L'UNIONE SARDA - Economia: Oltre 40 tipi di
contratti nella giungla tricolore
L'UNIONE SARDA - Economia: «Sì all'agenzia
entrate sarda»
Lecce, una tavolata di 100 metri tutti a cena
in strada
Marinella, partner dell'azienda pastaia
«Gentile» di Gragnano
Bankitalia: ad agosto diminuiscono i prestiti
(-0,2%)
Bankitalia: raccolta agosto +3,5%
Made in Italy: Coldiretti, export vino e cibo
sorpassa auto
Crisi: Germania, per la Ue e' esistenziale. Si
supera lavorando insieme
Germania: surplus bilancia commerciale agosto
sale a 18,3 mld
Svizzera: a settembre disoccupazione stabile al
2,8%
L'UNIONE SARDA - Economia: Oltre 40 tipi di
contratti nella giungla tricolore
08.10.2012
Sono due le
caratteristiche più evidenti del mercato occupazionale di oggi. La prima è la
tassazione sul lavoro, che anche il ministro Fornero, qualche mese fa ha
definito troppo alta. La seconda è la varietà numerica di tipi di contratti, da
20 a 40, che non a torto porta oggi a definire il mondo dell'occupazione in
Italia una vera “giungla”. Deve essere anche per questo che un giovane italiano
su tre si sente pronto, da subito, a “fare impresa” (report Swg per Legacoop).
La Cgil ha contato 46 tipologie contrattuali, divise fra rapporti di lavoro
subordinati (26), parasubordinati (4), autonomi (5) e speciali (11), tra cui
sei tipi di rapporti part-time. Confindustria ne calcola invece una ventina. In
realtà le divergenze sono solo relative all'accorpamento delle voci: gli
industriali uniscono alcune tipologie di contratto di lavoro sotto un'unica
voce, mentre la Cgil le differenzia una per una. Ma al di là del balletto di
numeri, il risultato è uno solo: il mondo del lavoro italiano somiglia più a
una giungla che a un prato verde e fiorito. E in un contesto di questo tipo
semplificare, riducendo a pochi contratti ma più liberi per le parti, sarebbe
una soluzione in grado di sfoltire gli alberi e tagliare i rami secchi. Le armi
a disposizione per sfondare la porta occupazionale e abbattere il mostro della
disoccupazione (che attanaglia ormai tutta l'Eurozona) aumenterebbero. Se il
tema dei contratti tocca da vicino soprattutto i giovani alle prese con un
mercato ingessato, il problema del costo del lavoro attanaglia chi in quel
mercato già opera alle dipendenze di qualcuno o autonomamente. Al primo restano
meno soldi in busta paga, al secondo restano meno soldi da investire. E la
conseguenza di tutto questo è che i consumi non ripartono perché il portafogli
è troppo leggero, gli investimenti restano fermi al palo e l'economia stagna
(con ovvie ripercussioni sul mercato occupazionale). È l'annosa questione della
tassazione. Così alta da divorare una fetta consistente dello stipendio per chi
è un lavoratore dipendente, se è vero che contributi previdenziali e tasse si
mangiano quasi la metà della retribuzione lorda di un lavoratore. Sebbene i
casi siano variegati e cambino in base a un numero di condizioni diverse a
seconda del soggetto e del tipo di trattamento, normalmente su uno stipendio di
1200 euro circa, tra trattenute, imposte, contributi e via dicendo, il datore
di lavoro versa una cifra che oscilla tra gli 8 e i 900 euro al mese. Risorse
che se ne vanno via per sfamare le fameliche fauci del fisco. Le differenze tra
lavoratore dipendente e autonomo sono sostanzialmente due (non cambiano,
ovviamente, gli scaglioni di reddito). La prima riguarda il trattamento fiscale
- detrazioni per la produzione del reddito - più favorevole al primo che al
secondo. Idem per il capitolo-previdenza che per il dipendente è quasi
totalmente a carico del datore di lavoro, mentre per l'autonomo è a carico suo
(e nel caso della gestione separata Inps, diventa ancora più oneroso). Tempi
duri, dunque, per un lavoratore autonomo, che abbia un'attività di piccole o
grandi dimensioni, soggetto a un livello di imposizione così soffocante da
frenare investimenti e potenziali assunzioni.
L'UNIONE SARDA - Economia: «Sì all'agenzia
entrate sarda»
08.10.2012
Sono i primi passi dell'agenzia sarda delle
entrate, anche se il traguardo resta molto lontano: domani, a mezzogiorno e
mezzo, la commissione Bilancio del Consiglio regionale riceverà il comitato del
Fiocco verde, che il 13 luglio ha depositato 25mila firme per la proposta di
legge istitutiva del nuovo organismo. Un comitato «nato al di fuori dei partiti
e della politica, come iniziativa di singoli cittadini impegnati nel sociale e
nella società», ricorda Franciscu Sedda, presidente del Fiocco verde. L'idea
che sta dietro la proposta di legge è quella di invertire lo schema della
riscossione tributaria nell'Isola: attualmente è lo Stato che riscuote tutte le
imposte, e poi gira alla Regione la quota di compartecipazioni erariali che le
spetta. Che a volte è nettamente maggioritaria: alla Sardegna spettano infatti
i sette decimi dell'Irpef, i nove decimi dell'Iva e altro ancora.
LA LEGGE Lo Stato non è sempre puntuale nel
riconoscere all'Isola il dovuto, e questo ha generato le ben note vertenze
sulle entrate. Con un'agenzia sarda, dicono i promotori della legge, sarebbe la
Regione a incamerare in prima battuta tutti i tributi versati dai sardi.
«Avremmo il coltello dalla parte del manico», ha sintetizzato spesso Sedda per
spiegare il senso della proposta, che ora in una nota ringrazia ancora una
volta «gli attivisti, gli amministratori e i dirigenti di associazioni
culturali, movimenti sociali e partiti politici che hanno contribuito in
diversi modi alla raccolta delle firme, e che hanno aderito all'iniziativa accogliendone
sempre in modo rispettoso la trasversalità e la portata popolare, da cittadini
sardi per i cittadini sardi».
INDIPENDENTISTI Quella dell'agenzia sarda
delle entrate è sicuramente una battaglia trasversale, ma molto cara agli
indipendentisti come Sedda: a partire da Progres, che lo stesso Sedda ha
fondato anche se ora non è più tesserato. Anche Progetu republica sarà presente
in commissione, e col suo ufficio stampa commenta positivamente l'iscrizione
della legge nel calendario della commissione Bilancio: «Un passo avanti
nell'iter di un procedimento che auspica rapido e condiviso». Progres ricorda
di aver «contribuito in modo determinante» alla raccolta delle firme e alla
campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, nella quale spera di
«essere affiancato dalle forze politiche presenti in Consiglio, specie quelle
che si autodefiniscono sovraniste, che dovranno dar corso con i fatti alle
proprie dichiarazioni». (g. m.)
Lecce, una tavolata di 100 metri tutti a cena
in strada
Una tavolata da
guinness lunga più cento metri ed imbandita di tutto punto. Ed un menù che ha
richiesto l’impiego di oltre 60 chili di carne, 40 di pane, 150 litri di vino,
20 teglie di parmigiana, decine di portate di antipasti e formaggi, ed una gran
quantità di focacce e dolci di ogni tipo preparati con cura dalle famiglie. Il
tutto condito dall’entusiasmo e dall’allegria di più di duecento residenti del
quartiere Leuca, che ieri sera si sono ritrovati in via dei Basiliani per
festeggiare lì, proprio in strada, una prima tappa della «rigenerazione» del
loro quartiere.
Un quartiere a
tavola, come non si era mai visto (più di 200 invitati), per ritrovare quello
spirito di comunità che la fretta, le consuetudini e una dimensione urbana
spesso caotica cancellano dall’agenda dei cittadini. L’iniziativa «Metti una
sera a cena» ha colorato con uno straordinario momento di convivialità il
programma di rigenerazione urbana del quartiere Leuca, promosso dal Comune di
Lecce e dalla Regione con il coordinamento di Laboratorio urbano aperto e
Manifatture Knos. Un percorso partecipato, in cui i cittadini diventano
protagonisti della riqualificazione delle strade, del verde e degli spazi,
collaborando con il Comune e le associazioni che danno vita al progetto.
La preparazione
della cena era in cantiere dal 15 settembre. Un gran lavoro per le associazioni
che hanno coinvolto i residenti nell’allestimento della festa. Sessioni di cucina,
laboratori per i bambini (che hanno realizzato i festoni per addobbare la
strada) e momenti creativi per mettere in scena un banchetto pantagruelico
illuminato da decine e decine di lampadine. Una gigantesca tavolata che non ha
mancato di stupire anche il sindaco Paolo Perrone e l’assessore
all’Urbanistica, Severo Martini, ritrovatisi all’improvviso ad indossare i
panni di cuochi assieme agli attivissimi giovani (25 in tutto) intenti ad
organizzare, dirigere, cucinare ed accogliere i commensali.
