Imu: Pmi, male,resta su capannoni,negozi
Ue: bloccati 18,9 mln a Toscana per carenze
controllo conti
Crisi: più disoccupati in Germania. Senza
lavoro a quota 2,95 milioni
Croazia, pronti progetti europei per 450 mln
euro
Urtijëi, oltrepadania nord. La scuola ladina si
riunisce e discute di apprendimento
Trst, oltrepadania est. «Basta italofobia»:
spunta Trieste Pro Patria
Istat. Fiducia dei consumatori
Il clima di fiducia dei consumatori in base
2005=100 aumenta, ad agosto, a 98,3 da 97,4 del mese di luglio.
Migliorano sia il quadro personale (da 98,7
a 98,9) sia, soprattutto, quello economico (da 94,8 a 97,6).
Anche le componenti che si riferiscono al
quadro corrente e a quello futuro sono improntate al miglioramento: i
rispettivi indici salgono da 96,1 a 96,9 e da 99,7 a 101,0.
Migliorano sia i giudizi che le previsioni
sulla situazione economica del Paese: i relativi saldi aumentano passando da
-127 a -118 e da -11 a -7. Quanto alle attese sulla disoccupazione, si rileva
un relativo peggioramento delle aspettative (il saldo passa da 68 a 72).
Le valutazioni sulla situazione economica
della famiglia peggiorano (il saldo dei giudizi passa da -62 a -67), mentre per
le attese si registra un leggero miglioramento (da -16 a -15 il saldo). Per i
giudizi sul bilancio familiare il saldo diminuisce da -16 a -17. Il saldo sulle
opportunità attuali di risparmio registra un calo (da 134 a 121), mentre
aumenta quello sulle possibilità future di risparmiare (da -51 a -44). Le
valutazioni sull'opportunità di acquisto di beni durevoli migliorano, con il
saldo che passa da -102 a -90.
Il saldo dei giudizi sull'evoluzione
recente dei prezzi al consumo è in aumento (da 49 a 51). Le valutazioni
sull'evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi indicano un aumento della
dinamica inflazionistica (il saldo passa da -13 a -1).
A livello territoriale, la fiducia migliora
nel Nord-ovest, nel Nord-est e al Centro; peggiora nel Mezzogiorno.
Imu: Pmi, male,resta su capannoni,negozi
Malavasi (Rete Imprese),non è buon viatico
per autunno difficile
28 agosto, 21:12
(ANSA) - ROMA, 28 AGO - ''Siamo delusi. Il
Governo non ha ritenuto di alleggerire l'Imu alle imprese. I capannoni, i
laboratori, i negozi, le botteghe per quest'anno rimangono equiparati alle abitazioni
di lusso e continueranno a pagare fino all'ultimo euro''. Lo afferma a
colloquio con l'ANSA, il presidente di Rete Imprese Italia Ivan Malavasi
commentando le decisioni del governo sull'Imu ''Non è sicuramente un buon
viatico per un autunno che si prospetta ancora molto pesante per le piccole
imprese'' aggiunge.
Ue: bloccati 18,9 mln a Toscana per carenze
controllo conti
Commissione Ue risponde a interrogazione
eurodeputato Morganti
28 agosto, 18:51
(ANSA) - BRUXELLES, 28 AGO - La Commissione
europea nel giugno scorso ha sospeso il pagamento di 18,9 milioni di euro dei
finanziamenti previsti dal Fondo per lo sviluppo regionale a favore della
Toscana per "carenze nell'espletamento dei compiti a carico delle autorità
di audit, compresa anche l'eventualità che certe irregolarità palesi non siano
state identificate". Lo ha scritto il Commissario europeo per gli affari
regionali, Johannes Hahn, nella risposta all'interrogazione scritta che a
presentata a luglio dall'eurodeputato ex leghista Claudio Morganti.
Hahn
afferma che la Regione Toscana è stata informata con lettera del 13 giugno
scorso e che "per porre rimedio" essa "deve accrescere
l'organico delle autorità di audit del programma, organizzare azioni di
formazione per il personale così assunto, migliorare le liste di controllo
usate per le verifiche, meglio verificare la qualità dei lavori dei revisori
esterni e ricontrollare diverse operazioni, oltre ad applicare le rettifiche
finanziarie del caso".
I
fondi sospesi, osserva Hahn, equivalgono al "5,6% dell'assistenza
complessiva del Fesr stanziata per il programma".
