domenica 6 ottobre 2013

VI.X.MMXIII – Inondati tajani.===Nova Gorica - oltrepadania est - capitale dei cantieri navali: 2.500 addetti per due terzi assorbiti dalla Fincantieri di Monfalcone.===Massimo Greco: Nel comparto cantieristico la provincia di Gorizia è per due volte capoclassifica: nell’incidenza percentuale del valore aggiunto e nell’incidenza percentuale sul totale degli occupati. (...) Una così forte e peculiare concentrazione di attività, come quella dell’area giuliana, è riscontrabile solo nella fascia alto-tirrenica, dove La Spezia e Genova presentano cifre importanti.---Bozen, oltrepadania nord: «Abbiamo sempre di più ma ciò non vuol dire che diveniamo più felici», ha proseguito l’economista Mathias Binswanger.---Trst, oltrepadania est: ''Sono convinto che Trieste debba continuare ad avere le sue acciaierie''. Così il vicepresidente della Commissione Europea e commissario all'Industria Antonio Tajani, che a Trieste ha incontrato il presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.

Affitto in nero per un fuorisede su due, evasione da 300 milioni
Nova Gorica, oltrepadania est. Valore aggiunto e lavoro: Gorizia capitale dei cantieri
Bozen, oltrepadania nord. Benessere, tra economia e sistema di valori
Trst, oltrepadania est. Siderurgia: Tajani, serve patto su Trieste
Ue: Tajani, Europa non è Cassa Mezzogiorno




Affitto in nero per un fuorisede su due, evasione da 300 milioni
15:09 05 OTT 2013
(AGI) - Roma, 5 ott. - Una mole di sommerso enorme che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro di imponibile annuo per un'imposta evasa pari a 300 milioni di euro. Con il nuovo anno accademico alle porte Cgil e Sunia diffondono i risultati dell'indagine "Affitti studenti: cari, senza regole, tutele e benefici fiscali" per denunciare le situazioni in cui versano parte di quei 600 mila studenti universitari fuori sede, e non pendolari, vittime spesso di proprietari di immobili che speculano sul diritto allo studio, aggirando il fisco e sottraendo loro circa l'80% del budget. L'organizzazione di corso d'Italia con il sindacato degli inquilini ha condotto nel mese di settembre un monitoraggio nelle principali citta' sedi di Universita' su di un campione di 2.000 'fuorisede' dal quale emerge "un quadro allarmante, fatto di ingiustizie e di illegalita'". Non solo per i 600 mila fuorisede l'affitto di un posto letto, o di una camera singola, incide sul loro badget fino all'80% ma soprattutto, come si legge nell'indagine, perche' "nel 50% dei casi il contratto e' totalmente in nero mentre nel 25% i contratti sono registrati per una cifra inferiore a quella realmente pagata". Il 30% degli intervistati, inoltre, secondo la rilevazione Cgil e Sunia, "ha dichiarato difficolta? da parte delle famiglie a sostenere le spese anche ridimensionando il bilancio e il 15% di questi sta pensando di cambiare sede per riavvicinarsi alla famiglia". Una tagliola alla quale sono sottoposti gli studenti perche' il complesso del sistema universitario, ricordano Cgil e Sunia, "offre posti letto in strutture organizzate solo per il 2% dei fuori sede, contro il 10% di Francia e Germania e il 20% di Danimarca e Svezia". (AGI) Red/Gio (Segue) Casa: Cgil-Sunia, boom affitti in nero; sommerso vale 1,5 mld (3)= (AGI) - Roma, 5 ott. - Secondo la responsabile delle Politiche abitative della Cgil Nazionale, Laura Mariani, i risultati dell'indagine "mettono in luce come per gli studenti universitari, a fronte di costi insostenibili del mercato privato, prevalenza di forme di irregolarita', illegalita' ed elusione fiscale e un quasi inesistente supporto pubblico, il diritto allo studio sia nei fatti negato perche' strettamente legato alla capacita' di sostenere i costi soprattutto abitativi". Da qui la proposta Cgil e Sunia. "E' necessario combattere questo complesso di illegalita' e irregolarita' diffusa attraverso la stipula di 'patti antievasione', dei veri accordi operativi tra Agenzia delle Entrate e Amministrazioni locali", sottolinea il segretario generale del sindacato degli inquilini, Daniele Barbieri. Dai risultati dell'indagine emerge che le citta' piu' care risultano essere Milano e Roma, soprattutto in prossimita' degli atenei privati. Nella capitale infatti per un posto letto si spende da un minimo di 300 euro a un massimo di 450, nel capoluogo lombardo invece si va dai 400 ai 500 euro. Per quanto riguarda invece le stanze singole la forbice a Roma va da un minimo di 400 a un massimo di 700, a Milano invece dai 500 ai 700. Firenze e Bologna presentano valori sostanzialmente in linea con Roma e Milano, seppur leggermente inferiori: nella prima sono piu' cari e piu' diffusi come offerta i posti letto mentre le stanze singole raggiungono anche i 650 euro, nella seconda per una camera singola si puo' arrivare a spendere anche 700 euro. In alcune citta', infine, e' frequente il fenomeno degli affitti a studenti extracomunitari (Perugia, Siena) che si traduce in un aumento del 25-30% in piu' rispetto a quelli per italiani.
   Nella maggioranza dei casi esaminati dall'indagine Cgil e Sunia, le situazioni piu' ricorrenti di affitto, ai canoni illustrati, contengono "tutta una serie di violazioni, clausole capestro e vessatorie" come contratti in assoluto nero non scritti ne' registrati, contratti di tipo libero ma non registrati senza alcun limite di canone, contratti transitori irregolari o intestati al genitore e non registrati, e altro ancora. (AGI) Red/Gio .

Nova Gorica, oltrepadania est. Valore aggiunto e lavoro: Gorizia capitale dei cantieri
Unioncamere: 2.500 addetti per due terzi assorbiti dalla Fincantieri di Monfalcone Trieste nelle prime dieci posizioni. In picchiata l’export: -40% in 5 anni
 di Massimo Greco
TRIESTE. Nel comparto cantieristico la provincia di Gorizia è per due volte capoclassifica: nell’incidenza percentuale del valore aggiunto e nell’incidenza percentuale sul totale degli occupati. Lo ha stimato Unioncamere, che ha presentato a La Spezia, in occasione degli “stati generali” camerali dedicati all’economia del mare, uno studio sulle costruzioni navali e nautiche. Ben collocata anche la provincia di Trieste, nona per valore aggiunto e settima per l’occupazione.
In termini più precisi, nell’Isontino l’incidenza del valore aggiunto cantieristico rappresenta il 3,6% del totale economico, con un dato assoluto di 121 milioni di euro. A Trieste l’incidenza percentuale dello 0,9% implica circa 66 milioni. Dal punto di vista occupazionale, nel Goriziano i 2500 addetti al comparto cantieristico, per due terzi assorbiti dallo stabilimento Fincantieri di Monfalcone, significano il 4,3% del totale. A Trieste nella navalmeccanica opera l’1,3% della forza lavoro provinciale, con 1400 addetti, oltre 800 dei quali ripartiti nelle realtà Fincantieri (direzione, passeggio Sant’Andrea, Arsenale).
Una così forte e peculiare concentrazione di attività, come quella dell’area giuliana, è riscontrabile solo nella fascia alto-tirrenica, dove La Spezia e Genova presentano cifre importanti. A La Spezia, per esempio, si parla di quasi 156 milioni di valore aggiunto e di 3mila unità lavorative, oltre un quinto delle quali operanti nel cantiere di Muggiano. Non scherza Genova con un valore aggiunto di 512 milioni e 9mila addetti: anche nel capoluogo ligure Fincantieri, con la divisione militare e con lo stabilimento di Sestri, significa il 20% dell’occupazione settoriale.
Immediatamente a sud quasi tutta la costiera toscana (Massa-Carrara, Lucca, Livorno, Grosseto) partecipa con modalità “distrettuali”. Fenomeno analogo è osservabile sul versante medio-adriatico, a cavallo tra la Romagna e le province marchigiane di Pesaro-Urbino e di Ancona.
Ma se l’analisi Unioncamere è interessante per queste chiavi di lettura geoeconomiche, d’altra parte riesce preoccupante per le cifre riportate, che riassumono una prolungata stagione critica. Unioncamere assomma tutte le attività industriali legate alla cantieristica, da cui si rileva che nel periodo 2008-2012 l’export è sceso di quasi il 40%, passando da 4,3 a 2,6 miliardi. E il 2013 non sembra aver cambiato marcia, dal momento che il semestre sigla nelle esportazioni cantieristiche una flessione del 16,5%. L’andamento negativo si riflette sulla quota mondiale dell’export navalmeccanico, dove lo “share” italiano scende da quasi il 5% del 2007 al 2,2% dell’anno passato.
Nonostante le difficoltà, lo ”shipyard” tricolore resta una voce importante del “made in Italy”: Unioncamere calcola - inserendo nel paniere un indotto molto ampio - 6,6 miliardi di valore aggiunto e 135 mila occupati. E indaga due ulteriori aspetti , legati alla costruzione navale: le tecnologie “verdi” e il militare. Sul piano della sostenibilità ambientale, oltre il 25% dell’imprenditoria cantieristica - un punto e mezzo in più rispetto alla media generale - ha investito nel triennio 2009-11 in prodotti e tecnologia “green”. La Marina militare, infine, apporta un valore aggiunto di quasi 3 miliardi, con alcune fortissime concentrazioni territoriali come La Spezia e Taranto.

Bozen, oltrepadania nord. Benessere, tra economia e sistema di valori
Oltre 300 partecipanti ieri alla Lub per il Global Forum. Girardi: «Impulsi per l’Alto Adige»
BOLZANO. Il tema «Come definire il benessere in futuro?» è stato posto al centro della quinta edizione del Global Forum Südtirol. Oltre 300 personalità del mondo economico, culturale e politico, sudtirolesi ed estere, si sono riunite ieri alla Lub di Bolzano per discutere insieme la nuova definizione del benessere. «Il Global Forum di quest’anno affronta una tematica fondamentale per la nostra società, che acquista sempre maggiore rilevanza non solo in Alto Adige ma in tutto il mondo. Perseguiamo così l’obiettivo a lungo termine del Global Forum di generare impulsi per il futuro dell’Alto Adige», così Christian Girardi, fondatore ed organizzatore del Global Forum Südtirol.
Con una relazione sulla responsabilità sociale dell’università in anni di cambiamenti sociali, il rettore della Libera università di Bolzano Walter Lorenz ha inaugurato la manifestazione: «Le persone non possono essere predestinate a frequentare l’università in virtù della loro provenienza o di privilegi formativi». «Abbiamo sempre di più ma ciò non vuol dire che diveniamo più felici», ha proseguito l’economista Mathias Binswanger. La felicità come obiettivo della politica è stata al centro dell’intervento di Tobias Pfaff, dell’università di Münster. Di tutto questo hanno infine discusso Armin Broger, membro del consiglio d’amministrazione di Esprit Group, l’imprenditore bolzanino Giovanni Podini ed il giornalista Gerhard Waldherr, reporter di brand eins – noto periodico di economia tedesco. L’incontro è stato moderato dal bolzanino Andreas Pfeifer, giornalista presso l’Orf di Vienna. Anche quest’anno il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder è stato ospite del Global Forum Südtirol ponendo in risalto nel suo discorso non solo l’importanza e l’utilità del Forum ma anche la definizione del benessere.
Partner della prima ora del Gfs è la Banca Popolare dell’Alto Adige. «Lo stato di benessere nella nostra provincia viene sempre più inteso come conciliabilità tra crescita economica e valori sociali ed ecologici», così Otmar Michaeler, presidente di Banca Popolare Da quest’anno anche la Podini Holding è partner del Gfs. «Le aziende che operano in un’ottica di lungo termine, e non sono guidate dai risultati a breve termine, sono la più grande fonte di benessere economico, ma anche etico/spirituale per la società», chiude Giovanni Podini.

Trst, oltrepadania est. Siderurgia: Tajani, serve patto su Trieste
Incontro con presidente Fvg Serracchiani
05 ottobre, 15:12
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - ''Sono convinto che Trieste debba continuare ad avere le sue acciaierie''. Così il vicepresidente della Commissione Europea e commissario all'Industria Antonio Tajani, che a Trieste ha incontrato il presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
Pur riconoscendo l'esistenza di ''alcuni problemi legati all'inquinamento'', Tajani ha ricordato la presenza di ''offerte interessanti'' per il sito produttivo ex Lucchini e auspica un accordo ''a tutela del tessuto industriale''.

Ue: Tajani, Europa non è Cassa Mezzogiorno
04 ottobre, 19:50
(ANSA) - ROMA, 4 OTT - "L'Ue non è la Cassa per il Mezzogiorno, né un ufficio comunale dove si danno soldi per la sagra della salsiccia. L'obiettivo dei fondi strutturali europei è un effetto leva per la crescita". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, intervenendo a un convegno sui fondi europei organizzato nella sede dell'Abi.
 La percentuale dei progetti italiani che vengono approvati a Bruxelles è più bassa di quelli presentati perché spesso "è una questione di bassa qualità" e di non adeguamento agli standard richiesti dall'Europa, ha rilevato Tajani. Anche per questo, ha spiegato, "31 miliardi di euro (compresi i fondi di cofinanziamento) non sono stati utilizzati" ed "è incredibile che in un momento di crisi l'Italia non li abbia ancora spesi".
 "I fondi Ue - ha spiegato il vicepresidente della Commissione Europea - devono essere investiti in infrastrutture o aiuti a imprese anche per agevolare l'assunzione di giovani e ridurre la pressione fiscale utilizzando lo strumento comunitario".(ANSA).


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