Palermo. Novanta universitari prof di differenziata. Ma la Regione non «sblocca» il compenso
Foggia. Emergenza rifiuti il Comune di Foggia aumenta la Tarsu
De Magistris: «Non voglio l’elemosina della Lega»
Napoli. Al via la raccolta differenziata itinerante
Ue «preoccupata» per i rifiuti a Napoli: «L'Italia rischia nuova procedura di infrazione e multa»
Palermo. Deputati Pdl: «Il governo Lombardo è fallito».E Armao: «Aiutano i leghisti»
Palermo. Fincantieri, assessore Venturi: «Ok al bacino galleggiante da 19mila tonnellate»
Palermo. Novanta universitari prof di differenziata. Ma la Regione non «sblocca» il compenso
I giovani che hanno lavorato al progetto «Palermo Differenzia» attendono da mesi di essere pagati
PALERMO - Ritardi, pastoie burocratiche ed estenuanti rimpalli di responsabilità tra uffici si abbattono sul progetto di raccolta differenziata a Palermo. A risentirne stavolta sono novanta giovani, tutti universitari palermitani, che attendono un bonifico di circa 1.800 euro che li ripagherebbe del lavoro prestato all'interno del progetto «Palermo Differenzia». Sono trascorsi ormai tre mesi ma dei soldi nessuna traccia. Un ritardo che colpisce chi come gli universitari cerca piccoli impieghi per far fronte al pagamento delle tasse universitarie e pesare così di meno sul bilancio familiare.
Dal ministero i soldi sarebbero arrivati alla Regione che non avrebbe effettuato, fino ad oggi, il conseguente passaggio all'Università di una somma complessiva di 236 mila euro. Ai giovani, va ricordato, era stato affidato il compito di spiegare ai cittadini come conferire i rifiuti e come suddividerli in base ad organico, carta, plastica, metalli e indifferenziato. Da parte dei giovani, coinvolti nel progetto, c'è molta stanchezza per l'essere rimpallati da un ufficio all'altro senza peraltro sortire alcun risultato. Alla base del ritardo un contenzioso tra il Dipartimento Acqua e rifiuti della Regione e le ditte di noleggio Nolomania e Avis che avevano presentato una richiesta di rimborso danni per 16 mila euro causati ai mezzi nel trasporto e dalla consegna del materiale. Dal Dipartimento fanno sapere che «la vertenza coi giovani universitari sarà risolta entro la prossima settimana. Impugneremo la richiesta di risarcimento avanzato dalle ditte di nolo e nel frattempo trasferiremo i soldi all'Università per pagare i ragazzi».
Fonte Italpress
Foggia. Emergenza rifiuti il Comune di Foggia aumenta la Tarsu
di FILIPPO SANTIGLIANO
In strada l’emergenza rifiuti. In giunta, domani, l’aumento della Tarsu (tassa per lo smaltimento). Sembra un controsenso ma è quello che accadrà a Foggia con la città in ginocchio per i cumuli di rifiuti ancora intorno ai cassonetti e le strade lastricate di bottiglie di plastica, cartoni, buste disperse. Una vergogna che dovrebbe far scattare almeno un piano straordinario perché con le temperature estive i pericoli igienico ambientali esistono eccome. Invece la giunta comunale pensa ad un ritocco, e che ritocco, della Tarsu: 35% in più.
L’aumento, da inserire in bilancio, doveva essere approvato dalla giunta nella giornata di ieri, ma la riunione dell’esecu - tivo è slittata a domani. Secondo una media generale, una famiglia che paga per 100 metri quadrati una tassa pari a 220 euro dovrebbe pagare con questo aumento 285 euro all’anno. Dal Comune si giustificano con il fatto che la Tarsu non viene aumentata dal 2002 e che in questi nove anni non sono stati fatti neanche gli adeguamenti Istat che ammontano al 20% del 35% di aumento previsto. L’aumento secco sarebbe dunque del 15% che consentirebbe al Comune di coprire la gestione del servizio dal 61% al 95% con un incasso che passerebbe da 17 a 22 milioni di euro. Questo significa che attualmente il servizio per la raccolta dei rifiuti viene svolto con una perdita, in origine, del 39%. Le conseguenze sono visibili, anche se bisogna comunque metterci nei disservizi una disorganizzazione senza precedenti.
