Fiat di Melfi, ancora cassa integrazione a
dicembre e gennaio
Inps: nel 2011 le nuove pensioni -14,5% (1
update)
Inps, 7,2 mln pensionati sotto 1000 euro
Inps, in 2 anni dipendenti under 30 -11%
Crisi: Inps,italiane tornano a fare colf
Grecia: respinta richiesta Fmi di altri 22mila
licenziamenti entro 2014
L'UNIONE SARDA - Economia: Un delitto perfetto
20.11.2012
Macché crisi
economica, la decisione di chiudere le produzioni nello stabilimento della Coca
Cola nell'area industriale di Elmas sarebbe legata ad un piano studiato da
tempo dalla proprietà. Un vero e proprio omicidio premeditato le cui premesse
sarebbero state gettate già quattro anni fa, nel momento stesso in cui la Coca
Cola Hellenic Company acquistò la storica fabbrica sarda di imbottigliamento
attiva sin dal 1964 dalla Socib. A sostenerlo sono i sedici dipendenti del
settore produttivo che entro il 31 marzo, data in cui dovrebbe avvenire la
fermata degli impianti, saranno messi in mobilità.
CRISI PROVOCATA
«Dall`arrivo della nuova proprietà - scrivono in una nota stampa in cui
ricostruiscono tutta la vicenda - sono stati sottratti allo stabilimento di Elmas
numerosi formati e la Sardegna è stata invasa da produzioni provenienti da
altri stabilimenti Coca Cola Hbc che nel frattempo vedevano aumentare la
produzione. Addirittura, come risulta da notizie pubblicate su vari quotidiani
nazionali, come ad esempio il Sole 24 Ore, i dipendenti di quegli stabilimenti
nel periodo estivo rinunciavano al godimento delle ferie considerata la grande
domanda».
ELMAS DISCRIMINATA
Eppure, nello stesso periodo, «lo stabilimento di Elmas, che è in grado di
soddisfare interamente le esigenze del mercato sardo, quantificabile in circa
4,5 milioni di casse, lavorava solo tre giorni alla settimana su un turno,
contrariamente agli anni precedenti in cui l'impianto produceva cinque giorni
alla settimana su due due turni». Insomma, dietro la scelta di affondare la
fabbrica sarda non ci sarebbe una diminuzione del giro d'affari, ma scelte
strategiche precise di cui ora faranno le spese i lavoratori sardi.
L'ACQUISTO Lo
stabilimento di proprietà della Socib, società di imbottigliamento bevande del
gruppo Capua, fu acquistato nel 2008 dalla Coca Cola Hellenic Company, con sede
centrale ad Atene, che gestisce la produzione e distribuzione delle bevende a
marchio Coca Cola in 28 paesi europei e non (ad esempio ne fanno parte il
mercato della Nigeria e della Russia). Le premesse sembravano ottime: la nuova
proprietà aveva promesso ingenti investimenti che dovevano servire a realizzare
«impianti di vetro a rendere, di soffiaggio delle bottiglie in linea, di
trattamento acque e fotovoltaici».
IL PIANO Invece «a
partire dal gennaio 2009 - spiegano ora lavoratori e sindacati - la Coca Cola
HBC con l`azzeramento della dirigenza e dei vertici della Socib ha riportato a
standard produttivi insoddisfacenti gli stabilimenti acquisiti in modo da poterne
giustificare la chiusura». In altre parole l'azienda «ha semplicemente
acquisito il mercato di Socib e non il know how e le tecnologie di produzione e
di gestione commerciale, che sono ben al di sopra degli standard e delle
capacità del menagement italiano di Coca Cola HBC».
SI CERCANO PRECARI A
dimostrarlo ci sarebbe anche il fatto «che negli ultimi mesi l'azienda ha
provveduto a licenziare dipendenti dei settori produttivo e commerciale aventi
livelli e stipendi elevati conseguiti dopo tanti anni di servizio» ma
contemporaneamente «cerca giovani laureati da inserire nel settore commerciale
da assumere con contratti a termine».
Fiat di Melfi, ancora cassa integrazione a
dicembre e gennaio
POTENZA – La Fiat ha
deciso di collocare in cassa integrazione i circa cinquemila operai dello
stabilimento di Melfi (Potenza) – dove si produce la Punto – il prossimo 17
dicembre e dal 21 dicembre al 13 gennaio 2013. Lo si è appreso a Potenza dalla
Fismic.
La decisione è stata
presa «per adeguare i flussi produttivi alla riduzione dei volumi conseguente
all’andamento del mercato» e sarà comunicata alla rappresentanza sindacale
aziendale alle ore 12 di oggi.
Inps: nel 2011 le nuove pensioni -14,5% (1
update)
20 Novembre 2012 -
10:50
(ASCA) - Roma, 20 nov - Le nuove pensioni
sorte nel corso del 2011 sono complessivamente 964.487 e presentano un decremento
medio del 14,5% rispetto al 2010 (1.127.501). E' quanto emerge dal bilancio
sociale dell'Inps. Il 56% delle nuove liquidazioni e' costituito da prestazioni
di natura previdenziale (540.334) e il restante 44% da trattamenti
assistenziali (424.153). L'importo medio mensile lordo ammonta complessivamente
a 698 euro e l'eta' media dei beneficiari e' di 66,4 anni.
L'inps rileva che le pensioni previdenziali
liquidate nel 2011 sono 540.334, in calo del 12,8% rispetto all'anno precedente
(-79.308). Sono caratterizzate da un'eta' media di 64,3 anni e presentano nel
complesso un valore medio di 923 euro mensili. Oltre la meta' dei nuovi
trattamenti (54,5%) e' costituito da pensioni di vecchiaia e di anzianita' (in
calo del 21% rispetto al 2010 con -77.407 nuovi assegni liquidati).
L'eta' media e', rispettivamente, di 63,6 anni
e di 58,8 anni e gli importi medi oscillano da 598 euro mensili per le pensioni
di vecchiaia a 1.767 euro per quelle di anzianita'.
Seguono, per quanto
attiene alla consistenza numerica, le pensioni ai superstiti (36,4% del totale
IVS) con un valore medio di 575 euro (eta' media 72,3 anni) ed infine i
trattamenti di invalidita' previdenziale (9,1%) per un importo di 713 euro medi
mensili ed un'eta' media dei titolari di 51,5 anni.
did/
http://www.asca.it/news-Inps__nel_2011_le_nuove_pensioni__14_5_PERCENTO__(1_update)-1220217-ECO.html
Inps, 7,2 mln pensionati sotto 1000 euro
Bilancio sociale
Istituto:17% sotto 500 euro, 35% tra 500 e 1000
20 novembre, 10:51
(ANSA) - ROMA, 20
NOV - Oltre meta' dei pensionati ha una pensione sotto i 1000 euro al mese. Lo
si legge nel bilancio sociale dell'Inps: si tratta di 7,2 milioni di persone.
Il 17% dei pensionati puo' contare su un reddito sotto 500 euro, il 35% tra 500
e 1000 euro. Il 24% ha assegni tra 1000 e 1500 euro, il 2,9% oltre i 3000. Le
pensioni sotto 1000 euro sono il 77%.
Inps, in 2 anni dipendenti under 30 -11%
-45,5% per giovani
fino a 19 anni. Apprendisti -14,6%
20 novembre, 10:54
(ANSA) - ROMA, 20
NOV - Tra il 2009 e il 2011 i dipendenti privati sono diminuiti dello 0,6% (da
12,5 milioni a 12,42 milioni) ma la riduzione e' stata consistente per gli
under 30 con una perdita dell'11,3% e 280.000 occupati in meno in questa fascia
di eta' (da 2.468.000 a 2.188.000). Lo si legge nel bilancio sociale Inps: per
i giovani fino a 19 anni in questi due anni il calo e' stato del 45,5% (da
110.713 a 60.292). Se si guarda alle qualifiche nello stesso biennio c'e' un
crollo per gli apprendisti (-14,6%).
Crisi: Inps,italiane tornano a fare colf
Dal 2008 al 2011
sono aumentate del 20%
20 novembre, 11:08
(ANSA) - ROMA, 20
NOV - Le italiane tornano a fare le colf: dopo anni nei quali i lavori
domestici erano stati sempre piu' appannaggio degli immigrati, la crisi
economica ha riportato nelle case domestiche del nostro Paese. Secondo quanto
emerge da dati Inps, infatti, nel 2008 le domestiche e badanti di nazionalita' italiana
erano 119.936, cresciute negli anni della crisi fino a 134.037 nel 2009,
137.806 nel 2010 e 143.207 nel 2011: 23.000 in piu' in tre anni, circa il 20%.
Grecia: respinta richiesta Fmi di altri 22mila
licenziamenti entro 2014
20 Novembre 2012 -
10:46
(ASCA-AFP) - Atene, 20 nov - Il goveno greco
ha respinto una richiesta supplementare del Fondo monetario internazionale di
22 mila licenziamenti entro il 2014, oltre ai 27 mila gia' pianificati e
concordati con la troika. Lo riferiscono funzionari del ministero delle Finanze
ellenico, precisando che la richiesta e' giunta ad Atene nella notte, alla
vigilia del vertice dell'Eurogruppo che oggi pomeriggio discutera' il rilascio
della nuova tranche di aiuti internazionali da 31,5 miliardi di euro in favore
delle casse elleniche.
Il piano quadriennale di risanamento dei conti
pubblici di Atene dettato dalla cordata Ue-Bce-Fmi, e recentemente approvato
dal Parlamento greco, prevede una riduzione entro il 2016 di circa 125.000
dipendenti pubblici.
rba/sam/
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