lunedì 15 agosto 2011

Mangiatoia pantagruelica padana. I Comuni destinati a veder sparire giunte e consigli sono 1.948 in tutta Italia, ma 598 di questi (il 30,6%) sono in Piemonte, e 327 si trovano in Lombardia. In Puglia, giusto per fare un confronto, ce ne sono solo 5.


Al Piemonte il record dei politici destinati a perdere la poltrona
di Gianni Trovati


Forse non se n'era accorto nessuno, ma l'epicentro del gigantismo politico che schiaccia il Paese è in Piemonte: deve essere per questo che le nuove regole per l'austerità amministrativa introdotte con la manovra bis approvata giovedì scorso dal consiglio dei ministri si accaniscono con una rigidità particolare sotto le Alpi, chiedendo ai piemontesi il 20% dei quasi 50mila posti destinati a essere cancellati dalla nuova tagliola. Seguono, in questa classifica dei sacrifici, gli amministratori della Lombardia, che alla causa aggiungono il 18,2 per cento dei tagli previsti a livello nazionale, seguiti da Sardegna e Campania. Più in generale, i posti da politico locale destinati al tramonto si trovano per il 68,6 per cento al Nord.

La ragione, ovviamente, è matematica e non strategica. Oltre a ridisegnare in modo più snello i consigli e le giunte regionali e a cancellare, in prospettiva, le Province più piccole, le norme taglia-politici previste dalla nuova manovra si concentrano in particolare sui Comuni più piccoli. In quelli fino a mille abitanti spariscono del tutto Giunte e consigli, sostituiti da un «borgomastro» eletto a maggioranza, che sarà chiamato a unire le forze con i suoi colleghi confinanti all'interno di un'Unione municipale di almeno mille abitanti. L'Unione avrà giunta e assemblea, ma il passaggio non produrrà nuovi posti perché i seggi saranno occupati dai borgomastri dei Comuni che partecipano all'alleanza. Il tutto, secondo le intenzioni del Governo, dovrebbe verificarsi alla scadenza dei mandati attuali, quando scatterà anche la dieta prevista per gli organismi dei Comuni che superano i mille abitanti ma non arrivano a 10mila: fra mille e 3mila residenti basteranno cinque consiglieri oltre al sindaco e due assessori, fra 3mila e 5mila ci saranno sette consiglieri e tre assessori mentre fra 5 e 10mila le giunte avranno quattro componenti e i consigli nove.

Esaminato il meccanismo, si spiega facilmente la distribuzione geografica dei tagli, che dipende dalla storia amministrativa dei diversi territori. I Comuni destinati a veder sparire giunte e consigli, per esempio, sono 1.948 in tutta Italia, ma 598 di questi (il 30,6%) sono in Piemonte, e 327 si trovano in Lombardia. In Puglia, giusto per fare un confronto, ce ne sono solo 5.

Questi numeri non offrono solo una curiosità statistica, ma lanciano anche un allarme sulla concreta attuabilità della drastica tagliola prevista nella manovra bis, che peraltro prova a coinvolgere anche le Regioni a Statuto speciale. In Valle d'Aosta, per esempio, su 73 Comuni sono ben 43 a non raggiungere la soglia dei mille abitanti che permette di mantenere giunta e consiglio e di dribblare l'obbligo di costituzione dell'Unione municipale: vista l'esperienza del passato, costringere il 60% dei Comuni di una Regione ad articolarsi in unioni municipali nuove di zecca, per di più in un territorio complicato come quello valdostano, non è semplice. Il problema non è solo della Vallée, perché ovviamente i piccoli centri sono sparsi soprattutto nei territori montani.

Il quadro cambia parzialmente quando si passa a considerare la dieta richiesta alle Province, composta dall'addio agli enti più piccoli e dal dimezzamento degli organi per le amministrazioni che sopravvivono. In questo campo è la Lombardia a primeggiare (dovrebbe scomparire solo Lodi, ma tutte le altre perderanno nel complesso 181 poltrone da assessore e consigliere), mentre fra le Regioni è la Sicilia a dover offrire il contributo più importante alla «razionalizzazione». Ovvio, visto che con poco più di 5 milioni di abitanti può contare oggi su 90 «onorevoli» (lì si chiamano così), mentre il Veneto, con una popolazione analoga, si era accontentato di 60. In entrambi i casi, nella nuova legislatura le assemblee dovranno scendere a 50 membri.
 15 agosto 2011
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-08-15/piemonte-record-politici-destinati-154515.shtml?uuid=Aap3cVwD

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