giovedì 18 ottobre 2012

(1) XVIII.X.MMXII/ N+2 = sforamento controllato, avanguardia, stati precursori o nocciolo duro.

Vendola: «Puglia ha deciso di sforare patto di stabilità»
LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Agricoltura, in ritardo i fondi comunitari
Crisi: Hollande, fine vicina ma serve Ue a piu' velocita'
Crisi: S&P taglia rating Cipro a 'B'
Grecia: troika conclude missione ma colloqui proseguono... (1 upd)

Vendola: «Puglia ha deciso di sforare patto di stabilità»
BARI – La Regione Puglia ha deciso di sforare il patto di stabilità per cofinanziare la spesa comunitaria e per immettere nel sistema economico pugliese risorse complessive per 500 milioni di euro. Lo ha annunciato stasera il governatore, Nichi Vendola, illustrando ai giornalisti una delibera di giunta. È - ha detto – «un atto d’amore nei confronti della Puglia» e di «lotta politica contro il governo Monti, contro le ricette monetariste che stanno spingendo l’Europa verso una bufera recessiva».
«Con lo sforamento 'controllatò - ha spiegato Vendola – la Regione Puglia va incontro a mini-sanzioni: il blocco delle assunzioni (eccetto nella sanità); l’impossibilità di contrarre nuovi mutui e il livellamento della spesa corrente al triennio in cui è stata più bassa (nel caso della Puglia, quello dal 2007 ndr)».
Lo sforamento controllato – ha sottolineato – è una opportunità concessa alle Regioni che hanno rispettato almeno la media triennale della quota prevista per il cofinanziamento dei fondi europei.

GENTILE CONTRO LEGGE DI STABILITA' - “Così si mette in ginocchio il sistema pubblico e privato di welfare”. E’ il commento dell’assessore al Welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, in merito alle scelte fatte dal governo nella legge di stabilità.
“La norma che porta l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali dal 4 al 10% – afferma Gentile – avrà gravissime conseguenze sui territori”. “Come denuncia la Commissione politiche sociali delle Regioni, – aggiunge – ci sarà un incremento del costo dei servizi gestiti dal privato sociale del 6%. E questo per chi come noi da anni lavora per migliorare il tessuto dei servizi e dell’infrastrutturazione sociale e sociosanitaria sul territorio è una vera disgrazia”.
L'assessore Gentile, conti alla mano, denuncia la possibilità di stallo dei servizi in Puglia: “negli ultimi anni abbiamo finanziato 512 nuove strutture per un investimento complessivo da parte della Regione di circa 260 milioni di euro: la sostenibilità di queste strutture in termini gestionali è davvero a rischio con questo nuovo provvedimento del Governo centrale che declina esclusivamente politiche di rigore e non di sviluppo”.
Non solo, “la Puglia per poter garantire un futuro ai servizi sociali sul territorio regionale ha 'distrattò per il triennio 2012-2015 importanti risorse, per sopperire ai tagli operati dal governo Berlusconi in poi, come il Fondo nazionale per la non autosufficienza e il Fondo nazionale politiche sociali”. “Per il 2012-2015 – continua la Gentile – stiamo investendo in totale 285,6 milioni di euro per dare continuità ai servizi attivati con i Piani sociali di zona e per programmare un pezzo del futuro dei prossimi anni”.

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Agricoltura, in ritardo i fondi comunitari
18.10.2012
CAGLIARI «I ritardi nell’erogazione dei fondi comunitari rischiano di costare caro all’agricoltura sarda – a lanciare l’allarme sono Marco Scalas e Luca Saba, presidente e direttore della Coldiretti Sardegna che hanno anche denunciato – gli effetti nefasti della lentezza con cui vengono erogati i fondi comunitari per le imprese agricole». Senza un cambio di passo, sostiene la Coldiretti, oltre 50 milioni di euro torneranno nelle casse di Bruxelles. «A determinare questa debacle sono le regole europee - ha spiegato Luca Saba - e in particolare quella del “N+2”. Questa regola impone giustamente che gli impegni di spesa presi dalla Regione nei confronti delle imprese, debbano essere soddisfatti entro due anni». «Una regola giusta - ha detto Marco Scalas - che purtroppo non trova soddisfazione nella nostra Regione, in continuo ritardo nella spendita dei fondi comunitari. Oggi la Sardegna ha un primato, di certo non invidiabile: tra le Regioni dell’obiettivo competitività è quella che rischia di più (la seconda, distanziata di molte lunghezze, è il Lazio con 18 milioni di euro a rischio). La gravità del dato sta poi nel fatto che ai 50 milioni comunitari va sommato il cofinanziamento nazionale: stiamo parlando di oltre 110 milioni di euro non ancora erogati alle imprese. Gli effetti dei ritardi di pagamento sono drammatici e riguardano un fatto: dietro quei 110 milioni ci sono tante aziende che aspettano da anni danari vitali per la loro sopravvivenza; ci sono i produttori del biologico, ci sono quelli che operano in zone montane e svantaggiate, ci sono tutte quelle aziende agricole per le quali i fondi europei sono l’ultima ancora di salvezza. Se i soldi comunitari non arriveranno, tante aziende rischiano la chiusura, con le intuibili conseguenze in termini sociali, di spopolamento e di mancato presidio del territorio».

