venerdì 26 novembre 2010

Napolitano lancia l’allarme: “Euro e Unione così sono a rischio”


Non piacciono a Giorgio Napolitano le ricadute della crisi irlandese sul futuro dell’Europa. Il capo dello Stato è preoccupato, e prende sul serio le preoccupazioni di chi teme che a rimetterci sia l’euro. Nei saloni del Quirinale, affollati dagli ospiti spagnoli arrivati per l’apertura ufficiale del foro di dialogo Italia-Spagna, il capo dello Stato invita a guardare in faccia la realtà.

”E’ molto difficile fare una graduatoria delle conseguenze negative della crisi. Ma credo che la peggiore sia che oggi vengono messi in forse i valori e le fondamenta del processo di integrazione europeo”. Napolitano chiede di non prendere la situazione sottogamba: ”Non dobbiamo nasconderci la gravità dei segnali. Oggi è messa in questione o non sufficientemente garantita, la principale conquista del processo di integrazione europea e cioe’ l’euro e il sistema della moneta unica”.

L’allarme sull’euro va di pari passo, nelle parole di Napolitano, con la richiesta di non mettere in soffitta la coesione tra gli Stati menbri dell’unione. Richiamandosi al primo presidente della commissione europea Jacques Delors, Napolitano sostiene che ”senza la solidarietà nessun paese potrà salvaguardare le proprie conquiste”.

Ma nemmeno la coesione basta, da sola, a uscire dalla crisi. Ormai, e Napolitano lo ha già sostenuto in altre occasioni, è giunto il momento di ”ripensare il nostro modello di sviluppo”.Perché, sottolinea il capo dello Stato, ”non possiamo illuderci di poter superare la crisi ripercorrendo le strade del passato: il contesto mondiale non ci consentirà di farlo”. Ad ascoltare Napolitano c’è il ministro degli Esteri Franco Frattini. Anche lui si mostra preoccupato per il modo in cui l’Europa sta fronteggiando la crisi. Il suo timore è quello di una crescente divisione, che potrebbe portare a conseguenze nefaste.

”Serve una Europa più coesa”, altrimenti le sorti della Ue e della moneta unica ”saranno in pericolo”, dice il responsabile della Farnesina, con parole molto simili a quelle di Napolitano. Frattini critica ”l’indebolimento dell’asse comunitario” e sostiene che bisogna ”rilanciare l’integrazione europea”, perché ”saremo deboli se affronteremo una crisi globale con strumenti non globali”. ”Quando la casa comune rischia di bruciare bisogna intervenire insieme”, sottolinea il ministro.

26 novembre 2010 | 20:51
Fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/napolitano-allarme-euro-unione-bruxelles-656739/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blitzquotidiano+%28Blitzquotidiano%29

Berlusconi: puliremo Napoli entro due settimane


26 novembre 2010
Meno di due settimane per liberare Napoli dai rifiuti. Questa la nuova deadline indicata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per risolvere l’emergenza nel capoluogo campano.

«Se mi doveste chiedere in quanto tempo arriveremo al normale smaltimento dei rifiuti a Napoli risponderei: in meno di due settimane si può fare», ha detto Berlusconi in una conferenza stampa in Prefettura a Napoli al termine di una riunione con le autorità locali.

Un pronostico sul quale poco prima aveva ironizzato un gruppo di studenti, provando a scommettere sul numero di giorni entro i quali avrebbe poi promesso di ripulire le strade di Napoli. E’ stata questa la parte più simpatica della contestazione messa in atto da centinaia di manifestanti in piazza Plebiscito. Le forze dell’ordine hanno respinto un gruppo di studenti e precari che cercava di avvicinarsi al palazzo della prefettura, dove si sta svolgendo l’incontro. Tanti gli striscioni esposti dai manifestanti, che contestavano Berlusconi e il ministro Gelmini, l’amministratore delegato della Fiat Marchionne e la Confindustria. «Siamo qui tutti insieme - ha detto Mauro, uno studente dell’Università Orientale - perché ci accomuna la richiesta di democrazia. Ci opponiamo alle violenze contro il territorio e l’università. Protestiamo insieme ai disoccupati, perché con la riforma dell’università tra qualche anno saremo noi i senza lavoro».

Tornando ai provvedimenti annuinciati, il premier ha anche detto di avere ricevuto oggi l’autorizzazione da parte del ministro della Difesa a ricorrere all’esercito in caso di necessità e che in Campania non è prevista l’apertura di nuove discariche.

«Quando abbiamo lasciato era chiaro ciò che le amministrazioni locali avrebbero dovuto realizzare. Il termovalorizzatore di Napoli est, un altro a Salerno e uno per eliminare i residui sottoposti a imballo. Tutto questo non è stato realizzato», aveva detto il premier in una pausa del vertice in prefettura a Napoli.

