martedì 4 ottobre 2011

Federali.sera_4.10.11. Lo scendiletto dei padani arieggia: La verità, continua Miccichè, è che la Lega non conosce il Paese e che sta iniziando a litigare poiché perde consenso, visto che tra le ultime elezioni non ne ha vinta una. E aggiunge: Avete perso consenso perchè invece di pensare ai posti letto e alla velocità dei treni oggi pensate a portare i ministeri al Nord.----Sardegna. Un esempio su tutti: nonostante le politiche per il primo insediamento abbiano destinato, dal 1999 ad oggi, circa 200 milioni di euro (per oltre 8000 nuovi insediati), precisa Coni, non si rileva un sostanziale ricambio generazionale e, conseguentemente, una modifica della struttura demografica del tessuto produttivo agricolo dell'Isola.

L'UNIONE SARDA - Economia: «L'agricoltura investa sui giovani»
Palermo. Miccichè a muso duro contro la Lega: «Non conosce il Paese e perde consensi»
Tremonti: Spagna meglio di noi? Forse perché vota. Conti sicuri anche con crescita zero


L'UNIONE SARDA - Economia: «L'agricoltura investa sui giovani»
04.10.2011
Appello di Coldiretti: i nuovi imprenditori sono ancora in attesa dei premi «Bisogna investire su un'agricoltura sempre più protagonista dello sviluppo dei territori, integrata con gli altri settori economici (in particolare con il turismo e con l'artigianato) secondo modelli di sviluppo locale». Suona forte e chiaro l'appello lanciato dai giovani di Coldiretti riuniti ieri nel Comitato regionale, tenutosi ad Oristano.
IL RICAMBIO GENERAZIONALE I rappresentanti di Coldiretti non nascondono le difficoltà del comparto. «Le politiche finora messe in campo per il settore non hanno inciso sulle criticità dell'agricoltura sarda», evidenzia Mario Coni, delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa. «Un esempio su tutti: nonostante le politiche per il primo insediamento abbiano destinato, dal 1999 ad oggi, circa 200 milioni di euro (per oltre 8000 nuovi insediati)», precisa Coni, «non si rileva un sostanziale ricambio generazionale e, conseguentemente, una modifica della struttura demografica del tessuto produttivo agricolo dell'Isola».
IL PSR Tutto tace, inoltre, sul fronte dei pagamenti. «Chi lavora realmente nei campi non ha preso il premio per il primo insediamento», denunciano i giovani della Coldiretti durante il convegno di Oristano, «e intanto la misura 112 del Psr (il Programma di sviluppo rurale) “Insediamento di Giovani Agricoltori” pubblicato nel 2009 non ha ancora erogato un euro ai nuovi imprenditori, e meno del 25% delle domande finanziabili sono state istruite positivamente, mentre oltre il 50% delle domande istruite non sono state ammesse a finanziamento». LE DOMANDE In valore assoluto, incalzano i giovani di Coldiretti, questo si traduce in 1013 domande istruite, a fronte di 462 ammesse a finanziamento. Mentre le richieste escluse raggiungono quota 551 rispetto alle 943 che rimangono ancora da istruire.
LA BUROCRAZIA Ma non è tutto. «Non è più possibile», è il commento unanime dei giovani della Coldiretti decisi a fare sentire le proprie ragioni, «tollerare una burocrazia che - implementando procedure farraginose e complesse - freni l'entusiasmo di chi è disposto a scommettere sul proprio futuro e sullo sviluppo dell'agricoltura». L'ultima stoccata è per la politica. «Le nostre proposte», concludono i giovani di Coldiretti, «sono state più volte presentate alla Regione, ma restano ancora in attesa di risposte».

Palermo. Miccichè a muso duro contro la Lega: «Non conosce il Paese e perde consensi»
Ieri il vertice con il segretario Pdl Alfano per discutere dei nuovi possibili scenari all'interno del centrodestra
PALERMO - Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e leader di Grande Sud, Gianfranco Miccichè, questa mattina è stato ospite della trasmissione Omnibus in onda su La7. In collegamento da Milano c'era il leghista Matteo Salvini. Nel suo intervento Miccichè ha affermato come sia necessario oggi «difendere il Sud» e riferendosi all'esponente della Lega Nord Salvini, ha aggiunto «mi vergognerei ad aderire a un partito che pensa di stare con il Pdl, perchè conviene per portare via i quattrini dal Mezzogiorno, di sposare un signore per rubargli l'argenteria».
LA LEGA NON CONOSCE IL PAESE - «La verità», continua Miccichè, «è che la Lega non conosce il Paese e che sta iniziando a litigare poiché perde consenso, visto che tra le ultime elezioni non ne ha vinta una». E aggiunge: «Avete perso consenso perchè invece di pensare ai posti letto e alla velocità dei treni oggi pensate a portare i ministeri al Nord». Nel corso della trasmissione il leader del partito del Sud ha ricordato ancora a Salvini che «il Molise non ha un chilometro di autostrade, non ha ferrovie, non ha un aeroporto e si chiede: chi le deve fare queste cose? Gli abitanti o lo Stato? Lo Stato ha degli obblighi, ha l'obbligo di garantire parità di condizioni di vita a tutti. Se in Molise non c'è una stazione e una ferrovia, vanno fatte».
VERTICE CON ALFANO - Proprio ieri si era tenuto un vertice tra il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano e Miccichè. Al centro dell'incontro l'organizzazione strategica del centrodestra, una riflessione sulle prossime amministrative, le questioni relative al Mezzogiorno e alcune proposte da presentare nel decreto Sviluppo. Il vertice ha messo in luce il nuovo schema del centrodestra dopo la nascita del Grande Sud che si propone di fare da alter ego alla Lega Nord e i rapporti tra il nuovo movimento e il Pdl in Sicilia. Nei giorni scorsi Miccichè ha inoltre ribadito la volontà di candidarsi per la presidenza della Regione siciliana, alle regionali previste nel 2013.

