giovedì 6 gennaio 2011

Economia, la Sicilia cresce come il Nord-Est

Industria, agricoltura e servizi al +1,7%, in linea con la media nazionale e più della Lombardia +1,4%. Tra le province la più virtuosa è Catania dove la produzione di valore aggiunto balza del 2,9%


Benvenuti nel nuovo Medioevo

06 gennaio 2011
Andrea Plebe
SIETE PRONTI a vivere in un nuovo Medioevo? Preparatevi, perché è quello che ci aspetta, secondo il politologo americano di origine indiana Parag Khanna, classe 1977, una delle voci più ascoltate negli Stati Uniti negli ambienti che contano.


Centro oli: la Basilicata nessun raddoppio se Roma non tratta

di MIMMO SAMMARTINO
POTENZA - Nella «Basilicata Saudita» non ci sarà nessun raddoppio del Centro oli di Viggiano, in Val d’Agri. Parola di governatore lucano.


Grecia, autostrada troppo cara: c’è chi alza la sbarra e non paga

giovedì, gennaio 6, 2011
In fondo gli italiani l’hanno presa meglio. Gli aumenti dei pedaggi autostradali e i rincari della benzina (anche oggi i listini sono stati ritoccati verso l’alto) sono stati digeriti tra il malcontento ma non ci sono state, almeno per ora, proteste clamorose.


Bankitalia, Ricchezza in mano a pochi

giovedì, gennaio 6, 2011, 15:37
Il 10% delle famiglie detiene il 45% della ricchezza totale, mentre il 50% delle famiglie a basso reddito detiene il 10% della ricchezza.


Epifania, ecco Tremonti: "La crisi non è finita ci sono nuovi mostri all'orizzonte"

Il ministro dell'Economia alla Conferenza 'Nuovo mondo, nuovo capitalismo':  "Si dice che va tutto bene, ma ne siamo proprio sicuri?". Rilancia gli eurobond e cita Churchill: "L'Europa risorga"


Epifania, ecco i regali dell’oca giuliva ai meridionali: ad esempio, nella misura in cui

Raffaele Fitto, ministro per gli affari regionali, fa professione di ottimismo in un inizio di 2011 che fin dalla prossima settimana mettera’ alla prova il governo in parlamento proprio a partire dal federalismo fiscale.


Meccanismo europeo di stabilita’

Barroso: «Se serve abbiamo gli strumenti per agire a favore di Spaglia e Portogallo»
di ROSSELLA LAMA ROMA - La Ue ha cominciato a mettere fieno in cascina per l'Irlanda. Ieri ha collocato con successo eurobond a cinque anni per 5 miliardi di controvalore, ad un rendimento che secondo fonti di mercato dovrebbe collocarsi intorno al 2,30-2,40%.

Pil, Istat: nel 2008 valore aggiunto province +1,9%, Sud in coda

Milano prima per valore pro capite, quinta Roma
Roma, 5 gen (Il Velino) - Nel 2008 il valore aggiunto nazionale a prezzi correnti delle province italiane è cresciuto dell’1,9 per cento, con andamenti alquanto differenziati a livello territoriale.


Quell’illusionista di Tremonti

di Carlo Alberto Tregua
Il ministero dell’Economia ha sbandierato un risultato che definisce molto lusinghiero e inatteso: il disavanzo 2010 è stato di 67,5 mld €, sottolineando che vi è stato un risparmio di ben 19,3 mld € rispetto al 2009. Il ministro Tremonti avrebbe dovuto fare questa comunicazione col capo cosparso di cenere e non tentando di imitare  il suo Primo ministro con un colpo di illusionismo. Avrebbe dovuto dire la verità e, cioè, che sulla montagna di debito pubblico alla fine del 2010 è stata caricata un’altra grossa pietra di 67,5 mld €.


Italia, i margini sono stretti

Isabella Bufacchi
ROMA
L'Italia entra nel 2011 senza l'etichetta di paese periferico ad alto rischio: le grandi banche italiane ed estere hanno collocato nel 2010 il rischio-Italia al di fuori del "club" degli stati europei in seria difficoltà - Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna - e sono intenzionate a conservare questa importante distinzione per quest'anno e il 2012: il tasso di crescita salirà, anche se di poco, la disoccupazione tenderà a calare, il rapporto debito/Pil dovrebbe stabilizzarsi in virtù del ritorno dell'avanzo primario.


Quest’anno il bond non vale niente, o costa tanto

Stop della Svizzera ai titoli di Dublino
Lino Terlizzi
ZURIGO
Niente più bond targati Irlanda per la Banca nazionale svizzera (Bns). L'istituto centrale elvetico ha deciso non accettare obbligazioni statali irlandesi quali garanzie nelle sue attività sul mercato monetario. Un “no” ufficializzato ieri e che ha avuto immediata risonanza, tanto che secondo molti operatori avrebbe contribuito al ribasso dell'euro, sceso nel pomeriggio a 1,3146 dollari (-1,2%).