Berlusconi ha annunciato che Veneto e Piemonte da oggi sono disponibili ad accogliere una parte dei rifiuti campani, dopo il diniego iniziale. «Il loro atteggiamento è diventato positivo - detto - . Non diranno no alla richiesta ove ci fosse necessità», ha aggiunto il premier.
«Quando abbiamo lasciato era chiaro ciò che le amministrazioni locali avrebbero dovuto realizzare. Il termovalorizzatore di Napoli est, un altro a Salerno e uno per eliminare i residui sottoposti a imballo. Tutto questo non è stato realizzato», aveva detto il premier in una pausa del vertice in prefettura a Napoli.

Berlusconi ha annunciato che Veneto e Piemonte da oggi sono disponibili ad accogliere una parte dei rifiuti campani, dopo il diniego iniziale. «Il loro atteggiamento è diventato positivo - detto - . Non diranno no alla richiesta ove ci fosse necessità», ha aggiunto il premier.
Fonte: 
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/11/26/AMVJsVIE-berlusconi_puliremo_settimane.shtml


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25 agosto - 26 novembre 2010

Italia 1.257
Est Europa 1.021
USA 249
Germania 157
Danimarca 41
Francia 35
Regno Unito 34
Canada 18
Israele 12
Singapore 7

Nessuno e’ solo.

Brunetta va a pranzo a L’Aquila ma non gradisce: “Servizio orrendo, cibi scadenti, me ne ricorderò”. Era gratis, ma non lo dice


Il ministro Renato Brunetta va a L’Aquila, pranza e poi si lamenta che il cibo era scadente. Addirittura una lettera di proteste dal ministero al ristoratore “incriminato”. Brunetta punta l’indice sul “pane raffermo, speck mediocre avvolto nelle fette di ananas (roba che neanche gli inglesi…), tiramisù giallognolo e improbabile, salame rancido. Il tutto servito da un cameriere per caso”.

Poi l’affondo finale. “Posso garantirvi che il catering che avete offerto oggi alla Regione in occasione del forum dell’Innovazione verrà ricordato a lungo dal ministro Brunetta, dal prefetto Iurato, dal presidente della Regione Chiodi, dal sindaco Cialente e dal rettore dell’Università Di Orio. Complimenti vivissimi”.

Paolo Pacilli, il ristoratore sotto accusa, si difende. Dice che la richiesta “era per 150 partecipanti di cui 10 (ministro e autorità) in una location diversa con porcellana di vetro e posate”. Aggiunge che gli orari erano le 13.30 per la sala grande e le  14.00 per il ministro. Invece, racconta Pacilli, all’apertura della sala pranzo “l’affluenza era nettamente superiore”. Non solo. Alle 13.45, quando era pronto il catering del ministro (che prevedeva zuppa di legumi, selezioni di salumi e formaggi locali, crespelle di verdure, ravioli al sugo tradizionale, prosciutto affumicato con ananas, bocconcini di vitello al sugo e dolce di mascarpone agli agrumi), il responsabile dell’evento ci ha comunicato che il ministro aveva un ritardo di 30 minuti.

Quanto al “cameriere per caso”, Pacilli dice che c’erano tre persone responsabili per lo “sporzionamento”: uno chef della federazione italiana cuochi, un ristoratore con venti anni di attività, e il maitre che che segue regolarmente i più importanti eventi della nostra azienda compreso il G8 di L’Aquila.

Il ristoratore colpito dagli strali del ministro – “Me ne ricorderò” – ora dice che “non intende chiedere scusa a nessuno. Non per presunzione, ma perché, malgrado io sia estremamente amareggiato e dispiaciuto per l’accaduto, ritengo inammissibile il comportamento del portavoce del ministro, che ha agito senza neanche preoccuparsi di sapere cosa fosse successo o quali fossero gli accordi intercorsi. Mi sembrava di ricordare che le basilari regole della buona educazione consigliassero comunque di ringraziare chi ci offre un dono, qualunque esso sia. Anche se avessimo offerto semplicemente pane e acqua avremmo meritato un gesto di risposta”.
Piccolo particolare da non sottovalutare, un particolare che la protesta del ministero non ha minimamente menzionato: il catering era un omaggio, tutto era completamente gratis.
26 novembre 2010 | 19:23
(Antonella Scutiero)
Fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/brunetta-pranzo-laquila-terremoto-ministero-656556/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blitzquotidiano+%28Blitzquotidiano%29

Sud e criminalità, arrivano gli “sceriffi”: deleghe speciali per Alfano e Maroni


Angelino Alfano e Roberto Maroni saranno gli “sceriffi” che dovranno combattere i criminali al Sud.

