venerdì 30 marzo 2012

“I numeri dicono poco la gente teme la crisi”

Intervista a Gianfranco Viesti

Se fossi un onesto padano, chiederei ai miei consimili di prendere le proprie cose ed andare via dal Mezzogiorno d’Italia. Ma non sono un onesto padano, e neanche loro, perche’ loro son qui, sempre qui, comunque qui: a comandare, giudicare, tassare, ingurgitare, incarcerare. Con le loro banche, i loro lacche’, le loro leggi, i loro contractors, la loro stampa, le loro tv, i loro partiti e sindacati: manca qualcosa? Si, i libri di storia patria, quelli di gariboldi emanuele ed accoliti. In un’ottica diversa dalla retorica, siamo colonizzati, schiavi nel moderno.

Al Sud il record delle Addizionali. Mario Sensini

Chi l’avrebbe mai detto, questa e’ un’Europa con un profilo diverso da quello della “telavisiona Tv”

Eurostat. Urban-intermediate-rural regions. Around 40% of the EU27 population live in urban regions……and almost a quarter in rural regions

Aiuti alla Sardegna, l’Italia e’ inadempiente.

pm:30.3.12/ Quasi sfatti. - I partiti politici stanno vedendo che gli italiani sono molto più maturi di quello che pensavamo, dice Monti nella lettera, inviata al Corsera mentre è impegnato in una visita in Asia.---Carlo Bastasin: Da quando la Bce ha un po' sedato i mercati con le iniezioni di liquidità, nell'euroarea è subentrato un pericoloso autocompiacimento da parte di governi e parlamenti. Il giorno dopo l'approvazione del nuovo trattato fiscale europeo, Spagna e Olanda hanno tentato di rinnegare i propri impegni di bilancio. La Grecia ha chiesto di allentare il morso della troika in vista delle elezioni e ha cambiato il calendario delle privatizzazioni. In Italia il Parlamento ha rallentato il treno delle riforme. La Germania ha visto nella riduzione degli spread la dimostrazione che sono le buone politiche nei paesi in difficoltà a portare risultati, mentre sarebbe inutile insistere nell'aggiungere nuove risorse ai fondi di stabilità.

Monti, italiani più maturi di quanto pensassimo
Prezzi Produzione: Istat, a febbraio +0,3%, su anno +3,1%
Spagna: Rehn, e' in una situazione molto difficile
La lezione della crisi non è stata capita
Investimenti russi in Croazia: tre buchi nell’acqua

Scusa Pappa_demos, ma dov’era sta’ competitivita’, nei fregi del Partenone?

“Atene restera’ nell’Euro ma non escludo altri aiuti”.
Beda Romano

am:30.3.12/ Deduzioni ritmiche dell’aritmetica. - È stato ipotizzato che almeno il 35% dei lavoratori dipendenti sia ormai costretto ad effettuare un doppio lavoro per far quadrare i conti e arrivare alla fine del mese. Questo vuol dire, si legge nel Rapporto, che sono almeno 6 milioni i doppiolavoristi tra i dipendenti che, lavorando per circa 4 ore al giorno per 250 giorni, producono annualmente un sommerso di 90.956.250.000 euro. Lo stesso calcolo è stato applicato agli immigrati clandestini per i quali si stima un sommerso di 10 miliardi e mezzo di euro, e agli immigrati con regolare permesso di soggiorno che lavorano in nero, per i quali si stima un sommerso di 12 miliardi di euro.In Italia su un totale di 16,5 milioni pensionati, circa 4,5 milioni hanno un’età compresa tra 40 e 64 anni. È plausibile ritenere che all’incirca un terzo di essi lavori in nero.

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Eurispes: un dipendente su tre costretto al doppio lavoro per arrivare a fine mese
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