mercoledì 21 settembre 2011

Federali.sera_21.9.11. Quando succede qualcosa di grave in Sicilia o a Napoli, e’ segno che il tempo del governo in carica e’ scaduto.----Alle associazioni umanitarie dico: non vi permettete di accusare di razzismo i lampedusani, hanno dato fin troppo. Siamo in guerra, la gente a questo punto ha deciso di farsi giustizia da sola, ha detto il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis, asserragliato nel suo ufficio mentre davanti il municipio ci sono decine di persone che protestano contro i tunisini.----Ieri ho regalato per le sue nozze, all’assessore al Bilancio, una scatola di preservativi: è l’unico modo per far andare via la popolazione dall’area a rischio Vesuvio». Il sindaco Pdl di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, già capo del Gabinetto del presidente della Provincia di Napoli, Cesaro, lancia una provocazione per dar voce ad una sua battaglia che da mesi sta portando avanti e che lo hanno indotto anche a “riscrivere” anche la famosa canzone «Rose rosse» di Ranieri, in «Zona rossa».----Stiamo cercando di trovare il modo per aumentare la tutela", ha detto Giannini parlando di una situazione di mercato eccezionale che penalizza i titoli di Stato italiani. Il sistema assicurativo italiano ha una dotazione complessiva di titoli di Stato pari a 200 miliardi di euro, ha aggiunto il presidente dell'Authority.

Lampedusa è una polveriera. Scontri con la polizia e sassaiole fra tunisini e isolani
«Cittadini, non fate più figli: in zona vesuviana non avranno case a norma»
Assicurazioni, a giorni misure Isvap su titoli Stato
Grecia, accordo su nuove misure choc


Lampedusa è una polveriera. Scontri con la polizia e sassaiole fra tunisini e isolani
È incandescente la situazione a Lampedusa. Violenti scontri hanno interessato i tunisini ancora in attesa di essere trasferiti, le forze dell'ordine e gli abitanti dell'isola. Segnalata una sassaiola tra un gruppo di immigrati tunisini e una cinquantina di lampedusani, nei pressi del distributore di benzina. La tensione è salita quando un gruppo di extracomunitari ha minacciato di far esplodere alcune bombole di gas vicino alla pompa di benzina del porto vecchio, scatenando la reazione degli isolani. Scontri si sono registrati anche al Centro d'accoglienza semidistrutto ieri pomeriggio da un incendio. Tra tunisini e forze dell'ordine si è verificata una sassaiola e alcuni agenti sono stati trasferiti al poliambulatorio con lievi ferite.
Sarebbero decine le persone rimaste ferite dopo gli scontri. Fino ad ora sono stati medicati nel Poliambulatorio dell'isola due agenti di polizia e un militare della Guardia di Finanza, oltre a una decina di migranti che presentano diverse escoriazioni e contusioni. Per uno di loro, in uno stato di semicoma, il responsabile sanitario, Pietro Bartolo, ha chiesto il trasferimento urgente a Palermo in eliambulanza.
«Alle associazioni umanitarie dico: non vi permettete di accusare di razzismo i lampedusani, hanno dato fin troppo. Siamo in guerra, la gente a questo punto ha deciso di farsi giustizia da sola», ha detto il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis, asserragliato nel suo ufficio mentre davanti il municipio ci sono decine di persone che protestano contro i tunisini.
Il dirigente della scuola di Lampedusa, dopo avere consultato il sindaco, ha chiuso il portone e chiesto agli insegnanti di vigilare sugli alunni e al personale di controllare gli accessi. C'è paura e timore che i migranti che vagano per l'isola possano aggredire bambini e ragazzi.
 21 settembre 2011

«Cittadini, non fate più figli: in zona vesuviana non avranno case a norma»
Il sindaco di Sant'Anastasia: «Ci impedisce di abbattere i vecchi alloggi e costruirne altri sicuri e antisismici»
NAPOLI – «Ieri ho regalato per le sue nozze, all’assessore al Bilancio, una scatola di preservativi: è l’unico modo per far andare via la popolazione dall’area a rischio Vesuvio». Il sindaco Pdl di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, già capo del Gabinetto del presidente della Provincia di Napoli, Cesaro, lancia una provocazione per dar voce ad una sua battaglia che da mesi sta portando avanti e che lo hanno indotto anche a “riscrivere” anche la famosa canzone «Rose rosse» di Ranieri, in «Zona rossa». La fascia tricolore teme infatti oltre l’eruzione del Vesuvio anche i terremoti. Da qui la richiesta alle istituzioni sovracomunali a rivedere la legge regionale 21, che impedisce ai residenti nei 18 comuni della cosiddetta «zona rossa», quelli ad alto rischio vulcanico, di apportare modifiche volumetriche alle proprie abitazioni. «Chi vuole può restare nella zona a rischio, ma in case sicure», il motto di Esposito. «Così com’è questa legge – prosegue - impedisce di abbattere abitazioni fatiscenti per costruirne nuove a norma antisismica». «I divieti sono tanti, e bloccano l’ economia dei paesi della zona rossa». «La legge sta facendo morire il nostro paese», la chiosa.
NON SOLO VESUVIO - A spaventate l’esponente del Pdl oltre al Vesuvio ci sono quindi i rischi sismici ed idrogeologici. «Dovremmo – dice Esposito - prevenire i disastri con leggi che costringano gli abitanti a mettere a norma le proprie residenze». Come? «Magari incentivando gli stessi residenti, dando loro la possibilità di incrementare di poco la volumetria», delle proprie case.
CHI SI E CHI NO - «Siamo diventati la barzelletta d’Italia», ha poi commentato il primo cittadino. «Sant’Anastasia è zona rossa, quindi se erutta il Vesuvio dovremo morire tutti. Pochi metri più in là, con “un’ isola” che di fatto ricade anche nel nostro territorio, Pomigliano d’Arco è zona gialla, quindi lapilli, cenere, lava, scosse sismiche la risparmieranno. Ed allora facciamo la nuova legge, ed impediamo ai nostri giovani di fare figli, perchè se vogliono restare, non avranno una casa a norma da abitare».
RIVEDERE TUTTO – Esposito chiede che i confini della zona rossa vengano ridiscussi: «Così com’è, è di fatto ridicola». «Secondo il mio parere, - aggiunge - potrebbe esserci stato un abuso per interesse personale da parte di chi ha configurato i perimetri in questa maniera: forse l’interesse a “proteggere” alcuni suoli a scapito di altri. Noi abbiamo posto il problema, forse potremo fallire, ma nessuno ci ridurrà al silenzio assordante degli ultimi anni», conclude.
Francesco Parrella

