martedì 20 novembre 2012

(2) XX.XI.MMXII/ Son Carbosulcis, amari.===(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Da una simulazione sull'intera platea delle famiglie risulta che 4,3 milioni di nuclei, circa uno su cinque, sostengono spese non coerenti con i redditi e ''intorno a un milione'' a fronte di esborsi rilevanti e ricorrenti denunciano redditi ''vicini allo zero''.---Il Velino (INPS): A fronte di un minore utilizzo degli ammortizzatori “temporanei” come la cassa integrazione guadagni si colloca un uso maggiore di quelli a più lunga durata, quali l’indennità di mobilità e di disoccupazione. A testimoniare il peggioramento del quadro economico.

Sulcis: Ue avvia due indagini su misure sostegno settore energia
Befera, 1 mln famiglie con redditi zero
Inps: meno cig, più mobilità e disoccupazione. Giù potere d'acquisto
Crisi: Efsf rimanda emissione bond triennale dopo taglio rating Francia
Spagna: boom asta titoli a 12 e 18 mesi

Sulcis: Ue avvia due indagini su misure sostegno settore energia
20 Novembre 2012 - 15:32
 (ASCA) - Roma, 20 nov - La Commissione europea ha avviato, in base alle norme Ue in materia di aiuti di Stato, due indagini approfondite distinte riguardanti misure di sostegno pubblico nella regione sarda del Sulcis-Iglesiente. In primo luogo, la Commissione valutera' la conformita' con le norme in materia di aiuti di Stato delle misure di sostegno superiori a 400 milioni di euro concesse dall'Italia dal 1998 a favore di Carbosulcis, l'impresa che gestisce la miniera di carbone di Nuraxi Figus. In secondo luogo, la Commissione verifichera' se le sovvenzioni che l'Italia intende concedere al ''progetto Sulcis'', cioe' la costruzione di un impianto alimentato a carbone con una sezione dimostrativa di cattura e confinamento di anidride carbonica (CCS), siano in linea con le norme UE in materia di aiuti di Stato. L'avvio di un'indagine approfondita offre alle parti terze interessate l'opportunita' di formulare osservazioni sulle misure senza pregiudicare l'esito del procedimento.
 Tra il 1998 e il 2010 Carbosulcis ha ricevuto almeno 405 milioni di euro di sostegno pubblico sotto forma di aiuti all'investimento e al funzionamento nonche' un sostegno in principio destinato ad obiettivi di formazione, R&S e protezione ambientale. Tutte le misure sono state concesse senza notifica preliminare alla Commissione, in violazione delle norme Ue in materia di aiuti di Stato. La Commissione valutera' adesso se questo sostegno pubblico sia stato concesso in conformita' con le diverse norme dell'Ue che indicano quali categorie di aiuti sono ammesse e a quali condizioni. La Commissione invita l'Italia a fornire tempestivamente le informazioni necessarie per consentirle di condurre tale valutazione.
com-sen/

Befera, 1 mln famiglie con redditi zero
Con esborsi rilevanti e ricorrenti. Redditest online da oggi
20 novembre, 12:23
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Da una simulazione sull'intera platea delle famiglie risulta che 4,3 milioni di nuclei, circa uno su cinque, sostengono spese non coerenti con i redditi e ''intorno a un milione'' a fronte di esborsi rilevanti e ricorrenti denunciano redditi ''vicini allo zero''. Lo fa sapere il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera.
 Da oggi il Redditest e' online: i contribuenti potranno cosi' verificare la compatibilita' fra reddito familiare e spese sostenute scaricando il software.

Inps: meno cig, più mobilità e disoccupazione. Giù potere d'acquisto
Il potere d’acquisto delle famiglie si riduce per il terzo anno consecutivo: complessivamente dal 2008 ad oggi la riduzione è stata del 3,8%. Il 52% dei pensionati vive con meno di mille euro al mese
Roma - Nel corso del 2011 gli effetti della crisi economica continuano a farsi sentire sul tessuto produttivo e sociale del Paese. La risposta del sistema di welfare nazionale prosegue nell’utilizzo di tutti gli strumenti di sostegno al reddito che l’ordinamento prevede: l’integrazione salariale ordinaria, straordinaria e in deroga, che formano l’insieme della “cassa integrazione”, l’indennità di mobilità e di disoccupazione. Questi strumenti, nel corso della crisi economica, vengono utilizzati ampliando sia la platea dei beneficiari prevista originariamente, sia integrandone la durata e la quantità. I dati che caratterizzano il 2011 sono molto contrastanti, nel senso che non indicano un andamento univoco tra i vari tipi d’intervento. Infatti, mentre la Cassa integrazione guadagni nel suo insieme registra una riduzione delle ore autorizzate (-18,7%) si rileva un incremento del ricorso agli altri ammortizzatori sociali. Dal 2008 al 2011 il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto del 3,8%. Il 52% dei pensionati Inps presenta redditi inferiori ai 1000 euro. Sono alcuni dei dati più importanti che emergono dal bilancio sociale dell’Inps.

