venerdì 27 aprile 2012

pm_27.4.12/ Vaiolo. - La disoccupazione in Spagna ha segnato nel primo trimestre un nuovo livello record di 5.639.500 persone, pari al 24,4% della popolazione attiva, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto Nazionale di Statistica.---Standard&Poor's ha abbassato il rating a lungo termine sul credito sovrano della Spagna, che così è passato da A a BBB+. Inoltre, ha abbassato il rating a breve termine da A1 a A2. La previsione (outlook) sul rating a lungo termine è negativa.---Perche' le architetture le abbiamo e quando il mercato europeo si riprendera' potremo installarle rapidamente. Lo ha detto l'ad Fiat Sergio Marchionne durante la conference call con gli analisti.

Fondi europei per i porti, male la Sicilia
Vendite al dettaglio: è calma piatta
Occupazione in calo nelle grandi imprese
Standard&Poor's declassa il debito spagnolo
Spagna: disoccupazione record primo trimestre a quota 24,4%
Fiat: Marchionne, pronti a investire in Europa non appena risale domanda


Fondi europei per i porti, male la Sicilia
di Rosario Battiato
Audit sull’uso dei fondi comunitari in favore di infrastrutture sul mare nel Sud Italia: l’Isola ne esce male e con tante contraddizioni. Il caso Gela: progetto progressivamente abbandonato e soldi dirottati per l’autostrada Palermo-Messina e Gela-Catania
BRUXELLES – Da qualche tempo a questa parte le infrastrutture dell’Isola temono ogni fiato che giunge dall’Ue. E fanno bene. La Corte dei conti europea ha, infatti, espresso la propria contrarietà all’uso dei fondi Ue per i progetti di sviluppo di sei aree portuali italiane. L’audit della Corte ha passato al setaccio gli interventi realizzati a Vieste, Bari, Brindisi, Messina-Tremestrieri, Augusta e (Marina di) Ragusa e dei sei progetti analizzati viene promosso solo quello di Messina, finalizzato alla costruzione di due ponti di attracco e relativo collegamento all’autostrada. Niente di niente per gli altri che non hanno convinto la Corte della efficacia e bontà della loro azione.
 Ci speravano eccome ad Augusta che, nei progetti siciliani, era previsto che diventasse l’hub per eccellenza del Mediterraneo. Ma le speranze non bastano a sostituire i fatti, visto che il progetto resta invece non completato con il porto vuoto, ed è stato quindi cassato dalla Corte, così come Marina di Ragusa (nella foto), dove è stato costruito un porto turistico che non ha avuto un impatto sul sistema dei trasporti, obiettivo originario dei finanziamenti.
Altro capitolo che ha infastidito la Corte, e che in Italia è fenomeno particolarmente fertile, riguarda la ridefinizione ex post dei progetti, per cui i fondi vengono destinati a progetti diversi da quelli iniziali. Si tratta ad esempio del caso di Gela, dove il progetto del porto è stato progressivamente abbandonato e i finanziamenti sono stati dirottati per l’autostrada Palermo-Messina e Gela-Catania. Secondo quanto Luc T’Joen, coordinatore dell’audit, ha dichiarato, in Italia “manca un piano di sviluppo a lungo termine, si spendono tanti soldi in poco tempo, ma senza una strategia complessiva”. Eppure dall’Ue l’Italia riceve una grossa fetta di finanziamenti che agiscono direttamente sul suo futuro. In totale i progetti valutati in Italia dalla Corte dei conti hanno assorbito 1,7 miliardi di finanziamenti di cui 726 milioni targati Ue, erogati tramite i fondi strutturali ed il fondo di coesione. L’Italia è, dopo Spagna e Grecia, il Paese Ue che riceve più finanziamenti comunitari per progetti legati allo sviluppo dei porti.
 E proprio sui porti, direttamente correlati al funzionamento delle autostrade del mare, ci si sarebbe aspettata maggiore attenzione. Invece la Sicilia, pur potendo contare sul suo ruolo strategico e naturale in mezzo al Mediterraneo, sembra aver tralasciato questo aspetto. I porti siciliani sono legati a doppio filo col sistema petrolio, che in Sicilia, come altrove, sta lentamente crollando. Senza alternative concrete, ad esempio, il più importante polo isolano, cioè Augusta, difficilmente resisterebbe alla crisi. Basti pensare che gli ultimi in dettaglio dicono che il porto di Augusta ha movimentato in un anno circa 30 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi, che corrispondono al 90% del suo volume totale di traffico, un risultato che ha fatto dello scalo aretuseo il secondo porto nazionale petrolifero sul Mediterraneo. Discorso quasi analogo per Milazzo, sede di un’altra raffineria, dove il valore percentuale legato agli idrocarburi supera il 50%.
Articolo pubblicato il 27 aprile 2012

Vendite al dettaglio: è calma piatta
Per febbraio l'Istat segnala un aumento dello 0,6 per cento sul mese precedente, mentre su base annua c'è un incremento di appena lo 0,1 per cento, il primo dopo una lunga serie di cali.
ID doc: 74923 Data: 27.04.2012 (aggiornato il: 27.apr.2012)
A febbraio le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,6% su gennaio, registrando il secondo risultato congiunturale positivo. Su base annua sono invece pressoché ferme, avendo fatto segnare un incremento dello 0,1%, che comunque interrompe una lunga serie di cali. Lo ha reso noto l'Istat. Nella media del trimestre dicembre-febbraio, l'indice è diminuito dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre nel confronto con gennaio 2012 aumentano le vendite sia per i prodotti alimentari (+0,7%) sia per quelli non alimentari (+0,6%). Rispetto a febbraio 2011 le vendite di prodotti alimentari aumentano del 2,3%, mentre quelle di prodotti non alimentari diminuiscono dell'1%. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con il mese di febbraio 2011, un aumento (+1,9%) per la grande distribuzione e una diminuzione (-1,3%) per le imprese operanti su piccole superfici. Nei primi due mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, l'indice grezzo diminuisce dello 0,6%. Le vendite di prodotti alimentari segnano un incremento dell'1,2% e quelle di prodotti non alimentari una diminuzione dell'1,4%.

Occupazione in calo nelle grandi imprese
ID doc: 74924 Data: 27.04.2012 (aggiornato il: 27.apr.2012)
A febbraio l'occupazione nelle grandi imprese è scesa dello 0,8% al lordo dei dipendenti in Cig e dell'1,3% al netto dei dipendenti in Cig. Lo ha comunicato l'Istat. Su base mensile, sempre a febbraio, l'occupazione nelle grandi imprese ha segnato, al netto della stagionalità, una diminuzione
dello 0,1% rispetto a gennaio. Al netto dei dipendenti in Cig l'occupazione è diminuita dello 0,3%.

Standard&Poor's declassa il debito spagnolo
Doccia fredda per Madrid, anche l'outlook è negativo
MILANO - Standard&Poor's ha abbassato il rating a lungo termine sul credito sovrano della Spagna, che così è passato da A a BBB+. Inoltre, ha abbassato il rating a breve termine da A1 a A2. La previsione (outlook) sul rating a lungo termine è negativa. L'abbassamento, spiega l'agenzia, riflette i timori di un aumento dei rischi della posizione finanziaria della Spagna, dovuto in particolare al «deterioramento della traiettoria del deficit di bilancio per il periodo 2011-2015 in contrasto con le precedenti previsioni» e alla «probabilità che il governo debba fornire un nuovo sostegno finanziario al settore bancario».

Spagna: disoccupazione record primo trimestre a quota 24,4%
27 aprile, 11:53
(ANSAmed) - MADRID, 27 APR - La disoccupazione in Spagna ha segnato nel primo trimestre un nuovo livello record di 5.639.500 persone, pari al 24,4% della popolazione attiva, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto Nazionale di Statistica. Con l'economia in recessione, il numero dei senza lavoro è aumentato da gennaio a marzo di 363.900 persone e il tasso complessivo è solo 1 decimo inferiore allo storico record negativo del 24,5% registrato nel 1994. Ed è previsto che, per i prossimi mesi, la situazione continui a peggiorare, soprattutto a causa dell'impatto delle drastiche misure di taglio della spesa pubblica avviate per ridurre il deficit e centrare l'obiettivo del 5,3% rispetto al Pil, imposto per l'anno in corso da Bruxelles. Il governo stima che nel 2012 andranno distrutti complessivamente 630.000 posti di lavoro a tempo indeterminato, e che l'anno si chiuderà con un tasso di disoccupazione del 24,3% per l'impatto della recessione sull'impiego. Secondo le analisi di servizi di studi privati, la disoccupazione continuerà a crescere nel 2013.(ANSAmed).

Fiat: Marchionne, pronti a investire in Europa non appena risale domanda
26 Aprile 2012 - 21:01
 (ASCA) - Torino, 26 apr - Il gruppo Fiat-Chrysler continua a investire soprattutto nelle nuove architetture nell'area Nafta e in America Latina, dove la domanda e' in crescita. Ma non e' vero che la pausa negli investimenti in Europa significhi invece la deindustrializzazione, il disimpegno del gruppo. Perche' ''le architetture le abbiamo e quando il mercato europeo si riprendera' potremo installarle rapidamente''. Lo ha detto l'ad Fiat Sergio Marchionne durante la conference call con gli analisti.
eg/cam

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