Italia produzione edilizia settembre -8%
Contraffazione: Coldiretti, 1 italiano su 2
compra prodotti 'taroccati'
Grecia: Regling, svalutazione debito solo in
casi estremi
Industria, calano fatturato e ordini.
Diminuzioni più marcate nella metallurgia
(Xinhua)
ultimo
aggiornamento: 19 novembre, ore 10:43
Roma, 19 nov.
(Adnkronos) - Cala il fatturato industriale dell'ultimo anno. A settembre,
infatti, il fatturato totale dell'industria diminuisce in termini tendenziali
del 5,4%, con cali del 7,7% sul mercato interno e dello 0,1% su quello estero.
Lo comunica l'Istat.
Il fatturato
registra inoltre una riduzione del 4,2% rispetto ad agosto, con una diminuzione
del 3,7% sul mercato interno e del 5,3% su quello estero.
Nella media degli
ultimi tre mesi, l'indice complessivo registra una flessione dello 0,4% rispetto
ai tre mesi precedenti. L'Istat segnala come a settembre il fatturato
dell'industria rispetto ad agosto sia calcolato al netto della stagionalità.
Anche il dato tendenziale è stato corretto per gli effetti di calendario (i
giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di settembre 2011).
Gli indici
destagionalizzati del fatturato segnano cali congiunturali per l'energia
(-9,6%), per i beni strumentali (-4,7%), per i beni intermedi (-4,5%) e per i
beni di consumo (-1,5%).
L'indice grezzo del
fatturato diminuisce, in termini tendenziali, dell'11,0%: il contributo più
ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi.
L'incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel settore delle
industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,9%), mentre la diminuzione più
marcata riguarda la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
(-15,5%).
Anche gli ordini
calano nell'industria. Sempre secondo i dati Istat, a settembre si registra una
riduzione su agosto del 4%. Nel confronto con il mese di settembre 2011,
l'indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 12,8%.
La riduzione
congiunturale del 4% per gli ordini dell'industria a settembre è la sintesi di
un calo dell'1,4% degli ordinativi interni e del 7,4% di quelli esteri. Nella
media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali aumentano dello 0,7% rispetto
al trimestre precedente.
Per quanto attiene
il confronto con il mese di settembre 2011, in nessun settore l'indice grezzo
degli ordinativi mostra miglioramenti. La diminuzione più consistente si
registra nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-18,4%).
Italia produzione edilizia settembre -8%
Dopo due mesi di
rialzo
19 novembre, 11:00
(ANSA) - BRUXELLES,
19 NOV - Torna a calare la produzione edilizia dell'eurozona: a settembre
scende dell'1,4% dopo due mesi in positivo (+0,6% ad agosto e +0,3% a luglio).
Calo ancora peggiore, dell'1,8%, nell'Ue, dopo il +0,2% di agosto. Rispetto a
un anno fa, la produzione si e' contratta del 2,6% nei 17 e del 5,6% nei 27. In
Italia dopo il +4,9% ad agosto, a settembre l'indice e' crollato dell'8%,
peggior risultato solo dopo il Portogallo (-13,4%). A crescere di piu', invece,
Slovenia (+17,1%) e Germania (+2,7%).
Contraffazione: Coldiretti, 1 italiano su 2
compra prodotti 'taroccati'
ultimo
aggiornamento: 19 novembre, ore 11:33
Roma, 19 nov.
(Adnkronos) - Piu' di un italiano su due (52%) acquista prodotti contraffatti
con una netta preferenza per i capi di abbigliamento e gli accessori taroccati
delle grandi firme della moda (29%). E' quanto emerge dai risultati di un
sondaggio on line del sito www.coldiretti.it, resi noti in occasione degli
Stati Generali della lotta alla contraffazione ai quali partecipa il presidente
della Coldiretti Sergio Marini.
Tra gli articoli
contraffatti che tentano gli italiani ci sono anche - sottolinea la Coldiretti
- gli oggetti tecnologici (14 %) ed i ricambi meccanici (6 %) mentre c'e' una
grande diffidenza nei confronti di medicinali e cosmetici (1 %), giocattoli (1
%) e alimentari (1 %).
Le frodi a tavola si
moltiplicano nel tempo della crisi soprattutto con la diffusione dei cibi low
cost e sono crimini particolarmente odiosi perche' - continua Coldiretti - si
fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacita' di
spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Oltre un certo
limite non e' possibile farlo se non si vuole mettere a rischio la salute. Le
preoccupazioni, secondo la Coldiretti, riguardano anche il fatto che l'Italia
e' un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei
cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualita' come il
concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, le mozzarelle
taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti
dall'estero.
Nei primi sette mesi
dell'anno - precisa la Coldiretti - sono stati importati dalla Cina oltre 50
milioni di chili di pomodori conservati destinati con la rilavorazione
industriale a trasformarsi magicamente in prodotti made in Italy perche' non e'
ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materia prima.
"Gli ottimi
risultati dell'attivita' di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da
tutte le forze dell'ordine impegnate confermano la necessita' di tenere alta la
guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire
dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima
impiegata, voluto con una legge nazionale all'inizio dell'anno approvata
all'unanimita' dal Parlamento italiano, ma non ancora applicato", ha
affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
"Una priorita'
- conclude Marini - anche per chiedere piu' trasparenza a livello
internazionale dove i prodotti alimentari 'italian sounding', dai pomodori San
Marzano statunitensi al parmesan australiano fino al finocchiono Milano's
mostrato agli Stati Generali, sviluppano un fatturato di 60 miliardi di euro
pari al doppio del valore delle esportazioni del prodotto originale".
Grecia: Regling, svalutazione debito solo in
casi estremi
19 Novembre 2012 -
09:46
(ASCA-AFP) - Berlino, 19 nov - Un'altra
cancellazione di parte del debito pubblico greco ''potrebbe avere luogo
solamente in una situazione estrema''. A dirlo e' il direttore del Fondo
europeo di stabilita' finanziaria (Efsf) Klaus Regling, in un'intervista al
quotidiano tedesco Handelsblatt.
Secondo Regling, infatti, anche la Germania,
che nel 1953 ha tagliato il proprio debito, era ''un caso particolare dopo la
guerra''.
fch/sam/
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