Una lega Adriatica contro il petrolio
Cassa integrazione, boom di ore nel 2012 Entro
fine anno oltre quota un miliardo
Trst, oltrepadania est. Gli assegni di studio
ritoccati all’insù Si arriva a 2.640 euro
Fondi Ue, la corsa per spenderli tutti. Progetti
«a pioggia» più al Nord che al Sud
La Campania che ha
superato il target del 14,4 per cento
l'anno prossimo
dovrà certificare quasi 1,2 miliardi
Fondi Ue: la lunga
corsa per spenderli tutti - Sette target
centrati su dieci al 31 ottobre (Fondi Fesr e Fse per le 5 regioni: Puglia,
Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia). E due obiettivi fissati al 31
dicembre già superati, con buone possibilità di centrare anche gli altri otto.
Ma se il 2012 passerà liscio, nel 2013 ci sarà da correre. La Campania, per
esempio, ha deciso di rinviare la rendicontazione delle grandi opere riducendo
il livello di spesa target per il 2012. Ma nel 2013 dovrà certificare, secondo
il ministero, 1 miliardo e 177 milioni, 2 miliardi e 200 milioni nel 2014 e
circa 1 miliardo e 800 milioni nel 2015.
Progetti «a
pioggia», più al Nord che al Sud - Spulciando i dati riportati sul portale
ministeriale «OpenCoesione» vien fuori una gustosa curiosità: i programmi
monitorati e finanziati nell’intero Mezzogiorno, Sicilia compresa, sono circa
130 mila (per un importo medio di 307 mila euro). Nella sola Lombardia le
iniziative registrate sul sito lanciato da Fabrizio Barca sono addirittura più
di 236 mila. L’importo medio di finanziamento, in questo caso, supera di poco i
5 mila euro.
Il pollaio ideale è
nel Tavoliere - Soddisfa il palato degli italiani e convince i giudici del
Premio Good Chicken 2012, il riconoscimento assegnato da Compassion in World
Farming, la maggiore organizzazione internazionale per il benessere degli
animali di allevamento. A salire sul podio è il marchio Amadori con il pollo
«10+» e il pollo Campese, quest’ultimo prodotto in un centinaio di allevamenti,
tutti dislocati in Puglia ed in particolare in provincia di Foggia, grazie a
delle convenzioni siglate tra il gruppo romagnolo e decine di agricoltori ed
allevatori del foggiano. I Good Chicken sono stati istituiti per premiare le
aziende che si impegnano nel garantire condizioni di allevamento rispettose del
benessere animale.
Una lega Adriatica contro il petrolio
di Giuseppe Armenise
Fedele al suo credo
politico, l’onorevole leghista Angelo Alessandri, presidente della commissione
Ambiente della Camera battezza la nascita di una Lega Adriatica in occasione
della conferenza internazionale delle Regioni adriatiche e ioniche sulla salvaguardia
delle regioni del Mediterraneo dall’estrazione di idrocarburi che si è tenuta
ieri a Venezia. Una lega transnazionale nel nome della salvaguardia del mare
bene comune e contro gli appetiti delle potentissime multinazionali del
petrolio titolari di ben 70 richieste di autorizzazione alla prospezione
sismica e potenziale coltivazione di idrocarburi sui fondali del mare
Adriatico.
Puglia, Molise,
Abruzzo, Veneto e Friuli Venezia Giulia insieme al Montenegro (la Slovenia ha
dato la sua disponibilità, ma senza impegno formale) sono i «soci fondatori» di
questo nuovo fronte le cui rivendicazioni si innescano a pieno titolo nel
dibattito in atto in Italia sul nuovo piano energetico allo studio del governo,
che parrebbe, al contrario, puntare molto sull’incremento del contributo del
petrolio «made in Italy» alla percentuale di energia necessaria al fabbisogno
nazionale.
Prima che sia troppo
tardi (sperando che non sia già troppo tardi) lo stesso Alessandrì, insieme al
presidente della commissione Ambiente al Senato, Antonio D'Alì (Pdl), hanno
assunto ieri l’impegno a far approvare entro la fine della legislatura le
proposte di legge alle Camere di moratoria (sospensione delle attività di
ricerca ed estrazione del petrolio eventualmente in fase di autorizzazione) e
precauzione. Proprio quest’ultimo concetto, quello di precauzione, ispira le
parole di Francesco Tarantini (presidente Legambiente Puglia), il quale
chiarisce: «Con la strategia energetica nazionale in discussione, che riapre la
strada alla ricerca ed estrazione di idrocarburi in Italia, ponendo per il
contributo dell’estrazione dal mare e da terra un obiettivo di crescita dal 7
al 14% del fabbisogno energetico, si sta operando una scelta insensata. Le
ultime stime del ministero dello Sviluppo economico valutano nei nostri fondali
marini la presenza di 10,3 milioni di tonnellate di petrolio di riserve certe,
che, stando ai consumi attuali, coprirebbero il fabbisogno nazionale per sole 7
settimane. Anche attingendo al petrolio presente nel sottosuolo, concentrato
soprattutto in Basilicata, il totale delle riserve certe nel Paese verrebbe
consumato in appena 13 mesi. Il settore è destinato a esaurirsi in pochi anni.
Il gioco non vale la candela visti i danni che gli idrocarburi già oggi
provocano in mare Adriatico».
Alla conferenza di
Venezia era atteso il ministro all’Ambiente, Corrado Clini, rimasto invece a
Roma per il Consiglio dei ministri. Ma il contraddittore naturale sarebbe stato
il ministro allo Sviluppo Economico, Corrado Passera, cui si deve in qualche maniera
la regia della politica energetica nazionale in via di predisposizione. «Da
Venezia - commenta il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio
Introna, che della conferenza è stato il promotore - si alza un grido forte e
chiaro contro politiche di corto respiro in materia di energia. È chiaro che,
essendosi espressi i cittadini contro il nucleare, bisogna puntare forte, in
maniera radicale e con coraggio su contenimento dei consumi, energie
rinnovabili, politiche sulla mobilità. La Puglia ha scelto e io credo che un
piano energetico nazionale non si possa fare senza coinvolgere le Regioni».
Cassa integrazione, boom di ore nel 2012 Entro
fine anno oltre quota un miliardo
ultimo
aggiornamento: 10 novembre, ore 11:22
Roma, 10 nov.
(Adnkronos) - Circa 900 milioni di ore di cassa integrazione da inizio anno a
ottobre, con un trend di crescita che porterà il 2012 a sfondare a breve quota
1 miliardo di ore di cig. E' questo il quadro che emerge dalle elaborazioni dei
dati Inps da parte dell'Osservatorio Cgil della Cgil nel rapporto di ottobre.
Alla luce di questi dati, il 2012 viene ad essere come il secondo peggiore tra
gli ultimi cinque dopo il 2010. Intanto sono ancora coinvolti, al momento, 510
mila lavoratori a zero ore per un taglio del reddito, al netto delle tasse, di
3,4 miliardi di euro, pari a 6.700 euro per ogni singolo lavoratore.
Novecento milioni di
ore di cig in 10 mesi e oltre 100, evidenzia la confederazione di Corso
d'Italia, nel solo mese di ottobre che si segnala come il terzo peggior mese
dell'anno in termini di incremento della cig. Il rapporto della Cgil segnala
come la richiesta di cassa nei primi dieci mesi dell'anno abbia superato la
mole di ore concesse nello stesso periodo del 2011 per un totale pari a
895.876.683 (+10,16%), con una incidenza delle ore di cig per lavoratore
occupato nel settore industriale da gennaio a ottobre pari a 124 ore per
addetto. Per quanto riguarda il solo mese di ottobre, invece, le ore di cig
richieste e autorizzate sono state 102.985.994, in aumento sul mese precedente
del +19,26%.
Nel dettaglio
dell'analisi di corso d'Italia, si rileva, inoltre, come la cassa integrazione
ordinaria (cigo) diminuisca a ottobre sul mese precedente, dopo il forte
aumento registrato a settembre, per un totale pari a 31.449.789 di ore, -4,81%
sul precedente mese. Da inizio anno la cigo ha raggiunto quota 276.573.953 di
ore per un netto +49,19% sui primi dieci mesi del 2011. La richiesta di ore per
la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo
scorso mese, è stata di 40.153.761, in aumento sul mese precedente del +63,69%,
mentre il dato da inizio 2012, pari a 320.530.153 ore autorizzate, segna un
-8,87% (''ma con riduzione in frenata'', si legge nel rapporto) sullo stesso
periodo dello scorso anno. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha
registrato a ottobre un +9,01% su settembre per 31.382.444 ore richieste. Da
inizio anno sono state autorizzate 298.772.577 di ore di cigd, in aumento del
+8,20% sul periodo gennaio-ottobre del 2011.
Prosegue a ottobre
la riduzione del numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da
gennaio sono state 4.863 per un -14,23% sullo stesso periodo del 2011 e
riguardano 8.265 unità aziendali (-6,73%). Diminuisce il ricorso per crisi
aziendale (2.681 decreti per un -19,95%) ma rappresenta una quota pari al
55,13% del totale dei decreti ma sono in aumento i contratti di solidarietà
(1.252 per un +2,12%), sul totale dei decreti la percentuale è del 25,75%.
Inoltre, aumentano le domande di ristrutturazione aziendale (199 per un
+5,85%), pari al 4,09% del totale, mentre calano le domande di riorganizzazione
aziendale che sono 211 per un -9,83%, ovvero il 4,34% del totale. Ma le ultime
due voci, che prevedono percorsi di reinvestimento e di rinnovamento
strutturale, sono una percentuale bassa sul totale dei decreti, pari all'8,43%.
E' sempre la
Lombardia la regione che registra il ricorso più alto alla cassa integrazione.
L'analisi della Cgil segnala infatti che sono 196.975.521 le ore registrate da
inizio anno, che corrispondono a 112.945 lavoratori (prendendo in
considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con
116.132.561 ore di cig autorizzate per 66.590 lavoratori mentre terza è il
Veneto con 81.069.523 ore e 46.485 lavoratori. Per il centro prima regione è il
Lazio con 71.877.259 ore che coinvolgono 41.214 lavoratori. Infine nel
Mezzogiorno è la Puglia la regione dove si registra il maggiore ricorso alla
cig con 56.157.479 ore per 32.200 lavoratori.
Quanto ai settori, è
la meccanica il settore in cui si riscontra ancora una volta il ricorso più
alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil,
infatti, sul totale delle ore registrate da inizio anno, la meccanica pesa per
285.219.546, coinvolgendo 163.543 lavoratori (prendendo come riferimento le
posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 141.544.478
ore di cig autorizzate per 81.161 lavoratori coinvolti e l'edilizia con
90.384.774 ore e 51.826 persone.
Considerando un
ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (22
settimane), sono coinvolti da inizio anno 1.027.382 lavoratori in cigo, cigs e
in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 44
settimane lavorative, si determina un'assenza completa dall'attività produttiva
per 513.691 lavoratori, di cui 180 mila in cigs e 171 mila in cigd. Continua
così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli
dell'Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla
cig abbiano perso nel loro reddito oltre 3 miliardi e 400 milioni di euro, pari
a 6.688 euro per ogni singolo lavoratore.
Trst, oltrepadania est. Gli assegni di studio
ritoccati all’insù Si arriva a 2.640 euro
Nuovi importi
fissati in giunta. In arrivo il bonus gestanti E Tondo fa ricorso in difesa del
tribunale di Tolmezzo
di Marco Ballico
TRIESTE. Roberto
Molinaro fissa l’importo degli assegni di studio: si va da 1.360 a 2.640 euro.
E, pure se in tempi di crisi, aumentano tutti gli scaglioni. La giunta Tondo,
su proposta dell’assessore all’Istruzione, delibera a favore degli alunni delle
scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e ripartisce un milione
di euro tra le quattro province: 69.237 euro a Gorizia, 322.187 euro a
Pordenone, 126.317 euro a Trieste e 482.257 euro ad Udine.
Assegni di studio
Gli importi sono divisi tra i 1.360 euro nella scuola primaria (l’anno scorso
1.300), i 1.880 (1.800) della secondaria di primo grado, i 2.640 (2.400) del
secondo grado.
Aiuti alle gestanti
Sempre nel sociale Molinaro ottiene il via libera alle direttive di indirizzo
per l’attuazione degli interventi di sostegno alle gestanti in difficoltà (a
disposizione ci sono 430mila euro). La somma massima che gli enti gestori del
servizio sociale dei Comuni possono assegnare è pari a 3mila euro (cumulabili).
Ricorsi alla Corte
In giunta si lavora
anche sul versante nazionale. E si decide di alzare le barricate, chiamando in
causa la Corte costituzionale, contro due ricorsi del governo in merito ad
alcuni passaggi delle leggi regionali 16/2012 (razionalizzazione e riordino di
enti, aziende e agenzie della Regione) e 15/2012 (conservazione della fauna
volatile selvatica).
Tribunale di
Tolmezzo
Ricorso alla
Consulta anche contro la decisione governativa di chiudere il tribunale di
Tolmezzo. «Una decisione sbagliata – osserva Renzo Tondo – che si inserisce in
un contesto di mancanza di dialogo con le autonomie».
Contributi allo
sport
E ancora, su
proposta di Federica Seganti, arrivano contributi (240mila euro) per 37 società
sportive non professionistiche, con un riparto «fatto in base alla proposta
formulata dal comitato regionale del Coni». Tra gli altri si prevedono 19mila
per la Pallamano Trieste, 12mila per l’Interclub Muggia, 8mila per il New Team
calcio a 5 Gorizia e 6.500 per la Nord Est basket in carrozzina. Elio De Anna,
infine, distribuisce 32mila euro per manifestazioni e impiantistica sportive.
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