venerdì 29 ottobre 2010

Diossina a Taranto fermata la linea del termovalorizzatore


TARANTO – L'Amiu, l’azienda per l’igiene urbana di Taranto, a cui è affidata la gestione dell’inceneritore, ha arrestato il funzionamento della linea 1 del termovalorizzatore dopo aver appreso dall’Arpa Puglia del superamento dei valori limite ammessi di diossina sulla base di prelievi effettuati il 26 maggio scorso e commissionati dalla stessa azienda.
I dati relativi alla linea 2 del termovalorizzatore sono invece compresi nei valori ammessi. L’Amiu, attraverso una nota, fa sapere che “analizzerà il prossimo 2 novembre presso gli uffici della Regione Puglia gli elementi forniti dall’Arpa al fine di individuare le soluzioni più adeguate con il coinvolgimento di tutti gli enti competenti”.
L'azienda per l’igiene urbana sottolinea inoltre “che precedenti e successive rilevazioni, rispetto alla data del 26 maggio, avevano fornito risultati regolari” e che la norma prevede per la diossina “misurazioni da effettuare ogni quattro mesi, e non in continuo, come avviene per altri parametri da monitorare”.
“E' utile notare – conclude l’Amiu – che risulta difficile spiegare tecnicamente i dati di maggio, poichè gli sforamenti sarebbero avvenuti in presenza di una temperatura di esercizio della camera di postcombustione (certificata da Arpa), superiore ai 1000 øC, elemento necessario all’abbattimento delle diossine”.
28 Ottobre 2010
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