Vento nero



Borghezio, europarlamentare: "Buttiamo Napoli: dobbiamo stare lontani da quello schifo di città. Mi domando se le condizioni in cui versa Napoli non siano un motivo sufficiente per essere indipendentisti e separatisti da questa parte del Paese. I napoletani e Napoli non fanno parte dell'Europa civile. Bisogna scappare da questo schifo... Noi vogliano essere liberi da questa Napoli che puzza di rifiuti e camorra.


Ricordando il viaggio al Sud da poco compiuto, Tremonti ha osservato che “al Sud la cosa più vicina al mercato è la cosca: vai direttamente – ha detto – alla malavita”

Il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro: ''Suggerisco alla razza campana di imitare quella veneta, di alzarsi alle 6 come si fa in Veneto e in provincia di Treviso, di sporcarsi le mani fino alle 20 di sera e, soprattutto, di pensare alla collettività''.


L’Abruzzo è un peso morto per noi, come tutto il Sud
Borghezio: “Questa parte del Paese non cambia mai, l’Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud. C’è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi. È sano realismo padano”: così il leghista Mario Borghezio al programma tv in onda su You Tube KlausCondicio.


Marco Pinti, consigliere provinciale della Lega Nord a Varese:
«Ho sentito al telegiornale la notizia che Nichi Vendola è stato svegliato nel cuore della notte da alcuni manifestanti del PdL e che è cascato dalle scale. Purtroppo non ha avuto danni permanenti». 

Umberto Bossi, Ministro della Repubblica Italiana: "l'Italia è stata frutto del bisogno delle imprese del nord di avere una colonia dove vendere i propri prodotti: Non pensavano allora che venisse fuori un guazzabuglio di questo tipo – ha detto ancora Bossi nella sua rilettura dell'Unità d'Italia – e furono gli stessi imprenditori del nord a finanziare Garibaldi per prendere il sud. Germania e Inghilterra mandarono i loro eserciti in India e in Africa per vendere i loro prodotti e il Piemonte decise di prendersi il sud-Italia. Alla fine, secondo Bossi, il nord pagò mille volte di più questa scelta decidendo di non trasformare il sud in una colonia vera e propria. Il sud doveva essere solo una colonia".
Roberto Calderoli, ex Ministro della repubblica Italiana: Una fogna (Napoli) che va bonificata. Infestata da topi, da eliminare con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perchè magari anche i topi votano. Qualsiasi trasferimento di risorse a questa città, che rappresenta un insulto del paese intero, sarebbe assurdo e ingiustificato.

Brunetta, Ministro della Repubblica Italiana: «Se non avessimo la Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli stessi standard del resto del Paese, l’Italia sarebbe il primo Paese in Europa» A Brunetta preme semmai mettere in evidenza un sistema malato ben rappresentato dalla «conurbazione» Napoli-Caserta che è «un cancro sociale e culturale. Un cancro etico, dove lo Stato non c’è, non c’è la politica, non c’è la società». (….)La soluzione per Brunetta è il federalismo. «È la grande strategia di liberazione, per tutto il Sud». Se fallisce, «c’è la spaccatura del Paese»
 
CIG, Mestre, Elaborazione dati: “La forbice tra consumi e redditi, infatti, si apre soprattutto al Sud, mentre al Nord emerge una maggiore coerenza con Emilia Romagna e Trentino Alto Adige a mostrare la maggiore “fedeltà” fiscale. A chiudere la graduatoria ci sono invece Sardegna e Sicilia.”
Ernesto Galli della Loggia, Editorialista del Corriere della Sera: “…..al Nord una Lega che agita a scadenza fissa la bandiera della secessione, mentre al Sud diventano sempre più numerosi coloro che si propongono d’imitarla, dando vita ad un partito del Sud e accontentandosi per il momento di riconoscersi in un libro colmo di invenzioni strampalate e di fole come Terroni.”
Giuliano Amato, ex Ministro, ex Primo Ministro del Consiglio: ….porre fine alla lamentazione per l’altra Italia che sarrebbe stata possibile se non fossero stati fatti quali errori. L’Italia che abbiamo avuto, piena di difetti e’l'unica che si potesse fare in quegli anni. Questo deve essere acquisito.”
Ivan Lo Bello, Presidente di Confindustria Sicilia: “La Sicilia ebbe dopo il 1861 un rilevante progresso economico e civile, basti guardare agli indicatori postunitari nel settore del trasporto ferroviario e nello sviluppo dell'istruzione. Mancò, è vero, un significativo sviluppo industriale che invece ebbe luogo nel Nord del paese. Ma questo non può essere addebitato all'ingresso della Sicilia nello stato unitario in quanto, come dice Guido Pescosolido, «non esisteva un'industrializzazione in atto al momento dell'Unità e dato l'atteggiamento dello stato borbonico non si vede come avrebbe potuto esservi se esso fosse sopravvissuto»”
Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile: L'eruzione del Vesuvio «non sarebbe quella grande disgrazia»
Angelo Panebianco, Editorialista del Corriere della Sera: “Il secessionismo culturale del Sud, nonostante il suo successo e la sua diffusione, ha il fiato corto. A differenza di quello del Nord non può tradursi in secessionismo politico: non dispone dei soldi. Può però avere l’effetto di esasperare ulteriormente il secessionismo nordista.”

Galan, Ministro: Vedo e leggo di cittadini che a Terzigno o a Chiaiano passano il loro tempo a bloccare i camion, a occupare le strade, a contestare le forze dell`ordine. Non è una bella immagine, l`impressione che si ricava è che ci siano molte persone che non lavorano mai. Mica sono tutti disoccupati quelli che protestano? Quando vedo i manifestanti che bloccano i camion mi chiedo: ma sono persone che non lavorano mai?