lunedì 19 novembre 2012

(1) XIX.XI.MMXII/ Belpaese farlocco.

Industria, calano fatturato e ordini. Diminuzioni più marcate nella metallurgia 
Italia produzione edilizia settembre -8%
Contraffazione: Coldiretti, 1 italiano su 2 compra prodotti 'taroccati'
Grecia: Regling, svalutazione debito solo in casi estremi

Industria, calano fatturato e ordini. Diminuzioni più marcate nella metallurgia
(Xinhua) 
ultimo aggiornamento: 19 novembre, ore 10:43
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - Cala il fatturato industriale dell'ultimo anno. A settembre, infatti, il fatturato totale dell'industria diminuisce in termini tendenziali del 5,4%, con cali del 7,7% sul mercato interno e dello 0,1% su quello estero. Lo comunica l'Istat.
Il fatturato registra inoltre una riduzione del 4,2% rispetto ad agosto, con una diminuzione del 3,7% sul mercato interno e del 5,3% su quello estero.
Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo registra una flessione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. L'Istat segnala come a settembre il fatturato dell'industria rispetto ad agosto sia calcolato al netto della stagionalità. Anche il dato tendenziale è stato corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di settembre 2011).
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano cali congiunturali per l'energia (-9,6%), per i beni strumentali (-4,7%), per i beni intermedi (-4,5%) e per i beni di consumo (-1,5%).
L'indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, dell'11,0%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi. L'incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel settore delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,9%), mentre la diminuzione più marcata riguarda la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-15,5%).
Anche gli ordini calano nell'industria. Sempre secondo i dati Istat, a settembre si registra una riduzione su agosto del 4%. Nel confronto con il mese di settembre 2011, l'indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 12,8%.
La riduzione congiunturale del 4% per gli ordini dell'industria a settembre è la sintesi di un calo dell'1,4% degli ordinativi interni e del 7,4% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali aumentano dello 0,7% rispetto al trimestre precedente.
Per quanto attiene il confronto con il mese di settembre 2011, in nessun settore l'indice grezzo degli ordinativi mostra miglioramenti. La diminuzione più consistente si registra nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-18,4%).

Italia produzione edilizia settembre -8%
Dopo due mesi di rialzo
19 novembre, 11:00
(ANSA) - BRUXELLES, 19 NOV - Torna a calare la produzione edilizia dell'eurozona: a settembre scende dell'1,4% dopo due mesi in positivo (+0,6% ad agosto e +0,3% a luglio). Calo ancora peggiore, dell'1,8%, nell'Ue, dopo il +0,2% di agosto. Rispetto a un anno fa, la produzione si e' contratta del 2,6% nei 17 e del 5,6% nei 27. In Italia dopo il +4,9% ad agosto, a settembre l'indice e' crollato dell'8%, peggior risultato solo dopo il Portogallo (-13,4%). A crescere di piu', invece, Slovenia (+17,1%) e Germania (+2,7%).

Contraffazione: Coldiretti, 1 italiano su 2 compra prodotti 'taroccati'
ultimo aggiornamento: 19 novembre, ore 11:33
Roma, 19 nov. (Adnkronos) - Piu' di un italiano su due (52%) acquista prodotti contraffatti con una netta preferenza per i capi di abbigliamento e gli accessori taroccati delle grandi firme della moda (29%). E' quanto emerge dai risultati di un sondaggio on line del sito www.coldiretti.it, resi noti in occasione degli Stati Generali della lotta alla contraffazione ai quali partecipa il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
Tra gli articoli contraffatti che tentano gli italiani ci sono anche - sottolinea la Coldiretti - gli oggetti tecnologici (14 %) ed i ricambi meccanici (6 %) mentre c'e' una grande diffidenza nei confronti di medicinali e cosmetici (1 %), giocattoli (1 %) e alimentari (1 %).
Le frodi a tavola si moltiplicano nel tempo della crisi soprattutto con la diffusione dei cibi low cost e sono crimini particolarmente odiosi perche' - continua Coldiretti - si fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacita' di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Oltre un certo limite non e' possibile farlo se non si vuole mettere a rischio la salute. Le preoccupazioni, secondo la Coldiretti, riguardano anche il fatto che l'Italia e' un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualita' come il concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti dall'estero.
Nei primi sette mesi dell'anno - precisa la Coldiretti - sono stati importati dalla Cina oltre 50 milioni di chili di pomodori conservati destinati con la rilavorazione industriale a trasformarsi magicamente in prodotti made in Italy perche' non e' ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materia prima.
"Gli ottimi risultati dell'attivita' di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell'ordine impegnate confermano la necessita' di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata, voluto con una legge nazionale all'inizio dell'anno approvata all'unanimita' dal Parlamento italiano, ma non ancora applicato", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
"Una priorita' - conclude Marini - anche per chiedere piu' trasparenza a livello internazionale dove i prodotti alimentari 'italian sounding', dai pomodori San Marzano statunitensi al parmesan australiano fino al finocchiono Milano's mostrato agli Stati Generali, sviluppano un fatturato di 60 miliardi di euro pari al doppio del valore delle esportazioni del prodotto originale".

Grecia: Regling, svalutazione debito solo in casi estremi
19 Novembre 2012 - 09:46
 (ASCA-AFP) - Berlino, 19 nov - Un'altra cancellazione di parte del debito pubblico greco ''potrebbe avere luogo solamente in una situazione estrema''. A dirlo e' il direttore del Fondo europeo di stabilita' finanziaria (Efsf) Klaus Regling, in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.
 Secondo Regling, infatti, anche la Germania, che nel 1953 ha tagliato il proprio debito, era ''un caso particolare dopo la guerra''.
fch/sam/


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