1. La Svp: decideremo con il Comune.
2. Bolzano. «Ex terroristi, ora serve la grazia».
3. Cuffaro da Rebibbia: “Ho tradito la Sicilia”.
4. Napoli. Borghezio a Napoli lancia Rivellini (Fli).
1. La Svp: decideremo con il Comune. Theiner: «L'operazione sui monumenti fascisti è solo all'inizio». BOLZANO. Non credevano nemmeno loro che avrebbero avuto così tanto dal governo. Il giorno dopo l'accordo con il ministro Sando Bondi, che dà mano libera sui monumenti fascisti, c'è euforia alla Svp. L'Obmann Richard Theiner ammette: «Abbiamo ottenuto tutto ciò che abbiamo chiesto». I lavori al monumento alla Vittoria verranno fermati in attesa del progetto di storicizzazione. Il frontone di Mussolini verrà staccato dal palazzo degli uffici finanziari in piazza Tribunale. La lista prosegue con il depotenziamento del monumento all'alpino di Brunico e le tabelle esplicative sugli ossari. Fuori dalla sede di via Brennero però c'è una tempesta politica. Pdl locale allo sbando e indignato verso il governo, con propositi di fuga di massa. Musi lunghi anche nel centrosinistra, che accusa la Svp di avere forzato la mano su un progetto di storicizzazione che meritava maggiore delicatezza.
E allora Theiner rassicura: «Il lavoro inizia ora, verranno coinvolti i Comuni». Ieri l'accordo è stato presentato in via Brennero con l'assessore Sabina Kasslatter Mur e i deputati Siegfried Brugger e Karl Zeller. Il presidente provinciale Luis Durnwalder assente perché impegnato a Bruxelles. Sabina Kasslatter Mur distingue tra le varie situazioni e dà garanzie sul monumento all'alpino di Brunico: «La soluzione andrà concordata con le istituzioni locali e le associazioni degli alpini». Theiner e i deputati spiegano così il mancato coinvolgimento di sindaco e Pd, alleato di giunta, nelle trattative: «Non c'è stato il tempo». Ma Theiner precisa: «Le nostre richieste su questo tema erano note da tempo». E aggiunge: «Il Pd è il primo a conoscere il progetto che abbiamo sui monumenti, perché avevamo presentato le nostre richieste anche al governo Prodi. Non se ne fece nulla, perché ci dissero "non si può". Il Pdl ha dimostrato più coraggio».
Il documento di Bondi è indirizzato a Durnwalder. Deciderà tutto la Provincia, anzi la Svp? Theiner smentisce: «L'accordo con Bondi è chiaro sul fatto che si cercherà una intesa con gli enti locali. Verrà quindi coinvolto il sindaco Spagnolli e i sindaci degli altri Comuni interessati». Theiner insiste sul concetto di svolta: «Ci siamo liberati del ventesimo secolo e di tutto ciò che ci ha divisi. E' un risultato che andrà a vantaggio di tutti i gruppi». La rimozione del Mussolini a cavallo è la parte di accordo che provoca più proteste, perché a Bolzano la soluzione preferita era la contestualizzazione con tabelle. Ma Theiner non lascia spiragli: «Verrà staccato e collocato altrove. E' una battaglia iniziata molti anni fa». Il progetto è la rimozione di tutto il frontone, non solo della figura di Mussolini. Perché non bastano le tabelle? «E' un edificio pubblico, ci sono uffici. Tutti devono essere liberi di entrare senza sentirsi a disagio», risponde Theiner. Che però rivendica: «Il gruppo italiano deve riconoscere che la Svp non ha mai gestito questo tema con una impostazione revanscista. Ci siamo distinti da altri partiti».
Confermati i retroscena sui protagonisti della trattativa. «Non avevano bisogno delle nostre due astensioni nella votazione sulla sfiducia a Bondi», ricordano in via Brennero. I colloqui hanno così assunto una veste più larga. Oltre ai ministri Bondi e Tremonti, interessati direttamente (Tremonti è "proprietario" degli uffici finanziari), le discussioni hanno coinvolto il capogruppo Cicchitto e il ministro Frattini. Zeller: «Non ha parlato con noi, ma sappiamo che ha coperto l'operazione».
2. Bolzano. «Ex terroristi, ora serve la grazia». 28/01/2011 13:01. Dopo l'accordo raggiunto a Roma tra il ministro Sandro Bondi e la Svp sui monumenti a Bolzano Hermann Ghar, deputato dei Popolari a Vienna, rilancia: «Ora si conceda la grazia agli ex terroristi altoatesini». Dalle pagine del quotidiano di Bolzano "Dolomiten", Gahr, che a Vienna è a capo di una commissione parlamentare che si occupa della questione altoatesina, definisce l'accordo sui monumenti "un fatto storico" ed afferma: «Occorre ora occuparsi di altri punti non ancora risolti, come quello di un provvedimento di clemenza per i combattenti per la libertà sudtirolesi condannati in contumacia».
3. Cuffaro da Rebibbia: “Ho tradito la Sicilia”. 28 gennaio 2011 - “Non mi sento tradito dalla Sicilia, semmai sono io ad avere tradito la Sicilia“. Giancarlo Mazzuca, parlamentare del Pdl, ha fatto visita in cella a Rebibbia all’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro. Sono sue queste parole, quelle di “un cinquantenne ingrigito“, come lo definisce Mazzuca in un suo intervento sul nuovo numero del settimanale Panorama in edicola oggi, “con qualche chilo in meno addosso, bluejeans e maglione grigio”.
“Certo non mi aspettavo sette anni di prigione“, gli avrebbe detto Cuffaro. “Sono trattato benissimo”. La visita di Mazzuca è avvenuta prima del trasferimento dell’ex senatore Udc in una cella con altri due detenuti. Nonostante i carcerati siano quasi tutti extracomunitari, sanno già chi è: lo chiamano “presidente”.
“Dorme solo due ore a notte, ha tanto tempo per meditare e, lo confessa, per piangere“, dice il deputato che gli chiede se si sente pentito per qualche errore commesso da governatore: “Vedevo tutti e parlavo con tutti“, la replica.
Infine due piccole confessioni riferite dal parlamentare: “se tornasse a nascere, rifarebbe di nuovo il politico” e “vuole raccontare la sua disgraziata storia in un libro“.
4. Napoli. Borghezio a Napoli lancia Rivellini (Fli). «Si candidi a sindaco, gli farò da galoppino». NAPOLI - «A Napoli servono tanti Bossi locali, credo che la città abbia bisogno di un sindaco come Enzo Rivellini e se lui si candidasse, io gli farei volentieri da galoppino per la campagna elettorale».
Lo ha detto Mario Borghezio, esponente della Lega Nord ed europarlamentare, a Napoli oggi per la presentazione dell'iniziativa, in programma la prossima settimana a Bruxelles, per la proiezione del film «Benvenuti al Sud» di Alessando Siani, parlando dell'esponente campano di Fli, europarlamentare. «Non conosco le dinamiche interne del centrodestra a Napoli - ha affermato - ma qui urgono persone come Rivellini. Al momento non è ancora stato indicato il candidato e credo che potrebbe saltare fuori anche una persona terza, una figura credibile sulla quale i cittadini possano investire il loro aptrimonio di fiducia. Gli schieramenti e la coalizione vendono in secondo piano. A Napoli c'è una grande scommessa da vincere».
Rivellini come un Bossi locale? «Può essere - ha risposto Borghezio - Se lo chiamano 'il leghista di Napoli' un motivo c'è ed è per fargli un complimento». «La scelta è provare a promuovere o facce nuove o qualcuno che sia cresciuto sul territorio - ha concluso - che non abbia un interesse pesonale nè legami di alcun tipo con la malavita, ma che abbia a cuore gli interessi della città».
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