So che avrò dalla mia molte bocche concordi, larghe quanto la verità. Almeno tra i nati negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta; tra quelli dell’era precedente all’omologazione informatica.
Andavamo al Canalone, Cozze, Torre a Mare, a San Francesco d’estate in auto
prive di cinture di sicurezza, non c’erano che il sole e il senso di festa e
tutti, pur senza airbag, siamo ancora qui a ricordarlo. Balzavamo dietro ai
treruote, mezzi mitologici quanto i Motom e le Vespa 50, o sui camion
pericolanti col marchio Lupetto e scorrazzavamo stringendo in curva, e nessuno
per questo è schiattato.