martedì 31 agosto 2010


L'importanza di chiamarsi Ernesto

Ernesto, calato nella pateticità della nostra miserrima realtà, è Galli della Loggia: cognome lombardo – Galli – con appendice abruzzese: della Loggia. La pronuncia sequenziale dei due cognomi produce fonemi gradevoli all'orecchio, un complesso di suoni articolati, per un effetto immediato, precipuo, Altisonante. E l'Altisonante avverte anche l'importanza di detenere un nome di Battesimo caro ad Oscar Wilde, e dunque Ernesto l'Altisonante catechizza - sacerdote laico - da sotto la campana del Corriere della Sera. (vedi fonte in calce):
'(….) è giunto ad un punto critico anche il secolare patto nazionale la cui forma, risalente al vecchio Statuto Albertino, la Costituzione del '48 aveva, sì, profondamente innovato, ma in un certo senso ripreso e confermato.'

Mi scusi Altisonante, mi consenta, la Sua affermazione appare un doppio concentrato di riflessione storica, analisi costituzionale e senso dell'equilibrio nel giudizio, ma è una boiata pazzesca, per dirla alla Fantozzi.
I costituenti del 1948 presero subito debita distanza dal passato prossimo e remoto, dalla Monarchia sabauda sino al Fascismo. La Costituzione del 1948 fu un punto di rottura, frutto di una serie di mediazioni che portarono ad un compromesso tra opposte visioni ideologiche, non complementari; fine delle trasmissioni.

Altisonante Ernesto, La scongiuro, prima che mi tagli le vene come la Rettore, che significa: 'profondamente innovato, ma in un certo senso ripreso e confermato.' La supplico, ci spieghi codesta profondità, per noi sempliciotti del Meridione sarebbe come la visione della fiaccola del Colosso di Rodi nel buio della notte italica. Non capiamo una beata mazza di codesta frase, e non credo ci interessi vivamente; comunque attendiamo con trepidazione, nelle vene, per cusiosità intellettuale. Sa, Altisonante, noi meridionali abbiamo sete di sapienza, in specie se un Messaggio - come il Suo - fa impallidire.

Lei scrive ancora: 'Il compito che sta ora davanti al Paese è quello di rifondare questo patto. Di rifondare l'unità italiana rinsaldando l'unione tra le due parti decisive della Penisola, il Sud e il Nord'.
Mi scusi Altisonanza, ma quelli del Centro che sono? Scusi ancora, ma non siamo noi meridionali gli insignificanti parassiti nell'immaginario comune collettivo del Paese?
Altisonanza incomincio a nutrire dubbi. Caro Ernesto, diciamocelo in chiaro, un patto nazionale deve necessariamente poggiare su un Patto Sociale, il cui significato politico darebbe humus al primo. Ma in Italia un Patto Sociale non è stato mai sottoscritto, dal 1861 sino ad oggi. Per cui il tutto – economico e culturale - ha preso forma ed è stato imposto da una selezione di rappresentanti politici – badi, non ho detto Classe Politica – di estrazione territoriale e partitica sotto l'egemonia dei gruppi di interesse del nord. Oggi l'imbarazzo è palpabile perchè chi ha goduto per 150 anni di codesta situazione si è organizzato con una Classe Politica di Nazione, la Lega Nord. Il resto son chiacchiere, buone per giustificare i lauti compensi elargiti dal Corriere della Sera a chi porta acqua al mulino che macina polenta.

E Lei continua con una mirabile perifrasi: 'Chi saprà farlo – è facile prevederlo – s'installerà al centro del sistema politico divenendo la forza egemonica per un lungo tempo avvenire'. Ed è proprio qui che l'Ernesto Altisonante voleva andare a parare, il resto del Suo imperituro fondo è solo cornice per questa frase, condito dal 'malgoverno nel sud, miserabile pochezza delle classi dirigenti politiche meridionali, sperperi inauditi ecc'.
Ernesto Galli della Loggia, Lei palesa - nel Suo articolo - di non conoscere la definizione di Classe Politica, secondo l'Università. 

Palesa – inoltre – di non conoscere le dinamiche partitiche e sindacali che formano gli amministratori centrali e periferici in Italia, secondo il modello ideologico del nord che Lei ha ciucciato come latte materno. E' grazie a questo latte che Ella svolge la funzione di opinion maker.

Caro Ernesto, Lei non ha la minima conoscenza degli sperperi – in centinaia di miliardi di euro – che avvengono, da sempre, nel Suo caro Nord, non ci crede o fa finta? 

Lei, Ernesto, non conosce gli effetti delle politiche industriali, decise dal nord, sul tessuto produttivo storico del Sud. Ma perchè non studia? Almeno si informi, La prego, Ernesto Galli della Loggia.
Ho pensato per un attimo di appiopparLe la qualità di eroe moderno, Penna di Dio, Vate del Nuovo Millennio ecc.; ma non si può, Ella appartiene alla mitologia della liberazione ideologica, rivoluzionaria, senza dubbi nè ripensamenti. Caro Ernesto, diciamocelo in chiaro, Lei era, è - e sarà - per sempre un laureato con gli esami di gruppo ed il 18 politico.
E si calmi, il Suo auspico: la Lega Nord come riferimento per il governo anche per il Sud, è solo una mera speranza, come quando ho sognato di fare dieci figli con Sofia Loren.

Fonte:
http://www.corriere.it/editoriali/10_agosto_29/nord-e-sud-unita-che-varitrovata-editoriale-ernesto-galli-della-loggia_05f52236-b33b-11df-ac3b-00144f02aabe.shtml






http://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Galli_della_Loggia