domenica 5 dicembre 2010

Spazzatura a Napoli: secondo l’UE [ci vorranno] anni per risolvere la situazione


Articolo di Economia salute e ambiente, pubblicato venerdì 26 novembre 2010 in Francia.
[Articolo originale "Ordures à Naples : des années pour régler la situation selon l'UE" di Agence France Presse - Reuters]
[Le Monde]


Il commissario europeo all’ambiente Janez Potocnik ha ricevuto venerdì 26 novembre, dagli ispettori che questa settimana si sono recati a Napoli ed in Campania, una relazione che fa pensare che occorreranno anni per risolvere la situazione. Da parte sua il capo del governo, Silvio Berlusconi, che si era recato sul posto per una riunione con le autorità locali, ha dichiarato venerdì sera: “Sono un inguaribile ottimista, ma credo che la crisi a Napoli possa essere risolta in due settimane”, mentre le strade del capoluogo campano sono ricoperte da circa 2 700 tonnellate di rifiuti.
Queste migliaia di tonnellate di rifiuti sono ammassate nelle strade della terza città d’Italia, nonostante le proteste degli abitanti e le dichiarazioni del presidente del consiglio, che afferma che il problema è risolto.

BERLUSCONI SPAVALDO DI FRONTE ALLE MINACCE EUROPEE
Dall’inizio di questa crisi, Berlusconi si è già impegnato a risolvere la crisi in pochi giorni, ma non è riuscito a mantenere le sue promesse. “Vi porto un messaggio di ottimismo poiché credo che anche stavolta riusciremo a risolvere la situazione in tempi brevi” ha dichiarato. Dichiarazioni ricche di speranza, quando venerdì la commissione europea ha ingiunto al governo di mettere in opera, per non incorrere in sanzioni economiche, un nuovo piano di smaltimento dei rifiuti in Campania.
Berlusconi ha dichiarato di aver incontrato i governatori del Piemonte e del Veneto, due regioni che si erano opposte ad accogliere i rifiuti di Napoli. “Hanno cambiato parere e non respingeranno” una richiesta d’aiuto, ha dichiarato, quando solo la Toscana fin’ora si è proposta di accettare i rifiuti della Campania. Davanti alla prefettura, dove ha avuto luogo la riunione di crisi, parecchie centinaia di manifestanti hanno protestato contro l’inattività del governo.

UN GIUDIZIO EUROPEO CHE NON HA OTTENUTO RISULTATI
“Per evitare sanzioni, è necessario che le autorità italiane adottino con urgenza un nuovo piano di gestione della spazzatura che sia conforme alle direttive europee ed assicuri la raccolta differenziata in tutta la regione”, ha ammonito il commissario europeo per l’ambiente, Janez Potocnik. L’Italia è stata bacchettata dalla Corte europea per non aver rispettato gli obblighi in materia di trattamento dei rifiuti.

“La relazione conferma che le misure necessarie per adeguarsi alla sentenza della Corte europea di giustizia [emessa nel mese] di marzo, non sono ancora state attuate” ha affermato il commissario sottolineando che la mancata di gestione dei rifiuti costituisce una minaccia sanitaria. “Ciò costringerebbe la commissione a rivolgersi di nuovo alla corte, con una probabile conseguente imposizione di sanzioni”, aggiunge in un comunicato.

ANNI PER ORGANIZZARE LA RACCOLTA
“Temo che occorrano ancora anni per creare le infrastrutture necessarie al fine di garantire in Campania una gestione appropriata dei rifiuti domestici – 7 200 tonnellate al giorno – ed evitare nuove crisi”, ha sottolineato ancora Potocnik.
In merito all’eventualità di sanzioni imposte dall’UE, Berlusconi ha dichiarato: “Ci opporremo a questa eventualità e potremo annullarla”. Il governo Berlusconi ha approvato un decreto che dovrebbe accelerare le procedure amministrative per la costruzione di centri di compostaggio ed inceneritori, firmato venerdì dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Gli inceneritori previsti in Campania saranno tre (… ). Mi preoccupano le scadenze”, ha riconosciuto il Cavaliere. “In pratica, bisognerebbe adottare il sistema di Berlusconi imprenditore e lavorare 24 ore su 24, anche di notte” ha ammesso.
Il problema della raccolta dei rifiuti nella regione più popolata d’Italia persiste da anni, causato da un insieme di inefficienze e di dispute tra le diverse autorità locali, ed è aggravato dall’influenza della mafia.
Fonte: http://italiadallestero.info/archives/10516


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