Energia: Up, consumi petroliferi -9,1% a giugno
Inps,45% pensionati sotto 1.000 euro
Inps:spesa pensionistica 2012 a 261 mld
A maggio debito record, 2.074 miliardi
Lavoro: Ocse, 53% giovani Italia precario
Istat. Commercio con l’estero
Inflazione: Ue-17, a giugno sale a 1,6%
Udin, oltrpepadania. Caso Mose, sequestrati 140
mila euro dal caveau
Piemonte, padania. Derivati: Piemonte deve 36
mln a banche
Puglia. «No Tap», cominciata petizione
internazionale
di Fabio Casilli
SAN FOCA - Il «no» a Tap dalla Rete al
Governo. Proprio ieri il comitato costituito contro la realizzazione del
gasdotto a San Foca, da parte del consorzio azero di Shah Deniz, ha lanciato
una petizione internazionale on line sul sito www.change.org. La raccolta di
firme, poi, sarà consegnata ai ministri dello Sviluppo economico Flavio
Zanonato e delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
«Il punto d’arrivo dell’infrastruttura si
collocherebbe in Salento, zona a forte vocazione turistica dove è stato speso
molto in risorse umane ed economiche negli ultimi anni - si legge nella
petizione - Una struttura industriale del genere mal si concilia con le realtà
locali votate all’agricoltura, alla pesca e alle bellezze artistico naturali.
Le piattaforme Tap, avvicinandosi alla costa oltre il limite consentito, hanno
già distrutto le attrezzature dei pescatori locali in due casi. E crediamo che
presto arriveranno ulteriori danni al territorio e alle sue comunità se il progetto
di costruzione del gasdotto non verrà fermato».
Poi i promotori del comitato ribadiscono le
ragioni economiche della loro contrarietà.
Energia: Up, consumi petroliferi -9,1% a giugno
16 Luglio 2013 -
16:45
(ASCA) - Roma, 16 lug - I consumi petroliferi
italiani anche nel mese di giugno 2013 hanno mostrato una nuova e consistente
flessione. Lo annuncia l'Unione petrolifera, spiegando che nel complesso i
consumi sono ammontati a circa 5 milioni di tonnellate, con una diminuzione del
9,1% (-502.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012. I prodotti
autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti
dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento pari al 12,3%
rispetto a giugno 2012 (-95.000 tonnellate), mentre il gasolio autotrazione
dell'8,5% (?173.000 tonnellate). La domanda totale di carburanti (benzina +
gasolio) nel mese di giugno e' cosi' risultata pari a circa 2,6 milioni di
tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 1,9 di gasolio
autotrazione, con un calo del 9,5% (-268.000 tonnellate) rispetto allo stesso
mese del 2012. A parita' di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe
stato del 6,8%, mentre per il gasolio del 4,5%. Nel mese considerato le
immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 5,5%, con quelle
diesel che hanno rappresentato il 53,8% del totale (era il 53% a giugno 2012).
Nel primo semestre del 2013, i consumi sono stati invece pari a circa 29,5
milioni di tonnellate, con un calo dell'8% (-2.550.000 tonnellate) rispetto
allo stesso periodo del 2012. Se il trend attuale dovesse proseguire fino al
termine dell'anno, torneremmo sui livelli di consumo di meta' anni '60. La
benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 6,8% (-284.000
tonnellate), il gasolio del 4,5% (-522.000 tonnellate). Nel periodo considerato
la somma dei soli carburanti (benzina+gasolio), evidenzia un calo del 5,2%
(-806.000 tonnellate). Nei primi sei mesi dell'anno, le nuove immatricolazioni
di autovetture sono risultate in diminuzione del 10,3%, con quelle diesel a
coprire il 53,5% del totale (era il 53,9 nei primi sei mesi del 2012). Nel
primo semestre del 2013 il gettito fiscale stimato e' risultato in calo di
circa 570 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2012 (-3,1%).
com-sen/
Inps,45% pensionati sotto 1.000 euro
Senza p.a. il 47,2%
degli assegni è inferiore a 500 euro
16 luglio, 11:15
(ANSA) - ROMA, 16
LUG - Nel 2012 circa 7,2 milioni di pensionati (il 45,2% del totale) avevano un
reddito da pensione inferiore a 1.000 euro. Lo si legge nel rapporto annuale
Inps nel quale si rileva che se si escludono gli ex dipendenti pubblici il
47,2% degli assegni (non quindi i beneficiari che possono avere piu' di una pensione)
era sotto i 500 euro.
