lunedì 12 novembre 2012

(2) XII.XI.MMXII/ La famiglia Gini e’ a posto, gode ottima salute. Le altre – spesso meridionali - andassero a farsi fottere, s’impegnassero il didietro, visto ch’e’ solido.===Bankitalia segnala come "nella prima metà del 2012 la ricchezza finanziaria lorda delle famiglie italiane è lievemente diminuita; a giugno ammontava a poco meno di 3.600 miliardi di euro. In rapporto al reddito disponibile essa rimane al di sopra di quella media dell'area dell'euro". "Considerando il reddito monetario, la quota di famiglie vulnerabili è pari al 3,6 per cento" si legge ancora nel rapporto, mentre "la condizione di sovraindebitamento, che riguarda famiglie che non riescono più ad adempiere in maniera definitiva le obbligazioni connesse con il proprio debito e che presentano un perdurante squilibrio fra debiti e patrimonio liquidabile", riguarderebbe appena lo 0,6 per cento del totale.

Trani, chiuse indagini chiesto rinvio a giudizio vertici agenzie di rating
Calabria sempre più depressa: meno credito e lavoro
Bankitalia: famiglie in difficoltà ma solide
Casa: caduta compravendite ma no bolla
Fisco: Passera, le tasse sono troppe per chi le paga
Crisi: Grecia, ora Atene sente aver fatto la sua parte

Trani, chiuse indagini chiesto rinvio a giudizio vertici agenzie di rating
TRANI – La procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio dei vertici di Standard & Poor's e di Fitch nell’ambito dell’inchiesta sulle condotte illecite delle agenzie di rating.
Per la Procura della Repubblica di Trani, i cinque dirigenti dell’agenzia di rating Standard & Poor's, per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio, attraverso «artifici, posti in essere anche a carattere 'informativò, hanno fornito intenzionalmente ai mercati finanziari «una informazione tendenziosa e distorta», e come tale anche «falsata», in merito alla «affidabilità creditizia italiana e alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal governo italiano». Tutto ciò sarebbe avvenuto in modo da «disincentivare l’acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne, così, il loro valore».
Le indagini della procura di Trani sulle tre agenzie di rating si sono effettivamente concluse nell’estate scorsa. Avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono stati inviati agli indagati tra giugno e agosto. Entro i 20 giorni successivi agli 'avvisì, gli indagati potevano chiedere di essere sentiti o presentare memorie difensive. Poi, le richieste del pm al gup.
Le ipotesi di reato contestate sono la manipolazione del mercato azionario e delle merci con giudizi falsati, con l'aggravante per Fitch di avere un rapporto contrattuale con l'Italia.
Per i due dirigenti dell’agenzia Moody's, indagati per 'market abusè, la Procura di Trani ha chiesto al gip l’archiviazione perchè, dopo aver valutato anche le memorie difensive, “quantunque emergano situazioni penalmente valutabili sotto il profilo oggettivo, non si apprezzano conclusivamente elementi univoci in ordine al profilo soggettivo”, ovvero “della intenzione degli autori dell’'announcement' di fornire ai mercati finanziari informazioni tendenziose ed idonee a provocare una manipolazione del mercato”.
L'inchiesta su Moody's era stata avviata sulla base di un esposto-denuncia depositato il 13 maggio 2010 dalle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. Ciò in seguito alla diffusione “a mercati aperti – spiega in una nota la Procura - tramite le maggiori agenzie di stampa, tra il 6 e il 7 maggio 2010, di notizie riguardanti la debolezza del sistema bancario italiano che avrebbero causato un repentino e consistente deprezzamento dei titoli quotati presso la Borsa italiana, in particolare di quelli bancari”.
L'agenzia di rating Standard & Poor's è indagata anche negli Stati Uniti per manipolazione di mercato e l’autorità giudiziaria statunitense ha richiesto ufficialmente informazioni alla Procura della Repubblica di Trani che «ha fornito la propria disponibilità alla piena collaborazione». Lo ha riferito il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, in una conferenza stampa sulla richiesta di rinvio a giudizio per manipolazione di mercato nei confronti dei vertici delle agenzie Standard & Poor's e Fitch e la richiesta di archiviazione per Moody's.
«Accuse totalmente infondate, dal momento che il nostro ruolo è di fornire opinioni indipendenti sul merito di credito, secondo le nostre metodologie pubbliche e trasparenti applicate in modo coerente in tutto il mondo». Lo afferma Standard & Poor's, in relazione all’inchiesta di Trani, aggiungendo che continuerà a lavorare «senza timore».