 AMMORTIZZATORI SOCIALI - A fronte di un minore utilizzo degli ammortizzatori “temporanei” come la cassa integrazione guadagni si colloca un uso maggiore di quelli a più lunga durata, quali l’indennità di mobilità e di disoccupazione. A testimoniare il peggioramento del quadro economico. Per quanto riguarda i sussidi di disoccupazione, sono stati oltre 494 mila i beneficiari come media annua nel 2011, dato che ovviamente sottostima i beneficiari effettivi poiché le “persone” che hanno beneficiato dell’indennità anche per un solo giorno sono un multiplo dei beneficiari medi. Anche la mobilità ha toccato livelli altissimi con circa 150 mila beneficiari medi annui. Per quanto riguarda la spesa complessiva, la diminuzione totale relativa alle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Inps, registrata nel corso del 2011, è quindi dovuta alla diminuzione della spesa per la Cassa integrazione che ha compensato la maggiore spesa per la disoccupazione ed i trattamenti di mobilità. La spesa complessiva per gli ammortizzatori sociali comprende sia l’onere per le prestazioni che quello per i contributi figurativi sostanzialmente a carico dello Stato. Nel 2011 l’ammontare della spesa per gli ammortizzatori sociali è stata di 19,1 miliardi di euro, dei quali 10,7 di prestazioni e 8,3 di contributi figurativi. La diminuzione di spesa rispetto al 2010 è di 0,3 miliardi. La spesa è ripartita in 5 miliardi per la Cassa integrazione, 11,6 miliardi per l’indennità di disoccupazione e 2,4 miliardi per l’indennità di mobilità. Rispetto al 2010 si registra una diminuzione di spesa per la Cig nel suo complesso di 649 milioni di euro (-11,4%) ed un aumento della spesa sia per l’indennità di disoccupazione (+1,1%) che per l’indennità di mobilità (+8,2%). Se la Cig ha coinvolto in tutto più di 1.400.000 lavoratori, la mobilità ne ha interessati oltre 236.000, la disoccupazione nel suo complesso (agricola, non agricola e a requisiti ridotti) più di 2 milioni. In totale quasi 4 milioni di lavoratori hanno percepito un ammortizzatore nel 2011. Se si tiene conto che i lavoratori dipendenti iscritti all’Inps nel 2011 sono stati quasi 13 milioni ne deriva che quasi un terzo dei lavoratori sono stati interessati nello stesso anno da qualche forma di ammortizzatore sociale.

 POTERE D’ACQUISTO FAMIGLIE – Dall’elaborazione dei dati Istat si evidenzia che il Pil si è incrementato rispetto al 2010 solo dello 0,2% e che i redditi delle famiglie ne hanno risentito in maniera rilevante, considerato che sono aumentati dell’1,9% in termini monetari ma si sono ridotti dello 0,9% in termini reali. Il potere d’acquisto delle famiglie si riduce per il terzo anno consecutivo: complessivamente dal 2008 ad oggi la riduzione è stata del 3,8% (che sale al 5,2% rispetto al 2007). Questa situazione – si legge sul Bilancio sociale dell’ente - avrebbe potuto essere ben più grave senza l’intervento compensativo delle prestazioni sociali. Infatti negli anni di riduzione del reddito primario l’aumento delle prestazioni sociali ha attutito la caduta del reddito disponibile.

 52% DEI PENSIONATI PRENDE MENO DI MILLE EURO - Nella distribuzione per classi di importo, il 52% dei pensionati Inps (7,2 milioni di individui) presenta redditi pensionistici inferiori a 1.000 euro mensili e il 24% (3,3 milioni) si colloca nella fascia tra 1.000 e 1.500 euro mensili. Il 12,7% riscuote pensioni comprese tra 1.500 e 2.000 euro mensili e il restante 11,2% gode di un reddito pensionistico mensile superiore a 2.000 euro.

