giovedì 21 giugno 2012

am_21.6.12/ Per il governo sabaudo-padano un minore, disabile o anziano di Napoli vale 20 cent di assistenza.===Il principe di Salina nel Gattopardo di Giuseppe di Lampedusa cosi' diceva della sua unione indissolubile: Fuoco e fiamme per un anno; ceneri per trenta, scrive Ft prendendo a prestito l'immagine dal protagonista, Fabrizio Corbera, principe di Salina. Ora e' il tempo delle ceneri per l'eurozona.---La Grecia ha fatto di più a sostegno della crescita economica globale di qualsiasi cosa successa a Los Cabos.

Napoli. Welfare: «Nuovi tagli del Governo, per il sociale solo 20 cent pro-capite»
Casa, mercato in picchiata
Crisi: Ft cita 'il Gattopardo', finisce in cenere matrimonio paesi euro
G20: Wsj, leader in disaccordo su tutto
Grecia: Germania, Finlandia, Olanda contro proroghe e nuovi aiuti
Pil pro capite Italia sotto la media dell'Eurozona
Spagna: per recessione cala deficit commerciale ad aprile
Cipro: in Senato iniziativa parlamentari a sostegno Nord
Crisi, Monti: scudo anti-spread con il fondo salva Stati. La Ue: è un'aspirina

Napoli. Welfare: «Nuovi tagli del Governo, per il sociale solo 20 cent pro-capite»
L’appello dell’assessore campano all’assistenza:situazione drammatica, i Comuni mettano più soldi in bilancio
NAPOLI - «I trasferimenti a valere sul Fondo Nazionale Politiche Sociali per il 2012 ammontavano in un primo momento per la Campania a 4 milioni di euro. Cifra irrisoria, che tuttavia oggi diventa addirittura ridicola con il nuovo riparto del ministro Elsa Fornero e del premier Monti, che portano ad un solo milione di euro lo stanziamento per la nostra regione». A spiegarlo è l'assessore all'Assistenza sociale della Campania Ermanno Russo, che aggiunge: «Prendiamo atto del fatto che il Governo abbia definitivamente azzerato la legge nazionale sulle politiche sociali, la 328 del 2000, il cui fondo era già stato pesantemente ridotto dagli esecutivi precedenti. In cinque anni, dal 2007 ad oggi, siamo passati per la Campania da uno stanziamento di circa 75 milioni di euro al solo milione del 2012. Rispetto allo scorso anno si è registrato un taglio di 16 milioni di euro, dal momento che ammontavano ad appena 17 milioni i trasferimenti decisi con riparto nazionale per il 2011. Ma quest'anno è andata anche peggio, visto che per il 2012 lo Stato stanzia per i servizi sociali 20 centesimi di euro per ogni cittadino campano».
IL TREND - «Un trend che se letto in percentuale - rincara Russo - assume tinte assai fosche. Rispetto allo scorso anno, i tagli del Governo incideranno per il 94 per cento nel 2012 sulle politiche sociali della regione. Una tegola che diventa ancor più pesante quando si pensa che da cinque anni a questa parte i trasferimenti nazionali per le regioni si sono ridotti del 99 per cento. Nonostante gli sforzi della giunta Caldoro, che ha introdotto nell'ultima Finanziaria regionale una tassa di scopo per i servizi alla persona e per gli ammortizzatori sociali del lavoro, nonostante si stiano facendo salti mortali per mettere in campo nella maniera più concreta e rapida i fondi europei e nonostante siano state date direttive precise agli Ambiti sociali per eliminare gli sprechi e individuare nelle non autosufficienze (minori, disabili ed anziani) la priorità dei loro interventi, resta una condizione di sofferenza acuta nel settore delle politiche sociali della nostra regione", stigmatizza Ermanno Russo.
L’APPELLO - Di qui l'assessore lancia un appello: "In un momento così difficile e delicato per la tenuta del welfare campano, messo a dura prova sia dalla crisi economica strutturale che dall'uscita di scena della 328 del 2000, occorre un'assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori del sistema integrato di interventi e servizi sociali, a partire dai Comuni. Gli enti locali devono giungere alla consapevolezza che è necessario prevedere nei loro bilanci più risorse per l'assistenza alle fasce deboli".
Mirko Dioneo