Assicurazioni, a giorni misure Isvap su titoli Stato
Nei prossimi giorni l'Isvap licenzierà un regolamento attuativo finalizzato ad attenuare l'impatto contabile delle minusvalenze sui titoli di Stato italiani nei bilanci delle compagnie assicurative. Lo ha detto il presidente dell'Isvap, Giancarlo Giannini, nel corso dell'Insurance Day, spiegando che l'intervento si inserisce nell'ambito delle misure anticrisi emanate dal governo.
"Stiamo cercando di trovare il modo per aumentare la tutela", ha detto Giannini parlando di una situazione di mercato eccezionale che penalizza i titoli di Stato italiani. Il sistema assicurativo italiano ha una dotazione complessiva di titoli di Stato pari a 200 miliardi di euro, ha aggiunto il presidente dell'Authority.
"Dobbiamo fare prevalere le esigenze di tutela nel medio periodo rispetto alle esigenze meramente contabili perché i valori in campo non sono effettivamente riflessi da quella che é la situazione apparente", ha proseguito senza specificare i dettagli dell'intervento. "Decideremo nei prossimi giorni, avendo a riferimento due esigenze fondamentali: la stabilità delle imprese e la tutela dei consumatori", ha concluso.

Grecia, accordo su nuove misure choc
Atene: «Crisi più grave da guerra civile»
Borse in certe in attesa della Federal Reserve. Moody's taglia rating Fiat perché sempre più legata a Chrysler
ROMA - Nel pomeriggio la Grecia annuncerà le nuove misure di austerità, dopo l'accordo di massima con la Troika composta da Fmi, Ue e Commissione europea. La Grecia si è impegnata a tagliare il suo deficit di bilancio entro il 2014 e di vendere circa 50 miliardi di euro di beni statali.
«La Grecia sta affrontando la più grande crisi dai tempi della guerra civile - ha detto al parlamento di Atene il ministro delle finanze Evangelos Venizelos - Il Paese si trova in una posizione estremamente difficile ed è costretto a varare drastiche misure di bilancio che richiedono altri sacrifici». Il ministro ha bacchettato i parlamentari affermando che «non hanno ancora capito i rischi» che corre la Grecia, fra questi «uno stallo totale dell'economia».
Ieri sera c'era stata la teleconferenza fra Venizelos, Paul Thomsen del Fondo Monetario Internazionale, Matthias Mors della Commissione Europea e Claous Mazuch, durante la quale è stato raggiunto un accordo di massima su «misure choc». Le misure da prendere, secondo la Troika, dovranno riguardare per un terzo le entrate e per due terzi i tagli delle spese. Tra queste, l'abbassamento del tetto minimo dell'imponibile (da 8.000 a 4.000 euro), l'equiparazione del prezzo del gasolio da riscaldamento con quello per i veicoli, la riduzione degli stipendi e delle pensioni, i licenziamenti nel settore pubblico, l'abolizione dei sussidi e degli incentivi.
Borse europee deboli, intanto, in attesa delle decisioni della Federal Reserve sulle misure da adottare per il rilancio dello sviluppo americano. Ribassi frazionali per tutte le piazze europee, tranne Francoforte in deciso calo a -1,46% a 5.489 punti e di Parigi, che soffre ancora con i bancari (Cac 40 -1,3%). Londra segna -0,75% a 5.323, mentre Bruxelles -0,54%. Positiva Zurigo con l'indice Smi che guadagna lo 0,3% a 5.489,15. Indecisa Piazza Affari che per tutta la mattinata si è mossa sotto e sopra la parità per poi stazionare a un ribasso dello 0,5%. A guidare i ribassi è Fiat. Il Lingotto, già in affanno in apertura, cede a metà seduta il 3,71% a 4,148 euro, sulla scia della decisione di Moody's, che oggi ha tagliato il rating da Ba1 a Ba2, con outlook negativo.
Taglio rating perché Fiat sempre più legata a Chrysler. «L'azione di oggi sul rating riflette l'idea di Moody's che l'affidabilità creditizia di Fiat e di Chrysler saranno sempre più allineate in futuro a mano a mano che le strategie e le operazioni dei due gruppi diventeranno progressivamente più interconnesse - spiega l'analista dell'agenzia Falk Frey - Questo significa che i due gruppi potrebbero dover sostenersi l'un l'altro in caso di difficoltà finanziarie, anche se il Lingotto non garantisce il debito della casa americana e la gestione finanziaria rimane separata».
Lo spread Btp-Bund si mantiene stabile sotto la soglia psicologica dei 400 punti base a quota 395.

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