Infatti al ministero dell’Interno e a quello della Giustizia verranno affidate ”deleghe specifiche per contrastare l’azione della criminalita’ organizzata nel Mezzogiorno”. E’ questo uno degli otto punti del “Piano nazionale per il Sud” presentato in Consiglio dei ministri.

Il contenuto preciso delle deleghe non sarebbe ancora stato definito. In ogni caso, i due ministeri dovranno intervenire per ”liberare il Sud e la sua economia” dalla pressione della criminalità. Le mafie – secondo il ragionamento fatto in Cdm – impediscono lo sviluppo di parte del Mezzogiorno, vanificando gli sforzi del governo.
I nuovi e ingenti fondi che il Piano prevede per le Regioni meridionali – è stato spiegato – rischiano di destare gli “appetiti” della criminalità organizzata che mira ad inserirsi negli appalti per le grandi infrastrutture.
26 novembre 2010 | 17:52
Fonte: http://www.governo.it/


Piano per il Sud: Governo punta su Turismo


26 Novembre 2010
Ampio spazio al turismo nel piano per il Sud che è stato approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri.

Tre le priorità individuate, su proposta del ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla: iniziative per la promozione dell’apprendistato e della formazione sul lavoro e la realizzazione di una Scuola di alta formazione turistica che costituisca un punto di riferimento per l’Europa e l’intero bacino del Mediterraneo, facendo leva sulla tradizione e sul valore aggiunto dell'esperienza italiana in fatto di accoglienza; la creazione di una rete di destinazioni d’eccellenza sul modello comunitario delle “European destinations of excellence” e l’elaborazione di progetti-pilota in aree con alto potenziale ancora inespresso, che rappresentino modelli di sviluppo turistico integrato; l'adozione di una strategia unitaria di comunicazione, promozione e commercializzazione del sistema turistico del Mezzogiorno. Il piano, inoltre, prevede interventi per la valorizzazione "anche a fini turistici" del patrimonio museale e archeologico.

“Il Sud – ricorda il ministro Brambilla – è un giacimento inesauribile di bellezze artistiche e paesaggistiche, in grado di attirare un numero di turisti molto maggiore. Ci sono amplissimi margini per migliorare e in particolare per favorire l’integrazione tra la fascia costiera, dove si concentrano le presenze, e il territorio retrostante, ricchissimo di attrattive, ma spesso penalizzato dalla mancanza o dall’inadeguatezza delle infrastrutture e dalle carenze qualitative dell'offerta turistica nel suo complesso. Perciò puntiamo sulle eccellenze del territorio, sulla qualificazione delle risorse umane e su un'intensa azione di promozione".
Fonte: http://www.governo.it/

Il Cdm dice sì. Ecco il Piano per il Sud


di Pietro Moroni
26 Novembre 2010
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo ai due decreti che costituiscono il Piano per il Sud, illustrato giovedì alle parti sociali e agli enti locali.
Ecco una sintesi del testo:
INFRASTRUTTURE: Obiettivo prioritario è la realizzazione, entro il prossimo decennio, di un sistema ferroviario moderno. Perno di questa strategia è la realizzazione dell'Alta Capacità su tre linee: Napoli - Bari - Lecce - Taranto; Salerno - Reggio Calabria; Catania - Palermo. Con il completamento di queste tre tratte e la realizzazione del Ponte sullo Stretto il Sud potrà contare su un moderno sistema di collegamento verso il Nord Italia e il Centro e Nord Europa essendo garantita l'interconnessione e l'interoperabilità fra i Corridoi transeuropei TEN, collegando il Corridoio I (Berlino - Palermo) con il Corridoio VIII (Bari - Sofia). Questi interventi verranno realizzati ponendo attenzione alla loro integrazione con il rafforzamento del sistema portuale. Nell'ambito del trasporto stradale, il Piano prende a riferimento le opere ricomprese tra le priorità strategiche indicate nell'allegato infrastrutture alla Dfp quali ad esempio la Olbia - Sassari, il completamento della Salerno - Reggio Calabria ed il sistema autostradale Catania - Siracusa - Gela - Trapani.

BANDA LARGA: Il Piano prevede la realizzazione di un piano di intervento per portare la banda larga a tutti i cittadini delle 8 regioni del Sud e garantire l'accesso a banda ultralarga ad almeno il 50 per cento della popolazione residente nel Mezzogiorno intervenendo in tutti i 33 capoluoghi di provincia delle 8 regioni meridionali.

SCUOLA: Piano di razionalizzazione e ammodernamento dei plessi scolastici con particolare attenzione a quelli del I e del II ciclo. A tale piano si affiancherà il completamento dell'infrastrutturazione informatica dei laboratori didattici.