Casa, mercato in picchiata
Crollo vendite del 20% dati di inizio 2012 sono i peggiori degli ultimi anni. Calo anche nelle grandi città L’Agenzia Territorio: pesa la crisi. Ma Confedelizia punta il dito contro l’Imu
ROMA Crisi nera per il mercato immobiliare: peggio di così non era mai andata. Nei primi tre mesi del 2012 la vendita di abitazioni è crollata, segnando un -19,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche le grandi città, che normalmente sostengono il settore, vedono cali nell’ordine del 20%. E la situazione si annuncia difficile anche per i due trimestri successivi.
 A fare il punto sulle compravendite immobiliari che nel loro complesso (compresi quindi negozi, uffici, capannoni, case e pertinenze) hanno visto una flessione del 17,8%, è stata ieri l’Agenzia del Territorio. Per capire che cosa è accaduto nei primi tre mesi del 2012 nel mercato immobiliare «occorre verificare più correttamente le variabili socio-economiche del trimestre precedente», ha spiegato Gianni Guerrieri, direttore dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio. Infatti il mercato è misurato sulla base dei rogiti, ma le decisioni di acquisto precedono l’atto di qualche mese. Pesa dunque la congiuntura economica di fine 2011, dal calo del Pil all’aumento della disoccupazione, dalla riduzione della spesa delle famiglie all’aumento dei tassi di interesse.
 «Non è ravvisabile invece una correlazione tra i dati di riduzione del mercato immobiliare e l’aumento della tassazione degli immobili» decisa con il Salva-Italia nel dicembre 2011. Ma quanto invece peserà l’Imu sull’atteso calo del secondo e terzo trimestre? Guerrieri ha fatto presente che rispetto alla gravità della situazione economica la tassa è solo una piccola parte del problema e comunque verosimilmente non sarà l’elemento che determinerà se acquistare o meno. Per Confedilizia invece «con l’Imu gli effetti sul mercato immobiliare sono disastrosi, soprattutto in riferimento alla totale scomparsa dell’investimento per locare, con i conseguenti effetti sociali che già cominciano a vedersi»
 Dopo la ripresa che si era verificata nel terzo e quarto trimestre del 2011 (rispettivamente +1,4% e +0,6% tendenziale), il primo trimestre 2012 «disattende i segnali positivi», dice ancora l’Agenzia del Territorio. Tra le città spiccano le forti flessioni di Palermo (-26,5%), di Genova (-21,8%), di Firenze (-21,1%). A Roma il mercato è diminuito del 20,6%, a Milano del 10,7%, a Torino del 18,1%, a Bologna del 18,4%. Il calo più contenuto è a Napoli: -9,8%. Difficile resta anche la situazione di chi non compra ed è in affitto: «Malgrado l’aumento clamoroso degli ultimi anni, la morosità riesce a crescere ulteriormente - fa presente l’Unione Inquilini -Nel 2011 gli sfratti per morosità sfiorano il 90% del totale delle nuove sentenze emesse, contro l’85% dello scorso anno».

Crisi: Ft cita 'il Gattopardo', finisce in cenere matrimonio paesi euro
ultimo aggiornamento: 20 giugno, ore 12:28
Roma, 20 giu. (Adnkronos) - Sta facendo la fine di tanti matrimoni decisi in fretta quando l'amore regnava tra i partner l'unione tra i paesi dell'eurozona. E' il 'Financial Times' a sostenerlo e lo fa citando un classico della letteratura italiana, 'il Gattopardo' di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. ''Il principe di Salina nel 'Gattopardo' di Giuseppe di Lampedusa cosi' diceva della sua unione indissolubile: 'Fuoco e fiamme per un anno; ceneri per trenta'', scrive Ft prendendo a prestito l'immagine dal protagonista, Fabrizio Corbera, principe di Salina. ''Ora e' il tempo delle ceneri per l'eurozona''.

