venerdì 10 febbraio 2012

L’andamento tendenziale della produzione industriale italo-padana nel 2011, secondo la stampa del Bel Paese Galbanino. Nessun accenno all’essenziale contributo del Sud. Che mette la toppa all’evidente disastro. Viva l’Italia padana. Fallita




In dicembre produzione mensile +1,4%, -1,7% su base annua
La produzione industriale a dicembre aumenta dell'1,4% rispetto a novembre. Lo rileva l'Istat aggiungendo che, corretto per gli effetti di calendario, l'indice diminuisce in termini tendenziali dell'1,7% (i giorni lavorativi sono stati 20, contro i 22 di dicembre 2010). Nella media del trimestre ottobre-dicembre l'indice scende del 2,1% rispetto al trimestre precedente.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario, prosegue l'Istat, registrano a dicembre una crescita tendenziale del 3,2% per i beni strumentali. Tutti gli altri raggruppamenti risultano in calo: del 10,3% per l'energia, del 3,6% per i beni intermedi e dello 0,8% per i beni di consumo.
Rispetto a dicembre 2010, i settori dell'industria che presentano una crescita più accentuata sono l'attività estrattiva (+11,8%), la fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,1%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+7,2%).
Tra i settori in calo, quelli che in dicembre registrano le diminuzioni tendenziali più ampie sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-12,9%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,0%) e le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,9%).
 10 febbraio 2012

Industria, produzione resta ferma nel 2011
di Alessia Manoli
L'Istat ha rilevato che la produzione industriale è cresciuta nel mese di dicembre ma è in calo rispetto al 2010
La produzione industriale è cresciuta. Questo il dato che ha rilevato l'Istat esaminando l'ultimo periodo del 2011: a dicembre è aumentata dell’1,4% rispetto al mese precedente. L’Istat aggiunge però che l'indice, corretto per gli effetti di calendario, è diminuito dell’1,7% perché nel mese di dicembre i giorni lavorativi sono stati 20, contro i 22 del dicembre 2010.
Gli indici corretti, seguendo il calendario, secondo l'Istat, nel mese di dicembre 2011 hanno registrato una crescita tendenziale del 3,2% per i beni strumentali.
Ma tutti gli altri settori risultano in calo: del 10,3% l’energia, del 3,6% i beni incorporati nella produzione di altri beni e dello 0,8% i beni di consumo.
Rispetto allo stesso mese del 2010, i settori industriali in crescita sono l’attività estrattiva, +11,8%; la produzione di farmaci,+10,1%; la fabbricazione di computer e di vari prodotti di elettronica come di orologi, +7,2%.
Tra i settori in calo, invece, compaiono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria, -12,9%; la fabbricazione di prodotti petroliferi, -12,0% e le industrie tessili, di abbigliamento e di pelli e accessori, -10,9%.

L'economia segna il passo produzione ferma nel 2011
Non si registrano differenze rispetto all'anno precedente. A dicembre il dato è cresciuto dell'1,4% su base mensile ed è calato dell'1,7% su base annua
ROMA - La produzione industriale nell'intero 2011 è rimasta ferma, segnando una variazione nulla rispetto all'anno precedente (dato corretto per gli effetti di calendario). Nel 2010 l'indice era salito (+6,4%) dopo due anni di cali. Lo rileva l'Istat. Che spiega come a dicembre il dato sia cresciuto dell'1,4% su base mensile (dato destagionalizzato), mentre sia calato dell'1,7% su base annua (dato corretto per effetti calendario): si tratta della quarta discesa tendenziale consecutiva. Insomma, dopo un 2010 in ripresa (arrivato a seguito del tonfo del 18,8% del 2009), lo scorso anno ha segnato un arresto, dovuto al peggioramento che si è verificato nell'ultima parte dell'anno, in particolare dopo il mese di agosto.
A dicembre l'indice destagionalizzato registra un incremento congiunturale per i beni strumentali (+3,6%) e per i beni di consumo (+1,8%), mentre segna una diminuzione per l'energia (-2,0%); rimangono invariati i beni intermedi. Gli indici corretti per gli effetti di calendario presentano una crescita tendenziale del 3,2% per i beni strumentali e un calo per tutti gli altri raggruppamenti, con diminuzioni pari al 10,3% per l'energia, al 3,6% per i beni intermedi e allo 0,8% per i beni di consumo. I maggiori contributi alla variazione tendenziale dell'indice generale (calcolati sui dati grezzi) provengono dai beni intermedi (-2,9 punti percentuali) e dai beni di consumo non durevoli (-1,8 punti percentuali).
L'indice corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a dicembre 2010, gli aumenti più marcati  nei settori dell'attività estrattiva (+11,8%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,1%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+7,2%).
Tra i settori in calo, quelli che in dicembre registrano le diminuzioni tendenziali più ampie sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-12,9%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,0%) e le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,9%).  Anno "nero" invece per industrie tessili-abbigliamento-pelli e accessori (-7,3%) e per prodotti chimici (-5,8%).
(10 febbraio 2012)