AMBIENTE: L'immediato avvio del piano straordinario di azione per la riduzione del dissesto idrogeologico in tutto il Mezzogiorno. Per la prima volta lo strumento dell'accordo di programma consentirà in tale settore di unire e concentrare le risorse nazionali destinate (FAS nazionale e risorse del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) con quelle regionali (FAS regionale e fondi di bilancio autonomo delle Regioni) in modo da garantire un piano di interventi finalmente coordinato e condiviso da tutti gli attori istituzionali.

BANCA DEL MEZZOGIORNO: Opererà come istituzione finanziaria di secondo livello, attraverso una rete di banche sul territorio che diverranno socie utilizzando la rete degli sportelli di Poste Italiane. A tal fine l'azione del governo mira a coinvolgere nell'azionariato un'ampia rete di banche con un forte radicamento territoriale, quali le banche di credito cooperativo e le banche popolari. La Banca del Mezzogiorno, che ha come missione lo sviluppo del credito a medio-lungo termine per favorire la nascita e l'espansione delle pmi, potrà anche ambire a gestire, secondo gli attuali indirizzi comunitari, il Fondo rotativo europeo JEREMIE per il Mezzogiorno, volto a sostenere credito agevolato, capitale di rischio e garanzie.

PMI: L'obiettivo del Piano nazionale per il Sud è di attivare un sistema di incentivi che favorisca la crescita dimensionale delle imprese meridionali. Il riordino degli incentivi persegue i seguenti indirizzi generali: una drastica riduzione delle leggi di incentivazione vigenti (ce ne sono circa 100 a livello nazionale e circa 1400 a livello regionale); la semplificazione delle procedure attraverso l'utilizzo di modalità telematiche; la flessibilità nella definizione degli strumenti d'intervento; il raccordo con le Regioni; l'introduzione, in particolare per le piccole e medie imprese, di modalita' semplificate di presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni e di fruizione degli aiuti. La riforma riordina gli incentivi in tre categorie: gli incentivi automatici (con preferenza per l'utilizzo di strumenti di fruizione quali bonus fiscale voucher); bandi per il finanziamento di programmi organici e complessi; procedure negoziali per il finanziamento di grandi progetti d'investimento (oltre i 20 milioni di euro).

RIFIUTI: La realizzazione di un corretto ciclo di gestione integrata dei rifiuti nelle Regioni del Mezzogiorno è indispensabile. Per questo il piano punta ad avviare un'azione mirata per incrementare la raccolta differenziata e per realizzare l'effettivo coordinamento delle amministrazioni locali responsabili della pianificazione e realizzazione degli interventi, al fine di consentire una rapida implementazione di un corretto ciclo industriale di gestione dei rifiuti. Il piano si propone di garantire l'immediato avvio della realizzazione degli impianti di depurazione anche attraverso l'implementazione dei modelli contrattuali di gestione nell'ottica di una redditività trasparente ed utile all'incremento degli investimenti.
asterisco.
INFRASTRUTTURE: dieci anni per realizzare cosa? Un sistema ferroviario che non funzionera' mai a livello di decenza, come tutti gli altri interventi da cinquanta anni a questa parte, ma che ingrassera' i contractors del nord: Fiat, Marcegaglia, Ansaldo e fornitori, sempre del nord. E se un giorno, chissa' quando, sara' operativo -  ci si accorgera' della sua inutilita'?
Il problema sistemico del Mezzogiorno è uno solo: la deliberazione di una semplice Legge che legalizzi il trasporto di merci e persone via mare. Non altro. Una Legge che liberi il Mezzogiorno dalla dittaura del consumo di beni e prodotti realizzati al nord. Tutto il resto e' esclusivamente ingrassare il portafoglio del nord. Il pil della padania. Il trasporto di merci e persone col cabotaggio sarebbe un forte impulso per gli armatori del Mezzogiorno, dei loro fornitori ed ampierebbe l'occupazione, come l'indotto. Di tutto il Mezzogiorno. Nonche' si rivelerebbe in breve tempo un servizio eccellente per le imprese che esportano verso nord ed i Europa. Le persone e le merci sarebbero imbarcate in uno dei tanti porti del Mezzogiorno ed in poche ore sbarcherebbero a Genova, Venezia, Trieste, Livorno, Ancona. Gran parte del movimento merci dal sud verso nord troverebbe grande giovamento. In termini di velocita' e quindi freschezza e qualita'. Il resto son chiacchiere.
Il Ponte sullo Stretto il Sud e' uno scontrino perenne, che pagheranno i consumatori, i viaggiatori ed i prodotti della Sicilia. Sia in entrata che in uscita dalla Regione.
L'Olbia – Sassari? Chiedetelo all'oca giuliva (Fitto), che fine ha fatto l'autostrada per i prossimi anni. Il completamento della Salerno - Reggio Calabria? Adesso e' gratis, domani ci mangeranno sopra loro, e cosi', finalmente, i residente nel Mezzogiorno riscopriranno le meraviglie che offrono loro – gratis - le strade statali, con i meravigliosi paesini che si attraversano. Le merci importate? Costeranno di piu'. Arrangiatevi.
BANDA LARGA: cos'e'? si mangia? Ci si costruisce la casa? Si puo' vendere? Serve per qualcosa di concreto? Oppure son chiacchiere virtuali? Son chiacchiere virtuali.
SCUOLA: cosa vorra' dire plesso scolastico? Cos'e' l'infrastrutturazione informatica dei laboratori didattici? Io lo so, ho fatto il Liceo, sono intelligente. Son commesse per merci – inutili – padane. La solita fregatura, al Direttore Didattico arrivano dieci chilometri di cavi coassiali e nenche un computer. Classico, del governo italiota.
AMBIENTE: Questa e' degna di essere inserita nella Mitologia Classica. Dico, uno deve essere deficente al cubo per inventarsi un piano straordinario di azione per la riduzione del dissesto idrogeologico in tutto il Mezzogiorno. O forse ci vuole uno davvero furbo? Leggete: „Per la prima volta lo strumento dell'accordo di programma consentirà in tale settore di unire e concentrare le risorse nazionali destinate (FAS nazionale e risorse del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) con quelle regionali (FAS regionale e fondi di bilancio autonomo delle Regioni) in modo da garantire un piano di interventi finalmente coordinato e condiviso da tutti gli attori istituzionali“. In altri termini tutti i soldi che spettano di diritto al Mezzogiorno entrano in un calderone, ovviamente elettorale. E chi gestira' le prebende? E come le gestira'? col contagocce, ovvio, in funzione della bisogna. E' la versione peggiore, ma peggiore, dell'ultima faccia del regime democristiano. Almeno quelli avevano rispetto umano, ti ignoravano, ed avevano ragione. Questi pretendono di sputarti in faccia e tu devi berla la sputazza, e – possibilmente – con il sorriso demente sulle labbra.
BANCA DEL MEZZOGIORNO: Basta. Basta con le banche che si prendono cura del Mezzogiorno. Tanto la storia della Cassa depositi e Prestiti la conoscono anche i sassi, ormai. Basta, con i paraventi che servono a formalizzare, a mascherare gli autori delle rapine ai danni della gente del Mezzogiorno. Il fatto storico e' che le Poste Italiane hanno drenato, per una vita, i risparmi del Mezzogiorno per finanziare la Cassa depositi e Prestiti, che ha finanziato – a tassi agevolati – molte grandi opere pubbliche nelle aree del nord inglobate alla sfera di competenza della Cassa per il Mezzogiorno. Questo e' quanto, o dobbiamo andare nel dettaglio? Adesso cambia la storia. Macche', perche' dovrebbero cambiarla, il grande partito del nord e' forte, puo' questo e ben altro. Fa quello che vuole, basta che salvi le apparenze. I deficenti del Mezzogiorno ci tengono alla buona creanza insita nelle apparenze. O viceversa?
PMI. In sintesi: drastica riduzione delle leggi di incentivazione vigenti (ce ne sono circa 100 a livello nazionale e circa 1400 a livello regionale); la semplificazione delle procedure attraverso l'utilizzo di modalità telematiche; la flessibilità nella definizione degli strumenti d'intervento; il raccordo con le Regioni bla bla bla bla bla. Parole al vento, inutili, per i deficenti meridionali. E siete imprenditori pagherete le tasse, se non lo siete le pagherete altrimenti, magari emigrando in padania, a fare gli schiavi pagatori.
RIFIUTI: „La realizzazione di un corretto ciclo di gestione integrata dei rifiuti nelle Regioni del Mezzogiorno è indispensabile“.
Ha ragione il Primo Ministro, Sua Eccellenza Berlusconi, ma come avete fatto, voi meridionali, ad essere cosi' sporchi, insomma napoletani, sino ad oggi?
Segue un lungo bla bla blabla. Cioe': i soldi dei contribuenti napoletani, campani, siciliani e pugliesi saranno presi dai padroni delle societa' che gestiranno gli inceneritori. La tassazione per lo smaltimento dei rifiuti urbani aumentera', e pure gli utili degli azionisti padani, e pure gli emolumenti dei managers padani, e pure le mazzette locali, ai politici locali ed alla manovalanza cammorrista. Comunque se succede qualcosa, la colpa sara' del Grande Sistema della Camorra cche investe nell'alta finanza e si e' messa il colletto bianco pulito con il Dash.
FontI:



Berlusconi: “Stampa criminale e abietta”. Delinquente e schifosa la stampa registra


di Lucio Fero
La cosa fantastica, a suo modo meravigliosa, è che tutto avviene in conferenza stampa. Berlusconi chiama e convoca la stampa, quella ci va e lui dice alla stampa: “criminale, ingenua e abietta”.

Cioè il capo di un governo ci va apposta a dirglielo in faccia, mica gli scappa in un comizio. Ai giornalisti in carne e ossa Berlusconi dice che sono stupidi, delinquenti e fanno schifo, questa è la traduzione letterale e fedele della triade presidenziale “ingenui, criminali e abietti”. E la stampa in conferenza stampa che fa? Registra tranquilla, non è mica la prima volta e poi che sarà mai. La cosa fantastica, a suo modo meravigliosa, è che la politica, lo Stato, la stampa, la pubblica opinione, la gente, insomma tutti si sono abituati e considerano tutto sommato routine un capo del governo che dà del delinquenti e schifosi ai giornali (quando è di buon umore si limita solo all’invito alla nazione a boicottarli). E i giornalisti si considerano normali quando riportano e catalogano il tutto come dichiarazioni del premier. Magari si avvicinano con un microfono o un taccuino per averla in esclusiva la replica del “criminali, ingenui e abietti”.

Cosa ha fatto la stampa di ingenuo, criminale e abietto secondo Berlusconi che non è uno che passa lì per caso ma è il capo del governo? Hanno scritto e detto che a L’Aquila dopo il terremoto la ricostruzione vera e propria non è ancora iniziata. Peggio, qualcuno è andato, con intento chiaramente criminale (non sarà associazione a delinquere visto che sono più d’uno?) a cercare qualche appalto di favore o qualche spreco di denaro pubblico. Peggio ancora, la stampa ha scritto e detto che le tonnellate di rifiuti a Napoli e in Campania sono ancora per strada. Peggio che mai, in maniera “abietta”, la stampa ha insinuato che chi governa il paese sia in qualche modo responsabile. Un autentico schifo.

Ora mettiamo che Berlusconi dica il vero e che tutta, quasi tutta, la stampa menta perché stupida, delinquente e schifosa. Se è così in un paese normale (aggettivo quasi scandaloso da usare) il premier indica alla magistratura i “crimini” denunciati in conferenza stampa. E i direttori dei giornali passano guai giudiziari. Ma da noi non succede, forse anche perché, come ha detto più volte il premier, anche nella magistratura opera una “associazione a delinquere” contro di lui.

Se invece sono la stampa, i giornali, insomma l’informazione a dire più o meno il vero, allora un premier che dice che la stampa è schifosa, stupida e criminale passa un guaio politico. La pubblica opinione non glielo perdona perché nei paesi normali un premier tutto può fare tranne che minacciare e spargere sterco sulla stampa. Infatti nei paesi normali i cittadini elettori, comunque la pensino e votino, considerano la stampa una cosa “loro”, una cosa che sta dalla loro parte, una loro garanzia, un loro bene. La stampa tutta, sia quella che leggono sia quella che non leggono, sia quella di destra che quella di sinistra. Alle “elementari”, anzi all’asilo della democrazia  insegnano che se si comincia a dare del “criminale e abietto” a “certa” stampa poi inevitabilmente si finisce a dire che la stampa va messa in condizione di non nuocere il potere, e a regolarsi di conseguenza. Ma in Italia le “asticelle” che si apprendono all’asilo della democrazia appaiono faticose e astratte esercitazioni accademiche. Qualche sera fa il premier ha gridato in tv al giornalista Rai: “Mistificatori”. A Napoli è andato a dire: “Criminali, abietti”. Quando dirà che questi delinquenti schifosi meritano di essere puniti, la stampa la registrerà come “una dichiarazione del premier”?
Fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/berlusconi-stampa-criminale-abietta-ingenua-656055/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blitzquotidiano+%28Blitzquotidiano%29

Cdm: "Strategie contro immagine Italia"


26/11/2010 14:54
Sono state messe in atto strategie che mirano a danneggiare l'immagine internazionale dell'Italia.