Calabria sempre più depressa: meno credito e lavoro
Ko commercio ed edilizia. E faticano anche i servizi
L'analisi sui primi sei mesi del 2012 stilata dalla Banca d'Italia riferisce una situazione con aspetti ancora più critici che in passato. C'è un orizzonte di speranza, ma per il persente tutte le voci sono in rosso. Sempre più persone cercano un impiego mentre si riducono i prestiti a famiglie e imprese
 ATTIVITA' economica indebolita, calo degli occupati, diminuzione dei prestiti bancari. La congiuntura economica della Calabria, emersa dallo studio della Banca d’Italia sull'andamento nei primi 6 mesi dell’anno, è drammatica, con aspetti ancora più critici rispetto al passato. l calo riguarderebbe tutti i settori e sarebbe più marcato di quello registrato nel resto del Paese.
 La fase congiunturale negativa ha interessato anche i servizi, settore principale dell’economia calabrese e generalmente meno sensibile alle fluttuazioni cicliche, per effetto del generale calo dei consumi. Le imprese intervistate dalla Banca d’Italia indicano tuttavia un graduale miglioramento dell’attività a partire dai prossimi mesi. 
IL NUMERO DELLE PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE E' CRESCIUTO -   L’occupazione ha ripreso nel corso dell’anno il trend decrescente cominciato nel 2007, che si era temporaneamente interrotto nel corso del 2011. A fronte del calo degli occupati, si è registrato un aumento marcato delle persone in cerca di occupazione; il tasso di disoccupazione è quindi salito al livello più alto tra le regioni italiane, soprattutto nei settori delle costruzioni e dell’agricoltura, con una lieve boccata di ossigeno per le donne e i lavoratori autonomi che registrano un lieve aumento in termini di accesso al lavoro.  Il numero di ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni è sceso, a causa in particolare dell’esaurimento della componente in deroga, ma permane a livelli tripli di quelli precedenti la crisi. 
IL CREDITO ALL'ECONOMIA SI È RIDOTTO -   I prestiti bancari al netto delle sofferenze erogati a residenti in Calabria sono diminuiti a un ritmo superiore alla media nazionale. Includendo i passaggi a sofferenza, il credito erogato complessivamente in regione sarebbe diminuito a un ritmo meno intenso. Il calo del credito alle imprese si è rafforzato durante il primo semestre del 2012; vi hanno influito sia la debolezza della domanda da parte delle aziende sia le residue tensioni sui criteri di erogazione da parte degli intermediari. Il credito alla famiglie, dopo una lunga fase di sostanziale rallentamento evidenziata durante la crisi, si è ridotto a giugno a fronte di un ristagno rilevato a livello nazionale. Il tasso di decadimento, pur mostrando nel complesso segnali di stabilità nel primo semestre dell’anno, si mantiene su un livello elevato nel confronto storico e rispetto alla media italiana.
COMMERCIO IN AFFANNO - Le imprese calabresi operanti nel settore del commercio avrebbero registrato un andamento peggiore in media rispetto alle altre imprese dei servizi.  In base ai dati dell’Osservatorio CartaSi, nel primo semestre del 2012 la spesa effettuata con carta di credito sarebbe diminuita in regione dello 0,3 per cento, un calo inferiore a quello del Mezzogiorno.  Secondo i dati di ANFIA, le immatricolazioni di autovetture tra gennaio e settembre del 2012 sarebbero diminuite del 25,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-20,4 per cento in Italia). In base a dati provvisori, le immatricolazioni di veicoli commerciali sono diminuite del 35,8 per cento, in linea con il dato nazionale.
CANTIERI A RILENTO - Il 46 per cento aziende impegnate nel settore costruzioni e intervistate dalla Banca d’Italia ha dichiarato che il valore della produzione del 2012 sarà inferiore a quello dell’anno precedente, contro il 14 per cento che segnala un aumento. Tuttavia, si registrano attese di miglioramento nel 2013 da parte delle aziende: il 42 per cento si attende un aumento del valore della produzione, contro il 25 per cento che prevede un calo». Non va meglio nel comparto delle opere pubbliche, dove «il numero dei bandi di gara in Calabria – sostiene la Banca d’Italia – si è ridotto nei primi sei mesi del 2012 del 5,9 per cento rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo è sensibilmente diminuito, anche se tale calo va in parte ricondotto all’effetto della pubblicazione nel primo semestre del 2011 dei bandi relativi alla costruzione dei nuovi ospedali».
12 novembre 2012 13:51

