mercoledì 15 settembre 2010

E dire che la CGIL non è la cgia.

E dire che, quelli della CGIL non li sopporto; sacerdoti ed agit prop. Al contempo.
E dire che, per un quartino di vita sono scivolato, come un alcolizzato, sulla 'a' della Cgia. Sovrapponevo l'acronimo Cgia a quello della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Inconscio suggestionato, mica apposta. Per cui deducevo: quelli della CGIL di Mestre si danno da fare, e contano parecchio; politicamente intendo, nel Sindacato ed a Botteghe Oscure.
 E dire che, sono stato un ingenuo. Proprio così. La Cgia di Mestre non è la CGIL, la gloriosa Confederazione Generale Italiana del Lavoro, un pezzo di Storia repubblicana. Adesso l'ho realizzato: l'Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia (vedi Fonte 1) non centra un belin con la CGIL di Mestre. E neanche con quella nazionale. Almeno credo. Ma chi me lo può garantire? Inizio a far confusione, per cui – in sintesi - non li ho più presi più in considerazione, questi senza la 'L'.

Sì, ma cos'è la Cgia di Mestre? 
Un sacco di cose (vedi fonte 2). Tutte bellissime, per gli Artigiani di Mestre, ma anche per quelli un po' più in là; tanto che alla Cgia di Mestre hanno pensato: siamo bravi. E perciò hanno fatto una pensata: ci allarghiamo sino al paese di Marcon, e - passando - depositiamo sedi anche a Marghera, Chirignago e persino a Trivignano.
Bravi, ben fatto, brindate col Brachetto d'Aqui.
E dire che, in provincia di Venezia, se sei bravo, sei riconosciuto tale anche da chi non centra un belin con gli artigiani di Mestre Marghera Chirignago e Trivignano. Per esempio: uno bravo in Provincia di Venezia viene riconosciuto dalla TV di Stato, la RAI. Che lo fa intervistare dal Telegiornale. Che poi, cosa centri uno che fa consulenza fiscale ed aziendale alle piccole imprese artigiane della zona di Mestre con i conti ministeriali, mi sa di leva pubblicitaria (basso costo, alto impatto mediatico ed altissimo rendimento marginale sul portafoglio clienti). Comunque non sono fatti miei.
E dire che, non sono fatti miei. Si, ma quando i consulenti degli artigiani di Mestre Marghera Chirignago e Trivignano sentenziano sui fatti miei, sono fatti miei, e non subisco.
Già, quella faccia bonaria in Tv l'ho memorizzata perchè – ogni tanto – la Cgia di Mestre scopre qualcosa di estremamente importante per l'economia del Veneto, ipso facto del Nord, perciò del Paese; e tutte queste scoperte ce le dice quello lì, il veneto bonario, puntualmente intervistato dai telegiornali della Rai, giustamente allarmati. Neanche con il terremoto sono così angosciati.
Per esempio: da Mestre dicono di aver scoperto robe non buone, nei conti e bilanci pubblici. E la RAI: prego, dica urbi et orbi. Manco il Papa.
Loro sono la cgia di Mestre, mica la CGIL di Palermo. O la UGL di Napoli.
E dire che, ieri l'altro hanno pubblicato uno studio sull'usura, non su quella reale, per carità, ma su una sua superfetazione. Una roba! Hanno fatto una scoperta sensazionale, del tipo 'nuovo virus o batterio': IL RISCHIO USURA.
Andiamo sul report (vedi Fonte 3):

 „La maglia nera del rischio usura spetta alla Campania. Seguono la Calabria, la Puglia, la Basilicata e la Sicilia. A Nordest, invece, abbiamo l'area meno interessata, o quasi, da questo fenomeno. Veneto, Friuli V.G. e Trentino A.A., infatti, sono tra le regioni italiane meno investite dalla piaga dello strozzinaggio.“

Un appello a tutti coloro i quali vivono in Basilicata: rintracciate la mia Prof.ssa d'italiano e latino alle medie inferiori, Dr.ssa Caruso. Necessita Suo intervento: il caso si palesa critico, direbbe. Ed ancora: Ahh, senti, veneto bonario, non godi della cognizione di come si imposta un componimento tematico; lo apri con un assunto non dimostrato nel prosieguo; è come se tu volessi farlo passare per forza, come lo slogan urlato nei cortei. E subito dopo questo slogan lo compari con un dato che affermi reale, perchè lo affermi tale con la frase „meno interessata, o quasi“. Il tutto sotto l'egida del 'responso dell'Ufficio Studi della CGIA di Mestre'. Come se codesto Ufficio dovessimo assumerlo come una sorta di Garanzia Assoluta, e quindi Vera ed Incontestabile. Componimento apodittico, retorico, ed una contraddizione di fondo tra affermazioni non comparabili perchè di diversa natura, spacciata per plausibile mediante una forzatura logica. Sei un velleitario ed incoscente. Ritorna al banco, quattro meno.
 E dire che, la Prooff. Caruso mi appariva cattiva, a volte, con i Suoi occhi neri sotto i capelli corvini, la montatura nera sulle lenti spesse, lo spezzato fuligine, come la camicetta, le calze ed i mocassini, neri.

 „(…..) sulla base di un'elaborazione in cui sono stati messi a confronto alcuni indicatori regionalizzati riferiti al 2009, quali la disoccupazione, i fallimenti, i protesti, i tassi di interesse applicati, le denunce di estorsione e di usura, il numero di sportelli bancari e il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito. In pratica è stato individuato l'indice del rischio usura attraverso la combinazione statistica di tutte quelle situazioni potenzialmente favorevoli al diffondersi dello strozzinaggio. Dimensionare l'usura o le estorsioni solo attraverso il numero di denunce; commenta il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi; non è molto attendibile perché il fenomeno rimane in larga parte sommerso e risulta quindi leggibile con difficoltà, approssimazione e attendibilità relativa. Per questo abbiamo messo a confronto ben 8 sottoindicatori per cercare di dimensionare con maggiore fedeltà questa emergenza. 

Scusi Emerito:
1. la disoccupazione, 
2. i fallimenti,
3. i protesti,
4. i tassi di interesse applicati,
5. le denunce di estorsione
6. e di usura,
7. il numero di sportelli bancari
8. e il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito,
sono fenomeni statisticamente tra loro non omogenei, non risulta obbediscano - necessariamente - ad una logica unitaria, e quindi ad una legge generale di conseguenzialità.
Essi sono - singolarmente - afferenti a situazioni di vita economica, familiare ed esistenziale diverse tra loro, per motivi storici e conseguenze reali. Non può applicarci sopra una super-legge di causa-effetto, una legge oggettiva. Manco per sogno. Le spiego: la vittima di usura, o il soggetto a rischio, può essere tale per motivi che risultano essere anche disgiunti dalla sfera lavoro, e cioè: droga, stile di vita, situazione familiare di origine, condizione familiare corrente, altri nuclei familiari paralleli, figli in sofferenza, gioco d'azzardo e cretinerie varie.
E' lapalassiano, veneto bonario. Perchè misci merda, come si dice dalle Sue parti?
E dire che, al massimo, la cgia potrebbe produrre un indicatore generico, con le dovute specificazioni circa il range di probabilità statistica. Niente di più. Ma ce le avete le risorse per farlo? Lasciate perdere, se fosse così semplice produrre analisi statistica socio-economica, l'ISTAT sarebbe inutile. Ed inutile non è. Come siete voi, per me. Incomincio a pormi il quesito del perchè mi occupo della cgia di Mestre.
Per cui basta, ho capito, siete gonfi di prosopopea post pellagra. Non ho più voglia, fatevi un bianchino, anzi due, che è meglio.

Conclusioni, della cgia (vedi Fonte 4):
 „L'attuale Presidente e' Ivano Muffato. Qual e', dunque, il bilancio di questi ultimi dieci anni di lavoro a Mestre? 
"La nostra evoluzione - spiega il Presidente - credo abbia contribuito a costruire un buon rapporto con la citta' e a dare quella credibilita' che, forse, qualche anno fa mancava. Sessant'anni fa abbiamo pensato di unirci - anzi, di associarci - spinti dall'esigenza di aggregare quelle ditte che avevano bisogno di un certo tipo di servizi. E oggi, all'inizio del XXI secolo, grazie ad uno zoccolo piuttosto solido di soci (gli iscritti sono circa tremila), puntiamo ad una presenza piu' capillare nel territorio con le sedi periferiche di Marghera, Marcon, Trivignano, Chirignago e continueremo la nostra battaglia fiscale".

 E dire che, quello lì casca in TV con notizie che sembrano sentenze. Da Mestre. Facci ridere.

Fonti: