martedì 23 ottobre 2012

(2) XXIII.X.MMXII/ Forse ho capito una cosa: i comuni metteranno le tasse per pagare lo stipendio dei loro dipendenti, come la Provincia dei provinciali, la Regione dei regionali e delle comunita’ montane marine e collinari, ed aziende partecipate.===(ASCA) - Roma, 23 ott - L'aumento delle aliquote Iva previsto dalla legge di stabilita' ''interessera' prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi''.

Legge stabilita': Corte Conti, rischio aumento tasse da enti locali
Legge stabilita': Istat, aumento Iva interessa 80% dei consumi
C. Conti, ''sgravio concentrato su famiglie'' Ma rischio aumento Imu e tariffe locali
Legge Stabilita': C.Conti, su famiglie 100% sgravi e 57% inasprimenti

Legge stabilita': Corte Conti, rischio aumento tasse da enti locali
23 Ottobre 2012 - 13:41
 (ASCA) - Roma, 23 ott - La Corte dei Conti segnala il ''rischio dell'emersione di ulteriori aumenti impositivi generati dallo stesso ddl Stabilita'. E' il caso, in particolare di inasprimenti (Imu, tariffe) che le amministrazioni locali potrebbero deliberare per compensare gli ulteriori tagli di spesa o i nuovi aggravi derivanti dal ddl''.
 E' quanto ha evidenziato il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul ddl di Stabilita', che segnala inoltre il rischio di ''un deterioramento della tax compliance sia in conseguenza del depotenziamento del contrasto d'interessi prodotto dai tagli a detrazioni e deduzioni di spese in settori ad elevato rischio di evasione, sia per le ricadute negative che la deroga ai principi dello Statuto del contribuente potrebbe produrre sulla trasparenza e sulla lealta' nel rapporto fisco-contribuente''.
fch/cam/ss

Legge stabilita': Istat, aumento Iva interessa 80% dei consumi
23 Ottobre 2012 - 12:21
 (ASCA) - Roma, 23 ott - L'aumento delle aliquote Iva previsto dalla legge di stabilita' ''interessera' prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi''. Lo ha detto il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, in audizione alle Commissioni di Bilancio di Camera e Senato sul ddl stabilita'.
 Il presidente ha spiegato che ''nell'ipotesi di un completo e immediato trasferimento sui prezzi al consumo dell'aumento delle aliquote Iva previsto nel disegno di legge, l'impatto teorico sui singoli prezzi dei prodotti sarebbe pari allo 0,83% per i beni e servizi ad Iva ordinaria e dello 0,91% per quelli su cui grava l'aliquota del 10%: i primi pesano per il 51% circa sul paniere dei prezzi al consumo, mentre i secondi pesano per circa il 29%: complessivamente, quindi, - ha detto il presidente dell'Istat - la manovra interessera' prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi''.
 Piu' in dettaglio, ha spiegato Giovannini, ''il previsto incremento riguarda per intero le divisioni di spesa delle Bevande alcoliche e tabacchi e dell'abbigliamento e calzature, mentre ha un'incidenza superiore al 95% per quanto riguarda i trasporti, le comunicazioni e i servizi ricettivi e di ristorazione''.
fch/cam/rob

