1. Giappone: Moody's taglia outlook a negative da stable, rating Aa2.
2. Fondi per la Puglia. E’ pace a bari tra Fitto e Vendola.
3. Gioco di squadra tra Fitto e Vendola per i soldi europei.
4. Corte Conti, Corruzione e frodi patologie che affliggono P.A.
5. Transport networks concentrated around economic hubs
6. Istat: a febbraio in crescita fiducia consumatori.
7. Sanità nel mirino della Corte dei Conti.
8. Sondaggio: «A Milano si vive peggio».
9. Libia, Gas verso Italia rallenta, allertato Comitato emergenza.
1. Giappone: Moody's taglia outlook a negative da stable, rating Aa2. Finanzaonline.com - 22.2.11/07:45. Il Giappone finisce sotto la scure di Moody's. L'agenzia internazionale dei rating ha tagliato oggi l'outlook sul governo del Paese nipponico portandolo a "negative" dal precedente "stable", confermando il giudizio Aa2. La mossa è dettata dalle "crescenti preoccupazioni che le politiche economiche e fiscali non siano sufficientemente forti da portare a una riduzione del deficit pubblico e contenere l'inesorabile aumento del debito, che già ora è oltre i livelli di altre economie avanzate".
2. Fondi per la Puglia. E’ pace a bari tra Fitto e Vendola. BARI – «Se piange il Sud, non ride il governo centrale e allora insieme dobbiamo, indipendentemente dalla lotta politica che continueremo a fare, concentrarci sulla difesa del sistema Paese e su quella del Sud davanti a Bruxelles che è un giudice particolarmente severo». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, incontrando oggi a Bari il Ministro dei Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, Raffaele Fitto, nel terzo appuntamento che l'esponente del governo ha avuto con presidenti delle Regioni meridionali per fare il punto sull'utilizzazione dei fondi Fas 2000-2006, sullo stato di attuazione dei programmi comunitari Fesr e Fse 2007-2010 e sull'effettiva possibilità di conseguire entro il 31 dicembre 2011 gli obiettivi di spesa.
«Ci vuole senso di responsabilità e così – ha spiegato Vendola – lasciamo la polemica politica fuori dalla porta perchè davanti abbiamo Bruxelles». «A Bruxelles – ha continuato – non possiamo presentarci come in quei talk show dove tutti gridano e si insultano. La polemica politica deve raffreddarsi davanti al bisogno di presentarsi come sistema Paese ai prossimi importantissimi appuntamenti, altrimenti è il Paese che perde drammaticamente. Ci sono tante cose che ci dividono (il giudizio sul Piano per il Sud e le politiche in genere fatte in questi anni) ma il punto oggi per noi è compiere una ricognizione approfondita di tutti i portafogli fondamentali». «Non soltanto – ha continuato Vendola - dobbiamo ottimizzare i nostri comportamenti (sul vecchio e sul nuovo portafoglio con le risorse per gli investimenti) ma dobbiamo capire come spendiamo al meglio e farlo in collaborazione con il governo nazionale, perchè se ci presentiamo davanti all’Europa divisi è il sistema paese che prende botte considerevoli, ed è un lusso che non ci possiamo permettere».
E FITTO: CONCENTRIAMOCI SULLE STATEGIE
«Concentrare le risorse su pochi progetti ma strategici». È questa la strada da seguire per le Regioni del Mezzogiorno indicata a Bari dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, che ha incontrato nel palazzo della Regione, il presidente pugliese, Nichi Vendola, nell’ ambito degli incontri con le Regioni meridionali sul piano nazionale per il Sud. «Abbiamo avviato una fase di ricognizione e di confronto - ha ricordato Fitto – con le Regioni. Questo è il terzo incontro, dopo la Calabria e la Campania. Oggi pomeriggio proseguirò in Basilicata e poi con le altre Regioni per chiudere una fase che è quella della programmazione del Fas precedente, ancora in corso, e che ha in Puglia un livello di spesa del 52%».
