martedì 21 dicembre 2010

L'Ocse alla Spagna: riforme troppo timide

di Calcaterra Michele
Nel suo annuale rapporto sul paese, se da un lato riconosce che le misure anticrisi adottate dal Governo vanno nella giusta direzione, dall'altro afferma che non sono probabilmente sufficientia superare l'empasse.


I dati di Bankitalia amareggiano, ma sono le regole del capitalismo

Sarcinelli: le vere paure evasione fiscale e fuga dai titoli di Stato
L'economia delle famiglie del nostro Paese è costruita sulla casa, e per fortuna sulla casa e basta
EUGENIO OCCORSIO


Vinyls, raggiunto l'accordo con Eni

La Gita acquisterà entro febbraio
Un passo di grande importanza per tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Sardegna, e soprattutto per chi ha rischiato di perdere il posto di lavoro, è stato compiuto oggi con la definizione di un'intesa tra Eni e Gita, che entro febbraio perfezionerà l'acquisto di tutte le attività della Vinyls.


La Francia scopre che l'euro le conviene

Marco Moussanet
Parigi. Forse non è un caso se Le Figaro, il giornale più istituzionale del panorama editoriale francese, ha pubblicato proprio ieri un ampio articolo sulle gravissime conseguenze che avrebbe sull'economia transalpina l'eventuale morte dell'euro con il ritorno alle monete nazionali.


Consiglio dei Ministri n.119 del 17 dicembre 2010

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri.
Tra i provvedimenti approvati:

Nel Mezzogiorno tasso di disoccupazione al 12,1% - giovani al 35,2%

Disoccupazione al 8,7% - 1 giovane su 4 senza lavoro
Il tasso di disoccupazione a ottobre sale all'8,7% rispetto all'8,4% di settembre. Lo ha reso noto oggi l'Istat.
Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre del 2010 ha registrato, in base a dati destagionalizzati, un calo di un decimo di punto rispetto al secondo, il che segna un'inversione di tendenza, e un aumento di tre decimi rispetto al terzo trimestre del 2009.


Fiat, Lombardo: «Moderatamente ottimisti, forse ci saranno più occupati»

Il governatore dopo il tavolo tecnico al ministero Romani: «Faremo di Termini Imerese un caso di scuola»


La famiglia Gini

L'Italia è un paese solido ma non lo sa
di Marco Fortis
La crisi globale ha scatenato una guerra senza esclusione di colpi tra i vari paesi per il collocamento dei propri titoli di debito. Guerra resa più aspra dalla circostanza che, scoppiata la "bolla" dei mutui subprime, ci sono oggi in circolazione nel mondo meno soldi veri e molti più debiti (privati e pubblici) che in passato.


Debito pubblico, Governo impotente

di Carlo Alberto Tregua
La Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica (Ruef)  aveva previsto 10 miliardi di disavanzo primario per il 2010 (differenza tra entrate e uscite) e 74,7 miliardi per interessi sul debito sovrano. Già al 31  ottobre, secondo Bankitalia, il complessivo disavanzo è arrivato a 107 miliardi e verosimilmente negli ultimi due mesi aumenterà ancora.


Tolgono futuro e presente a un'intera generazione

(lettera di Marta al Direttore del Corriere della Sera, che ne ha eliminato alcuni passi.)

Caro Direttore, 
dopo aver seguito i dibattiti e i dibattimenti riguardo la manifestazione studentesca di Roma, ho deciso di scriverle perché sento il bisogno di far sentire la mia voce, confidando che qui verra' ascoltata.

I furbetti del rating

Martedì 21 Dicembre 2010 00:00
di Ilvio Pannullo
Quasi non ha fatto in tempo a entrare in vigore, il primo dicembre scorso, il regolamento Ue sulle agenzie di rating, che già pochi giorni fa, il 15 dicembre, il Parlamento europeo ne ha approvato a larghissima maggioranza (611 voti a favore, 15 contrari e 26 astensioni) una serie di modifiche in senso restrittivo, che entreranno in vigore nel luglio prossimo. C’è voglia di regole in Europa, regole che dovranno essere interpretate e applicate severamente.