La festa è stata
scandita dal ritmo delle portate e dei profumi sprigionati dai bracieri e dalla
cucina mobile piazzati nei punti strategici di via dei Basiliani. Famiglie,
bambini, giovani coppie, immigrati, seduti tutti insieme ad una tavola lunga
quanto l’intera strada. Sorpreso ed entusiasta il primo cittadino.
«Questa iniziativa -
sottolinea - centra in pieno il senso del progetto, cioè riqualificare un’area
periferica della città con una forte presenza di anziani ma anche di giovani
coppie. C’è stata da parte delle associazioni la grande capacità di avviare non
solo una riqualificazione strutturale in senso stretto, ma di promuovere il
coinvolgimento dei cittadini in questo processo, anche attraverso una
“rigenerazione” sociale. Il piacere di vedere questa straordinaria tavolata,
con decine di persone che festeggiano e che mi chiedono di ripetere
l’esperienza, vuol dire che probabilmente abbiamo colto nel segno. Grazie al
lavoro proficuo delle associazioni davvero si è riusciti a ricreare quello
spirito di comunità che le città moderne stanno perdendo».
«Metti una sera a
cena», si diceva, si inserisce nel primo stralcio del progetto di rigenerazione
urbana del quartiere Leuca avviato nel 2011 (del secondo stralcio riferiamo a
parte) che prevede la riqualificazione di un asse che parte dalle cave di Marco
Vito e attraversa il quartiere fino a Parco Tafuro lungo le vie Bozzi, dei
Basiliani, Rossini e Puccini. Già per la progettazione e la realizzazione delle
prime opere, il Comune ha scelto di coinvolgere le realtà associative del
territorio, attraverso un bando. Ciascuna delle tredici associazioni che hanno
partecipato alla gara, ha ideato e proposto un proprio progetto, condiviso con
i residenti e poi finanziato con la somma di 15 mila euro. [p.b.]
Marinella, partner dell'azienda pastaia
«Gentile» di Gragnano
Il marchio leader
della cravatta sartoriale e lo storico pastificio si uniscono nel nome della
qualità artigianale
NAPOLI- Una cravatta
e un piatto di pasta. Cosa possono avere in comune? A Napoli condividono la
qualità, una caratteristica che accomuna Maurizio Marinella, creatore delle
cravatte famose in tutto il mondo e Alberto Zampino, titolare con la famiglia
del Pastificio Gentile.
L'INCONTRO E L'IDEA-
Un giorno, Maurizio Marinella incontra la famiglia Zampino, proprietaria dello
storico pastificio Gentiel dal 1948, e scopre il vecchio laboratorio
artigianale dove ancora oggi viene prodotta e confezionata la pasta secondo i
segreti del processo naturale di essiccazione «Cirillo». Così si convince che
Gentile è il partner giusto per investire in un'azienda pastaia.
LE INIZIATIVE - Nei
prossimi mesi i due marchi daranno vita a specifici progetti. A breve sarà
inaugurato uno show room del pastificio proprio accanto al negozio storico
Marinella alla Riviera di Chiaia. Qui verranno esposte anche le linee di
conserva a marchio San Nicola dei Miri che nascono nel laboratorio artigianale
di famiglia a Gragnano.
Bankitalia: ad agosto diminuiscono i prestiti
(-0,2%)
08 Ottobre 2012 -
12:50
(ASCA) - Roma, 8 ott - Diminuiscono i prestiti
nel mese di agosto 2012 sia sul fronte delle famiglie che delle imprese.
Il calo e'
complessivamente dello 0,2%, ma mentre i finanziamenti alle famiglie passano da
+0,6% di luglio a +0,4% di agosto, per le imprese i fondi messi a disposizione
dalle banche diminuiscono dell'1,9% ad agosto contro l'1% di luglio e l'1,5% di
giugno. A luglio 2011 l'industria registrava un aumento dei prestiti del 4,9%,
il dato piu' importante a ottobre 2011 (+5,3%). Da maggio 2012 in particolare
l'industria registra un calo sempre piu' accentuato dei prestiti per le
societa' non finanziarie.
Quanto alla
raccolta, nel mese di agosto cresce la preferenza per la liquidita': 3,5%
contro il 2,2% di luglio.
Ram
Bankitalia: raccolta agosto +3,5%
In crescita
sofferenze al 15,6%, giu'prestiti imprese (-1,9%)
08 ottobre, 11:41
(ANSA) - ROMA, 8 OTT
-Ad agosto i depositi bancari sono cresciuti del 3,5% su base annua (2,2% a
luglio). Lo comunica la Banca d'Italia nelle Principali voci dei bilanci
bancari, aggiungendo che il tasso di crescita sui dodici mesi della raccolta
obbligazionaria è stato pari al 13%. In crescita anche le sofferenze bancarie:
ad agosto il tasso di crescita sui dodici mesi si e' attestato al 15,6%, contro
il 15,4% di luglio.
