Federalismo Fiscale, la Corte dei conti boccia l’Imu: “Penalizzati i redditi bassi”. La nuova imposta comunale prevista dalla riforma federalista, per la maggior parte basata sul possesso, rischia di penalizzare alcuni contribuenti, in particolare quelli a basso reddito con immobili a disposizione. Per finanziare i comuni sarebbe stato meglio prevedere una sorta di Service Tax. Inoltre, per la cedolare secca sugli affitti, che il governo punta a proporre dal 2011, sarebbe preferibile l’introduzione con la riforma fiscale complessiva. Ad affermarlo è il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nel corso di un’audizione alla Camera sul Federalismo Fiscale.
NUOVA IMU, RISCHIO AGGRAVI: ”Per quanto riguarda l’imposta municipale sul possesso – ha detto Giampaolino – sembrano permanere diverse tipologie di problemi”. ”Sono da considerare – ha rilevato – i problemi di equità che si pongono con il nuovo sistema. Se, come sembra, l’aliquota IMUP (la nuova imposta municipale sul possesso) sarà stabilita sui livelli più elevati della somma dell’aliquota implicita Irpef e dell’Ici per i soggetti a basso reddito con immobili a disposizione o ceduti ad altro titolo, vi potrà essere un aggravamento del carico fiscale. Inoltre per evitare problemi di applicazione sarà necessario pervenire ad una univoca definizione di abitazione principale ai fini di Irpef e Ici. Nell’attuale normativa la definizione prevista nel caso dell’Ici è più estensiva”.
MEGLIO SERVICE TAX: Per evitare sperequazione tra i vari territori meglio tornare a un’ipotesi di una imposta comunale sui servizi. ”Andrebbe verificata – sottolinea infatti Giampaolino – la concreta realizzabilità del modello proposto di fisco municipale anche attraverso il recupero di ipotesi di tassazione, per esempio la service tax, maggiormente in grado di far corrispondere l’onere della contribuzione agli effettivi beneficiari dei servizi locali”.
CEDOLARE CON RIFORMA: L’introduzione della cedolare secca sugli affitti, prevista nel decreto attuativo del federalismo fiscale sul fisco municipale, andrebbe inserita – secondo la Corte dei Conti – in un quadro generale di riforma fiscale. ”Non si può non osservare – ha detto – come con l’introduzione della cedolare secca si operi una ulteriore riduzione della base imponibile soggetta a tassazione progressiva che verrebbe ricondotta essenzialmente al solo reddito da lavoro. Una evoluzione di cui sarebbe forse più opportuno valutare le implicazioni all’interno di un più organico disegno di riforma della fiscalità generale”.
RISCHIO EVASIONE SU CASA: ”La differenza di trattamento fiscale tra le prime e le seconde case – ha detto Giampaolino – e l’incremento del prelievo previsto con l’Imu, come già accaduto in occasione dell’abolizione dell’Ici sulla prima casa, potrebbe accentuare il ricorso a forme di elusione attraverso la costituzione di nuclei familiari fittizi allo scopo di poter dichiarare come prima casa un’abitazione a disposizione. Anche per contrastare tale fenomeno – suggerisce la Corte – andrebbe adottata una formulazione piu’ adeguata di abitazione principale rispetto a quanto previsto dal decreto”.
La moglie difende il boss di Is Mirrionis "Mio marito non è un assassino". “Ai familiari di Mariano Deidda e Diego Porcedda dico una cosa: i loro cari, uccisi nell'aprile del 1991, non possono avere pace. In carcere non c'è il loro assassino. Mio marito è innocente”. Pierangela Argiolas ha 52 anni. È la moglie di Riccardo Piras, in cella per il duplice omicidio degli olandesi . Il volto segnato da un'esistenza difficile. Tanta povertà, una figlia morta a undici anni dopo lunga malattia e un processo con condanna all'ergastolo a suo marito che l'angoscia da diciannove anni. «Moglie del boss della banda di Is Mirrionis? Ma se davvero fosse così, secondo lei, vivrei in una casa comunale a Monserrato, riceverei un sussidio di povertà, andrei a lavorare come collaboratrice familiare?” Nella piccola casa comunale vivono in cinque: lei, due figlie, un figlio (che dall'arresto del padre non si è mai ripreso) e l'adorato nipote. Fino a qualche anno fa abitavano in un rudere, sempre a Monserrato. “Ci pioveva dentro. E quella sarebbe stata la residenza di un boss?”