C. Conti, ''sgravio concentrato su famiglie'' Ma rischio aumento Imu e tariffe locali
ultimo aggiornamento: 23 ottobre, ore 14:16
Roma, 23 ott. (Adnkronos) - La politica di bilancio, con la legge di stabilità, ''appare nuovamente orientata, dopo anni, verso l'alleggerimento del carico fiscale. Lo sgravio è concentrato sulle famiglie'' che negli ultimi 5 anni ''hanno visto il proprio potere d'acquisto ridursi di oltre il 5%''. Lo afferma il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nell'audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
La manovra fiscale interessa prevalentemente le famiglie, prosegue, sulle quali nel 2013 si concentra il 100% degli sgravi e il 57% degli inasprimenti impositivi. L'imposta principalmente coinvolta dagli interventi è l'Irpef (con il 62,5% delle riduzioni di prelievo e il 42,1% degli aumenti, sempre nel 2013).
La legge di stabilità potrebbe però generare ulteriori aumenti impositivi, come l'Imu e le tariffe, che ''le amministrazioni locali potrebbero deliberare per 'compensare' gli ulteriori tagli di spesa o i nuovi aggravi derivanti dal disegno di legge'' afferma Giampaolino.
Gli interventi Irpef, prosegue la magistratura contabile, sono ''sfavorevoli per i contribuenti collocati nelle più basse classi di reddito complessivo: 20 milioni di soggetti, fino a 15mila euro. Il taglio delle aliquote Irpef, che non tocca i 10 milioni di incapienti, avrebbe ''risultati limitati'' anche per i restanti 10 milioni, mentre ''l'aumento delle aliquote Iva inciderebbe in misura significativa''.
Avendo riguardo al 2013, la scelta 'più Iva/meno Irpef', ricorda Giampaolino, si basa su importi pressoché equivalenti (poco più di 5,4 miliardi) ''frutto, da un lato, della riduzione delle prime due aliquote Irpef e della detassazione del salario di produttività e, dall'altro, della riduzione di un solo punto delle aliquote Iva rispetto alla legislazione vigente e dell'introduzione della franchigia per spese detraibili e deducibili e del tetto alle spese detraibili''.
Dovrebbe risultare invece positivo il saldo Irpef per i 15 milioni di contribuenti che, afferma Giampaolino, dichiarano un reddito medio-basso (da 15.000 a 29.000 euro). Gli sgravi derivanti dal taglio alle aliquote Irpef ''dovrebbero essere in grado di assorbire sia i nuovi limiti agli oneri deducibili e, soprattutto per tale tipologia di contribuenti, agli oneri detraibili; sia il maggiore carico fiscale determinato dall'aumento dell'Iva''.
Inoltre, ''al di là dei suoi potenziali effetti sulla domanda di consumo, la riduzione delle aliquote Irpef può aprire spazi per un recupero della competitività'' afferma il presidente della Corte dei Conti. La decisione di intervenire su Irpef e Iva ''produce effetti diretti meno espansivi sul reddito disponibile delle famiglie ma va apprezzata perché muove in direzione di una struttura impositiva caratterizzata da un minor peso della tassazione sui redditi rispetto a quella sugli scambi''.
Tra provvedimenti di sgravio fiscale e interventi di inasprimento di imposte e tasse, le entrate movimentate dalla legge di stabilità ''si commisurano, complessivamente, a oltre 15 miliardi nel 2013, mentre superano i 40 miliardi nel triennio'' afferma Giampaolino.
La manovra, dal lato delle entrate, dovrebbe produrre uno sgravio netto ''commisurato a poco più di 2,3 miliardi nel 2013 e a oltre 3,7 miliardi nel triennio 2013-2015'', spiega la magistratura contabile. Si tratta di un effetto finale che, a sua volta, ''discende da alcuni importanti provvedimenti di riduzione delle imposte, solo in parte compensati da misure di aggravio fiscale'', dice Giampaolino. ''La manovra complessiva sulle entrate, infatti, riguarda ben 17 tipologie di intervento''.
A tre sole misure va riferita la prevista riduzione di prelievo: parziale sterilizzazione dell'aumento dell'Iva, riduzione delle prime due aliquote Irpef e detassazione del salario di produttività. Le maggiori entrate, invece, sono riferite principalmente alla franchigia sulle spese deducibili e detraibili ai fini Irpef, alla stabilizzazione dell'incremento delle accise sui carburanti e all'introduzione della 'Tobin tax'.

Legge Stabilita': C.Conti, su famiglie 100% sgravi e 57% inasprimenti
23 Ottobre 2012 - 14:45
 (ASCA) - Roma, 23 ott - ''La manovra fiscale interessa, prevalentemente, le famiglie, sulle quali nel 2013 si concentra il 100% degli sgravi e il 57% degli inasprimenti impositivi''. Cosi' il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla legge di Stabilita', sottolinea che ''l'imposta principalmente coinvolta dagli interventi e' l'Irpef (con il 62,5% delle riduzioni di prelievo e il 42,1% degli aumenti nel 2013)'', mentre per quanto riguarda l'Iva ''l'aumento di un punto delle aliquote ordinaria e intermedia costituisce uno sgravio (cioe' un piu' contenuto aumento) se misurato rispetto al quadro 'tendenziale' gia' definito alla luce dei provvedimenti varati nella seconda meta' del 2011''.
 Il presidente ha poi ricordato che ''la manovra dal lato delle entrate dovrebbe produrre uno sgravio netto commisurato a poco piu' di 2,3 miliardi nel 2013 e a oltre 3,7 miliardi nel triennio 2013-2015''.
fch/cam



Nessun commento: