lunedì 2 gennaio 2012

Federali_sera_2.1.12. Trattato Ue, art. 4: i sabaudo-padani si sono inventati “i fattori rilevanti”, una perifrasi di “abbiate pieta’ di noi”.----Il 2012 - ha detto Schauble - sara' probabilmente piu' difficile del 2011, ma l'economia tedesca e' in buona salute. Il ministro tedeso ha poi lanciato un appello ai suoi colleghi dell'Eurozona a fare il necessario per consolidare il loro bilanci e portare avanti le riforme.----La pausa per l'azione di consolidamento (di bilancio) prevista per quest'anno non e' convincente, date le prospettive di crescita, ha detto poi detto il presidente della Bundesbank, secondo il quale la Germania dovrebbe dare invece un buon esempio.----L'Italia ha chiesto la modifica dell'articolo 4, che stabilisce la necessità di ridurre il debito eccessivo di un ventesimo all'anno, ricordando la recente riforma del patto di stabilità e l'opportunità di considerare tutti i fattori rilevanti nel valutare gli sforzi nazionali.

Agricoltura lucana «salvati» i fondi Ue
Trattato Ue, l'Italia chiede meno rigore sul taglio del debito
Crisi: Schauble, probabilmente 2012 sara' piu' difficile del 2011
Crisi: Bundesbank chiede a Berlino di continuare a dare 'buon esempio'
Crisi/Spagna: ministro Economia, nel 2011 deficit/Pil potrebbe anche superare l'8%



Agricoltura lucana «salvati» i fondi Ue
POTENZA - Scongiurato il rischio di perdere i fondi europei destinati all’agricoltura. Grazie all’accelerazione dell’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale, la Regione è riuscito a perseguire l’obiettivo di spesa fissato per il 31 dicembre e scongiurare, così, il pericolo del disimpegno automatico delle risorse da parte della Comunità europea. Soddisfatta l’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, che spiega: «Il raggiungimento di tale traguardo conferma la validità della programmazione che interessa un comparto produttivo importantissimo per la nostra economia. L’obiettivo di spesa fissato dal piano finanziario del Psr era di 55.608.000 di euro-spesa Fears e ad oggi sono stati già erogati 56.108.000 spesa Fears per un importo di spesa pubblica pari a 86.265.654 euro. Occorre evidenziare che nella realizzazione della spesa si è data risposta alle priorità emergenti dal mondo agricolo ed inoltre si è inteso valorizzare quelle azioni idonee a promuovere sviluppo e crescita del settore».
Ad ufficializzare la notizia è lo stesso assessore regionale che «sottolinea la significativa entità delle cifre e la loro importante ricaduta economica per la nostra regione che può contare su uno strumento fondamentale quale si configura il Programma di Sviluppo Rurale rimodulato negli ultimi mesi. Un ringraziamento particolare – aggiunge l’assessore Mazzocco - va al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Carmen Santoro per la competenza dimostrata ed il notevole impegno profuso, nonché a tutto il personale del Dipartimento che ha espresso in tale sfida motivazione e dedizione al lavoro. Un percorso non sempre facile, ma che stiamo portando avanti con senso di responsabilità e rigore istituzionale, grazie anche all’azione positiva dell’Arbea e alla relazione sinergica che si è riusciti ad instaurare con il Mipaaf e con l’Agea. Per la Basilicata che da sempre ha un’alta vocazione agricola questi fondi sono fondamentali per sostenere, rilanciare e potenziare l’economia rurale. Oggi l’agricoltura, nonostante la difficile congiuntura economica, può rivestire un ruolo determinante, rappresentando la colonna portante nel processo di sviluppo produttivo ed economico. Il prezioso contributo del settore primario – precisa l'assessore regionale – investe più aspetti come quello occupazionale, di presidio del territorio e di innovazione» .

