venerdì 30 settembre 2011

Preside', con tutto il Dovuto Rispetto, i discorsi Ve li scrivono na schifezza. E vuo' sape' pecche'? Ok: 1. Il Presidente della Repubblica italiana non la manda a dire, fa. Puo' fare. 2. I morti son morti, e bisogna rispettarli, in specie per la loro Idea. 3. Se quelli strillano vuol dire che sono a corto. E Lei sa di cosa. 4. Il Lombardo-Veneto esisteva, chiedere agli austriaci: hanno avuto qualche problema, con quelli. 5. Il popolo padano esiste, altrimenti non esisterebbe un nutrito plotone che lo rappresenta al Governo. 6. I problemi di competitivita' della padania sarebbero pur cavoli dei padani. 7. La Costituzione italiana? Il problema e' anteposto alla stessa; radici innestate, non condivise. Ed una pletora di altre quisquiglie, per cosi' dire. 8. Il Presidente della Repubblica non ha mai dubbi, altrimenti noi cittadini quanti ne dovremmo coltivare?

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Celestina Dominelli

L'onesta' dell'intelligenza

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Federali.sera_30.9.11. Roberto Perotti: In effetti, è inutile illudersi che nel breve periodo la Grecia possa uscire indenne dalle decine di migliaia di licenziamenti nel settore pubblico che il Governo greco ha coraggiosamente accettato. Ma è anche inutile illudersi che si possa fare default a costi contenuti. Dunque che la Grecia prolunghi l'agonia e rimanga sotto la tutela della troika, o che faccia default, inizialmente pagherà un prezzo altissimo.----Lentamente ho scoperto che i ritmi, il legame con la mia terra, con la gente, con la famiglia erano forti e sono tornato indietro. Nuoro era la sua Spoon river.

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Federali.mattino_30.9.11. Nel secondo trimestre 2011 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 3,2%, contro il 2,5% dello stesso trimestre del 2010 (in peggioramento di 0,7 punti percentuali).----Con un calo dell'indice pari a 5,1 punti, l'Italia è il paese più "sfiduciato", seguito da Francia (-3,5 punti), da Gran Bretagna (-3,4) e da Germania (-2,1).----Insomma, continua a crescere anche nel 2011 la quota di famiglie che, proprio a causa delle difficoltà economiche e del risparmio “al minimo”, compra prodotti alimentari di qualità inferiore e ricorre quasi esclusivamente alle promozioni commerciali: era pari al 30 per cento nel 2010 - osserva la Cia - sale fino al 40 per cento quest’anno.

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