Secondo Fitto, lo stesso Fas della Puglia prevede scelte sulle quali «è necessario condividere gli obiettivi». Per quanto riguarda la Puglia e il suo Fas, il disimpegno calcolato è di 151 milioni di euro: «Poichè questa è una cifra che fa riferimento a risorse Fas – ha assicurato Fitto – noi lavoreremo per riprogrammarle nell’interesse della Regione, coprendo quindi gli interventi ma nello stesso tempo valutando le criticità. Questa è l’intesa raggiunta con la Regione». Per quanto riguarda le risorse europee, secondo Fitto, «c'è un livello di criticità molto importante che non riguarda solo la Puglia ma tutte le Regioni. Per la Puglia – ha detto - dobbiamo spendere oltre un miliardo e 200 milioni entro il 31 dicembre di quest’anno e al momento ne sono stati spesi più di 400 milioni. Quindi ci sono oltre 800 milioni di euro, la parte restante, che rappresentano una cifra importante per la quale c'è il rischio serio di disimpegno delle risorse». Su questo problema il governo – ha reso noto Fitto – attiverà un coordinamento con tutte le Regioni «per cercare di accelerare la spesa e allontanare il rischio dei disimpegni». L'idea del ministro è quella «di concentrare le risorse su grandi interventi strategici, obiettivo – ha detto – che è alla base del piano per il Sud».
Una filosofia che deve accompagnare tutta la programmazione delle risorse con «un nuovo modello di governance». «Nel Mezzogiorno d’Italia – ha detto Fitto – ci sono ingenti risorse che vengono spese con difficoltà a livello nazionale e altrettante ingenti risorse che rischiano di essere revocate a causa di una tempistica molto rigida. Lo spirito di collaborazione che è stato messo in campo dal governo fin dal mese di luglio – ha concluso Fitto – è molto importante è darà i suoi frutti». 21 Febbraio 2011
3. Gioco di squadra tra Fitto e Vendola per i soldi europei. di BEPI MARTELLOTTA. BARI - Quattro punti, quattro priorità a cui agganciare il «bene supremo» della Puglia per riaprire i cantieri e accelerare gli investimenti consentiti dalle risorse europee. Il ministro agli Affari regionali Raffaele Fitto e il presidente della Regione Nichi Vendola seppelliscono l’ascia di guerra e stringono il patto per recuperare tutte le risorse da immettere nel Piano per il Sud varato dal governo.
L’attesa giornata del vertice tra i due ex rivali, chiamati ad analizzare lo stato di avanzamento delle risorse comunitarie e nazionali, si è svolta in un clima disteso: toni pacati e, per la prima volta, una conferenza stampa a due nella quale suggellare l’intesa a lavorare, fianco a fianco, per il bene della Puglia.
Il primo dei quattro punti su cui lavorare è il vecchio Fas 2000-2006: qui la Regione, in stato di avanzamento al 52% delle risorse, è già in disimpegno di 151 milioni di euro per quest’anno e nei prossimi dieci giorni, d’intesa con Vendola, Fitto individuerà un possibile percorso per recuperarli al rush finale, trattandosi di risorse nazionali.
Il secondo punto è il nuovo Por (2007-2013): l’agenda europea detta una scadenza al 31 dicembre di quest’anno e la Puglia ha l’ob - bligo di rendicontare 1,3 miliardi; sinora è riuscita a spendere 400 milioni di euro, dunque occorrerà accelerare per i restanti 800 milioni.
Il terzo punto sono le risorse «liberate » del vecchio Por: si tratta di 1,2 miliardi impegnate dalla Regione nei cosiddetti progetti-sponda e sui quali il governo intende fare approfondimenti; il quarto punto sono le risorse del nuovo Fas, quei 3,1 miliardi rimasti «congelati» presso il Cipe dopo che la Regione aveva consegnato il suo Par (i progetti attuativi).
Su tutti i quattro punti - questo il dato emerso ieri - c’è l’impegno a fare presto, sbloccando le risorse da destinare al nuovo Piano Sud del governo e rendicontando a Bruxelles sui progetti e le relative risorse ancora non partiti. «Abbiamo avviato una fase di verifica - ha detto Fitto - che si concluderà con tutte le regioni del Sud entro la fine del mese. Sul nuovo Por, così come sulle risorse dei vecchi fondi nazionali e comunitari, intendiamo darci un nuovo modello di governance, operando con scelte forti per correggere quanto non ha funzionato sinora ed evitare il disimpegno. Con l’Ue stiamo ragionando sul post-2013, la credibilità delle Regioni e del Paese - avverte Fitto - dipende dai risultati positivi che questa verifica riuscirà a realizzare».