Trattato Ue, l'Italia chiede meno rigore sul taglio del debito
LA ROAD MAP Il Parlamento propone una introduzione graduale degli eurobond ma solo alla fine del processo di integrazione economica Beda Romano BRUXELLES. Dal nostro corrispondente
Sono entrati nel vivo i negoziati in vista di un trattato che sancisca una nuova disciplina di bilancio. I Governi dell'Unione si sono scambiati possibili emendamenti alla prima bozza di metà dicembre. Mentre Roma chiede maggiore comprensione nella riduzione del debito eccessivo, Berlino insiste sul nesso tra la ratifica del nuovo trattato e qualsiasi aiuto finanziario ai Paesi in crisi. L'idea di un nuovo trattato - nata nel vertice del 9 dicembre - ha provocato il timore che un accordo internazionale possa mettere a repentaglio l'acquis cornmunautaire. In questo senso, Roberto Gualtieri, eurodeputato italiano che siede al tavolo delle trattative, ha spiegato: «Vogliamo sancire la preminenza del diritto comunitario ed evitare qualsiasi contrasto tra il nuovo accordo e la legislazione europea». Il Parlamento europeo, che partecipa ai negoziati sul nuovo accordo oltre che con Gualtieri anche con il belga Guy Verhofstadt e il tedesco Elmar Brok, ha presentato una serie di possibili modifiche. Tra le altre cose, i parlamentari propongono di adottare obbligazioni europee «solo dopo la creazione di un quadro sostenibile che abbia l'obiettivo di migliorare sia la governance economica che la crescita economica». Tutti i principali Paesi europei hanno presentato suggerimenti. L'Italia ha chiesto la modifica dell'articolo 4, che stabilisce la necessità di ridurre il debito eccessivo di un ventesimo all'anno, ricordando la recente riforma del patto di stabilità e l'opportunità di considerare tutti i «fattori rilevanti» nel valutare gli sforzi nazionali. «Il vertice del 9 dicembre non ha deciso di modificare le regole», notano i diplomatici italiani nel loro documento. Su quest'ultimo aspetto l'Italia può contare sull'appoggio esplicito della Francia. Inoltre il Governo francese vuole che l'intesa, «tenuto conto della sua importanza», venga definita non accordo ma trattato per sottolinearne - in contrasto con il Parlamento e la Commissione - la natura intergovernativa. Parigi chiede anche maggiore attenzione sulla convergenza delle politiche fiscali. Dal canto suo, la Germania introduce nell'articolo 14una clausola secondo la quale la ratifica dell'accordo sulla nuova disciplina di bilancio è «una precondizione per ricevere l'assistenza» del fondo di stabilità Esm. Nell'articolo 5, Berlino propone di sancire il ruolo della Commissione nel chiedere modifiche ex ante ai bilanci nazionali «nel caso questi differiscano seriamente dagli obblighi del patto di stabilità e di crescita». Le richieste tedesche hanno suscitato primi commenti negativi, ma è ancora da capire se Berlino stia alzando la posta per strappare il minimo indispensabile o se abbia intenzioni combattive. La partita è ancora tutta da giocare. Il mese di gennaio è segnato da non pochi appuntamenti tecnici (il 6 e il 12) e politici (con un Eurogruppo il 23 e poi un consiglio europeo il3o) in vista di un'approvazione entro marzo.

Crisi: Schauble, probabilmente 2012 sara' piu' difficile del 2011
02 Gennaio 2012 - 10:38
 (ASCA-AFP) - Berlino, 2 gen - Il 2012 sara' probabilmente piu' difficile dell'anno appena passato. Lo ha detto il ministro dell'economia tedesco, Wolfgang Schauble, aggiungendo che comunque la Germania sara' in grado di superare le difficolta'.
 ''Il 2012 - ha detto Schauble - sara' probabilmente piu' difficile del 2011, ma l'economia tedesca e' in buona salute''. Il ministro tedeso ha poi lanciato un appello ai suoi colleghi dell'Eurozona ''a fare il necessario per consolidare il loro bilanci e portare avanti le riforme''.
sen/

Crisi: Bundesbank chiede a Berlino di continuare a dare 'buon esempio'
02 Gennaio 2012 - 09:45
 (ASCA-AFP) - Berlino, 2 gen - La Germania deve proseguire nella sua azione di consolidamento del bilancio pubblico per continuare a dare ''il buon esempio'' ai suoi partner europei. Lo chiede il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un'intervista al quotidiano tedesco Tagesspiegel.
 ''La Germania ha una particolare responsabilita', come un pilastro della stabilita' dell'unione monetaria - ha aggiunto Weidmann, spiegando che il paese ''non deve diminuire i suoi sforzi'' per raggiungere il pareggio di bilancio.
 ''La pausa per l'azione di consolidamento (di bilancio) prevista per quest'anno non e' convincente, date le prospettive di crescita'', ha detto poi detto il presidente della Bundesbank, secondo il quale la Germania dovrebbe dare invece ''un buon esempio''.
sen/

Crisi/Spagna: ministro Economia, nel 2011 deficit/Pil potrebbe anche superare l'8%
02 Gennaio 2012 - 10:31
(ASCA-AFP) - Madrid, 2 gen - La Spagna, nel 2011, potrebbe avere un deficit/Pil anche superiore all'8% nel 2011. Lo afferma il ministro spagnolo per l'Economia, Luis de Guindos. ''E' possibile che supereremo l'8% - ha detto de Guindos - ma speriamo che cosi' non sara'''. La scorsa settimana, il governo spagnolo aveva varato una serie di tagli alla spesa a causa del superamento dell'obiettivo di deficit/Pil per il 2011 dal 6% all'8%. sen/

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