lunedì 25 ottobre 2010

Lisistrata da Terzigno


Di Aristofane da Lucera.
Lisistrata convoca le donne di Terzigno e di altre città limitrofe, tra cui Lampitò di Boscotrecase, per discutere di un importante problema. A causa del pallone, infatti, gli uomini sono perennemente impegnati nell'esercizio polemico del tifo, nel bar dello sport di Terzigno. Lisistrata propone allora alle altre donne di fare uno sciopero: finché gli uomini non elimineranno l'importazione ed occultamento illegale della monnezza nel sacro ventre del Vesuvio, con la conseguente puzza e relative malattie per i bambini, esse si rifiuteranno di cucinare ed impediranno lo svolgimento del tifo e delle partite di pallone negli stadi vesuviani. Dopo un momento di sbigottimento, le convenute si dicono favorevoli, e fanno giuramento. A quel punto chiudono le porte delle loro famose cucine e vanno ad occupare il bar dello sport nella piazza Partenope di Terzigno, allo scopo di privare gli uomini del principale posto di ritrovo per le consuete polemiche del post partita, con relativo cicchetto.
Gli uomini mandano allora un Commissario di Polizia  per trattare con le donne, ma Lisistrata smaschera l’ignoranza del Manganellino e la sua scarsa capacita' di comprensione delle vicende legate all'importazione della monnezza ed alle problematiche igieniche del parco vesuviano. Peraltro, le donne hanno molta difficoltà a mantenere il giuramento ed inventano varie scuse per tornare a cucinare; Lisistrata deve penare non poco per impedir loro di abbandonare il presidio del bar dello sport. Concede solo a Mirrina di San Bartolomeo in Galdo la possibilità di incontrare il marito, Cinesia, ma lo scopo è solo quello di stimolare le voglie culinarie dell’uomo, per poi lasciarlo a digiuno ed un palmo di naso. Mirrina svolge alla perfezione il suo compito: fa credere al marito di essere pronta a cucinargli la sua celeberrima pasta e fagioli, ma poi, dopo varie dilazioni, scappa, lasciandolo con la pancia vuota e la convinzione che ormai avrebbe dovuto occuparsi attivamente del problema della difesa della salute della moglie e dei figli. Nel frattempo, arriva un araldo da Roma. E' un certo Spertolato, con un documento palesemente iniquo, ma latore della promessa che se le donne ritornassero a cucinare, gli uomini potrebbero tornare a fare il tifo meneghino, e cosi' il Piccolo Brianzolo verrebbe a Terzigno, per impartire la benedizione, a tutti. Questa strana proposta non smorza affatto le tensioni: le anziane ammoniscono Lisistrata. Quest’ultima si lancia allora in un discorso guerrigliero, che ricorda le radici comuni dei residenti nel Parco del Vesuvio; tale discorso ingenera presto un profluvio di urla guerriere. E cosi' le donne dicono agli uomini: guerra. Finalmente.