Il ministro ha anche sottolineato il cambio di passo nei rapporti tra Regioni e governo: «dalle diffidenze iniziali della scorsa estate - dice - siamo passati ad una fase di lavoro congiunto, prova ne è stato l’accordo raggiunto sui fondi Poin. Per questo si lavorerà, gomito a gomito, per «concentrare i progetti su pochi, grandi obiettivi strategici, che è alla base del Piano nazionale per il Sud». Fitto, per la prima volta a Bari nella sede della presidenza, evidenzia le «criticità» presenti in tutte le Regioni nelle capacità di spesa ma riconosce anche le difficoltà del governo nell’accelerare le spese dei ministeri.
E Vendola risponde ai segnali di apertura e disponibilità manifestati, dicendosi pronto ad affrontare il lavoro congiunto per evitare la «polverizzazione» delle risorse. «Abbiamo il dovere di presentarci come sistema Paese dinanzi all’Ue - dice il governatore - tenendo in disparte le divergenze e parlando con un linguaggio unitario a Bruxelles. Quando c'è la crisi non si può sprecare un euro e non si può fare la guerra politica. Il lavoro propedeutico di oggi ci predispone ad una collaborazione importante per sciogliere tutti i nodi della spesa, compresi i contenziosi giuridici che hanno bloccato i cantieri del vecchio Fas».
La soluzione per evitare la perdita di quei 151 milioni, secondo la Regione - ma il ministro si è riservato di verificare la possibilità contabile - è di sfruttare le economie per 124 milioni realizzate dai progetti e valutare, caso per caso, dov’è possibile superare le «inadempienze formalistiche» che hanno bloccato i cantieri. Quanto agli attesi 3,1 miliardi del nuovo Fas, «abbiamo già operato una scrematura nel nostro Par e dalle parole del ministro - dice Vendola - sembra non essere tanto lontano il momento in cui si scongeleranno i fondi, che per noi sono u n’altra straordinaria riserva di ossigeno. Al centro dei miei sogni e delle mie visioni c'è l’alta capacità Bari-Napoli (la prima voce della «Puglia corsara», ovvero i progetti infrastrutturali per oltre 10 miliardi varati dalla Regione, ndr): quell’infrastruttura è più importante di qualunque altra - dice Vendola - perché può cambiare la storia economica ed ambientale di tutta l’Italia».
In coda, l’imbuto creato dai vincoli del Patto di Stabilità, che obbliga la Regione a spendere entro un certo tetto pena le sanzioni, com’è accaduto quest’anno, dei piani di rientro. Il ministro garantisce sulla maggiore flessibilità delle regole sancite dall’emendamento al «Milleproroghe» in via di approvazione alle Camere. Per ora, lascia intendere, di più non si può fare perché «sul tema ci sono sensibilità diverse» anche in sede Ue.
4. Corte Conti, Corruzione e frodi patologie che affliggono P.A. Ristuccia: Opinione pubblica chiede forti interventi. Fonte: © TM News - Pubblicata il 22/02/2011. ROMA - La corruzione e le frodi sono "patologie che continuano ad affliggere la pubblica amministrazione". E' l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2011. La corruzione e la frode, ha affermato il procuratore generale della magistratura contabile Mario Ristuccia, sono "patologie costituite da fenomeni delittuosi che continuano ad affliggere la pubblica amministrazione, soprattutto in materia di aiuti e contributi nazionali e dell'Unione Europea". Sulla corruzione, ha sottolineato, "non sono stati raggiunti apprezzabili segni in controtendenza".Il procuratore generale della Corte ha osservato che "una rimarchevole diminuzione delle denunce potrebbe dare conto di una certa assuefazione al fenomeno verso una vera e propria 'cultura della corruzione'" ed ha avvertito che "estesi settori della opinione pubblica chiedono al governo e al Parlamento forti e duraturi interventi perchè sia data attuazione alla norma già prevista nella finanziaria 2007 sulla confisca e il riutilizzo sociale dei patrimoni sottratti ai corrotti e l'adeguamento dei nostri codici alle leggi internazionali anticorruzione".
5. Transport networks concentrated around economic hubs - Issue number 5/2011. Inland transport regional infrastructure (EU27, NUTS2, 2009 data) The evolution of the transport network is closely linked to the general development of the economy. This is particularly true for goods transport and, to a smaller extent, for passenger transport. The EU has one of the densest transport networks in the world. This reflects a number of factors, including population density and transport demand. Transport demand is especially high in urban, industrial and other densely populated areas. The highest motorway density is found in the regions of the Netherlands, Luxembourg and Belgium. The motorway network is especially concentrated in regions with urbanised areas. Eight out of the nine regions showing the most significant motorway expansion between 1990 and 2009 are located in Spain. This reflects the strong development of the motorway network in this country over the last decades. Railway network density is especially high in the regions of the Czech Republic, Belgium, Luxembourg and Germany. The highest rail density ratios are often observed in capital regions, such as Berlin, Prague, Bucharest and Madrid. Regional rail density is especially driven by the presence of economic activities such as heavy industries or seaport infrastructures.
6. Istat: a febbraio in crescita fiducia consumatori. 22 febbraio 2011. ROMA (ITALPRESS) – A febbraio – secondo l’Istat – l’indice del clima di fiducia dei consumatori e’ aumentato a 106,4 dal 105,9 del mese precedente. Il miglioramento e’ dovuto a un maggior ottimismo sul futuro della situazione economica del paese e della famiglia (l’indice del “clima futuro” sale da 90,9 a 94,7), mentre scende l’indicatore del clima corrente (da 116,7 a 115,1). Anche l’indice relativo al clima economico generale sale da 77,4 a 78,6, mentre rimangono sostanzialmente stazionarie le valutazioni sul clima personale (l’indice passa da 120,6 a 120,5). Riguardo ai prezzi, i giudizi dei consumatori sulla dinamica degli ultimi 12 mesi indicano un’accelerazione e anche le attese sull’evoluzione futura sono orientate a una risalita. Peggiorano le valutazioni dei consumatori riguardo alla situazione economica corrente del paese (il saldo scende da -98 in gennaio a -104 in febbraio), mentre recuperano lievemente quelle relative all’evoluzione nei prossimi 12 mesi (il saldo aumenta da -47 a -45). Migliorano significativamente le previsioni sulla disoccupazione, con un saldo delle risposte che scende a 72 (da 84 di gennaio).
I consumatori giudicano che la dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi dodici mesi si sia accentuata: il saldo sale, infatti, da 28 a 33. Inoltre, emergono attese di ulterior accelerazione per i prossimi dodici mesi (il saldo e’ pari a 7, rispetto a 1 di gennaio).
7. Sanità nel mirino della Corte dei Conti. ultimo aggiornamento: 22 february 2011 11:34. Roma. Nella sanità "si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattive gestioni talvolta favorite dalle carenze del sistema dei controlli". Lo sottolinea il procuratore generale della Corte dei Conti, Mario Ristuccia, nella relazione alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario.
Cattiva gestione e malaffare
La magistratura contabile ricorda che "le tipologie piu' ricorrenti delle pronunce emesse dalle sezioni regionali nel 2010 hanno riguardato, sotto vari profili, la materia delle risorse umane (irregolari trattamenti economici al personale, illegittima attivita' privata dei medici), seguite da quelle relative a danni erariali da attività contrattuali e da quelle concernenti risarcimenti a terzi per errori sanitari (ad esempio in occasione di parti ed esami amnestici)".
Il menu
Ci sono poi "danni al patrimonio (uso indebito di mobili e/o immobili), iperprescrizioni (in genere di farmaci), danni all'immagine e conferimenti irregolari di consulenze e incarichi". I magistrati contabili ricordano infine che "si sono avuti anche casi di ritardati o mancati pagamenti, opere incompiute e altre fattispecie diverse" e che "alcuni danni erariali sono stati conseguenti a reati commessi (peculato, appropriazione indebita, abuso d'ufficio, truffa etc.)". L'insieme delle pronunce, si legge ancora nella relazione di Ristuccia, "ha comportato condanne per un importo complessivo di quasi 60 milioni di euro per i giudizi di responsabilità, cui si aggiungono altre 200mila euro circa per i giudizi di conto".
