Legge stabilita': Istat, aumento Iva interessa
80% dei consumi
C. Conti, ''sgravio concentrato su famiglie''
Ma rischio aumento Imu e tariffe locali
Legge Stabilita': C.Conti, su famiglie 100%
sgravi e 57% inasprimenti
Legge stabilita': Corte Conti, rischio aumento
tasse da enti locali
23 Ottobre 2012 -
13:41
(ASCA) - Roma, 23 ott - La Corte dei Conti
segnala il ''rischio dell'emersione di ulteriori aumenti impositivi generati
dallo stesso ddl Stabilita'. E' il caso, in particolare di inasprimenti (Imu,
tariffe) che le amministrazioni locali potrebbero deliberare per compensare gli
ulteriori tagli di spesa o i nuovi aggravi derivanti dal ddl''.
E' quanto ha evidenziato il presidente della
Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in audizione alle Commissioni Bilancio di
Camera e Senato sul ddl di Stabilita', che segnala inoltre il rischio di ''un
deterioramento della tax compliance sia in conseguenza del depotenziamento del
contrasto d'interessi prodotto dai tagli a detrazioni e deduzioni di spese in
settori ad elevato rischio di evasione, sia per le ricadute negative che la
deroga ai principi dello Statuto del contribuente potrebbe produrre sulla
trasparenza e sulla lealta' nel rapporto fisco-contribuente''.
fch/cam/ss
Legge stabilita': Istat, aumento Iva interessa
80% dei consumi
23 Ottobre 2012 -
12:21
(ASCA) - Roma, 23 ott - L'aumento delle
aliquote Iva previsto dalla legge di stabilita' ''interessera' prezzi di beni e
servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi''. Lo ha detto il
presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, in audizione alle Commissioni di
Bilancio di Camera e Senato sul ddl stabilita'.
Il presidente ha spiegato che ''nell'ipotesi
di un completo e immediato trasferimento sui prezzi al consumo dell'aumento
delle aliquote Iva previsto nel disegno di legge, l'impatto teorico sui singoli
prezzi dei prodotti sarebbe pari allo 0,83% per i beni e servizi ad Iva
ordinaria e dello 0,91% per quelli su cui grava l'aliquota del 10%: i primi pesano
per il 51% circa sul paniere dei prezzi al consumo, mentre i secondi pesano per
circa il 29%: complessivamente, quindi, - ha detto il presidente dell'Istat -
la manovra interessera' prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della
spesa per consumi''.
Piu' in dettaglio, ha spiegato Giovannini,
''il previsto incremento riguarda per intero le divisioni di spesa delle
Bevande alcoliche e tabacchi e dell'abbigliamento e calzature, mentre ha
un'incidenza superiore al 95% per quanto riguarda i trasporti, le comunicazioni
e i servizi ricettivi e di ristorazione''.
fch/cam/rob
C. Conti, ''sgravio concentrato su famiglie''
Ma rischio aumento Imu e tariffe locali
ultimo
aggiornamento: 23 ottobre, ore 14:16
Roma, 23 ott.
(Adnkronos) - La politica di bilancio, con la legge di stabilità, ''appare
nuovamente orientata, dopo anni, verso l'alleggerimento del carico fiscale. Lo
sgravio è concentrato sulle famiglie'' che negli ultimi 5 anni ''hanno visto il
proprio potere d'acquisto ridursi di oltre il 5%''. Lo afferma il presidente
della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nell'audizione alle commissioni
Bilancio di Camera e Senato.
La manovra fiscale
interessa prevalentemente le famiglie, prosegue, sulle quali nel 2013 si
concentra il 100% degli sgravi e il 57% degli inasprimenti impositivi.
L'imposta principalmente coinvolta dagli interventi è l'Irpef (con il 62,5%
delle riduzioni di prelievo e il 42,1% degli aumenti, sempre nel 2013).
La legge di
stabilità potrebbe però generare ulteriori aumenti impositivi, come l'Imu e le
tariffe, che ''le amministrazioni locali potrebbero deliberare per 'compensare'
gli ulteriori tagli di spesa o i nuovi aggravi derivanti dal disegno di legge''
afferma Giampaolino.
Gli interventi
Irpef, prosegue la magistratura contabile, sono ''sfavorevoli per i
contribuenti collocati nelle più basse classi di reddito complessivo: 20
milioni di soggetti, fino a 15mila euro. Il taglio delle aliquote Irpef, che
non tocca i 10 milioni di incapienti, avrebbe ''risultati limitati'' anche per
i restanti 10 milioni, mentre ''l'aumento delle aliquote Iva inciderebbe in
misura significativa''.
Avendo riguardo al
2013, la scelta 'più Iva/meno Irpef', ricorda Giampaolino, si basa su importi
pressoché equivalenti (poco più di 5,4 miliardi) ''frutto, da un lato, della
riduzione delle prime due aliquote Irpef e della detassazione del salario di
produttività e, dall'altro, della riduzione di un solo punto delle aliquote Iva
rispetto alla legislazione vigente e dell'introduzione della franchigia per
spese detraibili e deducibili e del tetto alle spese detraibili''.
Dovrebbe risultare
invece positivo il saldo Irpef per i 15 milioni di contribuenti che, afferma
Giampaolino, dichiarano un reddito medio-basso (da 15.000 a 29.000 euro). Gli
sgravi derivanti dal taglio alle aliquote Irpef ''dovrebbero essere in grado di
assorbire sia i nuovi limiti agli oneri deducibili e, soprattutto per tale
tipologia di contribuenti, agli oneri detraibili; sia il maggiore carico
fiscale determinato dall'aumento dell'Iva''.
Inoltre, ''al di là
dei suoi potenziali effetti sulla domanda di consumo, la riduzione delle
aliquote Irpef può aprire spazi per un recupero della competitività'' afferma
il presidente della Corte dei Conti. La decisione di intervenire su Irpef e Iva
''produce effetti diretti meno espansivi sul reddito disponibile delle famiglie
ma va apprezzata perché muove in direzione di una struttura impositiva
caratterizzata da un minor peso della tassazione sui redditi rispetto a quella
sugli scambi''.
Tra provvedimenti di
sgravio fiscale e interventi di inasprimento di imposte e tasse, le entrate
movimentate dalla legge di stabilità ''si commisurano, complessivamente, a
oltre 15 miliardi nel 2013, mentre superano i 40 miliardi nel triennio''
afferma Giampaolino.
La manovra, dal lato
delle entrate, dovrebbe produrre uno sgravio netto ''commisurato a poco più di
2,3 miliardi nel 2013 e a oltre 3,7 miliardi nel triennio 2013-2015'', spiega
la magistratura contabile. Si tratta di un effetto finale che, a sua volta,
''discende da alcuni importanti provvedimenti di riduzione delle imposte, solo
in parte compensati da misure di aggravio fiscale'', dice Giampaolino. ''La
manovra complessiva sulle entrate, infatti, riguarda ben 17 tipologie di
intervento''.
A tre sole misure va
riferita la prevista riduzione di prelievo: parziale sterilizzazione
dell'aumento dell'Iva, riduzione delle prime due aliquote Irpef e detassazione
del salario di produttività. Le maggiori entrate, invece, sono riferite
principalmente alla franchigia sulle spese deducibili e detraibili ai fini
Irpef, alla stabilizzazione dell'incremento delle accise sui carburanti e
all'introduzione della 'Tobin tax'.
Legge Stabilita': C.Conti, su famiglie 100%
sgravi e 57% inasprimenti
23 Ottobre 2012 -
14:45
(ASCA) - Roma, 23 ott - ''La manovra fiscale
interessa, prevalentemente, le famiglie, sulle quali nel 2013 si concentra il
100% degli sgravi e il 57% degli inasprimenti impositivi''. Cosi' il presidente
della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in audizione alle Commissioni
Bilancio di Camera e Senato sulla legge di Stabilita', sottolinea che
''l'imposta principalmente coinvolta dagli interventi e' l'Irpef (con il 62,5%
delle riduzioni di prelievo e il 42,1% degli aumenti nel 2013)'', mentre per
quanto riguarda l'Iva ''l'aumento di un punto delle aliquote ordinaria e
intermedia costituisce uno sgravio (cioe' un piu' contenuto aumento) se
misurato rispetto al quadro 'tendenziale' gia' definito alla luce dei
provvedimenti varati nella seconda meta' del 2011''.
Il presidente ha poi ricordato che ''la
manovra dal lato delle entrate dovrebbe produrre uno sgravio netto commisurato
a poco piu' di 2,3 miliardi nel 2013 e a oltre 3,7 miliardi nel triennio
2013-2015''.
fch/cam
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