giovedì 15 marzo 2012

pm:15.3.12/ Tipping point/1: macche’ made in Italy, e’ molto meglio Made in Mezzogiorno d’Italia.---Tipping point/2: Il debito pubblico italiano a gennaio ha toccato un nuovo record e si e' attestato a quota 1.935,829 miliardi di euro, rispetto ai 1.897,946 miliardi di euro di fine 2011. In un mese, dunque, il debito e' cresciuto di circa 37,9 miliardi di euro.---Tipping point/3:Bce: l'aumento dell'Iva farà crescere l'inflazione in Italia. Fiducia dei consumatori ai minimi dal 2008.---Tipping point/4:---Al Portogallo serviranno nuovi aiuti per 100 miliardi di euro se non riuscira' a finanziarsi sul mercato fino al 2016 e all'Irlanda altri fondi per 80 miliardi. Lo afferma l'ex consigliere esecutivo della della Bce, Lorenzo Bini Smaghi, in un articolo sul Financial Times online

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Pecorino sardo made in Romania
L'UNIONE SARDA - Economia: Made in Italy, la Coldiretti in piazza oggi a Roma
A gennaio debito record 1.935,8 miliardi
Bce: l'aumento dell'Iva farà crescere l'inflazione in Italia. Fiducia dei consumatori ai minimi dal 2008
Bce, 686,426 miliardi di euro depositi overnight banche
Bini Smaghi, nuovi aiuti Lisbona, Dublino

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Pecorino sardo made in Romania
15.03.2012
CAGLIARI. Massiccia adesione anche dalla Sardegna per la mobilitazione a difesa del vero Mady in Italy che si terrà oggi a Roma in piazza Montecitorio. Parteciperanno pastori e agricoltori oltre ad una delegazione di sindaci, amministratori provinciali e delle Camere di Commercio in rappresentanza delle oltre 120 amministrazioni che, in Sardegna, hanno già deliberato la proposta di ordine del giorno per la tutela del vero Mady in Italy. «Scendiamo in piazza per difendere il vero Made in Italy - è il commento di Coldiretti Sardegna - e denunciare l’ “Italian Sounding” di Stato, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Simest (Società Italiana per le Imprese all’Estero) con i soldi degli italiani». L’Italian sounding rappresenta la forma più diffusa e nota del falso Mady in Italy nel settore agroalimentare Sempre più spesso si utilizzano denominazioni geografiche, marchi, parole, slogan, immagini e ricette che si richiamano ai territori anche della Sardegna per pubblicizzare e commercializzare prodotti che di locale hanno solo lo stabilimento di produzione, e a volte neanche quello, ma non le materie prime utilizzate. «Vogliamo denunciare il fatto che è addirittura lo Stato Italiano a finanziare, con i soldi dei cittadini, - scrive in una nota la Coldiretti sarda - la produzione di “Pecorini” prodotti Romania, formaggi che saranno portati in piazza “in bella vista” a disposizione delle autorità e dei cittadini». «Un caso emblematico in cui lo Stato favorisce la delocalizzazione e fa concorrenza alla nostra produzione di formaggi pecorini - conclude Coldiretti - sfruttando il valore evocativo del Made in Italy».”

