Consumi: Cia, crisi nera anche per gli
alimentari
Consumi, confcommercio: +0,2% ad agosto, -2,7%
su anno
Crisi: Cia, Istat conferma difficolta'
agricoltura
Istat:in 2011 propensione al risparmio a 8,8%
(rispetto a 9,7% 2010)
Grecia: Kathimerini, la troika chiede maggiori
tagli
Cipro: aiuti per 11 mld per salvataggio
Consumi: Cia, crisi nera anche per gli
alimentari
04 Ottobre 2012 -
12:42
(ASCA) - Roma, 4 set - L'autunno ''nero'' dei
consumi ormai e' una realta'. Gli italiani continuano a tagliare sul carrello e
neppure l'estate, con le ferie e le quattordicesime, e' servita a risollevare
le sorti degli acquisti. Ad agosto persino alimentari e bevande, voce primaria e
irrinunciabile del bilancio familiare, hanno subito un vero e proprio tracollo,
con un calo tendenziale del 3,9 per cento in quantita' e dello 0,6 per cento in
valore. Sale quindi l'allarme rispetto agli ultimi mesi dell'anno, quando le
famiglie gia' in bolletta dovranno affrontare le scadenze fiscali di fine 2012,
a partire dall'Imu. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in
merito ai dati diffusi oggi da Confcommercio e Istat.
''Gli italiani sono stritolati dalla crisi e
pagano da un lato la riduzione del potere d'acquisto e dall'altro l'aumento
costante dei listini energetici. Ma non si puo' resistere a lungo in trincea -
osserva la Cia - con le retribuzioni ferme al 1995 mentre un litro di benzina
arriva a costare piu' di una bottiglia di buon vino da tavola o l'equivalente
di dieci uova. D'altra parte, gia' nel 2011 ogni famiglia italiana ha dovuto
''sborsare'' piu' per il capitolo trasporti, carburanti ed energia (483 euro al
mese) che per cibo e bevande (477 euro al mese). Uno stravolgimento
''pericoloso'' che la dice lunga sulla situazione degli italiani, che in un
caso su tre arrivano a ridurre anche beni di prima necessita' come gli
alimentari''.
''Ma questa fase di perenne emergenza non puo'
durare per sempre - conclude la Cia - Se non si prenderanno presto
provvedimenti per aiutare le famiglie, ad esempio riducendo gli oneri fiscali e
lavorando al taglio delle accise sulla benzina, l'Italia non uscira' mai dal
tunnel della crisi''.
com-dab/
Consumi, confcommercio: +0,2% ad agosto, -2,7%
su anno
L'andamento dei
prezzi al consumo potrebbe riportare l’inflazione, dopo 13 mesi, al di sotto
del 3%
Roma - Per il mese
di ottobre si stima una variazione congiunturale nulla dell’indice dei prezzi
al consumo, con un tasso di crescita tendenziale pari al 2,6% in deciso
ridimensionamento dal 3,2% di settembre. Questo andamento che potrebbe
riportare l’inflazione, dopo 13 mesi, al di sotto del 3%, risente in larga
parte del confronto con un mese nel quale, lo scorso anno, si dispiegarono i
principali effetti dell’innalzamento dell’IVA dal 20% al 21%. E’ quanto si
legge nel report di Confcommercio.
L’indicatore dei Consumi (ICC) segnala ad
agosto una riduzione del 2,7% in termini tendenziali ed una crescita dello 0,2%
rispetto al mese precedente (mostrando per il secondo mese consecutivo, una
tenuta dei consumi. Un dato che evidenzia il tentativo delle famiglie di non
comprimere, oltre una certa soglia, il consumo, soprattutto nei mesi estivi,
dopo una prima parte dell’anno in cui hanno registrato una sensibile riduzione
del proprio reddito disponibile, che si è tradotta in un netto calo della
domanda. Tuttavia – scrive Confcommercio -, il quadro attuale continua ad
essere caratterizzato da elementi che non portano a ritenere possibile, nel
breve periodo, un’inversione di tendenza rispetto al profilo declinante che
l’economia italiana sta seguendo dal terzo trimestre del 2011.
La dinamica dell’indice di agosto riflette una
diminuzione dell’1,4% della domanda relativa ai servizi e del 3,3% della spesa
per i beni. In un contesto che ha visto per molti beni e servizi il permanere
di una situazione di contrazione dei consumi rispetto all’analogo mese del
2011, a cui fanno eccezione solo i beni e servizi per le comunicazioni (+3,1%),
le riduzioni più significative della domanda hanno interessato, come già
accaduto nei mesi precedenti, la mobilità (-12,4%) e l’abbigliamento e le
calzature (-4,3%). (ilVelino/AGV)
(red/ilp) 04 Ottobre
2012 09:25
Crisi: Cia, Istat conferma difficolta'
agricoltura
04 Ottobre 2012 -
12:24
(ASCA) - Roma, 4 ott - ''I conti economici
nazionali dell'Istat confermano le difficolta' dell'agricoltura italiana''. Lo
afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe
Politi in merito ai dati diffusi oggi.
