domenica 28 novembre 2010

Le preoccupazioni sul bilancio aiutano Berlusconi


Articolo di Politica interna, pubblicato martedì 16 novembre 2010 in Olanda.
[NRC Handelsblad]
Articolo originale "Zorg om budget helpt Berlusconi" di Bas Mesters.

L’Italia rischia un tracollo finanziario, come Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo. Ciò può avere conseguenze disastrose per tutti gli altri paesi dell’UE.
La caduta del premier Silvio Berlusconi sembra inevitabile ma la paura di una crisi finanziaria impedisce ai politici italiani di staccare immediatamente la spina. Prima bisogna approvare il bilancio o il Paese con il più elevato debito pubblico dell’EU verrà attaccato potrebbe finire nel mirino dei mercati finanziari.
Ora che uno degli alleati di Berlusconi è uscito dal Gabinetto di governo, l’insicurezza sulle finanze pubbliche potrebbe aumentare. Ciò potrebbe rendere l’Italia un logico nuovo bersaglio. Il Paese è alle prese con un debito pubblico superiore al 120 percento del prodotto interno lordo.
Grecia e Irlanda pagano già alti interessi sul loro debito pubblico perchè si dubita delle loro strategie e possibilità di risparmio. Anche Portogallo e Spagna sono sotto pressione. L’estensione della crisi all’Italia causerebbe in tutta l’Eurozona ulteriori problemi, oltre a quelli già esistenti.
Il fatto che l’Italia non sia ancora stata attaccata si deve in parte alle rigorose politiche di bilancio del Ministro delle Finanze Giulio Tremonti e al fatto che non abbia dovuto pompare molti soldi nelle banche. Queste ultime si sono dimostrate meno fragili perchè meno coinvolte con prodotti finanziari complessi. Una crisi di governo però indebolirebbe la presa di Tremonti sulle finanze pubbliche, cosa che può minacciare la fiducia nella situazione finanziaria. L’Italia spera di poter riposizionare un certo numero di titoli di stato prima della fine dell’anno.
La situazione politica in Italia è tesa dopo che ieri pomeriggio i ministri del partito Futuro e Libertà (FLI) hanno fatto quello che il loro leader Gianfranco Fini aveva già in precedenza annunciato. Sono usciti dal governo, perchè Berlusconi ha ignorato l’appello di Fini per una nuova coalizione di centro-destra con un nuovo programma.
I media italiani descrivono la situazione come una “precrisi”. Il Presidente Napolitano, che oggi pomeriggio inizierà le consultazioni politiche, ha ingiunto a Fini e Berlusconi di considerare che la caduta del governo potrebbe danneggiare l’Italia se prima non verrà approvato un bilancio tale da tranquillizzare l’Europa e i mercati finanziari.
Si prevede che la discussione sul bilancio in Parlamento durerà fino a metà dicembre. Berlusconi e il suo fedele alleato della Lega Nord, Umberto Bossi, vogliono che lui ottenga la fiducia e rimanga premier in Parlamento o che siano indette nuove elezioni. Vari politici di opposizione e lo stesso Fini sperano che Napolitano decida per un governo tecnico che modifichi la legge elettorale, la quale al momento favorisce i grandi partiti come quello di Berlusconi.
Berlusconi non vuole saperne di cambiare la legge elettorale. Il 74enne premier, che domina la politica già da sedici anni, ancora una volta si dà buone probabilità di vincere.
Fonte: http://italiadallestero.info/archives/10462

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