martedì 2 novembre 2010

Taverna del Re, manifestanti davanti ai blindati dei carabinieri


Taverna del Re, manifestanti davanti ai blindati dei carabinieri
Cittadini esasperati tentano di fermare i camion e si piazzano anche contro i mezzi delle forze dell'ordine
NAPOLI - Ancora tensioni e ancora scontri oggi a Taverna del Re, il sito di stoccaggio rifiuti di Giugliano riaperto pro tempore (un mese) dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro per tamponare l'emergenza. Il presidio dei cittadini da giorni prova ad impedire il transito degli autocompattatori diretti al sito che già ospita le piramidi di ecoballe (6 milioni di cubi di spazzatura «imbustata» e non smaltibile). Le forze dell’ordine da stamattina stanno stringendo i manifestanti lungo le cunette laterali della strada. Alcune persone si sono però «smarcate» piazzandosi addirittura davanti ai mezzi dei carabinieri. Dinanzi al corteo dei manifestanti c’èun uomo che sventola la bandiera italiana (foto).
BLOCCO - Nel tentativo di fermare i camion di rifiuti alcuni manifestanti si sono aggrappati alle maniglie degli autocompattatori. I carabinieri e la polizia stanno tentando di riportarli a terra. Un uomo è caduto battendo la testa a terra. Dopo 40 minuti di corpo a corpo tra forze di polizia e manifestanti all’interno del sito è entrato un solo autocompattatore. Una giovane, che protestava, è stata colta da malore.
COLA PERCOLATO DAI CAMION - Gli attivisti del presidio hanno anche fatto notare la scia di percolato che cola dagli autocompattatori fermi in fila in attesa di entrare nel sito. Per tale motivo è stato richiesto l’intervento immediato delle autorità sanitarie. Al momento, in fila, si contano una trentina di automezzi provenienti per la maggior parte dalla città di Napoli.
FIACCOLATA: «GIUGLIANESI SVEGLIATEVI» - E stasera alle 19 è prevista una fiaccolata che attarverserà il centro di Giugliano. I promotori ritengono indispensabile sensibilizzare anche i cittadini del ciomune su cui insiste il sito di Taverna del Re (distante almeno 10 chilometri dal centro cittadino) perché la popolazione sembra un po' fredda rispetto alle proteste dei comitati degli abitanti della zona intorno alla discarica. «La differenza - afferma Pina Elmo del comitato promotore - c'è poco da fare, la fa la puzza. Chi non la avverte immagina che il problema possa non riguardarlo», laddove, ragionano gli organizzatori, le nanoparticelle frutto della fermentazione dei rifiuti e del percolato si sprigionano nell'aria rappresentano un problema per tutti. Anche a Terzigno e Boscoreale, del resto, le proteste si sono scatenate quando l'aria si è fatta davvero irrespirabile. Fino a quel momento in pochi si erano mossi contro gli sversamenti nella discarica ex Sari, iniziati due anni fa.
Alessandro Chetta - 02 novembre 2010
Fonte:

Manifestanti bloccano camion dell’immondizia pieni


Articolo di Politica interna, pubblicato lunedì 1 novembre 2010 in Svezia.
[Dagens Nyheter]
Torre Annunziata. Aurelio Picarella è dobbiamente arrabbiato quando di mattina esce dalla sua casa in affitto con le buste dell’immondizia. La montagna di rifiuti domestici sul marciapiede si avvicina ai due metri. “È incomprensibile. Inoltre pago quasi 500 euro all’anno per la tassa sui rifiuti perché la raccolta dell’immondizia funzioni”.
Ma la raccolta non funziona e ha raramente funzionato qui in Campania, una regione con 5,8 milioni di abitanti. L’attuale crisi dipende in gran parte dal fatto che la discarica della vicina Terzigno è stata chiusa. Berlusconi promise giovedì scorso che i rifiuti sarebbero stati raccolti dalle strade al più tardi oggi, lunedì.
Sarà difficile. Le proteste dilagano nella regione attorno alle discariche che dovranno sostituire Terzigno. A Giugliano i manifestanti si stendono per terra per fermare i camion pieni di rifiuti da Napoli, che nuovamente scaricano le immondizie qui. La polizia interviene con la forza e porta via i manifestanti.
“La discarica” Taverna del Re è stata di nuovo aperta per un mese e accoglierà provvisoriamente 10 000 tonnellate di rifiuti. Tutto ciò nonostante la precedente promessa dalle autorità di non utilizzare più la discarica.
In realtà non si tratta di una discarica, ma soltanto di una stazione temporanea di scarico dei rifiuti in attesa di essere bruciati, la cui superficie corrisponde a 366 campi da calcio. Un’attesa che a quanto pare durerà decenni.
La camorra ha guadagnato molti soldi grazie alle crisi dei rifiuti che si sono succedute negli ultimi vent’anni. Politici locali corrotti hanno ricevuto la propria fetta di torta. Giuseppe, 26 anni, che vende pesce a Torre Annunziata, non si fa illusioni.
– Dove c’è l’immondizia ci sono soldi da fare. Purtroppo quando la Camorra dominava la gente aveva un lavoro. Allora non avevamo rifiuti per le strade, dice.
Lungo la strada principale, via Vittorio Veneto, avanza una processione religiosa. I credenti sono diretti al santuario della Madonna di Pompei per chiederle aiuto a risolvere la crisi dei rifiuti.
Sulla strada di fronte un gruppo di turisti si fa strada verso il mare per vedere la villa dell’imperatrice Poppea Sabina. Un monumento di 2000 anni fa, quando Torre Annunziata si chiamava Oplontis e non era famosa per i rifiuti, ma per la sua posizione presso uno dei golfi più belli al mondo.
[Articolo originale "Demonstranter stoppar fulla sopbilar" di Peter Loewe]
Fonte: