Il governatore dopo il tavolo tecnico al ministero Romani: «Faremo di Termini Imerese un caso di scuola»
PALERMO - «Siamo moderatamente ottimisti per questo accordo che vedrà sette progetti andare a coprire un numero superiore rispetto agli attuali occupati. Ho molto apprezzato il lavoro fatto dal ministro Romani. Siamo sull'unica strada percorribile che, ci auguriamo, ci porterà ad una soluzione definitiva». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo al termine del tavolo sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese, al ministero dello sviluppo economico. All'incontro erano presenti, tra gli altri, l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, rappresentanti sindacali e del Lingotto. Il ministro Romani ha spiegato che «sono stati presentati sette progetti per la riconversione di Termini Imerese, progetti arrivati dalla selezione fatta dall'advisor Invitalia tra le trentuno manifestazioni di interesse che avevamo ricevuto».
AUMENTO OCCUPAZIONE - E anche il titolare del ministero ha parlato di aumento dell'occupazione: «Gli occupati previsti a valle di questi sette progetti sono superiori, come numero, a quelli attualmente impiegati». Gli attuali occupati a Termini Imerese, ha, infatti spiegato Arcuri, «sono 1617, a cui si aggiungono 300 occupati circa nell’indotto diretto e altri 300 circa nell’indotto indiretto. La somma degli occupati dichiarati dalle sette aziende presenti nella short list è di 3 mila 340. La somma, quindi è di circa 1100 superiore agli attuali occupati».
«UN CASO CHE FARA' SCUOLA» - «C’è la volontà del governo di seguire passo passo questi progetti», ha sottolineato Romani, aggiungendo: «Ho l’impressione che potremo fare di Termini Imerese un caso di scuola su come da uno stato di crisi creare un nuovo disegno industriale, con nuovi investimenti industriali».
IL SINDACO BURRAFATO - Al vertice ha partecipato anche il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, che ha commentato: «E' stato un incontro interlocutorio ma positivo. Abbiamo nuovi importanti elementi di conoscenza: sette manifestazioni d'interesse; un investimento produttivo complessivo di un miliardo di euro di cui 184.000 euro a carico del pubblico; 3.300 occupati. Siamo fiduciosi», ha puntualizzato Burraffato, «ma riteniamo che bisogna fare presto avendo particolare attenzione alle garanzie occupazionali ed ai fabbisogni allocativi di cui necessitano le cinque manifestazioni d'interesse che non riguardano il settore automotive. Ci troviamo», ha concluso, «di fronte ad uno scenario che tenta di modificare la situazione di crisi che stiamo vivendo, un rilancio produttivo che guarda al settore dell'auto ma va anche oltre».
LA FIAT - Dal canto suo l'azienda Fiat si è detta su una posizione di «assoluta disponibilità nel mettere a disposizione le aree per le iniziative che subentreranno». Lo ha affermato il responsabile delle relazione del gruppo Fiat, Paolo Rebaudengo. «L’unica condizione», ha aggiunto, «è che si dia priorità all’occupazione dei 1.617 che attualmente lavorano nello stabilimento»
BONANNI - Intanto a Palermo, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, a margine di una manifestazione per i 60 anni del sindacato, aveva ribadito che «lo stabilimento di Termini Imerese dovrà avere un futuro». E invocato cautela: «Il sito non può essere dismesso, ma vogliamo capire se gli imprenditori vengono per prendere soldi pubblici oppure per investire il proprio know how e i propri soldi»
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