G20: Wsj, leader in disaccordo su tutto
Malpass, ostacoli vanno affrontati da capitali non in vertici
20 giugno, 18:07
(ANSA) - NEW YORK, 20 GIU - La Grecia ha fatto di più a sostegno della crescita economica globale di qualsiasi cosa successa a Los Cabos. "Nonostante gli annunci per un 'piano d'azione per la crescita e l'occupazione' i leader del G20 sono risultati in disaccordo su tutti i temi economici chiave". Lo afferma David Malpass, ex dell'amministrazione Reagan, sul Wall Street Journal. "Gli ostacoli alla crescita nel 2012 sono chiari e devono essere affrontati nelle capitali nazionali non nei vertici''.

Grecia: Germania, Finlandia, Olanda contro proroghe e nuovi aiuti
20 Giugno 2012 - 13:09
 (ASCA) - Roma, 20 giu - Far slittare di 12 mesi il raggiungimento degli obiettivi di risanamento dei conti pubblici della Grecia, ''costerebbe 10 miliardi di euro'', lo scrive l'agenzia Market News International citando fonti Ue.
Uno slittamento di due anni costerebbe tra 16 e 18 miliardi.
 La Grecia alla prese con la formazione del nuovo governo vorrebbe chiedere piu' tempo per risanare i conti pubblici, ma Finlandia, Germania e Olanda non sembrano intenzionate a concedere proroghe, altri paesi sarebbero invece disposti a concedere maggiore flessibilita', spiega la fonte, ''ma tutti vogliono impegni per riforme ambiziose dal nuovo governo ellenico, dato che finora il programma di consolidamento fiscale e' completamente deragliato''. L'Eurogruppo sarebbe invece disposto a concedere fondi supplementari di 1 miliardo per ragioni umanitarie.
red/men

Pil pro capite Italia sotto la media dell'Eurozona
ID doc: 75746 Data: 20.06.2012 (aggiornato il: 20.giu.2012)
Nel 2011 il prodotto interno lordo per abitante in Italia, espresso in potere d'acquisto, era inferiore alla media dell'Eurozona: 101% rispetto al 108% dei 17, e contro un valore di riferimento fatto pari a 100 per l'insieme dei 27. Quanto al consumo effettivo procapite era del 102% in Italia e del 107% nei 17 Paesi della zona euro. Lo rende noto Eurostat sulla base delle stime per il 2011. Nell'Ue-27 invece, il Pil per abitante nel 2011 andava dal 45% della Bulgaria al 274% del Lussemburgo.
(n.b. Il file Eurostat scrive “prima stima”).

Spagna: per recessione cala deficit commerciale ad aprile
20 giugno, 17:58
(ANSAmed) - MADRID 20 GIU - Con la recessione economica in atto, la Spagna continua a correggere il deficit commerciale con una lieve caduta dell'1,3% delle importazioni ad aprile su base annua e un aumento del 2,2% delle esportazioni, secondo i dati diffusi oggi dal ministero di economia. In termini assoluti, il paese ha registrato 85,658 miliardi di importazioni, a fronte di 71,643 miliardi di esportazioni. Nel primi quattro mesi dell'anno il deficit commerciale è diminuito del 16,2%, rispetto allo stesso periodo del 2011.

Cipro: in Senato iniziativa parlamentari a sostegno Nord
Associazione amicizia Italia-Turchia,aiuto turco-ciprioti
20 giugno, 18:05
(ANSAmed) - ROMA, 20 GIU - Se le istanze e i diritti della comunita' turco-cipriota venissero ignorate, l'Unione europea naufraregherebbe a Cipro. Se il semestre europeo a guida cipriota rappresentasse il pretesto per affossare definitivamente le trattative tra Bruxelles e Ankara, in vista dell'ingresso della Turchia all'Europa, sarebbe un vero disastro per la diplomazia dei 27. E' questo, in sintesi, il messaggio lanciato oggi pomeriggio a Roma, nel corso dell'incontro dal titolo ''Puo' l'Europa naufragare a Cipro?'', organizzato in Senato da alcuni parlamentari italiani in collaborazione con la rivista Diritto e Liberta'. A dieci giorni dall'inizio del semestre europeo a guida cipriota, la questione della divisione dell'isola e' ancora tutta li', pronta a esplodere. ''Di qui a poco, il dossier approdera' su tutti i tavoli delle cancellerie europee. Bisogna quindi prendere di petto questa situazione'', ha sottolineato il senatore radicale eletto nelle liste PD Marco Perduca. Nello stallo dei negoziati tra autorita' greco-cipriote e nord-cipriote e' finita anche la popolazione locale che vive nel Nord dell'Isola, hanno notato alcuni degli intervenuti. Circa 260 mila persone, ha ricordato il parlamentare, prive di qualsiasi tutele e diritti dal 2004 (data in cui Cipro e' entrata nella Ue). ''E' a loro che l'Italia deve pensare, mediante un'azione di sostegno''. ''La presidenza cipriota dell'Unione europea rischia di affossare per sempre due trattative: quelle per la creazione di uno Stato federale sull'Isola di Cipro, e la ripresa dei negoziati tra Bruxelles e Ankara'', ha ricordato il sen. Pietro Paolo Amato (PdL), presidente dell'Associazione parlamentare di Amicizia Italia-Turchia. ''La Repubblica di Cipro - sostiene Amato - ha interesse a fare durare in eterno la trattativa tra Nord e Sud dell'Isola, per mantenere lo status quo. ''L'Italia, come tutti gli amici che desiderano una Turchia in Europa, dovrebbero impegnarsi ancora di piu' per sostenere la comunita' turco-cipriota che dal 2004 (data in cui Cipro e' entrata nella Unione europea) non vede riconosciuti i suoi diritti''. Quel che e' certo, sostiene Ferit Novber Vechi, rappresentante della comunità nord-cipriota in Italia, ''e' che la nostra comunita' non puo' fare di piu'. Abbiamo dimostrato in ogni modo di volere trovare una soluzione''. Cosi', pero', non e' stato da parte cipriota, ''che continua a dimostrare di non volere la pace''. Se il progetto federalista dovesse definitivamente affondare, ha ricordato infine l'ex ambasciatore italiano ad Ankara, Carlo Marsili, ''la strada non potra' che essere quella di due Stati indipendendenti e sovrani''. (ANSAmed).

Crisi, Monti: scudo anti-spread con il fondo salva Stati. La Ue: è un'aspirina
L'idea del premier: usare l'Efsf per acquistare bond. Rehn: non risolverebbe problemi strutturali. Merkel: possibile. Borse in risalita
BRUXELLES - Uno scudo anti-spread è una sorta di "aspirina" che attenua il dolore ma non risolve la causa. O, meglio, una tachipirina che fa calare la febbre ma non cura la malattia. Il portavoce del commissario Ue agli affari monetari Olli Rehn è ricorso ad un'immagine farmacologica per frenare sull'idea di Mario Monti di usare il fondo salva stati Efsf per mettere un argine alle oscillazioni degli spread, che penalizzano Italia e Spagna.
Borse su, spread in calo. Intanto, le Borse europee sono caute in risalita in una giornata che le aveva viste inizialmente poco mosse. Piazza Affari è riuscita a mettere a segno un guadagno del 2,13%, Londra +0,64%, Francoforte +0,45%, Parigi +0,28%. Il differenziale tra Btp decennale e Bund tedesco è sceso a 415 punti base, contro i 434 di ieri, dopo aver toccato i 440 punti. Cala in aprile per fatturato e ordini dell'industria in Italia: il primo scende dello 0,5% rispetto a marzo, trascinato in basso dall'estero, e del 4,1% su base annua. Gli ordinativi scendono dell'1,9% su marzo, risentendo dell'andamento sull'estero, e calano del 12,3% su base annua, con una diminuzione più pronunciata per il mercato interno.
«È un paracetamolo finanziario che attenua il malessere, ma non risolve le cause strutturali», ha detto Amadeu Altafaj, ricordando che il ricorso al fondo salva stati «implica condizioni da rispettare, come riforme appropriate e la firma di un protocollo di intesa con la Commissione Ue». Di fatto, l'arrivo nel paese che lo richiede degli ispettori della troika (Ue-Bce-Fmi): gli "uomini neri" che Madrid ha voluto evitare ad ogni costo, chiedendo ed ottenendo di fare transitare il prestito dell'Eurogruppo per le sue banche attraverso i fondi salva stati europei Efsf e Esm, lasciando fuori il Fondo monetario internazionale (Fmi).
Merkel. Da Berlino, la cancelliera tedesca Angela Merkel non ha dato giudizi ma è sembrata possibilista: «Non ci sono piani concreti, ma c'è la possibilità teorica - ha detto - che si comprino nel mercato secondario titoli di Stato, nella cornice delle condizioni previste dal contratto dell'Efsf». Difficile capire se si tratti di un'apertura.
L'idea di Monti resta quella di usare il fondo bancario proprio come una "tachipirina", per abbassare quando serve la febbre degli spread dei paesi "virtuosi", concedendo al fondo una licenza bancaria che gli consentirebbe di attingere alle risorse della Bce, evitando il monitoraggio della Troika, per acquistare bond. Un'idea, spiegano fonti di governo, «a metà strada» fra l'intervento di Francoforte sul mercato secondario - prospettato qualche giorno fa dal ministro Enzo Moavero - e l'impiego dell'Efsf, e che è stata promossa senza riserve dai mercati: sull'onda della formazione del governo greco, le borse europee oggi hanno reagito bene e anche gli spread tra Btp e i titoli tedeschi hanno registrato una netta discesa. Per ora, una vera e propria proposta non c'è («è una riflessione sui modi per la stabilizzazione finanziaria», l'ha definita lo stesso Monti da Los cabos) e al momento - ha precisato Altafaj - «nessuno stato membro ha richiesto formalmente che il fondo salva stati Esfs acquisti direttamente bond sul mercato».
L'euroesecutivo considera la riflessione più che legittima, ma resta convinto che «la risposta alla crisi deve essere su diversi fronti, compreso l'impegno dell'Italia a proseguire a ritmo sostenuto con le riforme strutturali, in particolare quella del lavoro». Su questo versante, vanno segnalate le parole di apprezzamento della Merkel: «i passi fatti da Portogallo, Spagna e Italia sono impressionanti», ha riconosciuto. Diverse fonti diplomatiche hanno escluso che lo "scudo anti-spread" possa essere discusso domani all'Eurogruppo («non mi risulta», ha tagliato lo stesso Altafaj), mentre hanno confermato che può essere oggetto di confronto nel vertice a quattro di venerdì a Roma, tra Monti, Merkel, Hollande e Rajoy.
Le tensioni finanziarie terranno banco alla riunione dei ministri delle finanze a Lussemburgo, dove l'Italia sarà rappresentata dal viceministro Vittorio Grilli. I partner accoglieranno il ministro greco delle Finanze ad interim Giorgos Zanias, che li informerà sul nuovo governo e comincerà la battaglia per rivedere il memorandum d'intesa firmato con la troika per i due programmi di aiuti. C'è poi attesa per la richiesta ufficiale della Spagna per accedere al prestito «fino a 100 miliardi di euro» per la ricapitalizzazione delle sue banche. Madrid potrebbe presentarla domani, indicando anche la cifra precisa, che dovrebbe oscillare tra i 60 e gli 80 miliardi. Nell'eurozona si apre poi un altro fronte caldo: all'elenco dei paesi che hanno chiesto aiuti, domani si aggiungerà Cipro che ha bisogno di circa 8 miliardi di euro. Nicosia ha chiesto un prestito alla Russia per 3-5 miliardi e chiederà il resto ai partner europei di cui, dal primo luglio prossimo, diventerà presidente di turno.

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