venerdì 31 dicembre 2010

Treviso, troppi stranieri in ospedale

di Enrico Lorenzo Tidona
Treviso: «Basta con gli ospedali presi d'assalto dagli stranieri, clandestini in primis. Appronteremo al più presto una normativa interna per regolare le entrate e le prestazioni». A porre un argine alle «troppe utenze ospedaliere», soprattutto quelle per prestazioni di pronto soccorso, è l'assessore regionale al sociale Remo Sernagiotto: «Se l'immigrato non paga manderemo il conto al suo paese».


Anche Sernagiotto, quindi, presta la sua voce al coro levatosi nei confronti degli extracomunitari (in parte clandestini) che vanno al pronto soccorso senza passare dal medico di base e, alle volte, sprovvisti di tessera sanitaria, scansando infine il pagamento del ticket. Fatto grave secondo il sindaco di Castelfranco Luciano Dussin, partito alla carica dei clandestini («Niente cure agli irregolari se non in caso di urgenza») che viene seguito a ruota dal responsabile del sociale a livello regionale. «Se ci sono stranieri che non pagano spediremo la parcella al loro paese di origine - taglia corto Sernagiotto - Siamo convinti che si debba rispettare la dignità umana senza trascurare un certo rigore nelle procedure. Quindi spazio a tutte le urgenze ma controlli stretti su pagamenti e clandestini, che troppo spesso scambiano il pronto soccorso per un ambulatorio del medico di famiglia, intasando il lavoro urgente. Per questo stiamo valutando la messa in atto di un nuovo regolamento in cui verranno specificate specificatele procedure di ammissione e controllo dei pazienti. E se una persona non è in grado di certificare la sua presenza regolare qui da noi, sarà compito degli impiegati di chiamare le forze dell'ordine».  Tolleranza zero, quindi, come quella chiesta più volte dal senatore leghista Piergiorgio Stiffoni, che getta benzina sul fuoco: «Quando ci sono conti in sospeso è sempre Pantalone che paga - dichiara - per questo bisogna fare selezione all'entrata degli ospedali. E con i bilanci sanitari risicati che ci sono oggi questo concetto vale ancora più di prima. Non possiamo permetterci gente che non paga o non rispetta le procedure, è passato il tempo delle vacche grasse». Secondo Dussin a Castelfranco sono poco meno di 30.000 i ticket non pagati, parte dei quali stranieri o irregolari, mentre all'Usl 8 di Asolo nel 2010 sono stati 1.373 le prestazioni non pagate dagli stranieri, 1,6% sul totale delle circa 83.700 prestazioni effettuate. «Nessuno può essere lasciato senza cure, la garanzia e la tutela della salute sono universali e se venisse a questa sicurezza ne farebbe le spese tutta la comunità, sia i ricchi che i poveri - dichiara invece Diego Bottacin, consigliere regionale di Verso Nord e componente della commissione sanità in Regione - sappiamo di non poter provvedere con protesi odontoiatriche per tutti, ma il vero buco qui e il vuoto della politica del Carroccio, che colpisce i deboli senza riuscire a tagliere i veri sprechi della sanità». 
30 dicembre 2010
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2010/12/30/news/troppi-stranieri-in-ospedale-fermero-l-assalto-3073619 

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