Per
Morganti "finalmente anche l'Europa si è accorta dell'incompetenza di chi
lavora nella mia Regione sui fondi Ue".
"Peccato, però che tanta leggerezza nel
gestire i programmi comunitari - osserva l'eurodeputato toscano - rischi di
farci perdere ben 18,9 milioni di euro, mentre il governatore Rossi continua ad
insistere sull'importanza di attingere ai finanziamenti europei". E con
riferimento all'invito a applicare le rettifiche finanziarie, Morganti afferma
di aspettarsi "che il governatore Rossi si impegni, e non solo a parole
come al suo solito, a fare in modo che questi soldi non vadano persi,
verificando personalmente le competenze di chi si occupa in Regione di
programmi comunitari". (ANSA).
Crisi: più disoccupati in Germania. Senza
lavoro a quota 2,95 milioni
29 agosto, 10:27
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - Sale a sorpresa,
nonostante la ripresa in corso, il numero dei disoccupati in Germania: ad
agosto la prima economia dell'EUrozona ha perso 7.000 posti di lavoro
raggiungendo i 2,95 milioni e segnando il primo aumento in tre mesi. GLi
economisti, secondo l'agenzia Bloomberg, si aspettavano un calo dei senza
lavoro di 5.000 unità. Il tasso di disoccupazione destagionalizzato resta comunque
fermo al 6,8%.
Croazia, pronti progetti europei per 450 mln
euro
Priorita' a infrastrutture e ferrovie
29 agosto, 13:57
(ANSA); ZAGABRIA; Dall'ingresso nell'Unione
europea, il primo luglio scorso, la Croazia spera in un boom di investimenti
collegati ai progetti europei finanziati dai fondi per la coesione. Lo ha
sottolineato il ministro croato per lo Sviluppo e i Fondi europei, nonché
vicepremier del governo, Branko Grcic.
Presentando il piano strategico per gli
investimenti, approvato dalla Commissione europea lunedì scorso, Grcic ha
spiegato che il documento definisce le priorità per l'assorbimento dei fondi
europei a disposizione della Croazia, 449,4 mln euro solo entro fine anno da
spendere entro fine 2016.
''Di questa somma, 120 milioni sono
previsti per i trasporti, 150 per difesa ambiente, 109 per competitività
regionale e altri 60 per sviluppo risorse umane'', ha detto il ministro,
ribadendo che l'indotto collegato potrebbe ammontare ad altri 500-600 milioni
di euro di investimenti pubblici e privati.
Finora sono stati preparati 500 progetti
locali; precedenza è stata data a costruzione e modernizzazione delle
infrastrutture comunali. A partire dall'anno prossimo, al primo posto
figureranno gli investimenti nella struttura ferroviaria, specie sui corridoi
europei che attraversano la Croazia. (ANSA).
Urtijëi, oltrepadania nord. La scuola ladina si
riunisce e discute di apprendimento
ORTISEI. Mentre nella giornata di ieri il
mondo dell'istruzione in lingua tedesca si è ritrovato per la consueta giornata
inaugurale dell'anno scolastico, la tradizionale giornata della "Scuola...
ORTISEI. Mentre nella giornata di ieri il
mondo dell'istruzione in lingua tedesca si è ritrovato per la consueta giornata
inaugurale dell'anno scolastico, la tradizionale giornata della "Scuola
ladina" ha fissato il suo appuntamento per martedì 3 settembre a Ortisei.
A poche ore dall'inizio del nuovo anno scolastico, tornerà così anche
l'appuntamento, diventato anch'esso tradizionale, con la "Giornata della
scuola ladina" cui sono invitati a partecipare, oltre al personale
amministrativo, gli insegnanti ed i dirigenti scolastici, anche i genitori
degli alunni impegnati nei vari istituti.
Il ritrovo, per tutti, è stato fissato per
le ore 9 nell'Aula magna della scuola elementare di Ortisei, per la trattazione
del tema di riferimento della giornata e cioè: "Il rapporto tra
apprendimento e valutazione". Alla manifestazione prenderanno parte sia il
presidente della Provincia Luis Durnwalder come pure l'assessore alla Scuola ed
alla cultura ladina Florian Mussner che aprirà, con le sue parole, l'intera
giornata di lavori. L'incontro sarà moderato dalla direttrice dell'Istituto
comprensivo di Ortisei Maria Kostner mentre anche la relazione sul tema della
giornata dell'Intendente scolastico ladino Roland Verra avrà riservato uno
spazio adeguato. L'ospite tecnicamente più autorevole della giornata sarà però
la professoressa Graziella Pozzo, docente presso l'Università di Torino nonchè
consulente pedagogica del Ministero della Pubblica Istruzione oltre che autrice
di diversi testi sull'apprendimento e multimedialità che interverrà con una
relazione dal titolo "Prendere la valutazione per la testa". (adp)
Trst, oltrepadania est. «Basta italofobia»:
spunta Trieste Pro Patria
Il gruppo pende a destra ma è «aperto anche
a sinistra» ed è pronto alla piazza contro Trieste Libera
Finora aveva rastrellato proseliti e basta.
Seguaci, motivati e rumorosi, da portarsi dietro fin dentro un’aula di
tribunale. È di queste ore, però, la notizia che Trieste Libera ha iniziato a
generare pure antagonisti, pronti a scendere a loro volta in piazza nel nome
dell’Italia, e all’occorrenza nella giornata scelta dagli stessi tifosi del
Tlt. E qui già c’è una data segnata sul calendario: è quella di domenica 15
settembre, quando Giurastante e i suoi si mobiliteranno contro «l’occupazione
illegittima» di Roma. Ma, a quanto si profila, non saranno i soli a
manifestare. «Intendiamo esserci anche noi, il nostro obiettivo è di
organizzare una presenza, non vogliamo ad ogni modo confrontarci con loro: non
lo vogliamo, perché non vogliamo essere come loro né usare i loro metodi, e non
possiamo neppure confrontarci, dato che non abbiamo i soldi neanche per i
manifesti, ci stiamo appena strutturando e dietro di noi non c’è nessuno»,
spiega Antonio Martelli. È il portavoce di un gruppo nato proprio in
contrapposizione al montare dello schieramento pro Tlt. Si chiama Trieste Pro
Patria. Il gruppo, per il momento, si è fatto spazio su facebook e ha trovato
il cappello di quattro realtà che si richiamano al mondo della destra locale:
sono le associazioni Novecento e Pertan, la Federazione degli arditi e il
Comitato 10 febbraio. I simboli di tali realtà compaiono in testa a un
comunicato che segna il battesimo pubblico di Trieste Pro Patria: «Da tempo in
città - si legge nel comunicato - ha preso piede un movimento che pretenderebbe
di staccare Trieste dall’Italia e dall’Europa, mediante faziose ed improbabili
interpretazioni dei trattati internazionali, promettendo lavoro e benessere per
tutti. Un illusorio progetto basato su una concezione della vita puramente
economica e materialista, che non tiene in alcun conto il sacrificio dei molti
che, in passato, hanno dato la vita per unire queste terre alla Patria. Tale
movimento, arrogandosi il diritto di rappresentare i triestini senza averne
ricevuto mandato, diffonde falsità sulla storia, divulgando teorie marcatamente
italofobe. Trieste Pro Patria nasce come un comitato apartitico, trasversale ed
aperto a tutti, proprio perché la nostra città, come tutta Italia, ha bisogno
di coesione unita alla voglia di cambiare, non di rancori, nuovi confini e
nuovi steccati mentali. Trieste Pro Patria, in spregio alla scarsità di mezzi e
ad ogni difficoltà, darà vita a varie iniziative per dimostrare che c’è ancora
una Trieste che non rinnega il suo passato, che non intende farsi trascinare
sulla strada dell'opportunismo e della falsificazione della storia». Odore di
ultradestra? «Siamo un comitato che vuole essere culturale e non politico, siamo
aperti anche a sinistra, e non siamo disposti a farci strumentalizzare dai
partito», ribatte lo stesso Martelli. Che sibila: «Siamo nati perché siamo
attoniti davanti al silenzio nel quale si stanno sviluppando certe tesi
italofobe. Riteniamo che non avremmo dovuto essere noi a dover dare la scossa e
per questo stiamo cercando di coinvolgere determinate realtà come la Lega
Nazionale e l’Anvgd».
E una scossa la reclama, da posizioni
diverse, anche il capogruppo del Carroccio in Comune, Maurizio Ferrara, che
punta a mettere ai voti una mozione urgente in cui «si invita il sindaco a
richiedere l’intervento del presidente della Regione al fine di interessare le
autorità nazionali ed europee, nella consapevolezza che il silenzio
istituzionale è destinato inevitabilmente a rafforzare la tesi sostenuta da
Trieste Libera in relazione al Trattato di pace».(pi.ra.)
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