Inps:spesa pensionistica 2012 a 261 mld
21,1 milioni
pensioni a 15,9 mln persone
16 luglio, 11:16
(ANSA) - ROMA, 16
LUG - Il nuovo Inps ha erogato nel 2012 21,1 milioni di pensioni sia di natura
previdenziale che assistenziale a circa 15,9 milioni di cittadini per una spesa
complessiva (comprese le indennita' agli invalidi civili) di 261,3 miliardi di
euro. Lo rileva l'Inps sottolineando che la spesa pensionistica ha raggiunto il
15,86% del Pil. Rispetto all'anno precedente la spesa pensionistica registra un
aumento di 66,9 miliardi di cui 63,3 connessi all'incorporazione di Inpdap e
Enpals.
A maggio debito record, 2.074 miliardi
Nei primi 5 mesi
entrate a 143,171 mld (+0,7%)
16 luglio, 11:17
(ANSA) - ROMA, 16
LUG - Il debito pubblico a maggio 2013 è aumentato di 33,4 miliardi rispetto al
mese precedente, raggiungendo ''un nuovo massimo storico'', a 2.074,7 miliardi.
Lo comunica la Banca
d'Italia aggiungendo che nei primi cinque mesi del 2013 le entrate tributarie
sono state pari a 143,171 miliardi di euro, lo 0,7% in più rispetto al periodo
gennaio-maggio del 2012.
Lavoro: Ocse, 53% giovani Italia precario
Dati relativi ad
2012 per under 25. raddoppiati in 12 anni
16 luglio, 11:20
(ANSA) - PARIGI, 16
LUG - Oltre la metà dei lavoratori italiani under 25, il 52,9%, ha un lavoro
precario. Lo calcola l'Ocse nel suo Employment outlook, basato su dati di fine
2012.
La percentuale di
precari è quasi raddoppiata rispetto al 2000, quando erano il 26,2%. Secondo
l'Organizzazione parigina, inoltre, la riforma Fornero ''dovrebbe migliorare la
crescita della produttività e la creazione di posti di lavoro nel futuro'',
grazie in particolare al nuovo art.18.
Istat. Commercio con l’estero
Rispetto al mese precedente, a maggio 2013
si registra un contenuto aumento per l'export (+0,6%) e una diminuzione per
l'import (-0,9%).
Nell'ultimo trimestre si rileva una
flessione congiunturale tanto per l'export (-0,5%) quanto, in misura maggiore,
per l'import (-3,1%).
L'incremento congiunturale delle
esportazioni a maggio 2013 è la sintesi di un aumento significativo delle
vendite verso i paesi extra Ue (+3,2%) e di una diminuzione verso i paesi Ue
(-1,8%). Sono in crescita i prodotti energetici (+15,0%) e i beni strumentali
(+3,6%).
La diminuzione congiunturale dell'import è
più accentuata per gli acquisti dai paesi extra Ue (-1,6%) rispetto ai mercati
Ue (-0,5%). Solo i beni strumentali sono in crescita (+2,2%).
Rispetto allo stesso mese del 2012, si
registra una rilevante diminuzione dell'import (-10,3%), più accentuata per gli
acquisti dai paesi extra Ue (-15,8%). La riduzione dell'export (-1,5%) è la
sintesi di un aumento delle vendite verso i paesi extra Ue (+0,7%) e di una
flessione verso i paesi Ue (-3,4%).
A maggio 2013 il consistente avanzo
commerciale (+3,9 miliardi) supera di tre miliardi il surplus conseguito nel
2012. È il risultato di un surplus sia con i paesi extra Ue (+3,0 miliardi) sia
con quelli Ue (+0,9 miliardi). Al netto dell'energia, la bilancia risulta in
attivo per 7,8 miliardi.
A maggio la diminuzione tendenziale
dell'export è particolarmente accentuata verso Svizzera (-15,8%), Austria
(-7,9%) e Stati Uniti (-5,6%). Rilevante è la diminuzione delle vendite di
prodotti petroliferi raffinati (-18,7%), di metalli di base e prodotti in
metallo (-15,6%) e di autoveicoli (-7,0%).
Sono in forte diminuzione le importazioni
da paesi OPEC (-40,5%), Cina (-16,9%) e paesi MERCOSUR (-16,2%). In forte
contrazione gli acquisti di mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) (-46,0%),
prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere (esclusi petrolio e gas)
(-40,4%) e petrolio greggio (-32,9%).
Il calo delle vendite di metalli di base e
prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, verso Svizzera, Francia e
Germania spiega quasi interamente la flessione tendenziale dell'export.
Inflazione: Ue-17, a giugno sale a 1,6%
Eurostat conferma
stima flash. a maggio era cresciuta a 1,4%
16 luglio, 11:03
(ANSA) - BRUXELLES,
16 LUG - L'inflazione nella zona euro a giugno 2013 sale all'1,6%, contro
l'1,4% di maggio. E' la conferma della stima flash di Eurostat. L'incremento
indica un'inversione di tendenza nell'andamento dei prezzi al consumo nei 17
Paesi dell'area euro, dopo che nei primi quattro mesi il tasso era sceso fino a
toccare, ad aprile, l'1,2%.