Bankitalia: famiglie in difficoltà ma solide
ultimo aggiornamento: 12 novembre, ore 16:24
Roma, 12 nov. (Adnkronos/Ign) - "La crisi non sembra aver modificato in misura significativa le condizioni debitorie delle famiglie". E' una delle valutazioni che emergono dal quarto 'Rapporto sulla stabilità finanziaria' che, nonostante la difficoltà del momento, mostra anche uno scenario "nel complesso equilibrato" anche per le imprese.
Bankitalia segnala come "nella prima metà del 2012 la ricchezza finanziaria lorda delle famiglie italiane è lievemente diminuita; a giugno ammontava a poco meno di 3.600 miliardi di euro. In rapporto al reddito disponibile essa rimane al di sopra di quella media dell'area dell'euro". "Considerando il reddito monetario, la quota di famiglie vulnerabili è pari al 3,6 per cento" si legge ancora nel rapporto, mentre "la condizione di sovraindebitamento, che riguarda famiglie che non riescono più ad adempiere in maniera definitiva le obbligazioni connesse con il proprio debito e che presentano un perdurante squilibrio fra debiti e patrimonio liquidabile", riguarderebbe appena lo 0,6 per cento del totale.
Quanto alle imprese, per i tecnici di Via Nazionale la loro redditività "sta risentendo della recessione". Ma se il margine operativo lordo in rapporto al valore aggiunto è sceso al 32,2 per cento" il Rapporto segnala che "in un quadro congiunturale fragile si registrano alcuni segnali di miglioramento". Uno scenario che fa dire a Fabio Panetta, vicedirettore generale di Bankitalia, che "l'Italia resta un paese con un settore privato in condizioni finanziarie robuste''.
Riguardo al mercato immobiliare "in Italia si registrano meno scambi, ma in nessun modo una caduta rovinosa dei prezzi" sottolinea Fabio Panetta, vicedirettore generale di Bankitalia, presentando il Rapporto, che dedica un'attenzione particolare al settore immobiliare che, nello scoppio della crisi globale, ha avuto un ruolo chiave. Infatti, ha ricordato Panetta, in altri paesi "la crisi è diventata sistemica quando la crisi immobiliare si è riversata sulle banche".
Quanto all'Italia, Bankitalia evidenzia invece l'assenza di 'bolle immobiliari' preferendo parlare di "segni di fiacchezza": in particolare la "contrazione degli investimenti in costruzioni si è intensificata" mentre "il numero delle compravendite di abitazioni ha subito una netta flessione, dimezzandosi rispetto ai massimi toccati nel 2006". "I prezzi delle case, pressoché invariati nell'ultimo triennio, sono in leggera flessione dalla fine dello scorso anno", continua il rapporto e "gli indicatori prospettici non prefigurano un miglioramento per i prossimi mesi".
Dal rapporto emerge poi che nonostante le prospettive risentano della debole crescita economica, del livello tuttora elevato del costo di finanziamento e degli esborsi a sostegno dei paesi in difficoltà, la Banca d'Italia ritiene sia possibile riuscire a stabilizzare già dal 2013 il rapporto debito/Pil.

Casa: caduta compravendite ma no bolla
Bankitalia, riduzione solo moderata, non c'e' alcun disastro
12 novembre, 16:11
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Il mercato immobiliare italiano e' caratterizzato da ''meno scambi, ma non c'e' alcun disastro. In nessun modo si assiste ad una caduta rovinosa dei prezzi'', ma piuttosto ad una riduzione moderata. Lo ha sottolineato il vicedirettore generale di Bankitalia, Fabio Panetta. A differenza di altri Paesi come Spagna o Usa, dove l'implosione del mercato immobiliare ha impattato negativamente sulle banche, in Italia ''non c'e' alcuna bolla'' e questo problema non esiste.

Fisco: Passera, le tasse sono troppe per chi le paga
12 Novembre 2012 - 13:03
 (ASCA) - Milano, 12 nov - In Italia le tasse ''sono troppe per chi le paga''. Lo ha riconosciuto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che durante il suo intervento dal palco dell'Italy Summit ha fatto il punto sulle misure adottate dal governo per contrastare l'evasione fiscale.
 ''Per ridurre le tasse dobbiamo ridurre l'evasione fiscale'', ha detto il ministro definendo ''quasi storiche'' le decisioni i provvedimenti anti-evasione adottati dal governo Monti. Il problema e' che in Italia ci sono ''persone che pagano troppe tasse'', e proprio per questo il governo intende ''premiare i giusti comportamenti''. L'intenzione, percio', e' quella di ''utilizzare gli strumenti fiscali per incentivare i giusti comportamenti''.
fcz/sam/

Crisi: Grecia, ora Atene sente aver fatto la sua parte
Governo e greci si aspettano che partner rispettino accordi
12 novembre, 15:43
(di Demetrio Manolitsakis) - ATENE, 12 NOV - Negli ultimi tre anni la Grecia e' stata vista da alcuni partner europei (e non solo) come un Paese problematico che con la sua crisi economica e i suoi atteggiamenti metteva a rischio la coesione dell'intero edificio europeo. L'Unione europea, per bocca dei suoi piu' alti dirigenti, ha piu' volte chiesto alla Grecia, in cambio della sua permanenza nell'eurozona, di fare il proprio dovere, di attuare delle riforme strutturali e di rispettare gli impegni presi con i partner. La scorsa notte la Grecia ha compiuto l'ultimo atto del capitolo che la riguardava: alla fine di un serrato dibattito durato quattro giorni, in cui non sono mancati i confronti accesi fra i deputati dei partiti della coalizione e quelli dell'opposizione, il Parlamento ellenico ha approvato anche il Bilancio dello Stato per il 2013, dimostrando cosi' la ferma decisione del governo di andare avanti sulla strada delle riforme e di rispettare gli impegni assunti nei confronti dei creditori internazionali. Quattro giorni fa il Parlamento, mettendo a rischio la coesione della compagine governativa, aveva approvato il pacchetto delle misure di austerita' considerate indispensabili dalla troika (Fmi, Ue e Bce) per la concessione della tranche di aiuti da 31,5 miliardi oltre quelli che avrebbero dovuto essere assegnati al Paese gia' da maggio scorso.
 La ''pecora nera'' dell'Unione europea, come qualcuno considerava la Grecia, ha fatto il proprio dovere. Prima ha approvato tutte le misure previste dai due Memorandum precedenti, imposti dai rappresentanti dei creditori, pur sapendo che non avrebbero risolto il problema dell'economia.
Infatti e' sotto gli occhi di tutti la situazione economica e sociale del Paese dopo la firma dei due Memorandum: la disoccupazione ha raggiunto quasi il 26%, la recessione ha toccato il 7% ed ogni conquista dei lavoratori negli ultimi decenni e' stata cancellata. Dopo di cio' i creditori della Grecia hanno deciso che sarebbe stato necessario attuare un altro Memorandum, piu' duro dei precedenti, in cambio del pieno sostegno al governo e dell'immediata concessione della tranche da 31,5 miliardi. A questo punto non resta che i partner europei e internazionali della Grecia rispettino anche loro gli impegni. Cosa che, almeno per il momento, sembra alquanto difficile. L'insistenza del governo tedesco di pretendere ulteriori misure - come l'apertura di uno speciale conto bancario dove andrebbero a finire i soldi destinati al finanziamento dell'economia greca, oppure la nomina di ispettori ''residenti'' ad Atene - altro non fa che aumentare pericolosamente le incognite intorno al problema greco, mentre il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, con una serie di dichiarazioni, sta minando la politica del governo greco che la stessa cancelliera Angela Merkel ha imposto.
 ''La Grecia ha fatto tutto quello che le e' stato chiesto e questo lo ammettono tutti. E' arrivato il momento per i creditori di fare anche loro cio' per cui si sono impegnati. E lo faranno'', ha detto il premier Antonis Samaras nel suo intervento in Parlamento. Oggi il primo ministro e' partito per Bruxelles per incontrare il presidente della Commissione europea Jose' Manuel Barroso, il presidente del Consiglio Hermann Van Rompuy e il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, e per conoscere, tra l'altro, la data dell'assegnazione della tranche di aiuti. Anche il Ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, che la scorsa notte ha assicurato il Parlamento e il popolo greco che la tranche da 31,5 miliardi arrivera' in tempo utile, sara' a Bruxelles per partecipare alla riunione dell'Eurogroup, con la speranza di ottenere una prima dichiarazione politica che metterebbe fine ai dubbi dovuti ai tentennamenti dei creditori.
Secondo il quotidiano Kathimerini, il governo spera che il ritardo nell'assegnazione della tranche non sara' lungo. Il problema greco potrebbe essere risolto, secondo il giornale, alla riunione straordinaria dell'Eurogroup in calendario per il 22 novembre. (ANSAmed)



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