Lazio maglia nera
Gli importi piu' rilevanti si sono registrati nel Lazio, seguito da Piemonte e Sicilia. Tra le tipologie esaminate: irregolari conferimenti di incarichi, irregolare gestione del personale; illegittimo utilizzo di medici, ecc. L'importo complessivo di danno erariale contestato ammonta a circa 254 milioni, in gran parte concentrato nella regione Lazio (130 milioni) e questo per "frodi nella gestione di case di cura convenzionate per irregolari erogazioni di prestazioni abilitative".
8. Sondaggio: «A Milano si vive peggio». Dalla rilevazione i più scontenti risultano i 35-54enni. Verso il voto: Pisapia al 48%, Moratti al 45. MILANO - L'ultimo sondaggio commissionato ed esaminato ieri dallo staff ristretto del comitato Pisapia (nella foto) ha allargato il cuore ai supporter del penalista. L'indagine affidata alla Coesis di Alessandro Amadori e Paolo Piazzalunga ha soprattutto un dato rilevante: il 61 per cento degli intervistati (810 persone, campione rappresentativo della popolazione residente a Milano, intervistati individualmente al telefono fra il 16 e il 17 febbraio) alla domanda aperta «secondo lei la qualità della vita a Milano nell'ultimo anno è?», ha risposto «peggiorata». I più scontenti sono nella fascia d'eta 35-54 anni e tra quelli che hanno un livello di istruzione inferiore.
Dal momento che gli intervistati rappresentano proporzionalmente gli elettori di centrodestra e centrosinistra, è evidente che tra gli insoddisfatti ci sono anche elettori dell'attuale sindaco. Chi dice che la qualità è «migliorata» è l'8 per cento, mentre il 31 per cento pensa che non sia «nè migliorata nè peggiorata». Detto questo: alla domanda sulla soddisfazione verso l'operato della giunta Moratti, il 45 promuove il sindaco.
Quanto poi alle indicazioni di voto sul candidato, Pisapia sarebbe al 48 per cento, contro il 47 della Moratti e il 5 per cento di Manfredi Palmeri, qualora venisse ufficializzata la sua candidatura per il Terzo Polo.
A fare la differenza, però, sarà il 31 per cento di lettori che si dichiara ancora indeciso. Diversa la situazione per la preferenza sulla coalizione: il 46 per cento sarebbe a favore del centrodestra (quindi, un punto sotto la Moratti), il 45 per cento voterebbe centrosinistra (tre punti meno di Pisapia) e addirittura il 9 per cento si piazzerebbe con il Terzo Polo (con soltanto un 18 per cento di indecisi). Altro dato, quello sulle priorità per Milano più sentite dagli intervistati. Anche qui, una piccola sorpresa, perché non è più il tema della sicurezza a tenere banco. Piuttosto, si chiede di «migliorare la viabilità» (39 per cento), di occuparsi di «qualità dell'ambiente» (34 per cento), di «rafforzare il trasporto pubblico urbano» e di «contribuire alla lotta all'inquinamento» (25 per cento). Il tema della sicurezza arriva solo a questo punto della classifica. Nel complesso, i rappresentanti del Comitato Pisapia, sono soddisfatti del sondaggio perché «dimostrano che la partita è apertissima». Elisabetta Soglio
9. Libia, Gas verso Italia rallenta, allertato Comitato emergenza. Costante monitoraggio della situazione. Fonte: © TM News - Pubblicata il 22/02/2011. ROMA - Il governo ha allertato il Comitato di emergenza e monitoraggio del sistema del gas. La decisione è stata assunta dal Ministero dello Sviluppo economico in seguito ai disordini in Libia che potrebbero mettere a rischio le forniture di gas e petrolio verso l'Italia.Secondo quanto si apprende sul flusso di gas in Italia dalla Libia, attraverso il gasdotto Green Stream, ci sarebbero stati dei rallentamenti e non sono esclusi possibili stop se la situazione dovesse peggiorare. Del Comitato fanno parte il ministero dello Sviluppo con la Direzione generale energia, gli operatori e l'Autorità dell'Energia.
Nessun commento:
Posta un commento