Resta il dato per le famiglie che dovranno pagare di più e non si sa neanche quando, visto che le prime due scadenze rateizzate sono saltate per via del contenzioso in atto tra il Comune e il gestore della riscossione dei tributi. L’aumento della Tarsu era oggetto della discussione di ieri nella giunta comunale convocata per approvare lo schema di bilancio da proporre in Consiglio comunale. Ora se ne riparlerà domani, sempre in giunta, e cioè un giorno prima della convocazione del Consiglio comunale dedicato proprio alla manovra di bilancio. Nel frattempo al Comune sono convinti che l'emergenza dei rifiuti che si sta verificando a Foggia non è solo conseguenza del meccanismo di raccolta. Il sindaco Gianni Mongelli sostiene che «sarebbe ora che anche i cittadini facessero la loro parte». «Non si possono – ha detto – buttare i rifiuti fuori dai cassonetti e non rendersi conto che, così facendo, la situazione, anche a livello igienico, diventa sempre più pesante, insostenibile».
Il sindaco ha annunciato di avere disposto una nuova ordinanza «per sanzionare pesantemente quei cittadini che non conferiscono i rifiuti all’interno dei cassonetti. Questo malvezzo deve finire. È giusto che ognuno faccia la propria parte». L’amministratore unico dell’azienda Amica, Pasquale Santamaria, ha confermato che i problemi sono legati essenzialmente alla mancanza di mezzi per la raccolta. «Quello che posso assicurare – ha detto – è che i lavoratori stanno dando il massimo, pur lavorando in condizioni difficili e con le temperature alte di questi giorni. Stiamo concertando con il Comune il percorso migliore per il noleggio di altri mezzi che ci consentano di affrontare l’emergenza di questi giorni».
De Magistris: «Non voglio l’elemosina della Lega»
28 giugno 2011
Napoli - «Anche il presidente del calcio Napoli farà i suoi sforzi. Poi certo ci sono quelle che qui a Napoli chiamiamo le “cicciuettole”, quelli che gufano afffinché succeda sempre qualcosa...», ha detto De Magistris nel corso di un’intervista radiofonica.
De Magistris, poi, ha attaccato Lega e governo: «Io non voglio l’elemosina della Lega - ha detto - il Governo decida che fare, prendiamo atto che finora non hanno fatto nulla ma non aspettiamo loro, sia ben chiaro. Sono assolutamente contrario allo stato di emergenza. Il Governo deve fare un decreto che consenta di portare i rifiuti nelle regioni disponibili. Nessuna della Lega è toccata, ecco perché la loro posizione è strumentale. Ci sarebbero la Toscana, l’Emilia, le Marche, la Puglia, la Liguria che hanno mostrato sensibilità. La Lega ha una posizione ideologica».
«Il loro - ha aggiunto il sindaco di Napoli - è un veto politico inaccettabile. È una posizione ideologica, che rispetto, ma è molto grave perché è in un’ottica secessionista. Loro sono convinti che Napoli sia la parte scadente del Paese, io da sindaco darò una prova d’orgoglio ai leghisti e tra un pò si accorgeranno di che capacità di forza ha la mia città».
«Tocchiamo interessi della criminalità - ha aggiunto- non è che stiamo facendo il Valzer di San Carlo. Se nessuno si mette di traverso come in questi giorni, la differenziata al 70% ce la facciamo sicuro».
A chi gli ha fatto notare di non avere rispettato la promessa di pulire Napoli in cinque giorni il sindaco ha replicato: «Vorrei che i giornalisti stiano attenti a pesare con correttezza le parole. Noi abbiamo detto, dopo un incontro in Prefettura, che se quanto sottoscritto fosse stato mantenuto, in 4 giorni si sarebbe pulita Napoli. Poi un sindaco si è messo di traverso. Io posso dire che facciamo la differenziata in 6 mesi, se però incendiano gli impianti... Ci vuole più intelligenza».
Napoli. Al via la raccolta differenziata itinerante
Le campane girano tra le Municipalità
L'isola ecologica nei diversi quartieri per un giorno
Il prossimo passo sarà il porta a porta | Il calendario
NAPOLI - Isole ecologiche mobili dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 18, in tutte le Municipalità di Napoli. La raccolta differenziata, in città, parte così in attesa del porta a porta che, un po' alla volta, coprirà tutto il territorio. Carta, cartoni, plastica, alluminio, banda stagnata, vetro, pile, farmaci, rifiuti ingombranti e piccoli elettrodomestici potranno essere consegnati direttamente agli operatori che lavoreranno presso queste isole ecologiche mobili e che daranno ai cittadini tutte le informazioni per effettuare la differenziata nel migliore dei modi.
LUNEDÌ - Si comincia dal lunedì nei quartieri di Arenella, Vomero dove l’isola itinerante sarà allestita in via Camaldolilli; e a San Carlo all’Arena e Stella dove gli abitanti potranno conferire i loro rifiuti differenziati al Tondo di Capodimonte.
MARTEDÌ - Il martedì è il turno di Soccavo e Pianura dove l’isola ecologica sarà allestita in via Torricelli; Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno (Largo Lombardia, Masseria Cardone); Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, in piazza Bisignano.
MERCOLEDÌ - Tocca invece ai cittadini di Miano, Secondigliano e di nuovo San Pietro a Patierno (via Monte Faito, di fronte alla chiesa) conferire di mercoledì. Stesso giorno per chi abita nei quartieri di Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Porto, Mercato e Pendino che dovranno portare i loro rifiuti in piazza del Carmine.
GIOVEDÌ - Il giovedì è la volta di Chiaiano, Piscinola, Marianella e Scampia (Via Mugnano-Marianella, all’altezza della fermata dei pullman) e di nuovo agli abitanti di Pianura e Soccavo (in viale Traiano, all’altezza di via Adriano). Ancora il giovedì conferiranno la loro differenziata i cittadini di San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e zona industriale, in piazza Leone.
VENERDÌ - In viale Virgilio, di venerdì, tocca ai quartieri Chiaia, San Ferdinando e Posillipo e ancora per i cittadini di San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e zona industriale che, in questa giornata, potranno usufruire dell’isola ecologica allestita in piazza Coppola, nel Rione Luttazzi.
SABATO - Sabato, infine, tocca a Furoigrotta e Bagnoli (viale Giochi del Mediterraneo, all’angolo con via Labriola, dove si trova la piscina Scandone) e Chiaiano, Piscinola, Marianella e Scampia dove potrà essere utilizzata l’isola che verrà allestita nel parcheggio della scuola elementare del Rione 25/80.
Ue «preoccupata» per i rifiuti a Napoli: «L'Italia rischia nuova procedura di infrazione e multa»
Janez Potocnik, commissario dell'Unione europea all'Ambiente, si dice preoccupato sulla situazione dei rifiuti a Napoli e paventa il rischio di una nuova procedura di infrazione che potrà portare a «sanzioni pecuniarie».
Quello che è accaduto di recente dimostra che le autorità italiane non hanno ancora fatto quanto necessario per trovare una soluzione adeguata e definitiva al problema», ha detto Potocnik che ha aggiunto: «Sto seguendo da vicino la situazione dei rifiuti a Napoli e della gestione in generale in Campania. Guardando le immagini dei media e la lettura delle notizie, sono molto preoccupato del fatto che così pochi progressi sono stati compiuti dal 2007 quando la Commissione europea è stata obbligata ad aprire una procedura di infrazione contro la Repubblica italiana».
«Mi incoraggia l'impegno del nuovo sindaco di Napoli per la soluzione dei problemi della raccolta dei rifiuti e la Commissione - ha aggiunto Potocnik -. È pronta a cooperare con le autorità italiane in ogni modo utile per raggiungere un risultato positivo per gli abitanti di Napoli».
28 giugno 2011
Palermo. Deputati Pdl: «Il governo Lombardo è fallito».E Armao: «Aiutano i leghisti»
Quattro esponenti azzurri siciliani attaccano la politica economica della Regione. Dura replica: «Mistificatori e sodali col blocco del credito d’imposta regionale»
PALERMO - Solo qualche giorno fa il presidente Lombardo aveva accusato ministri e parlamentari siciliani a Roma di un'eccessiva obbedienza, di un comportamento «scodinzolante» nei confronti del governo Berlusconi, anche a costo di andare contro gli interessi della loro regione. Accusa che, evidentemente, non deve essere caduta nel vuoto, visto che oggi un gruppo di deputati romani del Pdl siciliano ha diffuso una nota nella quale è scritto, tra l'altro, che «è praticamente impossibile annoverare in un unico elenco i fallimenti e le promesse disattese dal governo Lombardo che sta facendo inesorabilmente scivolare la Sicilia nel baratro, anteponendo all’interesse dei siciliani, la sua personale convenienza e quella del suo partito». Dura polemica, dunque, alla quale non è fatta attendere la replica di Palazzo d'Orleans, affidata all'assessore all'Economia Gaetano Armao, per il quale «alcuni parlamentari nazionali siciliani, non solo hanno perso la capacità di arrossire di fronte al disconoscimento degli interessi della Sicilia, cui li costringe la necessità di supportare un governo a trazione leghista, ma cercano di dissimulare la doverosa vergogna, cercando di mistificare la verità dei fatti».
LE ACCUSE DEI PARLAMENTARI SICILIANI - Ma entriamo nel merito della polemica. I deputati siciliani del Pdl Nino Germanà, Vincenzo Garofalo, Nino Minardo e Alessandro Pagano partono elencando quelli che considerano i fallimenti del governo Lombardo, «credito d’imposta, taglio degli enti di formazione professionale, ripubblicizzazione dell’acqua, Ato per la gestione dei rifiuti, zone franche urbane, catastrofica riforma sanitaria», per poi continuare così: «I dati forniti dallo studio di ricerche Demopolis, nel quale emerge un 48% di siciliani che percepisce peggiore la condizione dell’Isola, emette il giudizio dei cittadini sull’operato di Lombardo. L’eventualità di varare un «Lombardo-quinquies» nell’arco di tre anni», accusano, «è la convalida del disastro della sua amministrazione che somiglia più a una miscellanea insensata che cerca solo di amministrare potere e clientele da richiamare al momento delle nuove elezioni». E poi un appello al loro partito: «Il Pdl siciliano, anche grazie al nuovo slancio riformista generato dalla nomina di Alfano, può e deve a questo punto ritrovare la compattezza, la coesione, lo slancio e l’organizzazione sul territorio per scardinare tale sistema di potere e cattiva amministrazione, debellando definitivamente il sistema Lombardo».
LA REPLICA DI ARMAO - Ma la Regione va al contrattacco accusandoli di non aver detto «neanche una parola, in buona compagnia con altri parlamentari governativi, quando il governo nazionale ha impedito l’utilizzo dei Fas, già assegnati alla Sicilia, bloccando l’avvio del credito d’imposta per gli investimenti in Sicilia, previsto già il 23 maggio scorso e autorizzato dall’Ue. Una sottrazione inopinata di risorse che spettano ai siciliani, a favore delle imprese, che avrebbe attratto investimenti e incrementato l’occupazione. Così come quella perpetrata in danno delle zone franche urbane che, dopo essere state soppresse dal governo nazionale, si è impedito, sempre bloccando il Fas, che potessero partire in Sicilia, con buona pace di artigiani e piccoli imprenditori che confidavano in una misura che poteva subito dar ossigeno alla ripresa economica». «Mi rincresce davvero ricordare a Pagano, Germanà, Minardo e Garofalo», continua Armao, «che fanno parte di quella maggioranza che ha appena approvato al Senato l’introduzione del credito d’imposta per il Mezzogiorno (nella conversione del dl sullo sviluppo), da finanziare con i fondi europei assegnati alla nostra Regione, soluzione sulla quale già Bruxelles ha manifestato la propria contrarietà e che così com’è non partirà. In altre parole, sono sodali col blocco del credito d’imposta regionale».
Palermo. Fincantieri, assessore Venturi: «Ok al bacino galleggiante da 19mila tonnellate»
Il progetto aveva già ottenuto il via libera,
sul piano tecnico, dalla conferenza dei servizi
PALERMO - L’assessorato alle Attività produttive della Regione siciliana ha approvato il progetto definitivo del bacino galleggiante da 19 mila tonnellate per la sede di Palermo della Fincantieri. Il progetto aveva già ottenuto il via libera, sul piano tecnico, dalla conferenza dei servizi. L’opera prevede un investimento di 15 milioni di euro. Lo ha annunciato l’assessore Marco Venturi alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl dei lavoratori Fincantieri, che sono riunite oggi nella sede dell’assessorato.
Nei prossimi giorni il Genio civile di Palermo consegnerà anche gli elaborati per la ristrutturazione del bacino galleggiante di 52 mila tonnellate ed entro il mese di luglio si potrebbe procedere all’approvazione in sede tecnica. L’assessore Venturi ha inoltre ribadito l’impegno della Regione a cofinanziare i lavori per la ristrutturazione del bacino che arriverà fino 150 mila tonnellate.
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