Crisi: Hollande, fine vicina ma serve Ue a piu' velocita'
Vertice Bruxelles, pesano divisioni Francia-Germania e aiuti Spagna
17 ottobre, 21:26
(di Marisa Ostolani) (ANSAmed) - BRUXELLES - ''La questione istituzionale e' spesso evocata per non fare delle scelte'': e' racchiusa in queste parole la distanza 'politica' tra Francois Hollande e Angela Merkel, che si e' esplicitata alla vigilia del summit europeo di giovedi'  e venerdi' a Bruxelles. Mercoledi' la cancelliera tedesca ha chiesto di imboccare la strada della modifica dei trattati Ue ricordando che la Germania e' pronta a convocare una ''convenzione a dicembre''. Ma il presidente francese ha detto di vedere un'Europa ''a piu' velocita''', con ''diversi cerchi'' che possono chiamarsi ''avanguardia, stati precursori o nocciolo duro''. E ha rinviato ''a dopo le elezioni europee del 2014'' la costruzione di un'unione politica: prima vanno costruite l'Unione di bilancio e quella sociale.
 L'uscita dalla crisi ''e' vicinissima'' e l'eurozona ''non rischia piu' un'esplosione'', ha dichiarato Hollande in un'intervista con alcuni quotidiani europei. ''Il peggio e' passato. Ma il meglio non c'e' ancora. Spetta a noi costruirlo'', ha ammonito il leader socialista chiedendo ''un'applicazione rapida'' delle decisioni del vertice dell'Eurozona del giugno scorso e l'apertura ''di un grande cantiere all'inizio del 2013''.
 Tre le questioni da risolvere entro il prossimo anno: Grecia (''che ha fatto tanti sforzi e deve essere sicura di restare nella zona dell'euro''), spread giusti per i Paesi che hanno fatto le riforme e che ''devono potersi finanziare a tassi ragionevoli''  e unione bancaria.
 Tre questioni su cui Francia e Germania restano lontane. Il vertice di Bruxelles e' il primo di una serie di tre: a novembre i 27 si ritroveranno per tentare un accordo sulle prospettive finanziarie 2014-2020 e a dicembre per trovare una ''sintesi politica'' sulla road map a breve, medio e lungo termine per uscire dalla crisi. I due giorni sono considerati ''interlocutori'', anche se l'agenda potrebbe essere sconvolta dalla richiesta di aiuti di Madrid.
 Negli ultimi giorni si sono intensificate le voci su una domanda formale entro venerdi'. Il governo spagnolo chiederebbe una linea di credito per 50 miliardi di euro dal fondo salva stati Esm, senza utilizzarla, per attivare gli acquisti di bonos da parte della Bce sul mercato secondario, optando cosi' per una formula ''leggera'' che gli consentirebbe di restare sui mercati obbligazionari. Madrid spera ancora di poter ricapitalizzare direttamente le proprie banche attraverso l'Esm.
 Ma e' su questo punto che le divisioni tra Berlino e Parigi rischiano di bloccare un percorso virtuoso. La Germania ritiene impossibile rispettare la scadenza del primo gennaio 2013 per la supervisione bancaria sotto l'egida della Bce e, con Olanda e Finlandia, si oppone alla ricapitalizzazione diretta degli istituti di credito da parte del fondo salva Stati. (ANSAmed).

Crisi: S&P taglia rating Cipro a 'B'
Dal precedente 'BB'. Agenzia minaccia ulteriori downgrade
17 ottobre, 20:39
(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Standard & Poor's ha tagliato il rating di Cipro a 'B' dal precedente 'BB', minacciando ulteriori downgrade. Lo comunica l'agenzia di rating.

Grecia: troika conclude missione ma colloqui proseguono... (1 upd)
17 Ottobre 2012 - 19:05
 (ASCA-AFP) - Roma, 17 ott - La troika Ue-Fmi ha concluso la sua missione in Grecia. Lo si legge in un comunicato in cui si specifica che i colloqui proseguiranno su questioni tecniche ''per raggiungere un pieno accordo entro i prossimi giorni''. I negoziatori, si legge ancora nella nota, sono ''daccordo su molte delle misure essenziali, necessarie per riprendere il cammino delle riforme''.
 ''Durante la visita - si legge poi nel comunicato - lo staff e le autorita' hanno avuto discussioni produttive ed esaustive sulle politiche necessarie a rilanciare la crescita, l'occupazione e la competitivita', garantire la sostenibilita' di bilancio in modo socialmente equilibrato e rafforzare il sistema finanziario''.
 ''Le autorita' e lo staff (della troika ndr.) - conclude la nota - hanno concordato la maggior parte delle misure essenziali necessarie per ripristinare il ritmo delle riforme e spianare la strada al completamento del rapporto. Le discussioni sulle questioni rimanenti continueranno dalle rispettive sedi e tramite i rappresentanti tecnici del settore al fine di raggiungere una pieno accordo nei prossimi giorni. Inoltre, le questioni sul finanziamento saranno discusse tra i finanziatori ufficiali e la Grecia''.
sen/


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