Anche questa stazione MM di Napoli è spesa culturale? di Pierluigi Magnaschi. In un momento in cui tutti i mantenuti di regime (e anche molti veri artisti, intendiamoci, che però sono meno numerosi) si lamentano per i tagli di carattere culturale inevitabilmente fatti con l'ultima Finanziaria, bisognerebbe cominciare a guardare dentro le cifre formalmente dedicate alla cultura per discriminare, come invitava a fare anche il Vangelo, il grano dal loglio, cioè le spese che promuovono sul serio la cultura da quelle che invece sono destinate allo spreco e alla alimentazione di fameliche e insaziabili clientele. Napoli, ad esempio, la città che, per mancanza di risorse, dicono, non riesce nemmeno a smaltire i rifiuti soldi urbani (che è l'abc di qualsiasi amministrazione civica) è già stata messa nel mirino della Unione europea perché l'allora governatore della Campania, il pd Antonio Bassolino, aveva utilizzato 720 milioni di fondi europei destinati alla sviluppo della Regione per pagare il concerto di Elton John che, in qualsiasi paese dignitoso (e normale) del mondo, sarebbe pagato dal pubblico che ha deciso di ascoltarlo. La Ue, nel denunciare l'abuso, ha iniziato un provvedimento per far pagare a Bassolino l'indebito uso di questi fondi comunitari. Ipotesi, questa, intendiamoci bene, che non si verificherà mai. Se i soldi sottratti fossero stati dello Stato italiano non sarebbe nemmeno stato né denunciato il fatto né iniziato il provvedimento di recupero. Adesso, come se quel che già si sa non bastasse, si apprende che la stazione del campus universitario della metropolitana napoletana (che procede con il passo di una tartaruga) realizzata dall'artista anglo-indiano Anish Kapoor e dall'architetto italo-spagnola Amanda Levete (un tempo andavano di moda i doppi cognomi, adesso contano solo le doppie nazionalità) è costata 100 milioni di euro. In tempi di austerità non è un bazzecola. La forma della stazione poi è, perlomeno, stravagante. I due progettisti dicono che essa è a forma di un paio di labbra. I maligni invece ci vedono qualcosa d'altro. I più sofisticati dicono che assomiglia molto all'Origine du monde, il celebre e imbarazzante dipinto di Gustave Courbet che, non a caso, è stato nascosto per decenni dietro un'anta mentre la Napoli indebitata esibisce questa stazione en plein air.
Rifiuti: lo Stato chiede uno sconto ai creditori. di Toni Mira. Quanti devono avere ancora soldi per l'emergenza rifiuti in Campania? Non si sa. E allora, creditori delle varie gestioni commissariali, dal 1994 al 31 dicembre 2009, fatevi avanti e mettetevi in fila. Ma attenzione, sarete pagati solo, e quando, ci saranno fondi. E se concederete uno sconto sarà ancora meglio. È, in sostanza, l'incredibile contenuto di un provvedimento comparso sull'ultima Gazzetta ufficiale a cura della Presidenza del Consiglio-Dipartimento della Protezione civile-Unità stralcio. Il titolo è "Avviso pubblico per la formazione della massa passiva di cui al Decreto legge 30 dicembre 2009, n.195". Si tratta del decreto che chiudeva, sulla carta, l'emergenza rifiuti, passando le competenze agli enti territoriali ma mantenendo alla Protezione civile la soluzione delle vecchie questioni. In particolare i debiti (la "massa passiva", appunto). Questione delicata e ad alto rischio. Forse per questo si sta tardando a risolverla. Il decreto prevedeva, infatti, che entro sette giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, fosse emanato dal Presidente del Consiglio un decreto per l'istituzione dell'Unità stralcio e dell'Unità operativa per la chiusura dell'emergenza rifiuti. In realtà il decreto arriva solo il 13 gennaio 2010. Ma non basta. Perché lo stesso decreto prevedeva che entro 30 giorni dalla costituzione dell'Unità stralcio dovesse essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l'avviso per la formazione della massa passiva. Che, invece, è comparso solo lo scorso 7 dicembre, dopo ben 11 mesi, più di dieci volte il tempo previsto. Andiamo con ordine.