Produzione industriale al palo nel 2011
A dicembre +1,4%
10 febbraio, 11:01
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ROMA - La produzione industriale a dicembre sale dell'1,4% su base mensile (dato destagionalizzato), mentre cala dell'1,7% su base annua (dato corretto per effetti calendario), si tratta della quarta discesa tendenziale consecutiva. Lo rileva l'Istat.
IN 2011 PRODUZIONE RESTA FERMA  - La produzione industriale nell'intero 2011 è rimasta ferma, segnando una variazione nulla rispetto all'anno precedente (dato corretto per gli effetti di calendario). Nel 2010 l'indice era salito (+6,4%) dopo due anni di cali. Lo rileva l'Istat
PRODUZIONE QUARTO TRIMESTRE 2011 -2,1%  - La produzione industriale nella media del quarto trimestre del 2011 ha registrato un calo del 2,1% rispetto al trimestre precedente (dato destagionalizzato). Lo comunica l'Istat

Produzione Industriale: Cisl, a dicembre segnali di vitalita'
10 Febbraio 2012 - 13:27
 (ASCA) - Roma, 10 feb - ''La produzione industriale a dicembre, con il secondo aumento consecutivo su base mensile (+1,4% su novembre), dimostra che, anche se in un contesto di recessione di tutta Europa, il nostro sistema produttivo da' segnali di vitalita'''. Lo ha affermato Luigi Sbarra, Segretario confederale della Cisl, commentando i dati diffusi oggi dall'Istat.
 ''Tuttavia c'e' da rilevare - ha proseguito Sbarra -come il nostro sistema industriale sia praticamente fermo, infatti come emerge dai dati, la produzione industriale nel 2011, in confronto con l'anno precedente, ha fatto registrare una variazione nulla. Il dato confortante che emerge da quest'ultima rivelazione, e' l'andamento in controtendenza che sta realizzando il nostro sistema produttivo nei confronti degli altri paesi europei che in dicembre hanno visto la loro produzione industriale accusare pesanti cali, come la Germania (-2,9%), Francia (-1,4%) e Spagna (-6,9%)
Solo l'Inghilterra ha fatto meglio con un +0,5%''.
 Questo - per il sindacalista - ''e' il segnale di come in Italia c'e' una parte rilevante del sistema produttivo, soprattutto quello con forte propensione alle esportazioni, che riesce ancora a fare da traino e a essere ben posizionato nel mercato internazionale''.
 Per Sbarra ''c'e' bisogno, quindi che le Istituzioni Nazionali e Regionali realizzino un sforzo coordinato per politiche di sostegno e di indirizzo della parte vitale del nostro sistema produttivo, ma che trovino anche soluzioni efficaci alle molte crisi industriale che ancora sono aperte nel nostro paese e che mettono a rischia troppi posti di lavoro''.
red/glr

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