La denuncia, al Consiglio dei ministri, arriva dal responsabile degli Esteri, Frattini. Secondo il ministro, l'attacco a Finmeccanica, le immagini ripetute dei rifiuti a Napoli e dei crolli a Pompei, l'annunciata pubblicazione di rapporti riservati concernenti la politica degli Stati Uniti sono vicende delicate che "impongono fermezza e determinazione per difendere l'immagine nazionale e la tutela degli interessi del Paese"
Fonte:
http://www.televideo.rai.it/televideo/

 

Il Sistri inguaia Napoli


Da redazione
Creata il 26/11/2010 - 13:30
Giorgio Mottola
IL CASO. Dal primo gennaio entra in vigore il sistema di tracciabilità dell’immondizia che solo in Campania si applica anche ai rifiuti solidi urbani. L’Asìa: «Inutile burocratizzazione, avremo ancora più difficoltà».

Dal prossimo primo gennaio togliere la spazzatura dalle strade di Napoli potrebbe diventare ancora più complicato. A meno di ulteriori proroghe, per quella data dovrebbe infatti entrare in vigore il Sistri, il sistema nazionale di tracciabilità dei rifiuti nato per contrastare le ecomafie, che per la Campania ha un occhio di riguardo. La regione, oggi governata dal centrodestra, si è meritata un capitolo a parte nella legge che disciplina il monitoraggio delle rotte dell’immondizia. Se nel resto d’Italia al Sistri dovranno adeguarsi solo le imprese private, in Campania saranno posti sotto controllo anche i rifiuti solidi urbani. «Non voglio nemmeno immaginare -  dice Daniele Fortini, amministratore delegato dell’Asia, la muncipalizzata del Comune di Napoli - quanto aumenterebbe la nostra difficoltà nel raccogliere la spazzatura».

E di problemi, a occhio, sembra che ce ne siano già abbastanza. Al momento, visto che l’immondizia sta ferma per strada e non si muove, sembrebbe addirittura grottesco tracciarne la rotta. Se venisse confermato quanto prevede l’articolo 14 bis della legge 102/2009, che disciplina il Sistri, gli autocompattatori delle società che si occupano della raccolta pubblica in Campania dovrebbero installare a bordo la famosa black box, necessaria per la connessione al gps satellitare. E soprattutto registrare il carico e scarico dell’immondizia attraverso le fantomatiche chiavette usb. La conseguenza immediata sarebbe il rallentamento inevitabile delle operazioni.

«Soprattutto in questa fase di emergenza è una misura immensamente e inutilmente burocratizzante», spiega Fortini. Secondo l’amministratore delegato di Asia, «chi fa la raccolta dell’immondizia pubblica è già controllato delle istituzioni e gli impianti dove vengono si sversa in Campania sono presidiati addirittura dall’esercito, cosa che nel mondo avviene forse nel Burkina Faso. Si tratta perciò di uno di quegli innumerevoli provvedimenti, che hanno l’obiettivo di tranquillizzare l’opinione senza però riuscire ad apportare alcun reale vantaggio».

Il disegno iniziale prevedeva che a occuparsi della tracciabilità dei rifiuti urbani campani fosse un sistema informatico regionale, nato qualche anno prima del Sistri, il Sitra, messo appunto dopo il fallimento del Sirenetta. Come Terra ha già raccontato in un inchiesta del 28 settembre scorso, il progetto è costato oltre 82 milioni di euro, ma non è mai riuscito a decollare. L’ultimo appalto legato al Sitra, assegnato tramite una procedura negoziata svoltasi al telefono, era stato vinto dalla Cid Studio Software, dalla Dielleti e soprattutto dalla Vitrociset, società partecipata con una piccola quota dalla Selex Servizi Integrati di Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Guarguaglini.

Per la cifra di un 1 milione e 397 mila euro, il loro compito era quello di riprogrammare le black box. Tutto è però ancora in alto mare. La commissione tecnica della Regione Campania, qualche giorno fa, ha di nuovo bloccato il progetto. Stando così le cose, nonostante il denaro pubblico investito, potrebbe essere definitivamente abortito e sostituito dal Sistri.
URL di origine: http://www.terranews.it/news/2010/11/il-sistri-inguaia-napoli


Berlusconi:Su emergenza rifiuti autorità locali non hanno fatto nulla


Roma, 26 nov (Il Velino) - ''Spiegherò che dal 1 gennaio 2010 i poteri non sono più del governo, ma delle autorità locali. Il governo aveva risolto ogni situazione ma perché la soluzione fosse definitiva occorreva che le autorità locali costruissero in due anni tre termovalorizzatori e l'apertura intorno a Napoli di due nuovi impianti. Le autorità locali non hanno fatto nulla. Vedremo oggi se prendere in mano la situazione".
Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi spiega il motivo della propria trasferta a Napoli, prevista per il pomeriggio.
26/11/2010

Rilievi, di Maria, Un blog normale.
Riciclo Felix. giovedì 25 novembre 2010
In un posto:
Esistono impianti di compostaggio e di tritovagliatori che permettono di smaltire fino al 130 - 140 % dei rifiuti prodotti.
Esistono sette impianti per la produzione di CDR, fra i più avanzati in Europa, che possono essere con un costo esiguo convertiti in impianti per il trattamento meccanico biologico, raggiungendo il traguardo  tanto ambito dei rifiuti zero.
Esistono tre discariche a norma, che permettono di contenere i rifiuti per otto anni, se non si applicassero altri metodi di smaltimento, senza provocare alcun danno all'ambiente.
Ci sono tutti i presupposti per diventare l'emblema della gestione efficiente del ciclo dei rifiuti.
Questo posto è la Campania Felix.
La stessa Campania Felix che il colonizzatore criminale italico costringe ad utilizzare i fossi per contenere rifiuti più o meno tossici, fino a qualche centimetro dalla falda acquifera, a tenere tutti gli impianti di compostaggio e tritovagliatura fermi od incompiuti, che impedisce la produzione di CDR, costringendo a creare imballi di talquale non combustibili, e che non permetterà mai che questo scempio termini.
Quindi, a tutti i lobotomizzati che credono che la Campania chieda aiuto al regime italico per risolvere il problema: l'unica cosa che il regime italico può fare per risolvere i problemi della Campania è lasciarla in pace, visto che è l'Italia l'artefice dei suoi problemi.
Fonti:


Lombardo ed il Piano per il Sud. "Senza soldi, soltanto chiacchiere"



Il governatore siciliano commenta il piano approvato questa mattina in Consiglio dei Ministri ed attacca il premier Berlusconi: "Occorre concretezza attraverso la disponibilità delle risorse"

PALERMO - "La preoccupazione principale è quella di comprendere se le risorse ci sono. Senza soldi si tratterebbe solo di chiacchiere". Lo ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, commentando a caldo il "piano per il sud" approvato questa mattina in Consiglio dei Ministri.
"Sicuramente - ha aggiunto - potrà trattarsi di un bel piano, come belle erano le cose dette dal presidente Berlusconi il 29 settembre scorso o quelle contenute nel progetto prima delle elezioni del 2008. Occorre concretezza soprattutto attraverso la disponibilità delle risorse. Per parte nostra, stiamo già operando in modo concreto. Abbiamo proposto, ad esempio, una rimodulazione del Po Fesr per evitare la polverizzazione dei bandi di gara e concentrare le risorse di cui disponiamo, in questo caso quelle europee, su poche grandi infrastrutture".
Parlando dei fondi Fas, Lombardo ha poi precisato che "buona parte di fondi della vecchia programmazione ancora non spesi sono nei cassetti di Anas e Ferrovie. Si tratta di società a totale capitale statale, dunque sarebbe opportuno che il governo le pressi perchè accelerino sui progetti. I nuovi Fas indubbiamente servono.
Altre regioni hanno perso una parte importante di questi fondi per coprire il debito della sanità, noi abbiamo coperto il settore senza sottrarre un euro agli investimenti, adesso occorre potere investire per intero questi fondi per lo sviluppo.
Se, invece, l'intento - ha concluso - è quello di risucchiare questi fondi Fas per politiche varie, si tratterebbe di una violazione di regole fondamentali".
26/11/2010
Fonte: http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=49317

Sud, Tremonti: "Basta aiuti a pioggia"


26/11/2010 13:45
13.45 E' prevista per il piano-Sud "la sostituzione degli attuali trasferimenti a pioggia con meccanismi di sostegno al credito di imposta fiscale", fa presente il ministro dell'Economia Tremonti, dicendosi "orgoglioso" del lavoro fatto.
Spiega che la banca del Sud "farà credito di garanzia con la Bei e sotto le banche collegate faranno credito a livello territoriale",sottolineando che è "una cosa mai fatta;la banca del Mezzogiorno è un passaggio importante per lo sviluppo del Sud che è l'unica regione europea che non ha una banca propria".
Fonte: 
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/view.jsp?id=621&p=101

Enna, Emergenza rifiuti, in strada 300 tonnellate di spazzatura


ENNA - Emergenza rifiuti anche ad Enna, dove i cumuli di spazzatura superano ormai le 300 tonnellate.

La situazione è aggravata dal vento e dalla pioggia che ha sparso la spazzatura per tutta la città ed anche lungo le pendici. In alcune strade, come la centrale via Kamuth, le auto hanno difficoltà a circolare a causa dei cumuli di rifiuti. Da giorni ormai gli operatori ecologici di Sicilia Ambiente, società che gestisce per conto dell'Ato Rifiuti la raccolta urbana, hanno incrociato le braccia e si asterranno dal lavoro fino a quando non verranno corrisposte due mensilità arretrate.
26/11/2010
Fonte: http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=49315