Il Consiglio dei Ministri ha approvato stamani in via definitiva il regolamento che semplifica e riordina la disciplina e le procedure di erogazione dei contributi diretti e indiretti all’editoria.
Il nuovo regolamento ”tende a premiare i giornali che arrivano effettivamente nelle edicole – spiega la nota della Presidenza del Consiglio – eliminando dal calcolo le copie vendute in blocco e quelle attraverso lo strillonaggio. Altro obiettivo, premiare le imprese giornalistiche che hanno un numero minimo di dipendenti”. Il provvedimento ”contiene altre disposizioni per favorire e tutelare l’occupazione nel settore giornalistico: le cooperative editrici potranno infatti percepire i contributi solo nel caso in cui siano composte in prevalenza da giornalisti e la maggioranza dei soci sia titolare di un rapporto di lavoro subordinato. Sono previste riduzioni fino al 20% dei contributi nel caso in cui l’impresa non utilizzi un numero minimo di giornalisti dotati di regolare contratto di lavoro”.
Per quel che riguarda l’erogazione dei contributi, ”le copie effettivamente distribuite – si sottolinea ancora – sostituiscono la tiratura quale parametro del calcolo, la distribuzione complessiva e la vendita dovranno essere certificate da una società di revisione. Il regolamento prevede infine la possibilità per le imprese di inviare le domande di contributo in via telematica, accelerando così i tempi, e misure di controllo più stringenti rispetto al passato”. ”Il varo del regolamento – conclude la nota – è arrivato stamani con l’approvazione del Consiglio dei ministri, dopo aver superato il prescritto parere del Consiglio di Stato e delle competenti commissioni parlamentari del Senato e della Camera”.
Commento, di grecanico.
Il peggio del peggio. Il governo brianzolo in trasferta a Roma ha applicato al settore Editoria la legge di Porter: innalzare barriere all'entrata del settore. Chi e' presente in edicola? Lui e quegli altri. E se proprio sei testardo, e ci tenti, ti danno un terribile colpo di macete con le „altre disposizioni per favorire e tutelare l’occupazione nel settore giornalistico“.
La liberta' di stampa, in Italia, e' stata ostacolata sin dalla notte dei tempi, ma ora si discrimina apertamente. Solo chi non vuole vedere non vede: le testate del nord saranno sempre piu' finanziate e protette.
Se volete scrivere, trovatevi un buon boss che vi sponsorizzi presso un grande gruppo padano. Com'e' sempre stato. Ma siete ideonei all'uopo?
La liberta' di stampa, in Italia, e' stata ostacolata sin dalla notte dei tempi, ma ora si discrimina apertamente. Solo chi non vuole vedere non vede: le testate del nord saranno sempre piu' finanziate e protette.
Se volete scrivere, trovatevi un buon boss che vi sponsorizzi presso un grande gruppo padano. Com'e' sempre stato. Ma siete ideonei all'uopo?
18 novembre 2010 | 13:54
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