Chi sono i creditori? Lo spiega l'articolo 2 dell'avviso. Si tratta, delle «persone fisiche e giuridiche che vantino crediti direttamente nei confronti delle gestioni commissariali istituite per il superamento dell'emergenza rifiuti nella regione Campania dall'11 febbraio 1994 al 31 dicembre 2009». Tutti i 15 anni dell'"emergenza monnezza". E si elencano, in tal senso, due decreti legge e sette ordinanze del Presidente del Consiglio. Quanti saranno i creditori? Questione spinosa anche perché, come detto, non è chiaro a quanto ammontino i debiti. Nella prima relazione al Parlamento, nel marzo 2009, l'allora sottosegretario Guido Bertolaso avanzò la cifra, relativa però solo ai contenziosi aperti, di un miliardo e 690 milioni di euro, eredità delle precedenti gestioni commissariali. Nel luglio seguente, rispondendo ad un'interrogazione del pd Ermete Realacci, scese ad "appena" 750 milioni (ma «al netto delle cause di valore indeterminato e degli interessi»), ai quali andavano aggiunti altri 300 del contenzioso con Fibe per il termovalorizzatore di Acerra. Ora, evidentemente per fare chiarezza, arriva l'avviso.
Ma ci saranno soldi per tutti? La Protezione civile mette subito le mani avanti. All'articolo 6 si legge, infatti, che «il pagamento dei debiti inseriti nei piani di estinzione delle passività avverrà, previa comunicazione degli stessi piani al Ministero dell'Economia e delle Finanze, gradualmente entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili». In altre parole se Tremonti aprirà il borsellino, visto che attualmente l'Unità stralcio non dispone di fondi (ha un credito di circa 150 milioni nei confronti dei comuni ma chissà quando potrà incassarlo...). E allora ecco arrivare una possibile soluzione. L'articolo 7 prevede, infatti, che «coloro che hanno prodotto istanza di ammissione alla massa passiva...possono comunicare all'Unità stralcio...la propria disponibilità a concludere atti transattivi relativamente al credito vantato».
In altre parole si chiede uno "sconticino". Ma basterà? Per capirlo bisognerà aspettare metà febbraio quando scadranno i 60 giorni concessi dall'avviso per presentare le istanze di ammissione alla massa passiva.Vittorio Emanuele, la statua trasloca a piazza Bovio. NAPOLI. Ieri sera operazioni di trasferimento della statua equestre di Vittorio Emanuele II. La scultura in bronzo, del peso di oltre 8 tonnellate, tirata a lucido per l'occasione, è stata imbragata e, su una piattaforma trainata da un tir, da piazza Municipio a piazza Bovio. Squadre di tecnici hanno provveduto a sollevare i cavi di alimentazione dei sistemi di illuminazione e della linea tranviaria lungo via Marina. Scortata da pattuglie della polizia municipale questo il tragitto: piazza Municipio, varco dell'Immacolatella Vecchia, piazza Bovio.