L'UNIONE SARDA - Economia: Made in Italy, la Coldiretti in piazza oggi a Roma
15.03.2012
Per difendere il made in Italy oggi scenderanno in piazza a Roma agricoltori, consumatori e associazioni ambientaliste, riuniti nella “Alleanza per il made in Italy”. E alta sarà anche l'adesione della Sardegna, compresa quella dei sindaci, degli amministratori provinciali e delle Camere di commercio in rappresentanza delle oltre 120 amministrazioni che, nell'Isola, hanno già deliberato di voler tutelare il vero Made in Italy. «Scendiamo in piazza», sottolineano i vertici di Coldiretti Sardegna, «per denunciare l' Italian sounding di Stato, finanziato dal ministero dello Sviluppo Economico e dalla Simest (Società italiana per le imprese all'estero) con i soldi degli italiani». Il fenomeno dell'Italian sounding consiste nello spacciare per italiani prodotti che non lo sono affatto. Per il presidente regionale dell'associazione, Marco Scalas, «l'Italian sounding è la forma più diffusa e nota del falso Made in Italy nell'agroalimentare. Sempre più spesso si utilizzano denominazioni geografiche, marchi, parole, immagini e ricette che si richiamano ai territori anche della Sardegna per pubblicizzare e commercializzare prodotti che di locale hanno solo lo stabilimento, e a volte neanche quello, ma non le materie prime usate». Il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba, denuncia «come sia addirittura lo Stato italiano a finanziare, con i soldi dei cittadini, la produzione di pecorini in Romania», peraltro in collaborazione con un'azienda sarda. ( an. ber. )

A gennaio debito record 1.935,8 miliardi
In un mese sale di 37,9 miliardi di euro
15 marzo, 11:44
(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Il debito pubblico italiano a gennaio ha toccato un nuovo record e si e' attestato a quota 1.935,829 miliardi di euro, rispetto ai 1.897,946 miliardi di euro di fine 2011. In un mese, dunque, il debito e' cresciuto di circa 37,9 miliardi di euro. E' quanto risulta dai dati diffusi oggi dalla Banca d'Italia. Le entrate tributarie del mese di gennaio sono invece state pari a 30,502 miliardi di euro, circa mezzo punto percentuale in meno rispetto a gennaio 2011.