''Il valore aggiunto nel 2011 - spiega la Cia
- e' sceso dello 0,4 per cento e la crescita tendenziale dello 0,9 per cento
del secondo trimestre del 2012 non deve illudere piu' di tanto, visto che il
calo congiunturale e' stato dell'1,9 per cento.
Il settore,
purtroppo, paga in maniera pesante gli alti costi produttivi e contributivi,
l'opprimente burocrazia e i prezzi all'origine che continuano a calare e in
molti casi non sono per nulla remunerativi. Fattori negativi che, di fatto,
hanno bloccato una ripresa che aveva cominciato a intravedersi nei primi tre
mesi dell'anno, con una crescita del 4,9 per cento, risultando, rispetto ad
industria e servizi, l'unico comparto produttivo a crescere''.
''Nonostante i tanti problemi e la scarsa
attenzione del governo nei suoi confronti, il settore primario - sottolinea
Politi - dimostra di essere vitale e continua a 'tenere'. I problemi, tuttavia,
si fanno sentire. Per gli imprenditori agricoli e' una continua corsa ad
ostacoli. Come le famiglie italiane, anche loro perdono il potere d'acquisto e
riducono gli investimenti. Occorre intervenire in maniera efficace, altrimenti
per le aziende possono esserci pericolosi rischi''.
''La situazione delle imprese agricole,
quindi, rimane ancora critica. Per tale ragione - aggiunge il presidente della
Cia - rinnoviamo le nostre sollecitazioni al governo perche' guardi con
maggiore attenzione verso gli agricoltori italiani, sempre piu' nella morsa dei
costi. Per comprendere la delicatezza del momento, e' sufficiente vedere gli
effetti che ha il 'caro-gasolio' per le aziende, sulle quali ora si e' anche
abbattuto l'ulteriore e gravoso onere dell'Imu sui fabbricati rurali e sui
terreni agricoli''.
com-dab/
Istat:in 2011 propensione al risparmio a 8,8%
(rispetto a 9,7% 2010)
Il reddito
disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato in termini correnti
dell’1,9%. Il relativo potere d’acquisto è diminuito dello 0,8%.
Roma - Nel 2011 la
variazione del Pil in volume è stata pari a +0,4%, così come già indicato dalla
stima preliminare di marzo. E’ quanto comunica istat nel report di
aggiornamento delle stime per gli anni 2010 e 2011 dei Conti economici
nazionali . Gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dell’1,8% e i consumi
finali nazionali dello 0,1%. Le esportazioni di beni e servizi sono cresciute
del 6,0% e le importazioni dello 0,6%. Il valore aggiunto presenta un aumento
in volume pari all’1,2% nell’industria in senso stretto e allo 0,7% nei
servizi; le costruzioni registrano una flessione del 2,9% e l’agricoltura,
silvicoltura e pesca dello 0,4%. Per l’insieme delle società non finanziarie,
la quota di profitto è pari al 40,4% e il tasso di investimento al 22,2%.
Il reddito disponibile delle famiglie
consumatrici – rileva ancora Istat - è aumentato in termini correnti dell’1,9%.
Il relativo potere d’acquisto è diminuito dello 0,8%. La propensione al
risparmio delle famiglie è scesa all’8,8% (dal 9,7% del 2010). L’indebitamento
netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è pari nel 2011 a
-3,9% (-4,5% nel 2010), valore invariato rispetto alla stima pubblicata a
marzo. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è
pari all’1,0% del Pil. (ilVelino/AGV)
(red/ilp) 04 Ottobre
2012 10:12
Grecia: Kathimerini, la troika chiede maggiori
tagli
04 Ottobre 2012 -
11:33
(ASCA) - Roma, 4 ott - I rappresentanti della
troika hanno chiesto al governo greco un aumento dei tagli previsti nel 2013 e
di anticipare l'approvazione del pacchetto di austerita' che permettera' ad
Atene di accedere alla nuova tranche di aiuti internazionali. Lo scrive il
quotidiano ellenico Kathimerini, citando fonti del ministero delle Finanze,
secondo cui Ue, Bce e Fmi sono cinvinti che le prestazioni dell'economia
ellenica non rispetteranno le attese stimate nel progetto di bilancio stilato
dall'esecutivo Samaras.
rba/cam/rob
Cipro: aiuti per 11 mld per salvataggio
Cinque miliardi per
ricapitalizzare banche
04 ottobre, 12:07
(ANSA) - ROMA, 4 OTT
- Cipro chiedera' aiuti per 11 miliardi di euro alla comunita' internazionale
per evitare la bancarotta, secondo quanto riferisce Bloomberg, che cita tre
fonti vicino alla vicenda. Cinque miliardi saranno destinati alla ricapitalizzazione
delle banche cipriote mentre gli altri sei sono necessari per ripagare il
debito fino alla fine del 2015.
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