giovedì 21 luglio 2011

Questione di mesi e, Grazie a Dio, l’Italia padana va' a puttana

Allarme Italia: "Una famiglia su 5 non arriva a fine mese" Stime del Pil: "Crescita debole nel terzo trimestre"


Secondo il rapporto di Confcommercio, la spesa degli italiani cresce per far fronte a spese incomprimibili come: benzina, parcheggi e bollette del gas.
Roma, 21 luglio 2011 -  Il 18,8% delle famiglie italiane - assediate da bollette, tariffe e fisco - non riesce ad arrivare alla fine del mese, il 53% riesce a sostenere la spesa dei consumi con il proprio reddito disponibile mentre il 28,2% dei nuclei familiari riesce ancora a risparmiare qualcosa. E’ quanto si legge nel rapporto Confcommercio-Censis sul clima di fiducia e le aspettative delle famiglie italiane nel primo semestre 2011.
Secondo lo studio, la spesa degli italiani cresce ma non per un aumento dei consumi che restano stabilmente deboli ma per far fronte a spese incomprimibili come: benzina e parcheggi, bollette di gas, elettricita’ ed acqua e l’aumento della spesa sociale causata dai tagli alle politiche sociali.

"CRESCITA DEBOLE" - L’economia italiana va verso una nuova lunga fase di crescita debole, con il Pil che difficilmente supererà il +1% all’anno. Lo sostiene il centro studi di Confindustria (Csc) nella sua analisi mensile, secondo cui “per l’Italia gli indicatori puntano a una nuova e prolungata fase di variazioni del Pil che saranno molto difficilmente superiori all’1% annuo”.
“L’anticipatore Ocse - spiega il Csc nella ‘Congiuntura flash’ - continua a scendere; il Pmi è in zona recessione nel manifatturiero e nei servizi, con ordini in diminuzione; l’occupazione langue; i consumi sono piatti; il contesto per gli investimenti è deteriorato; l’export frena più dei mercati di sbocco”.
 

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