Bce: l'aumento dell'Iva farà crescere l'inflazione in Italia. Fiducia dei consumatori ai minimi dal 2008
L'aumento dell'Iva farà crescere l'inflazione in Italia nel 2012. La stima è della Banca centrale europea, che nel bollettino mensile ha anche diffuso nuovi dati sulla fiducia dei consumatori italiani. Non manca lo sprono alle istituzioni europee: «In prospettiva, saranno necessari ulteriori interventi ambiziosi volti a migliorare il quadro di riferimento per le politiche di bilancio e a compiere progressi verso un' autentica '"fiscal stability union"».
Rischio inflazione. «In Italia l'aumento dell'Iva, sebbene introdotto solo nel settembre 2011, ha determinato un impatto meccanico di 0,2 punti percentuali per tutto il 2011». A dirlo è la Bce in un riquadro dedicato all'impatto delle imposte indirette sul tasso di inflazione. In prospettiva, sottolinea, «diversi paesi, fra cui Irlanda, Cipro, Italia, Francia e Portogallo, hanno applicato o annunciato aumenti dell'Iva che avranno un impatto nel 2012 e determineranno il protrarsi delle pressioni al rialzo sull'inflazione nel corso dell'anno». La Banca centrale europea si attende un'inflazione media dell'area euro superiore al 2% per tutto il 2012.
Fiducia in calo. La fiducia dei consumatori italiani alla fine del 2011 è scesa a livelli che non si registravano dai primi mesi del 2008, ovvero poco dopo l'esplosione della crisi dei mutui. È quanto sottolinea il bollettino mensile della Bce. «Analizzando l'evoluzione dall'ultimo minimo, risalente al marzo 2009, in Italia la fiducia, dopo un'iniziale ripresa, si è gradualmente indebolita per riportarsi su livelli analoghi a quelli osservati durante la recessione del 2008-2009».
In Italia lo spread cala di più. «Tra i Paesi dell'area euro, l'Italia ha riportato il maggiore restringimento dei differenziali di rendimento sulle obbligazioni sovrane nonostante il suo declassamento da parte delle tre principali agenzie di rating». Lo scrive la Bce, notando il calo dello spread di 166 punti fra fine novembre e inizio marzo.
Riviste le stime su Pil europeo. La Bce ha rivisto al ribasso le stime sul Pil dell'eurozona. Nelle proiezioni contenute nell'ultimo bollettino mensile, la variazione attesa è compresa tra una flessione dello 0,5% e un incremento dello 0,3% nel 2012 e uno 0,0% e un +2,2% nel 2013. Le precedenti stime degli esperti di Francoforte, risalenti a dicembre, prevedevano una variazione del Pil tra il -0,5% e il +1% nel 2012 e tra il +0,3% e il +2,3% nel 2013.
Allarme disoccupazione, serve più flessibilità. Giunta al 10,7% la disoccupazione dell'area euro è aumentata ai massimi da 15 anni a questa parte e rischia di «peggiorare ulteriormente nei trimestri a venire». La Banca centrale rileva come «le condizioni del mercato del lavoro si siano indebolite sulla scia del calo della crescita economica. L'occupazione ha cominciato a ridursi, mentre il tasso di disoccupazione sta aumentando a livelli già elevati». L'istituzione di Francoforte afferma che moderazione salariale e flessibilità sono "cruciali" per sostenere il lavoro e ridurre la disoccupazione.
Più credito a gennaio. Il credito a famiglie e imprese nell'area dell'euro sta dando lievi segnali di miglioramento. «L'espansione dei prestiti al settore privato rimane contenuto - si legge nel bollettino - Tuttavia il tasso di incremento sui dodici mesi, corretto per le cessioni e le cartolarizzazioni dei prestiti, è lievemente aumentato tra dicembre e gennaio, dall'1,2% all'1,5%». I crediti alle imprese e alle famiglie, prosegue Francoforte, hanno registrato rispettivamente un incremento tendenziale dello 0,8% e del 2,1% nel mese di gennaio.
Verso una graduale ripresa. Gli indicatori disponibili confermano «segnali di stabilizzazione dell'attività nell'area dell'euro» e per il futuro il Consiglio direttivo della Bce «si attende che l'area euro registri una graduale ripresa nel corso del 2012». «Le prospettive economiche dovrebbero essere sostenute dalla domanda estera, dai tassi di interesse a breve termine molto contenuti nell'area dell'euro e da tutte le misure adottate a sostegno del buon funzionamento del settore finanziario dell'area - si legge nel bollettino -. Vi è nondimeno l'aspettativa che le tensioni residue nei mercati del debito sovrano dell'area dell'euro e il loro impatto sulle condizioni di reddito, nonchè il processo di risanamento dei bilanci nei settori finanziario e non finanziario continuino a frenare la dinamica di fondo della crescita».
Evitato il contagio del debito. I due maxi-prestiti a lungo termine sborsati dalla Banca centrale europea a dicembre e febbraio sono stati decisi «a fronte di circostanze straordinarie nell'ultimo trimestre del 2011» e «potrebbero aver contribuito a contenere gli effetti di contagio della crisi del debito sovrano».
 15 marzo 2012

Bce, 686,426 miliardi di euro depositi overnight banche
Gli istituti di credito dell'Eurozona ieri hanno effettuato depositi overnight presso la Banca centrale europea per 686,426 miliardi di euro, in calo rispetto ai 815,986 miliardi di euro del giorno precedente. Lo ha reso noto la stessa Bce, aggiungendo che, sempre ieri, le banche hanno ricevuto liquidità in operazioni di rifinanziamento marginale per 1,787 miliardi di euro, in netto calo rispetto al dato del giorno precedente a 14,730 miliardi di euro.

Bini Smaghi, nuovi aiuti Lisbona, Dublino
Creare subito firewall per evitare nuovo caso Grecia
15 marzo, 11:09
(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Al Portogallo serviranno nuovi aiuti per 100 miliardi di euro se non riuscira' a finanziarsi sul mercato fino al 2016 e all'Irlanda altri fondi per 80 miliardi.
Lo afferma l'ex consigliere esecutivo della della Bce, Lorenzo Bini Smaghi, in un articolo sul Financial Times online. Per Bini Smaghi bisogna ''creare subito un firewall'' in modo da assicurare che la Grecia resti un caso unico, rafforzare la dotazione dei fondi Efsf ed Esm e anche del Fmi con i contributi di Usa e Paesi emergenti.

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