Tremonti: Spagna meglio di noi? Forse perché vota. Conti sicuri anche con crescita zero
«Con il pareggio bilancio noi abbiamo la tenuta dei conti anche in assenza di crescita, è meglio avere la crescita certo, ma il pareggio è una sicurezza». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti al termine del vertice Ecofin. Quanto alla crisi, aggiunge il titolare di Via XX Settembre - che oggi ha inviato una lettera al Parlamento per chiedere massima priorità nell'esame della nota di aggiornamento del Def - «l'epicentro è in Europa, gira attorno al rischio sovrano e da ultimo si vede l'effetto nei crediti bancari, rispetto a quanto emerso nelle riunioni del Fmi a Washington le cose non sono cambiate».

Il ministro: Italia forse unico paese con avanzo primario
Tremonti torna così a difendere le scelte dell'esecutivo. «Se si guarda la tabella dell'Fmi, l'Italia è uno dei pochi paesi che ha l'avanzo primario di bilancio pubblico, un elemento che contribuisce alla discesa del nostro debito. Un avanzo primario che continua a crescere. Il ragionamento sulla riduzione del debito pubblico va fatto in questo modo, abbiamo poi la garanzia che ci viene dall'introduzione del vincolo del pareggio del bilancio. Noi siamo sulla strada giusta, non sono numeri nostri ma del Fondo». Vero è, ammette Tremonti, «che preferirei non avere un avanzo primario, magari avere anche il deficit ma con un debito più piccolo». Per l'Italia, però, «avere un avanzo primario è necessario».

Pensioni: il nostro sistema considerato solido dall'Ue
Insomma, nessun passo indietro rispetto alla strategia delineata nelle ultime due manovre approvate dal governo. «Questo esecutivo - prosegue il ministro - ha fatto cose giuste nel tempo giusto». Certo ci sono ancora dei passi da fare, ma per il momento non sono alle viste cambi di rotta, a cominciare dalle pensioni. «In Europa noi abbiamo una valutazione sul nostro sistema di pensioni molto buona in merito a solidità e stabilità e io mi riconosco in quel giudizio». Il resto, replica il ministro a chi lo interpella sull'ipotesi di innalzamento dell'età pensionistica, «sono considerazioni politiche nazionali che si fanno a Roma».

Eurobond? Solo se si rafforza governance Ue
Ma a tenere banco nella riunione dell'Ecofin è il rischio fallimento per la Grecia. Tremonti, però, sottolinea che «tutti gli sforzi» dei paesi europei sono «tesi a evitare il default» diAtene. «Questa è la posizione dei capi di stato e di governo», chiarisce ancora il titolare dell'Economia. Che torna poi su un'idea a lui molto cara, quella degli eurobond. «Se li vogliamo - ammette - dobbiamo avere un livello maggiore di governance» nell'Ue. «La discussione fra ministri e anche in politica, ad esempio nel partito popolare, è che serve una governance più forte, un'architettura istituzionale più forte». «Certo occorre modificare il trattato» spiega Tremonti. «Con maggiore disciplina controlli e sanzioni in contropartita ci può essere consolidamento fiscale».

Spagna meglio di noi per annuncio elezioni
Infine una battuta sulla Spagna. Un cronista chiede al ministro perché il differenziale tra i titoli di stato iberici e i bund tedeschi è minore di quello dei Bot italiani. «Ci sono varianti diverse», risponde Tremonti, ma «nel caso della Spagna potrebbe dipendere dall'annuncio di elezioni anticipate (dato dal premier José Luis Zapatero, ndr) e dalle prospettive di un nuovo governo». Anche l'Italia dovrebbe fare lo stesso, insiste il giornalista?«Ho detto così per dire». (Ce. Do.)
 4 ottobre 2011

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