Nel giugno 2012 il
tasso d'inflazione era al 2,4%. L'inflazione annuale in Italia a giugno è dell'1,4%
contro l'1,3% di maggio.
Nel giugno 2012 era
del 3,6%.
Udin, oltrpepadania. Caso Mose, sequestrati 140
mila euro dal caveau
Trovati dai
finanzieri nella perquisizione al commercialista Alessandro Pasut. Erano divisi
in pezzi da 500. L’accusa del pm di Venezia: omessa dichiarazione
di Luana de
Francisco
UDINE. Li teneva custoditi in una cassetta di
sicurezza: 140 mila euro in biglietti da 500. Nulla di strano, verrebbe da
pensare, per chi è solito depositare in banca i propri risparmi. Trattandosi
del commercialista Alessandro Pasut, però, le cose cambiano. Indagato
nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Venezia che in questi giorni ha
investito il “Consorzio Venezia Nuova” e il suo presidente storico, Giovanni
Mazzacurati, il professionista 63enne udinese dovrà rispondere ora anche di
quel denaro. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Udine glielo
hanno sequestrato l’altro giorno, nel corso delle perquisizioni eseguite su
delega del pm veneziano Paola Tonini nel suo studio di viale Duodo e negli
altri luoghi indicati nel decreto del gip.
La sorpresa più grande, in attesa di esaminare
il resto del materiale raccolto venerdì dalle Fiamme gialle, è dunque arrivata
dal caveau di uno degli istituti di credito della provincia, nei quali Pasut ha
aperto un proprio conto corrente o intrattiene comunque rapporti finanziari.
L’ipotesi di reato formulata a suo carico dai magistrati lagunari è l’omessa
presentazione della dichiarazione dei redditi, ossia l’articolo 5 del Decreto
legislativo 74 del 2000. Articolata in due “filoni” paralleli, l’inchiesta
punta a fare luce da un lato su una serie di presunte turbative d’asta, in
relazione ad appalti dell’Autorità portuale e, dall’altro, su fondi neri e società
con sede formale all’estero e gestione reale in Italia. A quanto appreso, Pasut
sarebbe coinvolto in questo secondo troncone d’indagine.
Ritenuto dagli investigatori l’ideatore di un
sistema finalizzato a gonfiare i costi attraverso società di comodo, il
commercialista udinese è finito nei guai in qualità di amministratore di fatto,
unitamente ad altri soggetti, della “Istra Impex Gmbh” di Villaco. Della
società “cartiera” austriaca, cioè, creata dai titolari della cooperativa “San
Martino” di Chioggia dalla quale, nel 2009, presero il via le indagini. Era
stata la “San Martino” a comprare il materiale per la realizzazione delle opere
del Mose - i cosiddetti sassi “da annegamento” posati sul fondo della laguna
come basamento del sistema di paratie mobili - e a versare nella Impex i 5
milioni di euro ottenuti dalla sovrafatturazione di circa il 25 per cento
dell’appalto (22 milioni contabilizzati, a fronte dei 17 del prezzo reale).
Fondi neri, insomma, confluiti nella società esterovestita facente capo a Pasut
e dei quali resta ancora da chiarire utilizzo e destinatari.
Allungatosi fino a Udine, lo tsunami che sta
portando lo sconquasso nella laguna veneta era culminato venerdì nella notifica
di sette arresti domiciliari - tutti in relazione agli appalti pilotati -,
altrettanti obblighi di dimora e un centinaio di iscrizioni sul registro degli
indagati. Compresa quella di Pasut, personaggio noto per essere stato sponsor
delle squadre di hockey su ghiaccio di Pontebba e Villacco fino al 2006 e per
una precedente vicenda giudiziaria, che lo aveva visto finire condannato a tre
anni di reclusione con sentenza del tribunale di Klagenfurt per infedeltà
patrimoniale, in qualità di consulente finanziario incaricato di riciclare 3
milioni di euro fra una trentina di società di comodo sparse tra l’Austria, le
Isole Vergini e l’Ungheria.
Piemonte, padania. Derivati: Piemonte deve 36
mln a banche
Condannata a
risarcire Intesa e Dexia dopo stop rimborso bond
16 luglio, 14:20
(ANSA) - MILANO, 16
LUG - La Regione Piemonte dovra' pagare 36 milioni di euro a Dexia e Intesa
Sanpaolo, due delle tre banche con cui aveva costruito una serie di derivati
sul prestito obbligazionario da 1,85 miliardi emesso nel 2006. Lo ha deciso,
secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, la corte di Londra a cui le banche
hanno fatto ricorso dopo che il Piemonte, nel 2012, aveva interrotto il
pagamento delle rate semestrali di ammortamento del prestito obbligazionario.
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