Made in Italy: Coldiretti, export vino e cibo
sorpassa auto
08 Ottobre 2012 -
11:13
(ASCA) - Roma, 8 ott - Con un aumento del 18
per cento le esportazioni di vino e cibo Made in Italy sorpassano quelle di
automobili e rimorchi in calo del 14 per cento negli ultimi cinque anni. E'
quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della visita
inaugurale del presidente del Consiglio, Mario Monti allo stabilimento Barilla
di Rubbiano dove saranno prodotti sughi pronti destinati per il 50 per cento all'estero.
''Per effetto del sorpasso le esportazioni di
prodotti agroalimentari - sottolinea la Coldiretti - hanno raggiunto 15,2
miliardi di euro mentre al contrario le spedizioni di automobili, rimorchi e
semirimorchi si sono fermate a 13,2 miliardi di euro, nella prima meta' del
2012. Ad aumentare sono state le esportazioni dei prodotti simbolo del Made in
Italy alimentare come ad esempio la pasta che fa segnare un incremento in
valore del 7 per cento o le conserve di pomodoro che crescono dell'8 per cento
nel primo semestre del 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno''.
''Se l'andamento positivo sara' confermato nei
prossimi mesi il valore dell'export agroalimentare e' destinato a far segnare a
fine anno il nuovo record con un valore delle spedizioni - stima la Coldiretti
- superiore ai 30 miliardi di euro fatti registrare lo scorso anno. Un
risultato importante poiche' l'agroalimentare svolge - continua la Coldiretti -
in realta' un effetto traino per l'intero Made in Italy al''estero dove il buon
cibo italiano contribuisce in misura determinante a valorizzare l'immagine
dell'Italia all'estero. L'andamento sui mercati internazionali potrebbe
ulteriormente migliorare da una piu' efficace tutela nei confronti della
'agropirateria' internazionale che utilizza impropriamente parole, colori,
localita', immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per
prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realta' nazionale''.
''All'estero - precisa la Coldiretti - il
falso Made il Italy a tavola fattura 50 miliardi di euro e sono falsi due
prodotti alimentari di tipo italiano su tre. Un inganno favorito dalla mancanza
di trasparenza in etichetta per la quale anche nell'Unione Europea non si
prevede l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima
utilizzata negli alimenti come stabilisce una legge sostenuta dalla Coldiretti
e approvata all'unanimita' dal Parlamento italiano ma rimasta fino ad ora
inapplicata''.
com-dab/
http://www.asca.it/news-Made_in_Italy__Coldiretti__export_vino_e_cibo_sorpassa_auto-1204516-ECO.html
Crisi: Germania, per la Ue e' esistenziale. Si
supera lavorando insieme
08 Ottobre 2012 -
13:48
(ASCA-AFP) - Berlino, 8 ott - L'Europa
affronta ''una crisi esistenziale che si puo' superare solo se si lavora
insieme.
Percio' e'
importante lo scambio fra partner europei''. Lo ha detto Steffen Seibert, il
portavoce del cancelliere tedesco Angela Merkel, nel corso di una conferenza
stampa a Berlino.
rba/sam/
Germania: surplus bilancia commerciale agosto
sale a 18,3 mld
08 Ottobre 2012 -
08:31
(ASCA-AFP) - Berlino, 8 ott - Contianua a
salire il surplus della bilancia commerciale tedesca. Nei primi otto mesi
dell'anno, la Germania ha accumulato un surplus di 126,6 miliardi, con un
incremento del 25,5%. Ad agosto, il paese ha esportato beni per 95 miliardi di
euro, il 2,4% in piu' rispetto a luglio. Le importazioni sono aumentate dello
0,3%, a 76,7 miliardi, mentre le esportazioni sono cresciute del 5,5%, a 734,1
miliardi, con un surplus in aumento a 18,3 miliardi.
sen/
Svizzera: a settembre disoccupazione stabile al
2,8%
ultimo aggiornamento:
08 ottobre, ore 08:29
Roma, 8 ott.
(Adnkronos/Ats) - Disoccupazione stabile in Svizzera: il tasso dei senza lavoro
e' rimasto al 2,8% in settembre, come lo era in agosto. Su base annua vi e'
stata, invece, una progressione di 0,2 punti. Ad annunciarlo e' stata la
Segreteria di Stato dell'economia (Seco). In Ticino la quota e' al 4,1% (+0,1
punti mensili, +0,4 annui), nei Grigioni all'1,3% (+0,1/+0,1%).
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