Roma, 26 gen (Il Velino) - “Si sta affermando l’idea che la soluzione del problema del debito pubblico debba venire da una patrimoniale, noi siamo in assoluto disaccordo. Noi pensiamo che invece venga dalla vendita di una parte del patrimonio pubblico, come dice Pellegrino Capaldo oggi sul Corriere della Sera e come anche il nostro centro studi aveva evidenziato: ci sono 500 miliardi, di cui 385 di immobili vendibili”.
Lo ha detto Emma Marcegaglia a margine della riunione della giunta di Confindustria. Per la Leader degli industriali si tratta di un tema “su cui lavorare. Noi - dice - saremo disponibilissimi se il governo ci contatterà o vorrà un supporto. Riteniamo questa cosa molto giusta e pensiamo sia una cosa su cui andare avanti”. Marcegalia è anche tornata sulle sue dichiarazioni di domenica scorsa che avevano sollevato forti critiche da parte di governo e maggioranza. “Lo diciamo da tempo, lo dicono tutti: il Paese ha bisogno di essere governato e ha bisogno di fare delle scelte - ha spiegato – alludendo alle telefonate avute con esponenti dell’esecutivo dopo il suo intervento in tv da Fabio Fazio nel corso del qule aveva definito “insufficienti” gli ultimi sei mesi del governo. “Tutto fa parte di un normale dibattito - ha sottolineato -. Ho detto: leggete e sentite quello che ho detto. Le mie dichiarazioni sono là e sono molto chiare. Credo che il ministro Romani, ed anche altri, abbiano capito che la mia non è una volontà di attaccare il governo. Rispondevo a delle domande ed evidenziavo un fatto evidente, che da alcuni mesi con il governo c’è un problema di questo tipo”. A chi gli ha domandato cosa preferisca tra una situazione di stallo o le elezioni, la leader degli industriali ha replicato secca: “Sono comunque due iatture”. Per quello che riguarda poi lo studio del Centro analisi di Confindustria che oggi ha evidenziato come l’Italia stenti a cavalcare la nuova crescita economica globale Marcegaglia ha evidenziato come l’economia globale a inizio 2011 stia accelerando. “Come diciamo da tempo - ha poi aggiunto - e come ha detto ieri il presidente Napolitano, c’è in questo contesto un problema di crescita in Italia, un problema che viene da lontano, viene da 15 anni in cui siamo cresciuti con un pil inferiore. È un problema che sta continuando ancora oggi nell’uscita dalla crisi”.
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