 SPESA PENSIONISTICA - Nel 2011 l’Inps ha erogato oltre 14,5 milioni di pensioni di natura previdenziale (vecchiaia/anzianità, invalidità/inabilità e pensioni ai superstiti) per una spesa che si aggira attorno ai 169,9 miliardi di euro e poco più di 4 milioni di pensioni assistenziali (principalmente pensioni e assegni sociali e trasferimenti agli invalidi civili) per circa 24,6 miliardi di euro. La spesa pensionistica lorda complessiva, comprensiva delle indennità di accompagnamento agli invalidi civili, è passata da 191,2 miliardi di euro nel 2010 a 194,4 miliardi di euro nel 2011 con un aumento dell’1,7% (3,2 miliardi in valore assoluto) sostanzialmente localizzato nella spesa previdenziale. Le prestazioni pensionistiche Inps in essere alla fine del 2011 sono oltre 18,3 milioni e presentano nel complesso un lieve incremento (+0,2%) rispetto all’anno precedente. In particolare, si tratta di oltre 14,8 milioni di pensioni previdenziali (+0,6%) e più di 3,5 milioni di pensioni assistenziali (pensioni e assegni sociali e prestazioni di invalidità civile) erogate per conto dello Stato, in diminuzione dell’1,4% rispetto al 2010. Con riferimento, invece, alle nuove pensioni sorte nel corso del 2011 – in tutto circa 964.000 trattamenti (-14,5% rispetto al 2010) – il decremento si presenta in misura del 12,8% nell’ambito previdenziale e del 16,5% in quello assistenziale. In particolare, si osserva una consistente riduzione (-24,5%) delle prestazioni di invalidità civile. Dal punto di vista fiscale la pensione è equiparata al reddito da lavoro dipendente ed è quindi soggetta allo stesso tipo di tassazione sulla base di aliquote divise per fasce di reddito. La spesa per pensioni previdenziali – pari a circa 169,9 miliardi di euro per rate di pensione e connessi trattamenti di famiglia – ha registrato nel 2011 un incremento del 2,5% (+4,1 miliardi) sull’anno precedente che risulta, tuttavia, meno elevato rispetto a quello registrato nel 2010 (+3,1%). Le pensioni previdenziali in essere alla fine del 2011 sono 14.801.990, con un incremento dello 0,6% (+92.910 trattamenti) rispetto all’anno precedente (14.709.080). In particolare, aumenta il numero delle pensioni di vecchiaia e di anzianità (+155.205) ed ai superstiti (+39.792), mentre diminuiscono le prestazioni di invalidità previdenziale (-102.087). Nella composizione della spesa per tipologia, gli assegni di vecchiaia e anzianità pesano per oltre il 77% sul totale delle erogazioni, seguiti dalle pensioni ai superstiti (indirette e reversibilità) con il 16,5%. Il restante 6% attiene alle prestazioni di invalidità e inabilità.   (ilVelino/AGV)
(red/mal) 20 Novembre 2012 13:15

Crisi: Efsf rimanda emissione bond triennale dopo taglio rating Francia
20 Novembre 2012 - 15:43
 (ASCA) - Roma, 20 nov - La perdita del rating di tripla A per il debito pubblico della Francia, ''non impatta sull'emissione dei nostri titoli a breve termine'' cosi' Christophe Frankel, Cfo dell'Efsf (il fondo salva stati europeo temporaneo, in scadenza a meta' 2013).Il taglio di Moody's ha infatti riguardato il debito pubblico a lungo termine, mentre non e' cambiato il merito di credito per quello a breve termine. Qualche problema invece per le emissioni di obbligazioni a medio e lungo termine.
 Oggi l'Efsf ha rimandato per ragioni tecniche l'emissione di un bond triennale da 3 miliardi di euro sebbene avesse ricevuto dagli investitori offerte per un importo superiore.
 Alla base della decisione dell'Efsf c'e' proprio il taglio del rating della Francia che determina un problema dal lato del Deeds of Guarantee, cioe' delle garanzie statali offerte sui bond emessi dall'Efsf. I bond emessi dal fondo salva stati devono essere coperti, a partire dalla data di emissione, al 100% da garanzie degli Stati membri dell'Efsf che dispongono di un rating equivalente o migliore di quello dell'Efsf (AAA).
 Il declassamento della Francia da AAA ad AA1 va venire meno uno dei garanti. ''Intendiamo lanciare l'emissione non appena l'emittente (Efsf) sara' in grado di soddisfare le Deeds of Guarantee'', ha spiegato Frankel.
 Dopo l'addio della Francia alla Tripla A, gli stati membri dell'Efsf con rating (AAA) uguale a quello dell'Esfs sono Austria, Finlandia, Germania, Lussemburgo e Olanda.
men/

Spagna: boom asta titoli a 12 e 18 mesi
Venduti 4,94 mld di bond contro target 4,5 mld
20 novembre, 11:29
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - La Spagna fa il pieno in un'asta di titoli di Stato a 12 e 18 mesi vendendo 4,94 miliardi di bond contro un obiettivo massimo di 4,5 miliardi. Sulla scadenza annuale i tassi hanno visto un lieve calo al 2,797% dal 2,823%, mentre su quella a 18 mesi i rendimenti hanno segnato un leggero rialzo al 3,034% dal 3,022%. La domanda per i titoli a un anno e' stata di 2,12 volte l'importo offerto, in calo da 2,71, mentre il bid to cover per i bond a 18 mesi e' stato di 5,72 volte contro 3,04.


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