RISI: TREMONTI, FINITA ETA' DEL 'DEFICIT-SPENDING'. (ASCA) - Roma, 10 dic - ''E' finita l'eta' storica del deficit-spending''. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nell'audizione alla Camera insieme al Commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn. ''In Europa - ha aggiunto - non c'e' la tendenza a fare spesa pubblica per avere consenso politico''.
Noi Meridionali: “Fini, Casini e Lombardo sono contro il Sud”. Giudizio pesante di Noi Meridionali, movimento che riunisce oltre 30 associazioni del Mezzogiorno, sui Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Raffaele Lombardo. Secondo Enzo Maiorana, presidente di Noi Meridionali, i tre leader politici, “che per motivi di potere personale si propongono la caduta del governo, stanno perseguendo una politica antimeridionalista, uccidendo la speranza dei cittadini del Sud”. Il movimento, invece, esprime un giudizio positivo nei confronti del Piano per il Sud, di recente approvato dal Consiglio dei Ministri. I suoi effetti sul Mezzogiorno d’Italia saranno al centro di una conferenza organizzata dal movimento domani a Napoli. “Ormai – spiega Maiorana – siamo una realta’ elettorale: le varie associazioni che hanno aderito al nostro progetto rappresentano in Calabria il 6,7% dell’elettorato (dato riferito alle ultime regionali)”. ”Esprimiamo apprezzamento – aggiunge Maiorana – per le politiche portate avanti in questi giorni dal governo Berlusconi. Pur essendo stati fino ad oggi critici verso Palazzo Chigi, non possiamo non considerare favorevolmente quanto fatto in questi giorni in favore dei meridionali, con il Piano per il Sud approvato dal Consiglio dei ministri”.
asterisco.
Abbiate pazienza, stavamo scarsi. A pazzi, deficenti, delusi, furbetti, coglioni e sprovveduti. Ma forse non lo sono, secondo la Legge di quel paese sulle montagne del Mezzogiorno, che recita: Ogni cinque fessi nasce un dritto.
La prova? Eccola:
Ue, crescita Italia pre-crisi entro 2012 (ANSA)-ROMA, 10 DIC- La crescita dell'economia italiana dovrebbe tornare ai ritmi pre-crisi entro il 2012. Cosi' il commissario Ue agli Affari economici Rehn. 'L'Italia - ha detto durante un'audizione alla Camera - ha affrontato relativamente bene la crisi, mantenendo una posizione fiscale prudente per prevenire eventuali percezioni dei mercati rispetto al rischio Italia'. Per Rehn il Paese non ha bisogno di una manovra aggiuntiva, 'ne' adesso ne' nell'esercizio successivo', se crescita ed entrate vanno come previsto.
Chi lo capisce e' bravo, come Feltri:
“Vorrei Saviano al Giornale”. ”Saviano è un fenomeno mediatico importante, ha dimostrato anche un notevole talento d’attore. Tra libri, film e tv è diventato la gallina dalle uova d’oro. Se ci fosse la possibilità lo farei scrivere sul mio quotidiano. Mi piacciono tutti quelli bravi che portano lettori. Faccio un prodotto: se c’è chi me lo fa vendere meglio, ben venga”. Vittorio Feltri, direttore editoriale del Giornale, rompe per la prima volta il silenzio deciso dall’Ordine dei giornalisti con una lunga intervista pubblicata sul nuovo numero del mensile free press Pocket. Feltri parla anche del boom di ascolti del Tg de La7 (”Nessuna sorpresa. Mentana è il miglior giornalista televisivo che abbiamo in Italia”), dice che ”con l’eccezione di Vespa che è equidistante, tutti gli altri talk show politici sono smaccatamente di sinistra”, quanto a Santoro, ”trasformato in martire dalla maggioranza, aggiunge: ”Il centrodestra è spesso gestito, nei suoi gangli vitali, da perfetti idioti”.
Sicuro.
grecanico
Fonti:
Nessun commento:
Posta un commento