venerdì 31 dicembre 2010

Fvg, rincari autostrade e bus finanziano la terza corsia Venezia-Trieste

Le tariffe autostradali toccheranno il 13,5 per cento. I nuovi introiti serviranno per finanziare i lavori della terza corsia della Venezia-Trieste. Rincari anche per i biglietti dei mezzi pubblici: una corsa costerà un euro e 5 centesimi.


UDINE. Con l’anno nuovo muoversi costerà di più, qualunque mezzo si scelga. Dopo l’aumento del carburante, da domani è previsto il rincaro dei pedaggi autostradali: + 3,3 % la media nazionale. Più cari anche i biglietti di autobus e treni. In Friuli Venezia Giulia la differenza la sentiranno soprattutto gli utenti dell’autostrada e per due ragioni: le tariffe di Autovie Venete, oltre a essere tra le più basse d’Italia, sono al palo da un anno visto che il protrarsi dell’iter per approvare il piano finanziario della concessionaria aveva imposto – con decreto del commissario Tondo – il blocco degli aumenti.

La seconda ragione è legata ai rincari Anas: dopo l’aumento dei costi di concessione già applicati a luglio, si prevede un nuovo salasso proprio con l’inizio dell’anno. In autostrada. Oggi viaggiare in autostrada costerà mediamente + 3,3%. Il costo a chilometro sulla tratta gestita da Autovie Venete (A 4 Trieste-Venezia, A 28, e A 23 fino a Udine sud) fino a ieri era pari a 0,047 euro ovvero il 20 per cento in meno della tariffa applicata sulla rete di Autostrade per l’Italia e addirittura la metà di quanto costano i pochi, ma preziosi, chilometri del passante di Mestre (che ricadono sotto la gestione Cav). Questo spiega per esempio perché la tariffa – l’incremento è autorizzato tenendo conto degli investimenti fatti - sulla tratta Cav scenderà (A4 Venezia Padova, Tangenziale Ovest di Mestre e Raccordo con aeroporto Marco Polo -1%; Passante di Mestre -1,18%) e quella di Autostrade sarà ritoccata di appena 1,98%. Si ferma a +1,3% il Brennero mentre l’aumento sulla tratta Brescia Padova sarà del 7 per cento, solo per citarne alcuni.

Dal primo gennaio l’incremento previsto dal piano finanziario di Autovie (diventato efficace con la firma del 23 dicembre) è dell’1 1,5 per cento. A questa percentuale va aggiunto l’adeguamento Istat mentre non sarà recuperato l’aumento che era previsto per il 2010 (+ 3,2 per cento) e che non è mai entrato in vigore. Risultato: le tariffe saliranno del 13,58 per cento. «L’autorizzazione dell’aumento – commenta l’ad di Autovie Dario Melò – se da un lato non fa piacere all’automobilista dall’altro dà grande credibilità al piano finanziario e facilita la procedura di reperimento delle risorse finanziarie necessarie a realizzare la terza corsia».
(…….)

Nessun commento: