi:Spagna; industriali, governo chieda
presto salvataggio
18 ottobre, 12:04
(ANSAmed) - MADRID,
18 OTT - La Confederazione degli industriali spagnoli, Ceoe, ha nuovamente
spronato il governo di Mariano Rajoy a chiedere "quanto prima" un
salvataggio dell'economia. In dichiarazioni citate dai media Arturo Fernandez,
vicepresidente della Ceoe e presidente degli industriali madrileni (Caim) non
ha espresso valutazioni su un eventuale salvataggio "virtuale" o
precauzionale, ma ha assicurato che "quanto prima (il governo) decida
meglio sarà".
Secondo Fernandez,
"prudentemente il governo sta sfogliando la margherita per vedere se è più
interessante per il paese un aiuto controllato". Ma è meglio che decida
"quanto prima" quale sarà "la strada migliore per uscire dalla
crisi".(ANSAmed).
Merkel: grecia in eurolandia, ma diritto di
veto su budget nazionali
La Cancelliera
lancia l'idea di un nuovo fondo “ricavato per esempio dalla Tobin tax”, per
investire in specifici progetti nei Paesi membri. Una sorta di fondo di
solidarietà.
Roma - Ribadisce
l’importanza che la Grecia resti in eurolandia ma agita di nuovo il vessillo
dell’austerità chiedendo che al commissario europeo agli Affari economici venga
affidato il potere di veto sui bilanci nazionali degli Stati membri dell'Ue. La
cancelliera tedesca Angela Merkel parla al Bundestag. "Riteniamo, e lo
dico a nome di tutto il governo tedesco, che potremmo fare un passo avanti
assegnando all'Europa un vero diritto di ingerenza sui bilanci nazionali",
ha dichiarato Merkel. Una sorta di veto che scatterebbe quando gli Stati membri
"non rispettano i limiti fissati per la stabilità e la crescita". E
ancora meglio spiegato: "Quando disporremo di un meccanismo in grado di
dichiarare non valido un bilancio, allora avremo bisogno di qualcuno in seno
alla Commissione con la necessaria autorità", ha dichiarato tra gli
applausi. “So che numerosi Stati membri, sfortunatamente, non sono ancora
pronti a farlo, ma questo non cambia il fatto che ci batteremo per
questo". Merkel ha poi polemizzato con quanti hanno reagito duramente
all'idea presentata dal ministro tedesco delle Finanze per un supercommissario
dell'euro: "Sono stupita che non appena qualcuno fa una proposta per
migliorare la credibilità dell'Europa, subito si gridi a 'non va, la Germania
si isola, non si farà'. Non è così – ha commentato la cancelliera tedesca - che
costruiremo un'Europa credibile”. Merkel avverte poi sul pericolo che
l'acquisto di titoli di Stato da parte della Bce possa rallentare il processo
di riforme nell'area euro. "sarebbe una brutta risposta". La
cancelliera lancia l'idea di un nuovo fondo “ricavato per esempio dalla Tobin
tax”, per investire in specifici progetti nei Paesi membri. Una sorta di fondo
di solidarietà. E sulla Grecia dice di voler aspettare la Troika circa il
destino di Atene: “Non voglio anticipare il rapporto ma ripeto quello che ho
detto ad Atene: io mi auguro che la Grecia resti nell'eurozona. Perché questo è
nell'interesse dell'intera eurolandia e dell'Unione europea nel suo complesso”.
E sulla Spagna ribadisce che dipende solo da Madrid inoltrare richiesta di
aiuti. (ilVelino/AGV)
(mal) 18 Ottobre
2012 12:59
Bozen, oltrepadania. Passera a Bolzano,
Durnwalder gli presenta elenco di 5 richieste
Il ministro in città
per partecipare ai lavori del forum italo-tedesco. Dalla Memc all'aeroporto, le
priorità della Provincia
Un incontro
riservato con Durnwalder e gli assessori Bizzo e Widmann, è iniziata così la
visita a Bolzano del ministro per lo sviluppo ecconomico Passera per
partecipare ai lavori del forum italo-tedesco. I rappresentanti della giunta
hanno consegnato al ministro un elenco di cinque priorità per l’Alto Adige,
chiedendo al governo di tenerne conto.
Al termine dell'incontro Durnwalder ha detto:
«Non possiamo andare avanti a litigare. Il governo va in velocità ma servono
comunque degli equilibri nei rapporti» tra Roma e gli enti locali. Durnwalder
ha presentato al ministro cinque questioni che stanno a cuore alla provincia
autonoma. Bolzano chiede infatti che siano definite una volta per tutte le
modalità con le quali la provincia partecipa al risanamento del bilancio
statale.
Bolzano chiede inoltre che il governo sblocchi
le procedure per la riassegnazione della concessione per i voli di linea
dall’aeroporto del capoluogo altoatesino. Il terzo punto riguarda la crisi alla
Memc di Merano e alla costruzione di una condotta ad alta tensione al Brennero.
Durnwalder ha poi chiesto in merito alle liberalizzazioni del commercio di
poter prestare maggiore attenzione in Alto Adige agli orari di apertura e alla
vendita a dettaglio in zona produttive. Infine il governatore ha ribadito la
volontà di garantire il finanziamento dei programmi in lingua tedesca e ladina
della Rai.
Passera è poi intervenuto a PalazzoMercantile
ai lavori del forum. «Il fatto - ha detto - che il governo abbia messo a
disposizione 1,6 miliardi di euro per far crescere la produttività, forse una
delle cifre più importanti, documenta la volontà di favorire l’accordo e chiude
con i commenti assolutamente privi di senso». Lo ha detto il ministro Corrado
Passera, intervenendo sulle critiche espresse dalla Cgil in merito al tavolo
della produttività.
«L’Italia e la Germania sono i due Paesi più
manifatturieri in Europa. Hanno avuto l’intelligenza di continuare a investire
in questo campo e vogliono rafforzare l’Europa industriale». Lo ha detto il ministro
Corrado Passera al forum italo-tedesco di Bolzano. Passera ha lodato gli sforzi
di Confindustria e Bdi nel coordinare iniziative, come quella di Bolzano, a
favore dello sviluppo dell’industria. «I governi - ha aggiunto - ci mettono il
massimo per appoggiare questo sforzo. Ci sono tanti progetti sui quali
lavoriamo assieme».
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